Uno Chardonnay che parla di montagna

Vale un Viaggio > Nals Margreid in Alto Adige

Perché una magnifica cantina dell’Alto Adige che sforna annualmente 1.100.000 bottiglie di grandi vini si mette all’anima la produzione di poche migliaia di bottiglie di un nuovo vino che prende il nome dalle iniziali della sua azienda, Na…Ma ovvero NAMA?
Prima di rispondere all’insidioso quesito raccontiamo brevemente chi è Nals Malgreid e perché interessa.


Fondata nel 1932 da 32 famiglie proprietarie di vigneti (oggi sono 138), dista 16 km da Merano e 14 km da Bolzano e conta 160 ettari, 14 vigneti tra i territori di Nalles e e Magrè, e impegna 138 viticoltori. La cantina spicca per la splendida e moderna architettura realizzata nel 2011 in rovere, cemento, acciaio e vetro, su progetto dell’architetto Markus Scherer e premiata alla Biennale di Venezia nel 2012. Spicca l’utilizzo del vetro che rende visibile la zona di produzione e una parte della barricaia, simbolo di trasparenza nei confronti dei consumatori sul processo produttivo, mentre il legno trasmette un’idea di continuità con e nella natura.
Dicevamo dell’oltre 1 milione di bottiglie prodotte annualmente: 70% sono vini bianchi Pinot Bianco, Sauvignon, Chardonnay, Gewürztraminer, Pinot Grigio, Riesling, Müller Thurgau; 30% rossi Pinot Nero, Lagrein, Merlot, Cabernet, Schiava .


La cantina si trova lungo la strada che da Nalles conduce a Sirmian
, e richiama tantissimi visitatori e winelovers. Da secoli esprime al meglio la cultura vitivinicola di questa terra, grandi vini con varietà di declinazioni del naturale contesto alpino da cui sorgono. Uve uniche e diverse per terreni e clima: qui ci si muove tra i 200 e i 900 mt di altitudine e la freschezza alpina è il comune denominatore.
Tra le varietà il Pinot Bianco, coltivato a Sirmian sui pendii di Nalles; il Sauvignon sulle colline di Mantele, lo Chardonnay a Magré, il Pinot Grigio sulla collinetta “Punggl” a sud di Magrè e il Pinot Nero nella parte Oltradige; la Schiava nella zona di Santa Maddalena, il Lagrein nell’area pianeggiante di Gries. Ciascuno di questi vini racconta al meglio il terroir d’origine e ogni suo nome vuole essere segno di carattere esclusivo e rappresentativo dell’identità Nals Margreid.



NAMA – che è lo spunto per questo nostro viaggio - è la "cliegina sulla torta", il progetto più ambizioso, presentato alla stampa specializzata in occasione del recente Merano Wine Festival: una bottiglia di altissimo livello che si pone in un contesto di confronto internazionale, prodotta con uva da vigneti locati nello stesso terreno, dove confluisce tutto l’estro e l’esperienza dei viticoltori dell’azienda guidati da due fuoriclasse del settore, Gottfried Pollinger, direttore commerciale, e l’enologo Harald Schraffl.
Nato nel 2016 come Cuvée e diventato 100% Chardonnay a partire dal 2019, viene da vitigni esposti a sud/sud-est, a Magrè nella Bassa Atesina, che affondano nella ghiaia calcarea bianca, profonda e con un alto contenuto di humus, tra i 300 e i 400 mtslm in un clima mediterraneo, temperato: estati calde, inverni miti e venti pomeridiani caldi. Le uve sono raccolte e selezionate a mano, fermentano e invecchiano in piccole botti di rovere per 15 mesi. Dopo l’assemblaggio, il vino invecchia 12 mesi in serbatoi d’acciaio e, infine, resta ad affinare 1 anno in bottiglia. In uscita a breve l’annata 2021.

Tutte le più belle parole del vino si possono coniugare con questa bottiglia: freschezza, sapidità, acidità, mineralità, aromaticità, croccantezza, in un equilibrio di gusto e piacere che è difficile trovare così ben combinato.
Nama, qui qualcuno ti …ama! (L.T.)

Nalles, Strada del Vino in Alto Adige, 14 km da Bolzano e 16 km da Merano. Via Heiligenberg 2 - nalsmargreid.com



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