BIAF, la grande mostra dell'arte italiana

Da sabato 28 settembre Palazzo Corsini ospita la 33ma edizione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze.

Palazzo Corsini si prepara ad accogliere, dal 28 settembre al 6 ottobre, 80 gallerie con 14 nuove prestigiose partecipazioni internazionali per uno dei più importanti eventi dedicati all’arte italiana del panorama internazionale, con oltre 25.000 visitatori per l'edizione del 2022 e un ricco programma culturale e di premi coinvolge l’intera città. Ad anticipare la manifestazione, l’esclusiva cena di Gala - già sold-out - del 26 settembre a Palazzo, con 780 ospiti provenienti da tutto il mondo, la cui “regia” è affidata a Gucci Osteria da Massimo Bottura, oltre alla altrettanto esclusiva cena del 27 settembre nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio per l’evento charity a favore della Fondazione Andrea Bocelli. Una serata unica in cui assistere alla performance canora del maestro Bocelli e partecipare all’asta di beneficienza a sostegno dei progetti nazionali e internazionali della Fondazione stessa. Accanto a BIAF per l’edizione 2024, come main sponsor, c’è GUCCI.

LE GALLERIE - Gallerie di antica tradizione come Colnaghi, fondata nel Settecento, Agnews, londinese del 1817, la galleria Enrico Frascione - la cui famiglia si occupa di dipinti antichi dalla fine dell’800 e vanta la partecipazione alla Biennale di Firenze dalla prima edizione nel 1959 - e ancora Botticelli Antichità, inaugurata proprio nel 1959, Bacarelli e Longari. La maggior parte delle gallerie presenti, ha all’attivo in media dai 30 ai 50 anni di esperienza come Sarti, Tornabuoni, Lampronti, Piva, Sperone & Westwater, Dickinson il cui fondatore Simon Dickinson in passato ha scoperto opere di Botticelli, Tiziano e Rubens, tra i molti.
Standard elevati anche per le Gallerie di recente fondazione o dirette da giovani galleristi, che portano a palazzo Corsini nuove scoperte e rarità. Tornano a Firenze Caretto & Occhinegro e Romano Fine Arts ed entra per la prima volta Flavio Gianassi con sede a Londra, con un’accurata selezione di dipinti e sculture italiane dal XIV al XVII secolo tra i quali una grande croce dipinta di Giovanni da Rimini e tre piccoli tondi di Bicci di Lorenzo. Prima partecipazione anche per altre due gallerie estere molto prestigiose: Lullo Pampoulides (Londra) e Rob Smeets (Ginevra).
Su tutte, che trattino l’antico o il contemporaneo, vigila il Comitato di Vetting composto da 55 esperti dei vari settori (dipinti, sculture, ceramiche, arredi, disegni, argenti). Un pool di studiosi chiamato a verificare ogni singolo oggetto prima che le porte di Palazzo Corsini aprano ufficialmente. 



Bronzino, Madonna col Bambino

LE OPERE - Ma diamo un primo sguardo ad alcune opere proposte nella prossima edizione che secondo Fabrizio Moretti, Segretario Generale della manifestazione, sarà la “più importante mostra dell’arte Italiana al mondo”: Botticelli Antichità presenta una testa del vescovo Andrea de’ Mozzi (1296-1300 ca.), attribuita a un collaboratore di Arnolfo di Cambio. Il vescovo Andrea de’ Mozzi è un personaggio importante per lo sviluppo artistico della Firenze del Duecento, avendo firmato il contratto con Arnolfo di Cambio per la facciata del Duomo e avendo promosso la realizzazione di Santa Croce e dell’Ospedale di Santa Maria Nuova.

Maurizio Canesso, che festeggia i 30 anni di attività, propone una Madonna col Bambino di Bronzino (1525-1526), mentre Carlo Orsi una Madonna con il Bambino e Santa Maria Maddalena di Tiziano Vecellio. Altomani & Sons segnala poi una recente scoperta: un Ritratto della granduchessa Vittoria Della Rovere, dipinto dall'artista marchigiana Camilla Guerrieri (Fossombrone, 1628 - Pesaro, 1690). Questo capolavoro, all'interno della sua cornice originale, celebra la prima emancipazione femminile, unendo un ritratto femminile, un'artista donna e una mecenate di spicco.
La Galleria Caretto & Occhinegro presenta un raro Paesaggio Notturno con Storie di Cerere di Jan Brueghel I, detto dei Velluti; Colnaghi porta Natura morta con fiori in un vaso di vetro, 1640-1650 circa, dell’artista Giovanna Garzoni (Ascoli Piceno, 1600 - Roma, 1670); da Orsini Arte e Libri, un’opera unica nel suo genere, su pergamena, considerata la nobile antenata della carta, legata strettamente alla storia della famiglia proprietaria della splendida residenza che ospita la Biennale dal 1997: una coppia di miniature dell’artista veneziano Antonio David raffiguranti i ritratti di papa Clemente XII (Lorenzo Corsini, 1652-1740) e del nipote cardinale Neri Maria Corsini (1685-1770).



Jan Brueghel I, Paesaggio Notturno con Storie di Cerere 

Le proposte della Galleria di Alessandra di Castro ci introducono alla Firenze di Cosimo III de’ Medici e di Giovanni Battista Foggini: un rarissimo set di otto candelieri di bronzo dorato – lucido e opaco –  realizzato nei primi anni del Settecento, e una tela di Volterrano che, dipinta magistralmente con una tecnica compendiaria, sfrutta tutte le potenzialità espressive del non-finito per evocare la figura di Onfale, eroina del mito che riuscì a sottomettere Ercole rendendolo schiavo.
Da Robilant+Voena, un maestoso dipinto di Andrea Appiani, il Ritratto di Achille Fontanelli (1813), probabilmente l'ultimo capolavoro ritrattistico dell'artista. La Galleria Tettamanti porta un Ritratto del Rustem Bey, Giovanni Timoteo Calosso, di Eliseo Sala, olio su tela, del 1854. Noto come Rustem Bey, titolo ricevuto durante il suo servizio alla Sublime Porta presso il Sultano dell’Impero ottomano Mahmud II (1785- 1839), Calosso è celebrato per essere l’autore delle “Mémoires d’un vieux soldat”, considerate fra le più attendibili e autorevoli testimonianze sulle Campagne napoleoniche in Europa.

Da Società di Belle Arti, un ritratto ricco di fascino di Anna Belimbau di Vittorio Corcos del 1900. È datato 1900 anche il busto in cera e gesso Antioco di Medardo Rosso, che sarà possibile ammirare alla Galleria Gomiero; Antonacci Lapiccirella punta su un pastello divisionista di Umberto Boccioni (Ritratto di giovane, 1905 circa); La Richard Saltoun Gallery si presenta per la prima volta a BIAF con uno stand dedicato a tre artiste italiane: l'innovativa minimalista Bice Lazzari (1900-1981), la pionieristica ceramista Franca Maranò (1920-2015) e la rinomata scultrice e pittrice Antonietta Raphaël (1895-1975). Per il Novecento sono annunciate anche opere di Le Corbusier da Tornabuoni Arte, Alberto Savinio da Sperone Westwater con un “Notturno” del 1950, un De Chirico del 1933 da Farsetti intitolato Le figlie di Minosse (Scena antica in rosa e azzurro II).

Palazzo Corsini, lungarno Corsini, 10 - orari: tutti i giorni ore 10-20; biglietti 15 euro, rid 10 (Ticketone), prenotazione obbligatoria solo per i gruppi 055 282635 – info@biennaleantiquariato.it - www.biaf.it 

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