HOT NEWS ANTEPRIMA: 2023 l’anno che… vedremo!

Le “previsioni” di Giulio Aronica, Tommaso Chimenti, Marco Mannucci e Lorenzo Tozzi.

CINEMA

GIULIO ARONICA (giornalista e critico cinematografico)


Come da consuetudine, l’inizio del 2023 sarà segnato dalla concomitanza con la stagione dei premi, che si concluderà con la cerimonia degli Oscar, prevista per il prossimo 12 marzo. Molti osservatori prevedono una rivincita dei blockbuster - alcuni già usciti in Italia come “Top Gun: Maverick”, “Avatar 2: La via dell’Acqua”, “Black Panther: Wakanda Forever” e “Everything Everywhere All at Once”.
Ma i film più quotati sono altri, e arriveranno tutti in Italia tra febbraio e marzo: dal ritorno di Todd Field alla regia, con il biografico “Tár” dedicato alla direttrice d’orchestra di fama mondiale Lydia Tár, interpretata da una lanciatissima Cate Blanchett, già premiata con la Coppa Volpi a Venezia e in odore di terza statuetta; all’altra Coppa Volpi veneziana Colin Farrell, che insieme a Brendan Gleeson dà vita a “Gli spiriti dell’isola” di Martin McDonagh, storia di un’amicizia sul punto di rottura nell’arcipelago irlandese delle isole Aran. E poi il dramma storico al femminile di Sarah Polley “Women Talking”, con Claire Foy, Jessie Buckley, Frances McDormand e Rooney Mara; il ritorno del redivivo Brendan Freezer nel ruolo della vita in “The Whale” di Darren Aronofsky, e l’ambiziosissimo “Babylon” di Damien Chazelle, cento milioni di euro di budget, tre ore di durata e una bellissima Margot Robbie per dipingere l’affresco della Hollywood degli anni Venti.
Senza dimenticare altri titoli molto attesi, come “Killers of the flowers moon” di Martin Scorsese, con la coppia Di Caprio e De Niro, “Empire of Light” di Sam Mendes, “Laggiù qualcuno mi ama” di Mario Martone e il terzo capitolo de “I guardiani della galassia” di James Gunn”.

TEATRO

TOMMASO CHIMENTI (critico teatrale)


L'attesa è qualcosa di spasmodico, un'impellenza, un'urgenza che attanaglia, un desiderio furioso, un'ansia prima che sia famelicamente soddisfatta. Non possiamo parlare di “spettacoli più attesi” per quello che riguarda Firenze e dintorni e i suoi palcoscenici: nessun Peter Brook alla finestra, ma nemmeno Ostermeier né Bob Wilson, tanto meno Eugenio Barba, e non arriverà nemmeno la Mnouchkine. C'è da mettersi il cuore in pace, neanche Romeo Castellucci farà capolino sulle sponde dell'Arno, niente Jan Fabre né Milo Rau, e neanche Sergio Blanco. L'attesa è altro, è il circoletto rosso sull'agenda, è l'evento imperdibile. Attesa è un parolone anche se, senza però essere affranti da un'esterofilia canaglia, siamo riusciti a scovare un paio di piccole cose assolutamente da seguire e altrettante da main stream, da grande pubblico commerciale nate per il grande schermo e passate, crediamo con gusto, alle tavole del boccascena.
NEL PRIMO GRUPPO di scelte ricade il grande attore napoletano Lino Musella che sarà al Teatro di Rifredi con il suo “Tavola tavola, chiodo chiodo” (dal 9 all'11 febbraio), tratto da lettere, appunti e documenti appartenuti a Eduardo De Filippo. La musica dal vivo accompagnerà Musella che si farà carne e corpo, leggendo le numerose missive che il Maestro scrisse ad ogni tipo di Istituzione per battersi per il teatro, per la sua Napoli. Ne emerge un Eduardo donchisciottesco che combatte con i mezzi che ha a disposizione, la voce, la cultura, la scrittura, per non far soccombere la propria città in mano ai burocrati e ai passacarte senza prospettive.
Di tutt'altro tenore, come costruzione e impostazione, è il “Babylon” (al Metastasio dal 16 al 19 febbraio) con il grande burattinaio inglese Neville Tranter che ci farà riflettere, con i suoi pupazzi a grandezza naturale, su tematiche collegate alla migrazione e ai rifugiati. Vicende bibliche si fondono a quelle contemporanee tra crudezza e satira feroce; una nave sta salpando per raggiungere la Terra Promessa, tra chi si vuole imbarcare c'è un Dio, suo Figlio e un Demone oltre a tanti disgraziati.
E ARRIVIAMO AI GRANDI TITOLI, dalla celluloide al sipario. Ecco “Perfetti sconosciuti” (alla Pergola dal 28 marzo al 2 aprile) la ben oliata macchina creata da Paolo Genovese di sotterfugi e mezze menzogne in un gruppo di amici che per gioco decidono di scambiarsi i cellulari. La pellicola è entrata nel Guinness dei Primati per il numero più alto di remake nel mondo, ad oggi venticinque.
Sulla stessa falsa riga (come fu lo scorso anno per “Mine vaganti” di Ozpetek) ecco “Quasi Amici” (al Verdi dal 19 al 22 gennaio) con Massimo Ghini e Paolo Ruffini che hanno trasposto la vicenda francese a Roma: due uomini lontanissimi per carattere, età ed estrazione sociale che non si sopportano ma che alla fine impareranno a conoscersi, a rispettarsi e a volersi bene.

MOSTRE

LORENZO TOZZI (Giornalista, Firenze Spettacolo)


La prima novità di questo 2023 è il MUSEO MARINO MARINI, la cui Fondazione ha recentemente istituito il nuovo consiglio di amministrazione che vede Carlo Ferdinando Carnacini alla Presidenza e i consiglieri Sergio Risaliti, direttore artistico e Claudia Conte, giovane imprenditrice romana, molto attiva nel mondo dell’arte. L’obbiettivo è dare maggiore visibilità al grande artista pistoiese, noto più all’estero che in terra natia. Il primo progetto è l’installazione dell’opera “Cavaliere” (bronzo, 1949-50) a Palazzo Vecchio, nella Sala Leone X, che fino a pochi mesi fa ha ospitato l’opera Guerriero con Scudo di Henry Moore. Fino al 20 marzo nella sede di piazza San Pancrazio ha luogo invece la mostra Seminarium di Jesper Just, artista danese acclamato a livello internazionale. Da marzo ad agosto una grande mostra diffusa dell’artista americana Rachel Feinstein: tra Museo Novecento, Museo Marini e Palazzo Medici Riccardi. Quest’ultimo ospita, da gennaio a marzo, anche la mostra Fuori dal Mondo di Christian Balzano.
FONDAZIONE PALAZZO STROZZI e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo si uniscono per celebrare le stelle dell’arte contemporanea nella mostra Reaching for the stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye (4 marzo - 18 giugno) con opere di Cattelan, Sarah Lucas, Damien Hirst, Lara Favaretto, Cindy Sherman, William Kentridg e molti altri.

LE GALLERIE DEGLI UFFIZI presentano due mostre a Palazzo Pitti: Rudolf Levy (1875 – 1944) – L’opera e l’esilio all’Andito degli Angiolini, in occasione del Giorno della Memoria: un ritratto realizzato da Rudolf Levy poco prima di morire sul treno per Auschwitz (24 gennaio-30 aprile).
A febbraio invece inaugura la mostra Eleonora da Toledo e l'invenzione della corte dei Medici a Firenze (fino al 14 maggio, Tesoro dei Granduchi).
LA FONDAZIONE PARCHI MONUMENTALI BARDINI E PEYRON, visto il grande successo delle mostre fotografiche già allestite, è probabile che dedicherà ai grandi maestri dello scatto anche la programmazione del nuovo anno.
Oltre l’Appennino, a BOLOGNA, il nuovo anno si apre come di consueto con ARTE FIERA, la più importante mostra di arte contemporanea in Italia, quest’anno dal 3 al 5 febbraio. In parallelo, negli stessi giorni, il progetto BOOMing, dedicato all’emergenza ambientale, con proposte dallo spirito contemporaneo, attivista e anticonformista, negli spazi di DumBo.
A Primavera, sempre a Bologna, a Palazzo Pallavicini, Yōkai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi (14 aprile - 23 luglio), mostra immersiva e originale che ha debuttato a Milano, riscuotendo un grande successo.

CONCERTI

MARCO MANNUCCI (Giornalista, UfficiStampa)


Dagli Who a Stewart Copeland, dai Kiss a Tiziano Ferro… Promette benissimo il 2023 in musica in terra di Toscana. Senza contare l’effetto Sanremo, sempre prodigo di sorprese. 
È caccia al biglietto per Who e Orchestra del Maggio Musicale, il 17/6 a Firenze Rocks, seguiti il giorno seguente dai Maroon 5. Con orchestra anche Stewart Copeland al Musart Festival di piazza SS Annunziata, il 25/7: l’epopea Police rivisitata in chiave sinfonica. Dopo due anni di stop causa covid, finalmente Tiziano Ferro allo Stadio Franchi, il 21/6. Sempre allo stadio, il 15/7, i lanciatissimi Pinguini Tattici Nucleari. E ancora, i Kraftwerk il 7/7 all’Anfiteatro delle Cascine. 
Piatto ricco al Lucca Summer Festival: il cuoco consiglia Blur (22/6), Kiss (29/6) e Sigur Rós (12/7), ma anche Placebo (13/7), Norah Jones (14/7), Onerepublic (16/7) e Jacob Collier (25/7). Al Parco Bussoladomani di Lido di Camaiore in arrivo Bon Iver e Kings of Convenience (17/6), Alt-J (23/6) e Jamiroquai (24/6).

In attesa della bella stagione non ci si annoia: al Mandela il 20 e 21/3 plana il ciclone Maneskin, il 15/3 il sempiterno Gianni Morandi, il 31/3 Max Pezzali, il 4/4 Eros Ramazzotti. A furor di popolo il ritorno di Venditti & De Gregori, il 22 e il 24/2 al Teatro Verdi Firenze. 
Cultori della sei corde? Non perdetevi Tommy Emmanuel al Tuscany Hall (27/3) e Joe Satriani al Teatro Verdi (30/4). 
Fan del prog? Il Banco del Mutuo Soccorso celebra mezzo secolo di carriera, l’1/2 al Teatro Puccini. Al Tuscany sbarcano anche Pupo (21/4) e Fabio Concato (29/4). Per palati raffinati Fink al Teatro Garibaldi di Prato (18/4). Sempre al Garibaldi da non perdere il ritorno di Fantastic Negrito, il 16/2. Dimenticato qualcuno? Trionfatori a X Factor, i Santi Francesi suonano il 30/1 al Viper.

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