Il Comune di Firenze come i Ristoranti: con queste regole chiusi Musei e Teatri
Nardella e Sacchi: costi troppo alti, non possiamo permetterceli.
Alla prova dei fatti anche il Comune di Firenze fa i conti con la mancanza di provvedimenti concreti del Governo e con regole per le riaperture troppo onerose e burocratiche.
L’assessore Sacchi: “Senza ristoro della tassa di soggiorno siamo costretti a tener chiusi”. Chiusi anche i teatri della Fondazione della Toscana.
“Non è possibile riaprire i musei civici dal 18 maggio”. Lo afferma l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi.
“In questi giorni - spiega Sacchi - abbiamo raccolto le stime e le valutazioni dell’area tecnica di Palazzo Vecchio: un mese e mezzo di apertura parziale, solo nel weekend, di appena tre musei, costerebbe mezzo milione di euro. Sono soldi che non abbiamo e senza le rassicurazioni che abbiamo richiesto al Governo nelle ultime 5 settimane sul ristoro anche parziale della tassa di soggiorno non possiamo impegnare questa spesa”.
“Abbiamo fatto di tutto per non arrivare a questa decisione dolorosa e anche fortemente simbolica - continua Sacchi - ma siamo costretti a farlo: avremmo visitatori limitatissimi e spese alte per adeguarci alle indicazioni che sappiamo saranno disposte per far fronte al rischio sanitario. Il tutto con un ammanco totale nelle casse del Comune, ad oggi, di 190 milioni di euro”.
Sacchi, che è presidente della Fondazione Teatro della Toscana, annuncia anche la mancata riapertura dei teatri della Fondazione. “Per quanto riguarda la graduale riapertura dei nostri teatri - sottolinea Sacchi - e d’intesa col direttore Marco Giorgetti abbiamo deciso di non riaprire: anche in questo caso troppo alti i costi di sanificazioni e dovuti alla riduzione del pubblico, si stimano 40 mila euro aggiuntivi al mese, con un pubblico giustamente prudente e colpito da questa crisi economica. Credo che sia meglio proseguire con gli ammortizzatori sociali e riaprire quando non ci sarà più rischio di ricadute o recrudescenze della pandemia”.