Il Tesoro di Terrasanta

Al Museo Marino Marini una mostra ripercorre la storia della cristianità con le opere donate nei secoli dalle corti europee a Gerusalemme.

È dedicata alle preziose donazioni effettuate nei secoli dalle grandi corti europee alla Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, con particolare risalto alle opere offerte dal Granducato di Toscana, la mostra dal titolo ‘Il Tesoro di Terrasanta al Museo Marino Marini. La bellezza del sacro: l’Altare dei Medici e i doni dei Re’ che occupa le sale del Museo Marino Marini da venerdì 13 settembre fino al 7 gennaio.

E non è un caso che sia proprio il Museo Marini ad ospitare questa straordinaria esposizione. Qui, infatti, si trova la Cappella Rucellai, all’interno della quale è presente una copia dell’edicola del Santo Sepolcro, così come si presentava a Gerusalemme alla fine del XV secolo, riprodotta in forme rinascimentali da Leon Battista Alberti, uno dei capolavori del Rinascimento fiorentino. Partendo proprio da questo capolavoro, i curatori Charles Jacques-Gaffiot e Leyla Bezzi hanno sviluppato il percorso composto da 108 opere di inestimabile valore - molte di esse mai viste in Italia - , tra cui l’Altare del Calvario proveniente dalla basilica gerosolimitana e di cui fa parte l’Ornamento donato da Ferdinando I de’Medici, realizzato a Firenze da Domenico Portigiani, Giambologna e Pietro Francavilla tra il 1588 e il 1590. Spiccano anche i doni offerti da Carlo di Borbone, re di Napoli, come un paliotto d’altare in argento e oro, realizzato in 1731 dal maestro orafo napoletano Gennaro De Blasio o le due tele raffiguranti San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova, dipinte da Francesco De Mura nel 1733. Completano e arricchiscono la mostra prestiti da alcune delle più prestigiose istituzioni museali italiane, tra cui le Gallerie degli Uffizi, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, solo per citarne alcuni.

Museo Marino Marini – piazza San Pancrazio - 055 219432 - tutti giorni 10-19 (chiuso mer) – 15 euro, rid 12 - museomarinomarini.it - fino al 7 gennaio

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