Le Fotografe degli Alinari

Villa Bardini e Forte Belvedere ospitano un importante mostra dedicata alla grande fotografia dalle origini ai giorni nostri.

Un nuovo e ambizioso progetto espositivo che ha per protagoniste assolute le fotografe di ieri e di oggi e che unisce le sale delle due sedi ospitanti in un unico itinerario, ricco e suggestivo, che affianca opere originali degli Archivi Alinari a produzioni contemporanee. Villa Bardini e il Forte di Belvedere ospitano la grande mostra FOTOGRAFE!, a cura di Emanuela Sesti e Walter Guadagnini, presentata e promossa dalla Fondazione Alinari per la Fotografia e dalla Fondazione CR Firenze, in collaborazione con il Comune di Firenze. 

Partendo dagli esiti della ricerca negli Archivi Alinari, la mostra crea un percorso che intreccia e ripropone in maniera sincronica una storia che dalla fotografia delle origini attraversa il Novecento e arriva ai nostri giorni, affiancando i primi procedimenti fotografici alle sperimentazioni contemporanee. Costruita per analogie, differenze, suggestioni, temi e generi, primo tra tutti il ritratto fotografico, mette insieme in un unico percorso fotografie e fotografe nate in epoche, luoghi e contesti sociali diversi, sottolineandone la centralità e l’importanza nella storia di questa arte. La presenza delle autrici contemporanee costituisce un ulteriore momento di riflessione che investe le pratiche artistiche odierne.

Vintage prints, album e negativi dagli Archivi Alinari, opere provenienti dalle diverse collezioni di oltre quaranta fotografe, in molti casi inedite, a partire da quelle delle prime dagherrotipiste degli anni ’40 dell’Ottocento, come la francese Bernardine Caroline Théodora Hirza Lejeune (Parigi 1824-1895) del fondo Oggetti Unici che è stato restaurato, catalogato e digitalizzato nel 2021 anche grazie al sostegno della Fondazione CR Firenze. Le stampe originali di Julia Margaret Cameron, Dorothea Lange, Margaret Bourke-White, Lucia Moholy, Maria Mulas, Ketty La Rocca, Lisetta Carmi, Diane Arbus, Bettina Rheims, per citarne solo alcune, si confrontano con le produzioni di dieci autrici italiane, Eleonora Agostini, Arianna Arcara, Federica Belli, Marina Caneve, Francesca Catastini, Myriam Meloni, Giulia Parlato, Roselena Ramistella, Sofia Uslenghi, Alba Zari, rappresentanti della più giovane generazione, nata dopo il 1980, che va affermandosi in questi anni sia sul piano nazionale che su quello internazionale, presenti con opere che interagiscono con il patrimonio storico Alinari.

Grazie a Calliope Arts, ente no profit con sede a Firenze e Londra, nato per valorizzare e salvaguardare il patrimonio culturale delle donne attraverso il suo progetto 'Restoration Conversations', la mostra si arricchisce di due sezioni dedicate a fondi degli Archivi Alinari: quello delle sorelle Wanda Wulz (Trieste 1903-1984) e Marion Wulz (Trieste 1905-1990) e quello di Edith Arnaldi (Vienna 1884-Roma 1978), nota soprattutto come scrittrice ed artista di area futurista con lo pseudonimo di Rosa Rosà, tra le artiste selezionate per la mostra della Biennale Arte di Venezia curata da Cecilia Alemani. Previsti infine dialoghi con le artiste presenti in mostra, visite guidate e laboratori per bambini e famiglie.


In contemporanea, al Forte Belvedere, inaugura anche Play it Again di RÄ di Martino, artista tra le più apprezzate a livello nazionale e internazionale, per un progetto di Museo Novecento a cura di Sergio Risaliti. Una scelta in linea con la programmazione scientifica intrapresa in questi anni dal Museo Novecento che alle mostre dedicate ai grandi artisti protagonisti del XX secolo ha sempre affiancato la scoperta e valorizzazione di giovani artiste e artisti del nostro tempo, incentivando le produzioni contemporanee e ponendo particolare attenzione nei confronti dei linguaggi della fotografia e della video installazione.

Villa Bardini - Costa San Giorgio, 2; Forte Belvedere - Via San Leonardo, 1 - ore 10-19 (chiuso lun) - 10 euro (per entrambi i luoghi) - www.alinari.it - fino al 2 ottobre

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