Sulle Colline (Al)Belle di Riparbella

La giovane azienda di Dilyana Vassileva, Irena Gergova e dell’enologo francese Julian Reneaud in alta Maremma.

Riparbella, un nome che pare uscito da una favola fantasy, è un ridente piccolo comune a pochi km dal mare di Vada e Cecina, ricco di vigneti e insediamenti enologici.
COLLINE ALBELLE è uno di essi, il più giovane. Nasce infatti nel 2016 dall’incontro di tre appassionati della Toscana: l’enologo francese Julian Reneaud e due donne bulgare, Dilyana Vassileva e Irena Gergova.
“Abbiamo svoltato in una strada stretta e iniziato una rapida salita – ricordano - a circa 350 mt slm siamo stati accolti da un panorama aperto , il sole e poche nuvole pennellate sullo smalto blu del cielo. A catturare la nostra attenzione un vigneto abbandonato, bellissimo e di grande potenziale. Abbiamo deciso di riportarlo in vita”.



Executive man del giovane progetto è Julian Reneaud, francese di nascita e toscano di adozione, conosciuto durante una vacanza. Sangiovese, ciliegiolo, merlot e poi vermentino, canaiolo bianco e petit manseng sono coltivati secondo i criteri della viticoltura biologica e biodinamica e puntano a comporre nel tempo una gamma di vini accurati e autentici, una piccola collezione di cru declinati su vitigni autoctoni e alloctoni.

Di recente presentati i primi vini: “Inrosso” 2020, espressione di merlot, e “Inbianco” 2021, vermentino in purezza. Le particolarità̀ sta nelle scelte in vigna. Ogni vino deriva da una parcella precisa: Una parcella, Un vitigno, Un vino. “Questa è la mia filosofia – spiega Julian. Non fare assemblaggi per me significa rispettare al meglio il territorio e permettergli di esprimersi in tutte le sue sfumature”.



La vendemmia 2020 è stata la prima prova. “Ai vini”, racconta Julian, “ cerco di dare un’espressione verticale di leggerezza aromatica definita e precisa che tende alla lunghezza piuttosto che all’immediatezza, un carattere distintivo ovvero sapidità̀ per Inbianco, densità e tannini per Inrosso e, elemento più importante per me, eleganza e dinamismo.”

Le uve di merlot sono state raccolte in perfetto stato sanitario a metà agosto, garantendo un grado alcolico contenuto, aromi freschi e fruttati. I grappoli spargoli dal colore intenso e deciso hanno permesso di lavorare lentamente in vinificazione e a bassa intensità̀ sull’estrazione.
Al gusto il bouquet è delicato, dal frutto pieno e suadente di mirtillo e foglie di pomodoro con note balsamiche che sfumano nell’aroma di pino e di mare. Un sentore erbaceo di fondo rende Inrosso riconoscibile ed identitario con tannini corposi, densi ma vellutati al tempo stesso.

Due abbinamentii ideali a tavola ? A noi la fortuna di gustare quelli di Claudio Mengoni, chef di Borgo San Jacopo (1 stella Michelin): ricciola marinata in acqua di pomodoro, caviale, avicado e mela; maialino di latte in porchetta con scorzonera, scalogno al Porto e senape Dijon!

Loc. il Palazzo, Strada Terenzana 5 - 56046 Riparbella (PI), collinealbelle.com

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