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Sui Sentieri della Toscana

L'autunno è il periodo ideale per esplorare la Toscana a piedi, quando la calura estiva lascia spazio a giornate più fresche e la natura inizia a tingersi dei caldi colori autunnali. Un periodo perfetto per immergersi in escursioni che regalano paesaggi incantevoli, dai vigneti dorati ai boschi che iniziano a cambiare veste.

Abbiamo selezionato percorsi imperdibili per scoprire i segreti nascosti della nostra regione e vivere giornate rigeneranti. Preparatevi a un'avventura all'insegna della bellezza e della tranquillità: zaino in spalla, si parte!


di Carlotta Martelli Calvelli

Il Bosco delle Fate 
Nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi si snodano alcuni dei sentieri più affascinanti della Toscana, tra cui il Bosco delle Fate, un vero e proprio viaggio sensoriale. Questa foresta millenaria, popolata da imponenti faggi e aceri, offre panorami che lasciano senza fiato. Ci troviamo a Chiusi della Verna, un tempo semplice passaggio montano tra le valli del Casentino e della Valtiberina, oggi tranquillo borgo che accoglie pellegrini e amanti del trekking.
In questo contesto naturale spettacolare si erge il Santuario Francescano della Verna, luogo di profonda spiritualità, dove si narra che San Francesco d’Assisi ricevette le stimmate nel 1224. Il Bosco delle Fate rappresenta il percorso più affascinante per raggiungere il santuario e un ottimo punto di partenza per una rilassante camminata immersa nel silenzio della natura. Una volta giunti al Santuario, da cui si può ammirare uno dei panorami più incantevoli della zona, è possibile proseguire in discesa. Con una breve deviazione, si può passare sotto la rupe della Verna e, proseguendo ancora, si incontrano altri luoghi suggestivi come il Calcio del Diavolo e la Ghiacciaia. Al termine dell’escursione, si può tornare seguendo uno dei sentieri che ripercorrono l'antica via. Un’esperienza carica di suggestione ed emozione!
DIFFICOLTÀ: facile

Il Sentiero dei Mulini
Se amate le camminate e la bellezza senza tempo della Toscana, il sentiero dei Mulini a Bagno Vignoni è un’esperienza che non potete perdere. Nel cuore della Val d’Orcia, questo itinerario breve ma intenso vi porta attraverso un paesaggio da cartolina, dove la natura e la storia si intrecciano in un abbraccio perfetto. Bagno Vignoni è un vero gioiello toscano che sembra sospeso nel tempo, con la sua Piazza delle Sorgenti, dominata da una vasca cinquecentesca che custodisce acque termali.
Iniziate la vostra avventura scendendo verso le terme libere, appena fuori dal borgo, un luogo dove rilassarsi immersi nella natura incontaminata. Da lì, risalendo verso il borgo, raggiungerete il Parco dei Mulini, luogo di straordinaria bellezza dove i secoli si fondono con il presente. Questo parco è un capolavoro di ingegneria antica, un sistema di mulini che sfruttava la forza delle acque termali per alimentare l’economia del borgo, in particolare per la macinazione dei cereali. I quattro mulini, incastonati nella rupe calcarea, sono esempi eccezionali di architettura ipogea, un richiamo tangibile al passato medievale del luogo. Camminare tra queste strutture antiche è come fare un viaggio indietro nel tempo, con il panorama della Val d’Orcia che si apre davanti a voi in tutta la sua splendida semplicità: colline ondulate all’orizzonte, campi dorati e il verde intenso della macchia mediterranea. Ogni passo lungo questo sentiero di un’ora è un piacere per i sensi, con vedute spettacolari che vi riempiranno il cuore di meraviglia.
Preparatevi a lasciarvi incantare dalla magia di questo angolo di paradiso, dove ogni dettaglio racconta una storia e ogni panorama è un’opera d’arte. 
DIFFICOLTÀ: molto facile

Capraia mozzafiato!
Spostiamoci adesso sull’Isola di Capraia per un’esperienza indimenticabile: un percorso ad anello che conduce alla Punta dello Zenobito.
Partendo da Piazza Milano, il sentiero n. 406 attraversa aree aperte e suggestive, note per la fioritura di rare orchidee, e si immerge nella bassa macchia mediterranea. Dopo aver superato antichi palmenti scavati nella roccia e l'imponente mulattiera militare che porta alla postazione di avvistamento del Monte Arpagna, la camminata si snoda tra le montagne, regalando panorami mozzafiato. Proseguendo lungo il sentiero n. 404, si raggiunge la Piana dello Zenobito, una distesa profumata di elicriso che in primavera si trasforma in un tappeto dorato. Qui, lo sguardo si apre su Cala Rossa, dove le rocce di un antico vulcano offrono un contrasto cromatico straordinario. La cinquecentesca Torre dello Zenobito domina questo paesaggio unico, che sembra sospeso nel tempo.
Dopo aver ammirato la vista, si inizia la discesa verso il paese, passando per vigneti e impluvi, fino a ritornare al punto di partenza, completando un percorso ricco di storia e bellezze naturali. Affascinante!
DIFFICOLTÀ: alta

La Via degli Acquedotti
La Via degli Acquedotti è un affascinante percorso escursionistico che unisce Lucca a Pisa, seguendo i tracciati storici dell'Acquedotto Nottolini e dell'Acquedotto Mediceo. L'itinerario, lungo 24 km e percorribile in circa 8 ore senza soste, è di facile difficoltà. Tuttavia, per godere appieno delle bellezze del tragitto, si consiglia di suddividere l’escursione in due giorni, facendo una sosta notturna nel pittoresco borgo di Vorno. Questo vi permette di esplorare con calma le incantevoli città di partenza e arrivo.
Il cammino inizia dietro la stazione ferroviaria di Lucca, presso il Tempietto-cisterna di San Concordio, punto di partenza dell'Acquedotto Nottolini. Le maestose arcate dell’acquedotto, un tempo circa 460, trasportavano l’acqua in città grazie a un’ingegnosa pendenza. Proseguendo in campagna, si raggiunge "Le parole d’oro", un luogo reso celebre dalle lettere di ottone del cippo commemorativo dell’acquedotto, che brillano come fossero d’oro. Dopo una salita tra oliveti e macchia mediterranea, si arriva a Vorno, dove è consigliata la sosta. Il giorno successivo, il percorso continua fino a raggiungere Campo di Croce, il punto più alto dell’intero trekking sui Monti Pisani. La discesa lungo il versante del Monte Serra offre una serie di vedute mozzafiato sul mare, attraverso boschi rigogliosi. Dopo aver raggiunto la Valle delle Fonti, si arriva a Cisternone, alle porte di Asciano, da cui ha inizio l’Acquedotto Mediceo di Pisa. Quest’opera, commissionata da Ferdinando I de’ Medici alla fine del ‘500 e inaugurata nel 1613 dal figlio Cosimo, conduce il cammino per altri 4 km, fino a raggiungere Piazza delle Gondole a Pisa.
Questo itinerario è un perfetto connubio tra architettura storica e bellezze naturali, in un contesto paesaggistico unico.
DIFFICOLTÀ: moderata


Il Rifugio Forte dei Marmi
La passeggiata al Rifugio Forte dei Marmi è un viaggio nel cuore della Versilia, un'esperienza da vivere in una giornata intensa e ricca di emozioni. Partendo da Pietrasanta, il percorso vi conduce verso Seravezza, attraversando i suggestivi paesaggi toscani. Continuando in direzione di Ponte Stazzemese, vi trovate a passare per la frazione di Ruosina, un angolo di tranquillità. Al bivio, una svolta a destra vi porta verso Stazzema, ma prima di raggiungere il borgo, ad una curva nascosta, trovate l’indicazione per il B&B Casa Giorgini. Qui inizia la vostra avventura: lasciate l’auto al parcheggio e decidete quale strada intraprendere.
Se cercate un’esperienza più dolce, il sentiero che passa per Casa Giorgini vi accompagna attraverso boschi ombrosi e sentieri tranquilli, fino a raggiungere il rifugio. 
Ma se siete alla ricerca di una sfida, seguite direttamente l’indicazione per il Rifugio Forte dei Marmi. Questo sentiero più impegnativo richiede costanza e un po’ di fatica, ma ogni passo è ripagato dalla bellezza selvaggia dei panorami circostanti. La salita vi conduce attraverso la macchia mediterranea, tra il profumo di resina e il canto degli uccelli, fino a quando, finalmente, il rifugio appare davanti a voi, incastonato tra le vette delle Alpi Apuane. Qui godete di una vista spettacolare che abbraccia la Versilia e si perde all’orizzonte, mentre il rifugio vi accoglie con la sua calda ospitalità. Un luogo perfetto per riposare e riflettere, immersi in un silenzio interrotto solo dai suoni della natura. Che scegliate la via più dolce o quella più ardua, questa escursione vi regala una giornata indimenticabile, un incontro ravvicinato con la natura più autentica della Toscana.
DIFFICOLTÀ: media

Sulla strada de Il Gladiatore
Questa passeggiata comincia alle prime luci dell’alba, quando il sole inizia appena a dipingere d’oro le dolci colline della Val d’Orcia, e una brezza leggera accarezza i cipressi solitari. Siamo a Pienza, un gioiello rinascimentale incastonato nel cuore della Toscana, dove il tempo sembra essersi fermato per custodire l’armonia perfetta tra uomo e natura.
Il cammino inizia dalla porta principale di questa città ideale, voluta da Papa Pio II. Ogni passo vi avvicina alla storia, attraversando la soglia della Pieve romanica di Corsignano, dove le pietre antiche sussurrano storie di secoli di fede e bellezza.
Proseguendo, vi immergete nel silenzio delle colline, scendendo verso l’agriturismo Terrapille, e all’improvviso vi ritrovate in un sogno cinematografico: è qui che le immagini epiche de Il Gladiatore hanno preso vita, in un paesaggio che sembra uscito da una tela rinascimentale. Le distese sconfinate della Val d’Orcia si aprono davanti a voi, e il cammino vi guida dolcemente verso la Cappella di Vitaleta, simbolo sacro di questa terra. Qui, al centro di un panorama che si estende a perdita d’occhio, respirate la pace e la serenità di un luogo che invita alla contemplazione. Ogni angolo racconta una storia, ogni curva del sentiero rivela una nuova prospettiva di questa valle incantata.
Il ritorno è un viaggio che vi riporta alla vostra origine, ma con occhi nuovi, colmi delle immagini e dei suoni di una Toscana che sa incantare. Scendendo nel fondovalle, il sentiero vi abbraccia e vi conduce dolcemente verso Pienza, mentre il sole inizia a calare, regalando ai vostri passi l’ultima luce dorata del giorno.
Questo percorso è un invito a perdervi nella bellezza, a camminare al ritmo del vostro cuore, e a lasciarvi trasportare dal respiro della terra. È un cammino che non si misura solo in chilometri, ma in emozioni che restano impresse nelle vostre anime.
DIFFICOLTÀ: facile

Il Sentiero delle Burraie
Un percorso semplice attraverso il Mugello, che vi porta a scoprire le antiche "burraie", strutture utilizzate un tempo per produrre burro e per la conservazione del latte.
Immaginate un cammino nel tempo, tra boschi ombrosi e panorami mozzafiato, lungo un sentiero che racconta la storia di antichi mestieri e tradizioni ormai quasi dimenticate. Il Sentiero delle Burraie è un viaggio di 16 km immerso nell’Area Naturale Protetta di Poggio Ripaghera, Santa Brigida e Valle dell’Inferno, un percorso ad anello che svela, passo dopo passo, le tracce di un passato fatto di semplicità e ingegno. Il nome stesso del sentiero evoca le piccole strutture disseminate lungo il percorso, le burraie, dove fino agli anni ’40 del Novecento si produceva il burro. Queste casine, costruite nei luoghi più freschi e ombreggiati, custodivano al loro interno vasche in cui l’acqua delle sorgenti manteneva fresco il latte. La crema, risalendo in superficie, veniva poi raccolta e lavorata nelle zangole per dar vita a un burro che sapeva di terra e di fatica.
Il cammino, che parte dal pittoresco borgo di Santa Brigida, si snoda tra dolci salite e discese, con un dislivello di 900 metri con splendide vedute su Firenze, il Valdarno, il Mugello e gran parte della Toscana.
La maggior parte del percorso è ombreggiata, un abbraccio verde che vi accompagna mentre esplorate le antiche burraie. Alcune di queste sono ancora utilizzate, come quella di Violana, dove un cortese saluto a Anna o a suo fratello vi apre le porte di questo piccolo mondo antico. Altre, come le burraie di Peretola e Caprile, sono visibili lungo il cammino ma accessibili solo con attenzione, specialmente durante la stagione di caccia.
Lungo il percorso ammirate il raro Cistus salvifolius, o fiore della Madonna, che sboccia timidamente a fine maggio, le rovine suggestive del Castello di Monterotondo, con la sua Torre Medioevale. Il lastricato settecentesco della Via del Sasso vi conduce al Santuario della Madonna delle Grazie al Sasso, un luogo di pace e spiritualità immerso nel verde.
Il Sentiero delle Burraie non è solo un cammino, ma un’esperienza che vi riporta a un tempo in cui la vita era scandita dai ritmi della natura e dai gesti antichi. La vicinanza a Firenze e la facilità di accesso rendono questo percorso ideale per chi desidera una giornata di svago e scoperta, immerso in un paesaggio che sa incantare e rigenerare. Un sentiero che, con la sua bellezza e la sua storia, resta nel cuore.
DIFFICOLTÀ: facile

La Via degli Dei
La Via degli Dei è un percorso di 130 km che attraversa l'Appennino Tosco-Emiliano: da piazza Maggiore a Bologna, fino a piazza della Signoria a Firenze. 
Il tratto che consigliamo porta da Fiesole a San Piero a Sieve, attraverso colline boscose e piccoli borghi. Dura circa sei ore ed è un vero e proprio regalo nella natura, si snoda da San Piero a Sieve a Vetta Le Croci, passando per Bivigliano, un viaggio attraverso la storia, la natura e i panorami incantevoli del Mugello.
Partendo dal cuore di San Piero a Sieve, seguite le indicazioni per la Fortezza Medicea di San Martino. Questa imponente fortificazione, voluta da Cosimo I de' Medici, domina il paesaggio, raccontando storie di difesa e potere. Anche se la fortezza non è accessibile al pubblico, la sua vista maestosa dall'esterno è un'esperienza imperdibile. Proseguendo, vi immergete tra sentieri ombreggiati e strade sterrate, attraversando uliveti e borghi con panorami mozzafiato. Una deviazione vi conduce al Castello del Trebbio, altra testimonianza storica incastonata in un paesaggio da favola.
Seguendo i segnali del CAI, arrivate a Bivigliano, un accogliente borgo dove sostare e ristorarvi. Continuate poi il cammino verso Vetta Le Croci, attraversando boschi e campi aperti con vedute spettacolari. L’ultimo tratto, immerso in una distesa verdeggiante, vi offre un panorama che abbraccia Fiesole e Firenze in lontananza, chiudendo questo viaggio con una visione che vi riempie di meraviglia.
Questo tratto della Via degli Dei è un incontro perfetto tra storia, natura e la bellezza senza tempo della Toscana, un percorso che rimarrà nel cuore di chiunque lo percorra.
DIFFICOLTÀ: impegnativa

Le Tre Punte 
Immaginate di iniziare il vostro cammino dal Rifugio Gualdo, immersi nella quiete del mattino, con l’aria fresca che accarezza la pelle e il profumo della natura che vi circonda. I vostri passi iniziano a salire lungo la strada sterrata, accompagnati dal canto degli uccelli e dal sussurro del vento tra le fronde. Siete sul sentiero delle Tre Punte del Monte Morello, un itinerario che vi conduce attraverso paesaggi selvaggi e suggestivi, in un abbraccio di storia e natura.
Poco dopo aver lasciato la Fonte del Ciliegio, il sentiero si fa più ripido, invitandovi a immergervi tra prati e boschi di conifere, fino a raggiungere Poggio all’Aia, la prima e più alta vetta di Monte Morello. Qui, a 934 metri di altitudine, una croce di legno domina il paesaggio, testimone silenziosa del passare del tempo. Da questa cima, lo sguardo si perde verso l’infinito, accarezzando l’orizzonte e abbracciando la bellezza della Toscana.
Proseguendo lungo il crinale, il sentiero vi porta al Valico della Selletta, e poi verso la seconda vetta, Poggio Cornacchiaia. Qui, tra i pini, il mondo sembra farsi più silenzioso, quasi ad ascoltare il respiro antico della terra. Ogni passo vi avvicina alla terza punta, Poggio Casaccia, dove una croce metallica svetta, visibile persino da Firenze. È un simbolo di forza e resistenza, un ricordo di un tempo in cui queste montagne furono rifugio e speranza per i partigiani.
La discesa inizia dolcemente, attraversando prati e fitti boschi di conifere, fino alla Sella delle Colline. Qui, il sentiero si apre a panorami che spaziano tra colline e vallate, regalandovi un ultimo sguardo sulla bellezza incontaminata di Monte Morello. Il Sentiero del Pensionato vi riporta infine al Rifugio Gualdo, chiudendo un anello che non è solo un percorso fisico, ma un viaggio nell’anima della Toscana.
Questo cammino vi offre l’occasione di vivere la natura in tutta la sua magnificenza, di toccare con mano la storia che ha segnato queste terre, e di lasciare che il vostro spirito si rigeneri in un ambiente di rara bellezza. Le Tre Punte del Monte Morello vi aspettano, pronte a regalarvi emozioni indimenticabili.
DIFFICOLTÀ: impegnativo

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