2025, L’ANNO CHE VERRA’ con Bernabò Bocca

Abbiamo chiesto a vari personaggi di Firenze, di diverso e ambiente e caratteristiche, le loro previsioni sul tempo che ci aspetta.

BERNABÒ BOCCA
Presidente Fondazione CR Firenze

Presidente Bernabò Bocca, alla guida della Fondazione CR Firenze dall’ ottobre del 2023, cosa resta di positivo e magari di critico dell’anno che si è appena concluso?
E’ stato il mio primo anno completo alla presidenza della Fondazione e ho trovato una squadra ottima con cui sono riuscito subito a mettere in pista tanti progetti che proprio in queste settimane cominciano ad essere visibili a tutti. E’ stato l’anno dei nuovi assetti in importanti istituzioni cittadine, da Palazzo Vecchio alla Camera di Commercio oltre all’arrivo nel nuovo Arcivescovo. Ciò ci ha permesso di partire assieme nel tentare di disegnare il nuovo volto della città, una scommessa davvero bella e appassionante. Purtroppo, e lo dico anche da imprenditore, la maggiore preoccupazione dell’anno che ci lasciamo alle spalle riguarda gli aspetti legati alla sicurezza e ai tanti episodi di microcriminalità che sono fortemente aumentati.   

Cosa si augura per il nuovo anno? 
Sicuramente che, a livello internazionale, trovino una veloce soluzione ai conflitti che stanno devastando molte scacchiere mondiali e che hanno riflessi anche sull'economia dei nostri territori. Firenze non è solo turismo ma ha anche un terziario e un manufatturiero che stanno soffrendo proprio per la congiuntura internazionale. Abbiamo dunque bisogno di ritrovare stabilità nel nuovo ordine mondiale così da far tornare a respirare anche la nostra economia. Non posso non citare di nuovo il turismo augurandomi che le proposte emerse al G7 dedicato a questo settore e che si è tenuto a Firenze, possano trovare una loro attuazione. E’ emerso infatti in maniera evidente che il ruolo dei sindaci deve essere assai più incisivo di quanto è loro permesso oggi.   

Può anticipare i progetti più significativi che ha in cantiere di realizzare 
Sono passate poche settimane da quando abbiamo presentato, in una serata memorabile nella sede del Maggio Musicale Fiorentino, il nostro Documento Previsionale Annuale relativo al nuovo anno che prevede per il 2025 un plafond di erogazioni di 47,5 milioni. Una cifra mai stata così alta.
Da allora ad oggi abbiamo già segnato il colpo di inizio di due grosse operazioni: il recupero di un complesso in forte degrado quale è Monna Tessa per trasformarlo in uno student housing e un progetto, forse un po’ visionario ma assolutamente innovativo e coraggioso, che intendiamo assolutamente condurre in porto: la riqualificazione della zona attorno a via Palazzuolo da tutti riconosciuta tra le più a rischio di Firenze. Un percorso di lunga durata che condurremo assieme al Comune, ai cittadini e alle tante sigle di quel Terzo Settore che è una delle risorse più preziose della nostra città.

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