Le Sculture di Celaya
Al Museo Marino Marini la mostra ‘Guardare e aspettare: Enrique Martínez Celaya - Sculture Selezionate 2005-2023’, prima personale in Italia dell’artista cubano.
Nato a Cuba e residente a Los Angeles, Enrique Martínez Celaya si è formato come pittore, in oltre trent’anni di pratica artistica, ha sperimentato anche la scultura, la fotografia, il video e la scrittura indagando attraverso tutti questi media le relazioni fondamentali tra l’uomo e il mondo. Il suo linguaggio figurativo affonda le radici nella natura, partendo da immagini comuni e familiari come alberi, fiori, fiumi, cieli, mare, ma anche animali e figure umane. L’iniziale semplicità di questo immaginario, però, lascia il posto a un’esperienza più profonda, opaca e instabile, che si cela sotto la superficie. Ideale è il contesto del Museo dedicato al celebre artista toscano, che conserva 183 opere di Marini, tra cui tantissime sculture, anche monumentali.
L’esposizione, a cura di Giorgio Verzotti, rivolge dunque un’attenzione specifica proprio alla scultura di Martínez Celaya, in dialogo con le sale che la ospitano. Per la prima volta l’artista trasforma le immagini tremolanti dei suoi dipinti in oggetti concreti in bronzo, cemento, cera o legno, che condividono lo spazio con lo spettatore e ne intensificano il coinvolgimento personale. La sua scultura esplora concetti altamente personali ed intimi, che caratterizzano il percorso emotivo della vita, come la memoria, la perdita, la vulnerabilità la forza d'animo, l'effimero e la speranza. Le opere si presentano infatti come frammenti di una storia che, nella loro fisicità, occupano lo spazio in cui il visitatore si muove. Sembrano essere una versione permanente di ciò che solitamente è un atto fugace: piangere, sedersi, alzare un braccio, ripararsi.
Dal 5 maggio al 29 luglio, l'artista sarà, con le sue opere pittoriche, anche alla galleria Secci, sempre a Firenze.
Piazza San Pancrazio – 055 219432 - sab, dom, lun 10-19 - museomarinomarini.it – fino al 29 maggio