Middle East Now

Il Festival dedicato al cinema e alla cultura del Medio Oriente giunge alla 15^ edizione.

Festeggia quest’anno le XV edizione il festival fiorentino dedicato al cinema del Medio Oriente organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, con la direzione artistica di Lisa Chiari e Roberto Ruta. Da martedì 15 a domenica 20 ottobre tra Cinema La Compagnia, Cinema Astra e altri spazi cittadini, un programma multiforme di eventi, tra film, documentari, arte, mostre, food, incontri e progetti culturali. Ecologies of Resistance è il tema che riflette su aspetti cruciali dello stato di crisi attuale, caratterizzato da cambiamenti climatici e devastazioni ecologiche assieme al dramma della guerra.


HIGHLIGHTS - Oltre 30 film in anteprima, premiati nei migliori festival internazionali. Storie forti, personaggi, i temi caldi dell’attualità nei titoli più recenti da Palestina, a cui è dedicato uno speciale focus, Libano, Iran, Siria, Egitto, Afghanistan, Marocco, Tunisia, Arabia Saudita, Turchia, Emirati Arabi, Yemen.
Martedì 15 si comincia con Diaries from Lebanon (Libano, Francia, Qatar, 2024, 110') di Myriam El Hajj, documentario che ha debuttato alla Berlinale e che in forma di diario racconta quattro anni tumultuosi di una nazione in subbuglio, attraverso le ricerche personali di significato e di sopravvivenza dei tre protagonisti, Georges, Joumana e Perla.

Domenica 20 il Sudan, paese martoriato dalla guerra civile, ma con un grande fermento culturale, è protagonista della Closing Night con l'anteprima italiana del film Goodbye Julia (Sudan, Egitto, Germania, Francia, Svezia, Arabia Saudita, 2023, 120’) di Mohamed Kordofani, vincitore del Prix de la Liberté al festival di Cannes, e un cast tutto al femminile. 

Importante poi il focus sulla Palestina. Tra i titoli in programma: No Other Land (Palestina, Norvegia, 2024, 95') di Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor. Documentario acclamato al festival di Berlino, dove ha vinto il premio Miglior Documentario e il Premio del Pubblico; To a Land Unknown (UK, Palestina, Francia, Grecia, Olanda, Germania, Qatar, Arabia Saudita, 2024, 105') di Mahdi Fleifel, che ha debuttato a Cannes; l’anteprima di Jenin, Jenin 2024 (Palestina, 2024, 60'), ultimo film del famoso regista e attore palestinese Mohammad Bakri; From Ground Zero (Palestina, Francia, Giordania, Qatar, 2024, ‘112) film collettivo di ventidue episodi, ideati, scritti e diretti da altrettanti giovani autori palestinesi, che dà voce alla Striscia di Gaza.



Da non perdere, dall'Egitto, Back to Alexandria (Francia, Svizzera, Egitto, 2023, '90) del regista Tamer Ruggli, in cui dopo vent'anni di assenza, Sue – interpretata dalla famosa regista e attrice libanese Nadine Labaki – torna in Egitto sua terra d'origine, per riallacciare i contatti con sua madre Fairouz, eccentrica e bellissima aristocratica interpretata dalla diva francese Fanny Ardant (sabato 20 ore 21, La Compagnia). 

E ancora il bellissimo documentario My Stolen Planet (Iran, 2024, 82') di Faranhaz Sharifi, storia personale in cui la regista all'età di sette anni, si rende conto di vivere su due pianeti: quello degli Ayatollah e un altro, nascosto, dove osa essere sé stessa. Tra i film sull'Afghanistan arriva Hollywoodgate (Germania, USA, Afganistan, 2023, 93'), documentario pluripremiato del regista Ibrahim Nash'at, che nel corso di un anno segue l'evoluzione di "Hollywood Gate" - ex base della CIA fatta di container pieni di armi da guerra, con le quali i talebani equipaggiano una nuova unità combattente - offrendo uno sguardo senza precedenti sulla rapida ascesa al potere dei Talebani, e smascherando abilmente i giochi di potere e di propaganda dei loro leader.

TRA GLI EVENTI E PROGETTI SPECIALI, la mostra “AIR, RIVER, SEA SOIL. A history of an exploited land” in cui 6 fotografi e artisti raccontano come il dominio coloniale, passato e presente, e lo sfruttamento dell’ambiente abbiano trasformato il Medio Oriente e il Nord Africa (da giovedì 17 ottobre al 2 novembre a Rifugio Digitale); lo Special guest Hamed Sinno musicista libanese-americano ed ex leader della band cult Mashrou Leila, da sempre attivista per la libertà di parola e sessuale, con la sua performance “Poems of Consumption”; GAZA KITCHEN, evento speciale – workshop dedicato alla tradizione culinaria di Gaza.
Infine la collaborazione con NÖL Collective, collettivo interdisciplinare di moda femminista e con una forte connotazione sociale, che nasce nel cuore della Palestina. L’evento di teatro dal titolo “INUMANA. Cos'è un uomo senza la libertà”, melologo in un atto per pianoforte e voce di Rossella Spinosa e Laura Silvia Battaglia, giornalista e documentarista, reporter in aree di crisi specializzata in Medio Oriente e docente in diverse istituzioni italiane ed europee. Infine il bookshop dedicato al tema In Crisis: Solidarity and Resistance e Festival Talks - Il Punto delle 19.30, conversazioni, dibattiti, presentazioni di libri e approfondimenti su temi forti e di attualità.

Info e programma completo: www.middleastnow.it

site map