New Season all'Hotel Savoy

Novità in Piazza della Repubblica.

Architettura storica, eleganza e accoglienza italiana a 5 stelle in questo locale ispirato dal grande chef Fulvio Pierangelini con l’head Chef Giovanni Cosmai. Un luogo chic & smart per gustare il meglio della cucina toscana con i vini più pregiati. Da non perdere il miglior club sandwich della città - Vincitore del concorso in occasione di Taste 2024: la ricetta del celebre piatto di Pierangelini e Cosmai, è risultata la “migliore tra tutti gli hotel 5 stelle della città”.

EVENTI DEL MESE:

L’Hotel Savoy è partner hospitality alla 33^ edizione di BIAF - Biennale Internazionale dell’Antiquariato - l’appuntamento più importante nel panorama internazionale fiorentino dedicato a coltivare l’heritage culturale. Il soggiorno degli ospiti  dell’indirizzo fiorentino è reso unico e indimenticabile grazie ad esclusivi benefit e inviti agli eventi speciali del calendario BIAF. Dal 27 al 6 ottobre gli ospiti dell'Irene Bar degustano una drink list dedicata all'evento dell'antiquariato più atteso in città: Granito, Legno e Bronzo i cocktail ideati da Federico Galli, Head Barman dell'Hotel Savoy. Chi sceglie un drink della lista riceve un biglietto d'ingresso alla Biennale.
Per prenotazioni: bar.savoy@roccofortehotels.com

NEGRONI WEEK
L'Irene Bar dell'Hotel Savoy partecipa alla 12esima Edizione della Negroni Week. Oltre alla selezione dedicata al cocktail più iconico del mondo, dal 16 al 22 Settembre gli ospiti di Irene gustano il Negroni secondo Federico Galli, Head Barman del bar dell'indirizzo fiorentino Rocco Forte Hotels. Partecipando alla Negroni Week, l'Hotel Savoy sostiene la missione Slow Food per promuovere un'enogastronomia equa e sostenibile. 
Per prenotazioni: bar.savoy@roccofortehotels.com 

GOD SAVE THE WINE ALL'HOTEL SAVOY 
Giovedì 19 Settembre all'Irene Bar God Save The Wine: una serata speciale insieme al Movimento Turismo del Vino Toscana che annuncia e introduce all’atmosfera della vendemmia. I partecipanti vivranno una serata all'insegna dell'enogastronomia: una degustazione di 13 aziende del Movimento abbinata ad una light dinner curata da chef Fulvio Pierangelini, Food Director di Rocco forte Hotels insieme a Giovanni Cosmai, resident Chef dell'Irene Restaurant. 
PRENOTA QUI

DANCE AND SCULPT
Ogni venerdì dalle 9 alle 10, presso l'area fitness dell'Hotel Savoy, si tengono lezioni di Dance & Sculpt. 60 minuti di un allenamento che unisce il cardio e l'allungamento muscolare al mondo della danza. Christina Hellawell, fitness teacher dell'appuntamento di Dance & Sculpt, fà divertire a ritmo di danza i partecipanti. Segue una healthy breakfast con vista su Piazza della Repubblica all'Irene Bar. (Il corso è adatto a partecipanti di tutti i livelli; l'insegnante parla 5 lingue, tra cui italiano, tedesco e inglese)
Per info e prenotazioni: concierge.savoy@roccofortehotels.com

CANTINA & CORAVIN 
L'Irene Restaurant dell'indirizzo inaugura uno spazio dedicato al mondo dei vini: al primo piano dell'albergo, una cantina dove gli ospiti, accompagnati dal Sommelier Paolo Piccardi, si dedicano a selezionare e approfondire le migliori etichette di vini nazionali e internazionali. La cantina offre più di 1500 bottiglie, circa 250 etichette di annate storiche di rossi toscani, bollicine francesi e molto altro.
Inoltre si gustano le migliori etichette al bicchiere grazie a Coravin: un innovativo strumento che consente di mescere il vino da degustare senza dover aprire la bottiglia, garantendo le stesse proprietà che si avrebbero con l'apertura della bottiglia. L’innovativa tecnologia Coravin garantisce la conservazione del prodotto nel tempo e rendendo sempre la degustazione del primo bicchiere invariata rispetto a quella dell’ultimo.
Per prenotazioni: irenefirenze@roccofortehotels.com

Piazza Repubblica 7 - 055 2735891 - Per info e prenot. irenefirenze@roccofortehotels.com - Prezzi: €€€


INTERVISTA CHEF: Giovanni Cosmai, Irene Bistro, Hotel Savoy

In Cucina ho scoperto la Magia

Nato a Bisceglie, terra di agricoltori e pescatori, cresce in una famiglia che ama il cibo. La mamma è la creatrice di tutte le bontà con cui cresce. Il suo lavoro nasce seguendo le orme del padre, Chef di un noto ristorante locale. La voglia e la curiosità crescono sempre di più e decide così di intraprendere un cammino fuori dal territorio italiano, trasferendosi in Inghilterra. Un’esperienza formativa, acquisisce tante conoscenze, sviluppa e affina le sue potenzialità culinarie. Il primo Ristorante è Teca Restaurant, con Chef della scuola di Gualtiero Marchesi. Impara a bilanciare sapori nostrani con saori orientali. In seguito a Nobu, celebre ristorante giapponese. I metodi di lavorazione e conservazione del pesce, le tecniche di taglio, l’utilizzo di salse fermentate, la tradizione dei coltelli. Poi al fusion Spoon Restaurant e al Ritz. Dopo sette anni rientra in Italia, a San Cassiano, poi Roma, Hotel De Russie, da dove, grazie allo Chef Fulvio Pierangelini, icona della cucina italiana, si rimette in gioco all’Hotel Savoy di Firenze.

Per cominciare, ci incuriosisce molto la tua collaborazione con Fulvio Pierangelini. Come funziona esattamente, raccontaci esordi e qualche aneddoto…
La prima volta che ho visto Pierangelini è stato nel 2007, all’Hotel de Russie di Roma. Stavo lavorando nella mia partita, e vedo dietro di me un omone con i capelli lunghi che mi osservava con aria curiosa, non avevo capito chi fosse. Da quel momento un percorso di sorprese, scoperte e avventure. Un viaggio culinario che pochi hanno avuto la fortuna di intraprendere. Siamo stati nei mercati, alzandoci all’alba; abbiamo visitato macellerie antiche, scoprendo tradizioni e innovazioni. In Sicilia in un forno dove l’odore del pane si sentiva dalla strada, fatto con grani antichi tipo la tumminia. Da un allevatore di pecore, per la ricotta fresca consegnata ancora calda, dai pastori che la producono. Da un agricoltore che coltiva caffe, banane, papaie e avocadi, prodotti quasi ‘’fantastici’’. Tutto si trasforma poi sui fornelli, è qui che comincia la vera magia, dove le caratteristiche di ciascun prodotto vengono esaltate. La magia è come si puliscono gli alimenti, si cucinano, si abbinano fra loro per renderli perfetti. La cosa più bella che mi ha insegnato Fulvio, è trasmettere emozioni attraverso il cibo, cucinare con accuratezza, rispettare le materie prime.

Il vostro “piatto forte”...
La minestra di fagioli, ravioli di salvia e sedano caramellato. Un piatto vegetariano della tradizione toscana, chiamato ‘Fagioli all’uccelletto’, che deriva dagli ingredienti usati nell’antichità per cucinare gli uccelletti. Un piatto semplice, ma di grande complessità: gli elementi si mescolano e ad ogni boccone si distinguono.

Il piatto più difficile da realizzare, ma di maggior soddisfazione.
Il risotto, decisivo ed identificativo per uno chef. Noi non lo sfumiamo con il vino, ne lo bagnamo con brodo, ma acqua. Vogliamo sapori decisi e puri.

La pietanza che preferisci lavorare.
La pasta fresca, creando sfoglie sottili, alle quali aggiungere ripieni gustosi ed accattivanti. Da Irene i ravioli di pappa al pomodoro.

Un ingrediente o un piatto sopravvalutato?
Il tartufo. Ha un prezzo puramente commerciale e da solo non lo puoi assaggiare.

Un ingrediente o un piatto sottovalutato?
Pesci sconosciuti, anche chiamati, “poveri”. Sono tanti quelli che non trovano posto nei menu. Più di una volta ho provato a “sfidare” i miei ospiti inserendoli in carta, ma il cliente quasi sempre preferisce spigola e orata!

A cena con un buon vino. Le tue preferenze…
Conte della Vipera e Pinot Nero.

In breve, facci venire l’acquolina in bocca, raccontandoci i piatti salienti del menù di dicembre…
Crudo di ricciola, pesto di un giardino pantesco e sorbetto al limone; Battuto di bovino adulto, maionese alla senape, tartufo nero e misticanza; Risotto, radicchio tardivo, aglio nero, parmigiano stravecchio e melograno; Fusilloni, crema di cavolo nero, limone, scampi e pomodoro candito; Maialino imbottito alla toscana, crema di patate all’olio evo, funghi di bosco e salsa al timo; Sampietro, finocchi brasati agli agrumi e bietolina; Raviolo croccante di ricotta, capperi, arancia e salsa al cioccolato; Crepes all’arancia e sorbetto ai frutti rossi.

A cena a Firenze o in Toscana da un altro Chef... Chi?
Matteo Gambi, Cantinetta Antinori.

site map