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Amato per l’atmosfera raffinata e di grande eleganza. Al primo piano, risalente al XV secolo, La Sala del Parlamento una gemma degna dell’epoca che ha reso grande la città e che al tempo di Firenze Capitale fu buvette del Parlamento: lo ricordano i tondi affrescati. Ogni mattina accoglie ospiti e visitatori per una preziosa esperienza di colazione in “un museo”. 

Per Pasqua è disponibile una carta speciale attiva per la cena di sabato 30, il pranzo e la cena di domenica 31 e la cena di lunedì 1 aprile. 

Menù: Baccalà mantecato all’olio nuovo con cialde croccanti e piselli in fiore; Ravioli di ortica alla fonduta di parmigiano e riduzione di aceto balsamico; Timballino di vitella con carciofi e violetti e funghi champignon su scoletellato dell’orto e brunoise di verdure; Spumone al mascarpone e gianduia su colomba morbida ai mirtilli accompagnato con un flute di Moscato d’Asti.

Menù completo in forma di degustazione 70 euro a persona, ma è anche possibile scegliere solo alcuni piatti al loro singolo costo.

Pronti per la Settimana della Moda? Per una conversazione sciolta, la citazione brillante, la storia edificante, la curiosità da sapere, è in libreria un delizioso libro-manuale scritto da Giulia Rossi, giovane e brillante docente di comunicazione e semiotica della moda, del cibo e del lusso.

M come Moda racconta in ben 132 voci il dizionario della moda, da “Abito” a “Zampa d’elefante” passando per parole chiave come Animalier, Bikini, Camicia, Décolelletè, Gilet, Gonna, Metrosexual, Preppy, Punk ,Shorts, T-Shirt, Twin-Set… Su ciascuna l’autrice riepiloga le dinamiche di un sistema codificato di segni, citando film, musiche, dipinti o fotografie che hanno fissato un capo d'abbigliamento o uno stile in un fenomeno di un'epoca.

“Ogni volta che ci vestiamo – commenta l’autrice - costruiamo un personaggio, trasmettiamo a chi ci guarda un linguaggio, chi siamo, addirittura il nostro umore, la nostra personalità. C'è chi si diverte a mixare stampe, colori, tessuti, concentrando tutta la creatività nella cura esteriore, chi, invece, cerca di andare contro corrente e non seguire le tendenze. Ma comunque, chiunque tentiamo di essere, non possiamo sfuggire alla moda, perché essa fa parte della società: dalle pubblicità, alle serie tv e ai film, dalle canzoni ai social, tutto è impregnato di quel simbolo che chiamiamo moda”.

Un godibile dizionario scritto in maniera facile e accessibile a tutti, e allo stesso tempo aggiungendo con suadente scioltezza un tocco innovativo e stimolante agli studi finora usciti sul fashion system.

Giulia Rossi - M come Moda - 176 pag, 16 euro, Pendragon Bologna