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LOCALE, basta la parola

Prima dei cocktail (fantastici), prima della cucina (all’avanguardia), prima della cantina (lussureggiante), prima di tutto, LOCALE – ristorante e cocktail bar creato da Giacomo Corti (Cestello) nel cuore di Firenze - è innanzitutto ciò che promette nel nome, un LOCALE appunto, a tutto campo, bellissimo, va subito detto.



Il palazzo che lo ospita, Medici Tornaquinci, si apre su via delle Seggiole, tra Via Pandolfini e Borgo Albizi, tra echi medievali e influssi medicei. L’entrata è un colpo di teatro: un giardino verticale sovrastato da una grande lucernario introduce all’ambiente, che rapisce l’occhio del pubblico evocando la suggestione di mille citazioni e rimandi, e ciascuno avrà la sua, dalla Parigi più intrigante e romantica ai disco-club e hotel di tendenza newyorkesi o londinesi degli anni novanta.

La sala d’ingresso è tutta per il wine e cocktail bar condotto dal bartender Matteo Di Ienno e premiato di recente tra i migliori del mondo (51^ nella classifica The World's 50 Best Bars). Il grande bancone dell’american bar richiama le work station da disco-club, immerso nella sala rivestita di legno di rovere satinato grigio-nero. Sedie e tavolini alti modello bistrot. Enormi scaffali-bottiglierie illuminati a led e intermezzati dalle grandi colonne frigo per champagne e vini bianchi. Ideale per scoprire l’originale carta dei cocktail – a noi è piaciuta le linea che mixa gin e mandarino – con spuntini, piatti veloci, serviti in modalità “easy”.


Il ristorante si svolge nelle sale adiacenti, dal fascino cinquecentesco, tra una stufa di maiolica autentica con gli stemmi dei Medici e dei Concini, gli stucchi e gli affreschi, antichi velluti damascati, pareti a découpage, mezze colonne in pietra serena, lumiere a campanula, discrete appliques a muro, statue di Onofrio Pepe, soffici tendaggi. Una scaletta in pietra conduce nell’anima Medioevale, sotterranea dove LOCALE diventa più spartano in quella che fu una lavanderia del 1200, con l’intonaco originale ripulito a far da cornice per cene-degustazione di gruppi e aziende o eventi, alla maniera di una taverna medievale.

In cucina la novità più recente, con l’arrivo del giovane Chef Simone Caponnetto, una ventata di avanguardia e audacia, per una linea decisamente colma di sorprese e invenzioni. Raccontare il menù non è semplice, piatti essenziali alla vista quanto complessi nella composizione, per sapori intensi, marcati con eleganza dall’incontro tra alimenti diversi che si combinano in una mixology del gusto che fa il paio con quella dell’ottimo Di Ienno al bar. Noi abbiamo seguito il menù degustazione, con alcune varianti. Spumeggiante tutta l’entrata, una carrellata di gustosi assaggi: brodo di cicale su fondo di limone caramellato, Tacos mais e caviale, Cozze burro piccante e cacio cavallo, Tartelletta al caffè, Barbabietola e caprino, Pasta croccante con caviale, Burro di castagne fermentate e pan brioche. Poi vibranti sorprese: “Pesce crudo o cotto?” Filetto di cernia grigliato da una parte e crudo dall’altra; la Salsiccia di mare con cannolicchi scampi capesante; la Tartare di daino; l’Agnello plin plin, con tartufo e latte di mandorla… Per finire un sorbetto al mandarino e…: giusto per ricordarci come avevamo cominciato .


Da sottolineare la godibile collezione di pani: Grani antichi, Focaccia, Grissini al finocchio. Lista dei vini molto ricca di champagne e etichette francesi.

PS ci è mancato lo Spaghetto “BOB” acronimo di bottarga, olive e bergamotto, Ci toccherà tornare!

LOCALE
Via delle Seggiole – tel 055 9067188  - aperto tutte le sere dalle 19,30 a notte – Menù degustazione da 120 euro (b.e.) – singole portate 22/36-40.

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