L’edizione 2021 di MIDA – Mostra Internazionale dell’Artigianato si sposta in digitale su Emporio MIDA, mantenendo invariate le date ‘classiche’ di svolgimento della manifestazione, da sabato 24 aprile a domenica 2 maggio.
Un’edizione speciale, rivolta a quanti hanno a cuore la ripartenza e il futuro dell’artigianato, settore tanto ereditario quanto innovativo, da sempre fiore all’occhiello del made in Italy nel mondo, che ha risentito fortemente della crisi pandemica ed economica. In campo una selezione di artigiani d’eccellenza con i loro manufatti, le loro creazioni più rappresentative e innovative, in attesa del ritorno alla fiera fisica che si svolgerà con tutta la sua forza attrattiva e carica emozionale nei padiglioni espositivi e nelle Sale Monumentali della Fortezza da Basso dal 23 aprile al primo maggio 2022.
Registrandosi sul sito della mostra si può partecipare gratuitamente ad un ricco palinsesto di eventi on line realizzati con la partecipazione di personalità del mondo delle istituzioni, delle associazioni e grazie a quegli operatori di cultura attivi nel campo della bellezza del ‘fatto a mano’. Incontri e convegni, mostre 4.0, visite guidate virtuali al ‘fortilizio mediceo’ e performance in bottega, eventi di approfondimento e intrattenimento in collaborazione con alcune delle principali istituzioni culturali del territorio.
CRAFT 4.0 è la mostra curata dal Dipartimento di Architettura – Design Campus dell’Università di Firenze che presenterà uno spaccato a 360° sugli scenari futuribili che nascono dall’incontro fra ‘fatto a mano’, design e tecnologie d’avanguardia, declinati su cinque categorie: Natura/Lavoro/Uomo/Patrimonio culturale/Community.
Fra le tante iniziative, l’omaggio a due grandi artigiani fiorentini e storici espositori della mostra: Felice Botta, sensibile creatore di originali sculture in legno povero e materiali di recupero, e Andrea Fedeli, terza generazione di una famiglia di restauratori, conosciuto in tutto il mondo per le sue importanti opere di restauro, tutela e valorizzazione di beni storico-artistici.
Da non perdere inoltre l’iniziativa curata da Jean Blancheart, dedicata a Philippe Daverio, storico dell’arte, saggista, divulgatore televisivo e fino alla sua scomparsa, nel settembre scorso, direttore scientifico della rivista Art & Dossier, da sempre sostenitore dell’importanza di un progetto culturale di educazione alla bellezza e all’unicità dell’artigianato artistico italiano come antidoto alla globalizzazione del terzo millennio.