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Rhizome, collettiva alla Galleria Poggiali

Fino al 6 marzo 2021 la Galleria Poggiali di Firenze presenta Rhizome, una selezione di opere degli artisti della galleria che, sulla scia del concetto elaborato dai filosofi francesi Deleuze e Guattari di Rhizome, si interconnettono attraverso una relazione di carattere orizzontale priva della necessità di un centro, nella quale ogni elemento è funzionale al processo, priva di determinazioni gerarchiche proprie di un sistema verticale ad albero. 

Il percorso si apre con due lavori di Fabio Viale in marmo, assieme ad un Paesaggio Artificiale di Goldschmied & Chiari, un'opera realizzata fotografando in studio fumogeni colorati ed associandoli con vetro e superficie specchiante in un processo poeticamente e tecnicamente alchemico e performativo. Il filo conduttore del medium della fotografia prosegue attraverso l'esposizione di lavori di Slater Bradley e Grazia Toderi e scatti di Luigi Ghirri. La sezione si conclude con un'opera della serie Awakened di David Lachapelle.


In mostra anche Stella Africa del 1983, lavoro particolarmente iconico di Gilberto Zorio nel quale la stella in porcellana è adagiata su pelle nera; Claudio Parmiggiani, del quale – dopo l'ampia mostra in Galleria A cuore aperto a cura di Sergio Risaliti del 2019 - è selezionata una delocazione di tre metri che ha per soggetto la celebre libreria ed una carta di Eliseo Mattiacci, che era stata presente oltre che in Galleria, anche nella monumentale monografia "Gong" al Forte Belvedere di Firenze del 2018.

Insieme a queste opere a parete, appartenenti all'arte povera, trova posto, ancora di Claudio Parmiggiani, l'opera Senza Titolo: un'arpa di metà settecento con farfalle. E ancora, Enzo Cucchi, protagonista della Transavaguardia, la cui ossessione per la pittura, per Van Gogh, per i miti e per la tracimazione del perimetro della pittura, si manifestano nelle opere che associano, adesso in galleria, proprio la pratica della pittura al carbone ed alla ceramica. La parte finale della galleria è dedicata al ritorno alla pittura degli anni novanta con Luca Pignatelli, Manfredi Beninati e Prima di Prima di Marco Fantini, opera su tavola di grandi dimensioni che sintetizza la complessità iconografica dell'artista vicentino e che ne raccoglie le sfaccettature salienti.

Galleria Poggiali - via della Scala 35 Ar - 055 287748 - tutti i giorni 10-13/15-19, dom su appuntamento - ingresso libero - www.galleriapoggiali.com

La Platea dell'Umanità

Entrando nello spazio di via della Scala, si incontra il lavoro di Fabio Viale in marmo bianco e pigmenti, con un Paesaggio Artificiale di Goldschmied & Chiari. Spicca poi a parete una delle delocazioni più recenti di Claudio Parmiggiani: Senza Titolo, 2021. Il filo conduttore del medium della fotografia introdotto da Paesaggio Artificiale, prosegue attraverso l’esposizione di lavori di Slater Bradley e Grazia Toderi, mentre si avvicendano scatti di Luigi Ghirri, adesso nella grande mostra del decennale al MAXXI di Roma"Senzamargine", tutti pubblicati nel catalogo della Galleria del 2013 e provenienti dalle serie più celebri del maestro emiliano.
Oltre ad Awakened di David Lachapelle, trovano posto I pilastri della Terra di Virginia Zanetti e l’olio su tavola Pietas di Francesca Banchelli, reduce dalla personale al Museo Novecento di Firenze.

Da segnalare anche l'iconica Stella Africa di Gilberto Zorio del 1983 e una carta di Eliseo Mattiacci, già presente oltre che in Galleria, anche nella monumentale monografia “Gong” al Forte Belvedere nel 2018. La parte finale della galleria è dedicata al ritorno alla pittura sul finire degli anni novanta con Luca Pignatelli, Manfredi Beninati, Giovanni Frangi e Marco Fantini. Mentre il celebre viandante di Roberto Barni è rappresentato in Vasomuto, scultura in bronzo patinato.
Di Pignatelli, in particolare, soggetti classici come Afrodite e Testa femminile sono presentati sia sul supporto che lo ha sempre contraddistinto del telone ferroviario, sia su legno di recupero e su carta.

DISPONIBILE ANCHE IN TOUR VIRTUALE

Galleria Poggiali Firenze
Via della Scala, 35/Ar - 055 287748 - lun-sab 10-13/15-19, dom su appuntamento - Ingresso libero - www.galleriapoggiali.com - fino al 31 luglio

Galleria Mentana, uno sguardo sul contemporaneo

Undici artisti si ritrovano insieme per un viaggio artistico destinato a mettere in luce le particolarità di ognuno. Dopo la mostra personale di Salvatore Magazzini la Galleria d’Arte Mentana ospita le opere degli artisti internazionali nello spazio espositivo di via della Mosca 5r. 

“In questo modo – sottolinea Giovanna Laura Adreani, Art Director della Galleria d’Arte Mentana – vogliamo rendere omaggio agli artisti che ci hanno scelto come loro punto di riferimento a Firenze”. Le opere selezionate permetteranno al visitatore di conoscere le infinite sfaccettature dell’arte contemporanea.  

Gli artisti ospitati alla Galleria d’Arte Mentana sono: Eva Breitfuß, Pier Tancredi De-Coll', Luigi De Giovanni, Alejandro Fernandez, Ursula Radel, Pablo Serrano, Christian Tschierske, Audrey Traini, Camilla Vavik-Pedersen, Bianca Vivarelli. Alle loro opere se ne aggiungeranno alcune del Maestro Salvatore Magazzini ospitato da gennaio ad oggi. 

L’accesso alla mostra è a ingresso libero nel rispetto delle norme anti-COVID 19, per info e prenotazioni: galleriamentana@galleriamentana.it 

Galleria d’Arte Mentana - via della Mosca 5r - mar-sab 11-13/16-19.30, lun 16-19.30 (chiuso dom) - fino al 15 marzo

All You Can Fuck: 8 marzo alla Crumb Gallery

ALL YOU CAN FUCK è il nome dei bordelli a tariffa forfettaria, a disposizione di uomini in cerca di sesso a pagamento, che troviamo a Berlino e un po’ ovunque in Germania, dove la prostituzione è legale fin dagli inizi del Duemila. Sono luoghi in cui, oltre al cibo, per 90-130 euro, puoi “consumare” le sex workers, ragazze costrette anche a decine di rapporti al giorno, dalle 16 alle 3 di notte.

Adriana Luperto - una delle anime fondatrici della Crumb Gallery e del suo progetto dedicato esclusivamente al promuovere l’arte al femminile - racconta attraverso 15 acquerelli su carta di riso, una tecnica dal tocco delicato, le molte storie che tutti i giorni si consumano con orrore sulla pelle di tante donne di etnie diverse, italiane, nigeriane, rumene, bulgare, ungheresi …

“Ho letto libri, parlato con donne che si sono prostituite, ascoltato racconti quasi dell’orrore sulla vita che sono state costrette a fare: quello che sappiamo sulla mercificazione del corpo di una donna è nulla di fronte all’enormità della realtà.” - racconta l’artista -“Non ho voluto riportare tutto questo: ho voluto far vedere la loro bellezza, la loro sensualità, che c’è, sempre, a prescindere da tutto”.

La mostra è aperta fino all’8 aprile. E' consigliata la prenotazione al numero 347 3681894.

CRUMB GALLERY
Via San Gallo, 191r - www.crumbgallery.com

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