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Novembre al Relais Le Jardin

Nel contesto elegante dell’Hotel Regency Firenze, il Relais Le Jardin è una perla di raffinatezza: quinla cucina italiana trova la sua espressione più alta.

Per l’autunno, l’Executive Chef Claudio Lopopolo ha creato un menù-omaggio ai sapori di stagione: ingredienti locali di qualità e interpretazioni innovative. Si parte con intriganti proposte come i tortelli ripieni di coniglio, poi petto d’anatra con zucca e foie gras. Per chi ama i sapori di mare, filetto di branzino con cavolfiore viola e tartufo nero. Il percorso si chiude in bellezza con una selezione di dessert studiati per sorprendere.

Disponibile menù à la carte o menù degustazione Endo, 4 portate e Eso, 7 portate.

Location suggerita per cene aziendali di fine anno: le raffinate sale interne, con l’Urban Garden, sono un ambiente esclusivo e accogliente, per eventi curati in ogni dettaglio. Qui una cena aziendale diviene in un’esperienza indimenticabile, dove lusso e convivialità si incontrano. 

RELAIS LE JARDIN a HOTEL REGENCY
Piazza M. D’Azeglio, 3 - 055 245247 – da mar a sab ore 19-22 - relaislejardin@regency-hotel.com – prezzi €€€

Relais Le Jardin: c’è Gusto nell’Estetica - RECENSIONE SETTEMBRE 2024

Siamo in Piazza d’Azeglio, a pochi passi dal centro storico, ma lontano dal caos che ormai lo domina. Precisamente al RELAIS LE JARDIN all’interno dell’HOTEL REGENCY, un boutique hotel con un delizioso Urban Garden dove vanno in scena cene gourmet dal sapore italiano. 

Ci raccontiamo spesso quanto non sia scontato trovare corrispondenza tra forma e sostanza e di quante volte veniamo delusi da quello che è il contenuto di un qualcosa, in questo caso di un piatto. In un mondo culinario sempre più legato all’immagine non è difficile incappare in esecuzioni che curano più l’estetica del gusto. In questo caso però Firenze si può dire fortunata. 

Ne è un felice esempio Claudio Lopopolo, lo chef che guida il ristorante Relais Le Jardin all’interno dell’Hotel Regency e che ci pare aver trovato la cifra giusta per caratterizzare questo intimo salottino del gusto. Qui, oltre alla sala open air, è possibile cenare all’interno dell’elegante e raccolta sala dominata da pareti rosse intramezzate da vetrate affacciate sul giardino. Pavimento in parquet e mise en place sobria completano un’atmosfera davvero romantica. 


Per la nostra cena di fine estate una serie di portate a trazione marina dove sicuramente la vista è stata ammaliata da un’estetica di spessore, ma è il gusto il senso più stimolato, e allora diciamo: evviva! Nella cucina di Lopopolo si vede chiaramente che la sua ispirazione nasce dalla tradizione pugliese e in generale del sud Italia. Già dall’amuse bouche, tra i tre piccoli assaggi, compare un cannolo e poi tra le portate ecco il Riso, patate e cozze in una versione scomposta e divertente e gli gnocchi di patate arrosto con “pomodorini” di mozzarella di bufala che richiamano la memoria ai più inflazionati “alla Sorrentina”. 

I riferimenti e l’affezione alle radici italiane non finiscono qui: appena seduti ecco un panetto fatto in casa e grissini tirati a mano, oltre che taralli dello chef. I colori e i sapori sono colmi di riferimenti alla cucina del Bel Paese e in particolare alla Puglia. In tutti i piatti ciò che colpisce è la capacità di far risaltare ogni ingrediente senza che prevalga sull’altro. Un equilibrio cercato e trovato che rende ogni piatto godibile fino all’ultimo boccone. 

Due le caratteristiche principali: la selezione di materie prime di qualità e l’inventiva e creatività dello chef. La capacità anche di adattarsi al cliente non è una caratteristica di poco conto. Ogni piatto infatti, se presenta un ingrediente che non è gradito o a cui siamo allergici, viene riadattato senza perdere né gusto, né personalità. Provare per credere. 


Nota di merito anche per la sala che lavora con una professionalità discreta e mai didascalica che mette subito a proprio agio. Si può vivere l’esperienza sia con menù degustazione di 4 portate (endo), che di 7 portate a sorpresa (eso) o il vegetariano di 4 portate, oltre che alla carta. 

PIATTI DA PROVARE
Uovo croccante su mousse di patata del Mugello con tartufo nero estivo e olio al dragoncello
Tagliolini alla rucola con burro affumicato, salsa di ostriche Gillardeau, ricci di mare e polvere di lime fermentato
Gnocchi di patate arrosto con “pomodorini” di mozzarella di bufala, chutney di ciliegino piccante, origano, tuille croccante e acqua di pomodori datterini gialli
Riso, patate e cozze
Filetto di morone con salsa beurre blanc su crema di peperoni arrosto all’acciuga del Mar Cantabrico e uova di salmone
Petto e coscia di piccione con gel di cioccolato aromatico, foie gras e soffice di carote alla vaniglia bourbon 

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