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Fare Luce sui …Locali!

Ovvero quanto è importante un progetto di illuminazione all’interno di qualsiasi ambiente. Ne parliamo con un esperto: l’architetto Filippo Giorgi, patron di Lucenera, studio internazionale di light design con esperienza consolidata nel retail e nella ristorazione.  

A lui si è affidato il conduttore di Masterchef Brasil, Henrique Fogaça, per illuminare i suoi ristoranti a San Paolo e Rio de Janeiro così come moltissime altre realtà commerciali importanti nel mondo della ristorazione Paulistana. Filippo Giorgi, fiorentino classe ’72, fonda all’inizio del 2000 Lucenera a Riberao Preto in Brasile, oggi uno degli studi di riferimento per il light design nella ristorazione e nel luxury brasiliano. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare l’importanza di una luce corretta e pensata per ogni ambiente.



Cosa rende la luce così importante?
La luce accompagna ogni momento della nostra giornata, è responsabile del modo in cui percepiamo tutto ciò che vediamo. Fa talmente parte della nostra vita che tendiamo a darla per scontata, senza pensare a quanto la nostra percezione sia influenzata dal modo in cui essa si manifesta. Per questo è fondamentale controllarla, non lasciarla al caso, ma trarne beneficio per migliorare la nostra vita. Dobbiamo curarla negli ambienti in cui viviamo e anche nelle esperienze che proponiamo al pubblico, soprattutto se offrire esperienze è il nostro business.

E la ristorazione è uno di questi.
Assolutamente si. Il mondo della ristorazione non si sviluppa più nella semplice erogazione di una cucina eccellente. Questo aspetto è solo alla base di un’offerta che è sempre più incentrata da parte del pubblico nella ricerca di un’esperienza a cinque sensi. Se l’acustica è orribile difficilmente torneremo in un ristorante, se le luci ci danno fastidio e non valorizzano né l’ambiente né i piatti, la nostra esperienza sarà rovinata. La luce è uno dei più potenti strumenti che abbiamo per dare conforto, intimità e piacere estetico. È responsabile di una rete complessa ed intricata di aspetti estetici, funzionali, biologici ed emozionali, che può mortificare o sublimare la nostra esperienza culinaria. Agli amici ristoratori dico sempre che fare un bel locale e poi sbagliare la luce è come fare un gran piatto e condirlo con un olio rancido, sciupando in un attimo il grande lavoro pensato ed eseguito in cucina. Per ottenere risultati desiderati la Luce deve essere pensata e progettata, non si può lasciare al caso, semplicemente scegliendo applique e lampadari.

E come si progetta un illuminazione corretta?
Prima di tutto si deve capire il concept di progetto. Un buon disegno d’interior deve trasmettere l’anima del luogo, la proposta e l’esperienza che si vuole offrire al cliente. Questa idea di fondo viene interpretata dall’architetto con le scelte di materiali, colori, arredi e la luce entra in questa dinamica come potente risorsa per dar vita all’allestimento interno e trasmettere un’atmosfera intimamente connessa all’identità del luogo, sia un ristorante, un negozio, un ufficio o una residenza. Ogni luogo ha una sua anima e conformazione, per questo dopo qualche anno di vita di Lucenera ho deciso di produrre apparecchi creati su misura per il cliente attraverso la mia officina interna. È molto importante che nella scelta dei corpi illuminanti siano sempre considerate, insieme agli aspetti estetici, le caratteristiche illuminotecniche di essi. Sapere in che modo la luce si diffonderà nello spazio, evitando fenomeni di abbagliamento e regolando il progetto per le fasi notturne e diurne, tanto per fare due semplici esempi.

lucenera.com.br
INSTAGRAM @lucenera_atelier  

Nella foto Sal Grosso di Henrique Fogaça, Rio de Janeiro

PLS Design compie 20 anni

Innovativo, accogliente, dinamico con un imprintig molto forte legato alla moda. È questo il volto di PLS Design, tra le realtà più attive a livello internazionale nell’ambito della progettazione architettonica e d’interni che ancora oggi, dopo vent’anni, mostra di fare di quei valori la chiave di volta del proprio successo. Tale traguardo, reso possibile dal felice sodalizio tra gli architetti Lino Losanno e Lorenzo Perini, è stato festeggiato lo scorso 11 novembre nel corso una serata al Tepidarium del Roster al Giardino dell’Orticoltura.

Un'occasione che è servita anche per presentare PLS Lab, spin-off nato in seno allo Studio che ha allargato così la famiglia portando a sei il numero degli associati: gli architetti Silvia Mascìa, Fabio Gabellini, Mauro Strozzieri e Cristian Ballini.

Oltre a seguire nomi importanti come Lavazza, è nel settore retail moda che lo Studio conquista una grande visibilità: Antony Morato, Harmont&Blaine, Luisa Spagnoli, Trussardi, Genny, sono solo alcuni dei brand dei quali cura il concept e in taluni casi, come per Gucci, Moncler, Sergio Rossi e Tom Ford, il project management.

Oggi PLS Design e PLS Lab sono in forte espansione, una crescita graduale e costante che, a dispetto dei tempi, vede sviluppare altre sedi in Italia e all’estero: oltre a Milano, nato nel 2016 sotto la guida dell’architetto Alberto Gigli, PLS Design guarda a Parigi, capitale della creatività per eccellenza, come al prossimo braccio operativo. La capacità di integrare specialisti del settore, e dunque una molteplicità di saperi, ha permesso allo Studio di articolare le collaborazioni a livello internazionale capitalizzando l’esperienza acquisita a varie latitudini.


Lo studio vanta infatti anche un’importante evoluzione nel residenziale di lusso che ha portato alla realizzazione di progetti a New York, Tel Aviv, Dubai e New Delhi. Tanti i cantieri aperti anche in Arabia Saudita, India e Italia, dove si contano residenze e building di lusso nel salentino e nelle città di Roma, Napoli e Milano. A Firenze, concluso il progetto di un ex commissariato PS convertito in due appartamenti di lusso, e una villa con parco e piscina a Pian dei Giullari.

PLS Design, Via Nove Febbraio 12, Firenze - Tel 055 2658353 - info@plsdesign.it

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