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Atelier de' Nerli: un ristorante fatto a... mano

L’ATELIER DE’ NERLI, che si affaccia sull’omonima piazza di San Frediano, è una vera chicca d’autore creata da Daniele Cavalli, visionario giovane figlio del noto stilista, con una convinta passione per l’artigianato fiorentino d’eccellenza dal quale ha attinto a piene mani per ispirare, realizzare, decorare, arredare, questo ambiente intrigante e davvero originale. Tavoli, sedute, divanetti, pavimenti, specchi, luci, tutto si riflette nei toni rosati e intensi che dettano la luce naturale e morbida che avvolge la sala: linde e impeccabili tovaglie bianche, cristalleria e candele sui tavoli, fiori qua e là.

Lo spirito dell’artigianato più elegante e originale regala dunque un tocco di esclusività a questo ristorante dove anche la cucina riprende il meglio della tradizione fiorentina in una versione che beneficia dell’incontro solido e creativo tra due chef diversi, il fiorentino Gianluca Camilotto e l’indiano Victor Elangovan.

Occhio ai “classici dell’atelier” in primo piano in un menù denso di proposte tra terra e mare, con forte ispirazione stagionale. Durante la nostra visita abbiamo gustato carciofi al forno ripieni del proprio gambo, grana e prezzemolo e la cruditè di branzino marinato in olio, limone, prezzemolo e peperoncino jalapeno, lasciandoci la curiosità per l’uovo in camicia su crema di zucca con formaggio erborinato e scaglia di mandorle tostate, e la delicata stracciatella con agrumi, mandorle, miele e timo.

Tagliatelle e tagliolini, spaghetti, ravioli, risotto, accendono la carta dei primi con ragù bianco di cortile o agli scampi con agrumi o al tartufo bianco di San Miniato. Tra i secondi gustosi piatti di mare – mazzancolle di Mazara del Vallo al guazzetto, branzino su spinaci freschi con julienne di porri fritti, polpo in galera su crostone… - o classiche tagliate, cotoletta di vitella alla milanese con acciugata, vitella al forno… Ricca la scelta di insalate e verdure colte dalla freschezza del mercato con arguzia e curiosità culinaria non comune.

Anche i dolci sona in gran spolvero: dalla crème brulée con pistilli di zafferano, gelati di Vivoli con frutti di bosco o scaglie di tartufo bianco e pepe, ma anche un crostone di pane con marmellata di mirtilli, burro al timo e miele. Carta dei vini con ampia scelta; plus per l’american bar per ottimi aperitivi e cocktail per tirardi tardi, qui la notte davvero rosa!

ATELIER DE’ NERLI - Piazza de’ Nerli 11 – 055 7602982 – aperto pranzo e cena (chiuso lun) info@atelierdenerli.it | Prezzi: primi 16-20, secondi 20-28, insalate e verdure da 8 euro, dessert 8-12

La Buca San Giovanni

Una cucina toscana trionfante ed elegante, in un ambiente affascinante, una delle “buche” storiche della città, di fronte al Battistero, amata da attori e celebrità ritratti in tante foto esposte sulle pareti.

Gianni Frijia, imprenditore-ristoratore, con i fratelli ha fatto della Buca un nuovo “classico”, frequentato da sportivi di fama. Cucina di netta impronta toscana, in piatti classici e godibili: pappa e ribollita, rigatoni e tagliolini (ai porcini, al tartufo), pici ai carciofi e lardo, ma anche paccheri con gamberi e cozze e linguine vongole e broccoletti. Poi stracotto, ossobuco, maialino confit, filetto Rossini e Chateaubriand: anche pesce con salmone arrosto, baccalà mantecato, branzino e orata arrosto. Dolci fatti in casa: millefoglie con crema arancia e cannella, cheese cake all’amarena, tiramisù, tortino e crème caramel. Carta dei vini con focus sui migliori rossi di Toscana.

Piazza San Giovanni, 8 - 055 287612 - aperto tutti i giorni pranzo e cena fino alle 23 - www.bucasangiovanni.it
Prezzi: primi 10/15 euro, secondi 19/25, dessert 8.

 

Osteria Belguardo

In una suggestiva piazzetta dei lungarni più eleganti, in Oltrarno, di fronte a Palazzo Corsini, si apre l’invidiabile terrazza esterna di uno dei locali più belli aperti a Firenze di recente. Ambienti disegnati con stile per donare un tono contemporaneo all’atmosfera tipica delle classiche osterie, legno e ottone e un tocco cosmopolita. Cucina a vista per un menù di tradizione con slanci moderni. Specialità carni alla griglia, vini in primo piano

Piazza degli Scarlatti 1r - 055 2654541 - aperto tutti i giorni a cena, sabato e domenica anche a pranzo – ampia terrazza dehors - firenze@osteriabelguardo.it - www.osteriabelguardo.it

Hard Rock Cafe fa 50 e si regala Leo Messi

Lunedì 14 giugno in tutto il mondo si sono festeggiati i primi 50 anni di Hard Rock, la catena famosa in tutto il mondo per la ristorazione ‘American style’, il merchandising e la collezione di cimelil musicali più grande al mondo. 

Al ristorante-store fiorentino, che ne ha compiuti 10, si è tenuta una cena spettacolo che ha visto protagonista, oltre alle grandi ricette iconiche, uno spettacolo di luci e musica inedito curato da Lumen Invoco, una suggestiva performance luminosa di ballerine professioniste che ha intrattenuto il pubblico durante la serata, conclusasi con il tradizionale taglio della torta e un discorso di incoraggiamento per l’uscita dal periodo pandemico del General Manager Daniele Beretta.



Una bella serata che è servita anche per festeggiare l’annuncio della storica collaborazione con la leggenda del calcio Lionel Messi. Il sei volte Pallone d’Oro e numero 10 della nazionale Argentina ha firmato un accordo quinquennale come ambasciatore mondiale del brand, il primo tra gli sportivi a ricoprire questo ruolo.

La collaborazione richiama le radici di Hard Rock: le Classic T-Shirt, ormai famose in tutto il mondo, sono state realizzate quando il primo Cafe di Londra ha sponsorizzato una squadra di calcio locale agli inizi degli anni '70, mettendo il proprio logo sulle maglie da gioco. Le casacche inutilizzate furono restituite al Cafe e poi regalate ai clienti più affezionati. Alla fine, il ristorante ha dovuto allestire uno stand separato per gestire proprio la vendita di questo materiale. Fino ad oggi, la Classic T-shirt di Hard Rock rimane parte integrante dell'identità del marchio.


In virtù della prestigiosa partnership, Hard Rock ha realizzato una nuova collezione ispirata al suo nuovo ambasciatore. Oltre allo speciale logo del 50° anniversario, il concept esalta alcune delle caratteristiche più importanti del campione argentino, come il leone, il numero 10 e il suo stesso logo. Questa collezione si unisce alla linea di merchandising del marchio, disponibile in tutti i suoi negozi e nello shop online.

La partnership fa parte di "Live Greatness" la nuova campagna che Hard Rock lancia per il suo 50° anniversario, per segnare un prima e un dopo nella storia del brand: onorando il passato, ma facendo brillare una luce nuova nel futuro.

In questa campagna, Messi fa il suo debutto come ambasciatore, protagonista di uno spot che unisce in modo originale le sue abilità con il pallone, e che prende posto tra gli amati cimeli del marchio.

Via de’ Brunelleschi 1 - Piazza della Repubblica - 055 277841 -  info e prenotazioni: florence.sales@hardrock.com - www.hardrockcafe.com/location/florence

Cena a quattro mani a Villa La Massa

VENERDÌ 22 OTTOBRE - CENA A 4 MANI

Lo chef di Villa La Massa Stefano Ballarino con Michele Zambanini Executive chef di Villa D'Este per una cena gourmet al sapore d'autunno.
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IL VERROCCHIO
Ristorante di Villa La Massa - Via della Massa 24, Candeli - 055 62611 aperto a cena tutte le sere - www.villalamassa.com

LA NOSTRA RECENSIONE - SETTEMBRE 2021

Un nuovo Verrocchio a Villa La Massa
Un giovane chef al timone del ristorante del fascinoso hotel. Stefano Ballarino viene dal Trentino per… “rinfrescare” i sapori toscani.

La location romantica e inconsueta c’era già. Un ex mulino del XV secolo, una terrazza a filo d’acqua, le ombre cangianti delle notti d’estate e le fiamme flebili delle candele. Villa La Massa é un gioiello architettonico dell'epoca medicea, e il Ristorante Il Verrocchio si sviluppa in sale raffinate, con imponenti vetrate per godere della vista sul fiume in ogni stagione, ma è la terrazza sull’Arno in estate il luogo che dovete scegliere per una serata intima e suggestiva.

Ora che poi si è aggiunta una nuova energia in cucina, un vento del nord che scuote le arie toscane e ci propone piatti inediti e diversi. Lo Chef Stefano Ballarino viene dalla casa madre dell’Hotel, Villa d’Este sul Lago di Como, ed è originario del Trentino, per cui sapete come vi accoglie? Con un delicato canederlo avvolto nel lardo di Colonnata e già vi introduce al suo mood particolare.



Ecco, sempre in “zona antipasti”, la classica panzanella Toscana rivisitata con il pomodoro farcito e il gazpacho di lattuga (una delicata freschezza) e la Tartare di manzo con fegatini, insalata di asparagi e tartufo estivo. Tre i piatti forti del menù provato: il Tortello di peposo di cinghiale con zafferano di San Gimignano e cacio di fossa (che sicuramente ritroverete in autunno), una suadente proposta estiva, lo Spaghetto mantecato al burro al Martini e gambero Rosso fresco e un’altra “firma” dello chef, il piccione con cavolfiore affumicato, salsa all’albicocca, salsa alla mandorla, ben farcito con mandorle di fegatini (superbo!).

Nella carta anche piatti di pesce, il filetto di ricciola con melanzana al sesamo nero e pomodoro, un’intrigante triglia con prosciutto di San Miniato, broccolo arrosto e pinoli. Anche piatti per celiaci, vegetariani o vegani e una nutrita carta dei vini con oltre 400 etichette.
Se arrivate presto, suggeriamo un aperitivo al Bar Mediceo dove una carta interessante e particolare si unisce alla suggestiva vista della campagna toscana dalla nuova Piazza sull'Arno.

Regina Bistecca

Atmosfere brunite, legno caldo e luci smorzate. Sugli scaffali bottiglie importanti e anche libri, in omaggio all’ex libreria che in passato occupava questi ambienti ed era ritrovo di intellettuali e artisti del ‘900. Molte opere pittoriche si possono ancora ammirare sui muri e sono affiancate da altre, di fattura contemporanea, come a voler segnare il passo, ma non troppo in fretta.


Qui la celebre “fiorentina”, insieme ai piatti tipici della nostra tradizione, si annuncia più morbida e succulenta di sempre. Il tono e l’atmosfera sono dati dai due soci Simone Arnetoli e Matteo Perduca che hanno fortemente voluto dedicare questo spazio alla bistecca fiorentina che qui è “Regina”.  Protagonisti anche primi al tartufo, hamburger, roastbeef e altri piatti della tradizione eseguiti con cura e fedeltà. 


Ogni domenica Pranzo della Domenica con protagonista il girarrosto!


Via Ricasoli 14R - 50122 Firenze - +39 055 2693772 - aperto a cena da mar a gio - pranzo e cena ven, sab e dom, chiuso lun - reginabistecca.com

Marzo alla Trattoria Antellesi

Storica trattoria tipica fiorentina della famiglia Bartoloni nel cuore di San Lorenzo! Tra le specialità “fiaccheraia”, spaghetto piccantino ispirato dai “fiaccherai”, tagliatelle ai porcini, Pappardelle sul cinghiale, Tortelli “mugellani” di patate al ragù bianco di chianina, Ravioli “Maremmani” di ricotta e spinaci al burro e salvia, Spaghetti alla “Carbonara Fiorentina” tartufata. E il Tegamino di trippa, le polpettine di lesso al pomodoro con contorno, il Pollo alla diavola con patate al forno, l’Ossobuco, le tagliate, il filetto e una bistecca superlativa.  

Marzo il mese della cucina fiorentina, in menù:

Baccelli e pecorino; Pappa al pomodoro; Penne strascicate in padella; Braciola rifatta al pomodoro; Trippa alla fiorentina; Bollito misto con sottaceti e giardiniera; La "francesina". 

Chi sceglie: Il "peposo alla fornacina", La zuppa inglese, Il "Cantucciamisu " ( il tiramisù fiorentino) ha il 20% di sconto

INOLTRE dal 18 al 25 marzo il locale aderisce al Capodanno Fiorentino con menu tipico a prezzi interessante

SCARICA UNO SCONTO DEL 20% RISERVATO AI LETTORI DI FIRENZE SPETTACOLO

Via Faenza, 9 – 0552654616 – 329 6027473 – aperto pranzo e cena fino alle 24
Prezzi: antipasti 6-10, primi 8-12, secondi 10-22, bistecca 44/48 al kg

Caffé dell'Oro: un bistrò con vista

Un bistrò italiano aperto tutto il giorno, luogo ideale per una colazione di lavoro, un pranzo tra amici o una romantica cena, godendo di una splendida vista su Ponte Vecchio. Il menu rispetta la tradizione culinaria italiana, seguendo la stagionalità delle materie prime, ma non manca mai un pizzico di squisita innovazione. Interessante anche l’offerta della cantina e la lista dei cocktail classici, per un indimenticabile aperitivo.

Da non perdere il Brunch della domenica.

Lungarno degli Acciaioli, 2P - 055 27268912, WhatsApp 342 1234710 - aperto tutti i giorni ore 7-22 - oro@lungarnocollection.com - www.caffedelloro.com

 

Cena gratis? Con i nuovi orari l'invito del Sexy Disco Excelsior

La reazione al nuovo DPCM arriva e accontenta tutti. Apertura anticipata alle 17.30 con annesso inizio degli spettacoli alle 18.
Sul palco protagoniste le ragazze del Sexy Disco, a seguire l'ospite internazionale con lap dance e balletti.
Inoltre alle 20 cena gratis per tutti. Il programma del mese resta invariato, cambia l'orario di chiusura anticipato alle 24. 


50 streghette hot per la festa erotica di Halloween. Tra queste, due ospiti speciali, venerdì 30 e sabato 31, la selvaggia Marica Chanelle e la prorompente Jesse Jey, per una serata da urlo. Ma non finisce qui, la festa è continua! Il weekend pre-halloween è presieduto dalla focosa Justine Gromoda.  

Dal martedì alla domenica Excelsior è sinonimo di “varietà erotico”, mix di lapdance, spettacoli e danze dove non manca mai un pizzico di ironia. Il ristorante, con le sue proposte sfiziose di carne, pesce e pizza servita da sexy cameriere. Il desco è molto gettonato anche per ricorrenze particolari come compleanni – tutto gratis per il festeggiato – cene aziendali e feste di laurea. Qualcosa di più intimo? Provare l’elegante Vip Room, con spettacoli personalizzati. 

Sexy Disco Excelsior - via Pistoiese, 185 – San Donnino Firenze – info e prenot 329 1333483 - aperto mar-dom ore 17.30-24 – www.sexydiscoexcelsior.it

Una passione per la carne

Alessio Mori, classe 1989, mette a servizio della cucina del Caffè dell'Oro un’esperienza maturata nelle cucine di grandi realtà italiane (tra cui il ristorante Sabatini a Firenze) ed internazionali. La sua cucina conta molto sul legame con il territorio grazie alla collaborazione con orti locali biologici i cui prodotti freschi danno vita e sapore ai piatti del giorno.

La cosa che hai fatto della quale sei più orgoglioso e quella che (eventualmente) non rifaresti.
Ho viaggiato molto, i primi anni che ho iniziato mi sono spostato in continuazione, questo mi ha permesso di conoscere tante persone ed imparare molteplici stili di cucina. Fortunatamente non ho grossi rimpianti, tutto quello che ho fatto, compreso le brutte esperienze, mi hanno portato ad essere ciò che sono oggi.

Ingredienti e ricetta per un locale di successo.
Capire a che tipo di clientela ci stiamo rivolgendo, perseguire l’obiettivo con costanza senza farsi distrarre dalle mode temporanee e la cosa più importante di tutte: la comunicazione e l’affiatamento con tutto lo staff.

La Vostra cucina spiegata con poche parole semplici a chi non vi conosce…
Una cucina italiana che valorizza la materia prima senza eccessive lavorazioni.

I vostri “piatti forti”, la vostra “specialità”…
Il piccione in crosta, un grande classico.

Una pietanza che preferite lavorare.
La carne in generale: dalla ricerca di produttori, ai diversi tagli con le rispettive cotture, l’importanza di utilizzare tutte le parti dell’animale per evitare gli sprechi e riscoprire vecchie ricette, anche con i tagli considerati più “poveri”.

Il vostro piatto più difficile da realizzare, ma di maggior soddisfazione.
Lo spaghetto Fabbri, con sugo vegetale e pecorino di fossa. Ho fatto diversi tentativi per capire che tipo di verdure utilizzare per il fondo, ma alla fine è il piatto che mi ha dato maggiore soddisfazione proprio perché ci ho perso tanto tempo.

Un ingrediente o un piatto sottovalutato. E uno sopravvalutato….
Le animelle di vitello: molte persone non ne gradiscono la consistenza, invece io lo trovo un ingrediente molto versatile sia per i primi in abbinamento, che come portata principale. L’Astice invece a mio avviso è un prodotto molto sopravvalutato.

A cena con un buon vino. Quale?
Asfodelo 2018, azienda La Piana.

In breve, facci venire l’acquolina in bocca, raccontandoci i piatti salienti del Vostro menù attuale…
Quaglia in crépinette con funghi cardoncelli, classico risotto alla pescatora e cinghiale cacciato con mela cotogna e salsa al pan di ramerino.

A cena a Firenze in un altro ristorante… Chi?
Il Fusion Bar: mi piace l’abbinamento cibo/cocktail e lo chef Andrea Magnelli è una persona competente.

E in Toscana chi?
Il ristorante Paca di Prato, da loro mi sento a casa: personale giovane con tanta voglia di fare.

Firenze a tavola? Un parere sulla ristorazione nella nostra città….
Escluso i locali storici fiorentini e poche altre eccezioni, l’offerta si è abbastanza standardizzata ai desideri e alle aspettative turistiche della clientela estera.

Hai la bacchetta magica. Tre cose che faresti per Firenze.
I parcheggi (quelli a Firenze servono sempre). Una bellissima scuola di hotellerie a Firenze su modello svizzero. Aiutare le piccole botteghe in centro: rischiamo di perdere pezzi di storia dell’artigianato.

IL LOCALE

Caffè dell’Oro
Un bistrò italiano, luogo ideale per una colazione di lavoro, un pranzo tra amici o una romantica cena, godendo di una splendida vista su Ponte Vecchio. Il menu rispetta la vera tradizione culinaria italiana, seguendo la stagionalità delle materie prime, ma non manca mai un pizzico di squisita innovazione. Interessante anche l’offerta della cantina e la lista dei cocktail classici, per un indimenticabile aperitivo.
Lungarno degli Acciaiuoli, 2P - tel 055 27268912, WhatsApp 342 1234710 - aperto tutti i giorni dalle 7 alle 15 e dalle 18 alle 22 - oro@lungarnocollection.com - www.caffedelloro.com

Chalet Fontana: sorpresa gourmet

Lo Chalet Fontana è da decenni una location di richiamo a Firenze. Conosciuta da generazioni ha avuto negli ultimi anni una svolta decisiva, imboccando senza incertezze la strada di una ristorazione di qualità che abbiamo raccontato e accompagnato con piacere sulle nostre pagine. Il giovane chef Luigi Bonadonna, insieme alla proprietà (Niccolò Conti), propone una cucina davvero innovativa, senza quelle eccessive ricercatezze estetiche che spesso fanno la gioia di instagram ma sacrificano poi l’essenza vera di un piatto. Qui gustiamo invece una versione corposa, suadente e moderna della tradizione italiana e toscana in particolare.

EVENTI SPECIALI

DOMENICA 8 MARZO FESTA DELLA DONNA - Un menu studiato dallo chef Bonadonna dedicato alla femminilità.

Entrée dell’orto
Torta integrale di carciofo nero e robiola stagionata e bollicina di benvenuto
Antipasto dell’orto
Zuppetta calda di lenticchie con spuma di patate, nocciole e cavolo nero croccante

Primo a scelta tra

Linguine alle acciughe, briciole di pane e agrumi
Riso zafferano al salto con ragù di verdure e scamorza affumicata

Secondo
Pesce spada con bietola, pinoli e uvetta

Dolce
Mimosa

45 euro, coperto, acqua e caffè inclusi - Info e prenotazioni 055 228 0841 o info@chalet-fontana.it


Sorpresa gourmet sul viale dei Colli - Recensione ottobre 2019

Complice la splendida location, valida tutto l’anno, grazie anche alla veranda in vetro che regala una splendida vista “verde” sul grande giardino, eccoci alla scoperta del nuovo menù d’autunno. Punto fermo la materia prima e i prodotti stagionali, imprenscindibili per una ristorazione di alta qualità. Molti ingredienti provengono dall’orto adiacente, il bioattivo più grande d’Italia. Siamo rimasti piacevolmente stupiti dalla convincente evoluzione di Bonadonna che sta affinando le sue abilità realizzative e di accostamento dei sapori, come sempre senza troppi fronzoli, con un’attenta cura dei dettagli. 

Il menù è ispirato da tre fili conduttori orto, tradizione e gourmet. Noi abbiamo provato come antipasti una Crema e cubi di Zucca, amaranto soffiato, pomodori secchi e olive e il Carpaccio d’anatra, cruditè di carciofi e fegatini. In entrambi un bel contrasto di morbido e croccante che non guasta mai! Qualche punto in più (personale) all’anatra. Tra i primi i Bottoni di pappa al pomodoro e burrata e lo Spaghettoro con scampi, zucca e broccoli. Gustosi e abbondanti come, a nostro avviso, devono essere i primi piatti. Come secondi la triglia in crosta di pane su letto di cavolo viola tra due fini fette di pane che si può mangiare anche a ‘mo’ di panino. Poi un Coniglio in porchetta, polenta croccante e salsa alle mele. Anche qui eccellenti esecuzioni, oltre che nella totalità del piatto anche nella realizzazione di salse e maionesi che in entrambi calzano a pennello. 

Restano poi in menù i “classici” di questo giovane chef come la Quaglia farcita alla toscana su manto di rigatino, il suo uovo e cremoso di fegato grasso o la Carbonara 2.0 piatto di cui, fino al 31 dicembre, parte del ricavato viene devoluto all’Associazione contro la Fame Italia Onlus. Chalet Fontana vanta anche un bel carnet di eventi: i giovedì di musica dal vivo, incontri letterari e conferenze. Insomma una piatto davvero completo per un autunno gustosissimo in viale Galilei che vi consigliamo vivamente di provare.

Ps. A pranzo menù light lunch al piano superiore, zona caffè-bistrot.

CHALET FONTANA - Viale Galileo, 7 - 055 2280841 - da mar a dom 07.30-23.30 (dom sera cena solo al caffè-bistrot) - parcheggio interno - ristorante@chalet-fontana.it - www.chalet-fontana.it

Ristoranti e #fase2

Impegno chiaro della grande associazione del commercio a fianco dei Ristoratori Toscani. 


“È il momento di fare uno sforzo straordinario tutti insieme – ha detto il Presidente toscano Nico Gronchi – in particolare per il settore food, ristorazione, bar, pubblici esercizi. Dobbiamo mantenere alta l'attenzione, anche con iniziative sul territorio come quelle dei ristoratori toscani; in quel movimento e in tanti altri che stanno nascendo, ci sono tanti nostri associati e colleghi e allora raccogliamo la sfida tutti insieme." 

"Noi ci siamo e questa diventa la sfida di Confesercenti: 10 proposte per ristorazione e food, su cui vogliamo convogliare le forze di tutti i ristoratori della Toscana"


L'asporto e il delivery sono strumenti e non la soluzione:  bene manifestazioni ed eventi, pur di tenere alta l'asticella, ma non ci fermiamo a questo perché sulla ristorazione e tutti i comparti del food occorrono, subito, risposte specifiche. 


1 Prolungamento cassa integrazione.


2 Decontribuzione per i lavoratori che tornano attivi.


3 Azzeramento tributi locali per i mesi di chiusura e abbattimento per i mesi di restrizioni.


4 Abbattimento commissioni sui ticket restaurant e pagamento tramite app per fluidificare il servizio.


5 Ampliamento spazi all’aperto dei locali in deroga alle normative attuali senza oneri aggiuntivi.


6 Indennizzo a fondo perduto per i mesi di chiusura


7 Azzeramento costi moneta elettronica.


8 Intervento sugli affitti per ridurne drasticamente il peso.


9 Misure di distanziamento concretamente applicabili.  


10 Garanzia dello Stato al 100% sui prestiti e restituzione in 10 anni. 


Chiunque ha voglia e proposte dia una mano - conclude Gronchi - Confesercenti, in ogni territorio, è la casa delle imprese, tutte le imprese e in particolare quelle che oggi stanno affrontando le difficoltà di una chiusura pesantissima e le paure e le incertezze per il futuro della propria attività.”


I Ristoratori Toscana scendono in piazza

Appuntamento lanciato dal combattivo gruppo FB Ristoratori Toscana (oltre 7500 iscritti guidati da Pasquale Naccari della Pizzeria "Il Vecchio e il Mare" di Firenze) per ribadire le istanze promosse sin dall’8 marzo.

 

In particolare le richieste sono concentrate su:

-                 Tutela per i dipendenti: la maggior parte non ha ricevuto la cassa integrazione.

-                 Assenza di linee guida per la ripartenza  (su come aprire in piena sicurezza): si parla di date ma non viene fatto riferimento specifico al COME. L’unica regola certa è che hanno attributo ai titolari delle attività una responsabilità penale per l’eventuale contagio dei dipendenti alla quale i Ristoratori Toscana si oppongono fermamente.

-                 Assenza dei sostegni “promessi” dalle istituzioni: tutte le nostre richieste presentate formalmente sono rimaste inascoltate e i sostegni previsti sono inadeguati e insufficienti (in allegato i documenti inviati formalmente al Comune e alla Regione)

-                 Sarà esposto il cartello in solidarietà ai colleghi di Milano.


I ristoratori Toscana si dissociano da ogni strumentalizzazione politica o associazionistica riferita all’iniziativa e ribadiscono: “ la nostra è una passeggiata spontanea organizzata per noi e i nostri dipendenti, del tutto pacifica e ci impegneremo al massimo perché avvenga tutto nel rispetto delle regole imposte dai DPCM”.

 

Ecco nel dettaglio le istruzioni da seguire per chi volesse aderire.

 

-                 LA PASSEGGIATA DIMOSTRATIVA VUOLE SVOLGERSI IN COMPLETA SICUREZZA, NEL RISPETTO DELLA NORMATIVA NAZIONALE E REGIONALE, DELLA SALUTE DI TUTTI E SENSO CIVICO.  Queste le linee guida per chi vorrà partecipare: RICORDIAMO A TUTTI CHE L’EVENTO DOVRA’ SVOLGERSI IN COMPLETA SICUREZZA,

NEL RISPETTO DELLA NORMATIVA NAZIONALE E REGIONALE, DELLA SALUTE DI TUTTIE SENSO CIVICO.SIETE, PERTANTO, TUTTI INVIATI A RISPETTARE LE SEGUENTI ISTRUZIONI.

 

- INDOSSATE (OBBLIGATORIO): GUANTI E MASCHERINE NONCHE’ INDUMENTI DALAVORO (CHE RISPECCHI LA VOSTRA OCCUPAZIONE) E/O SIMBOLI DELLA PROPRIAAZIENDA

 

- RISPETTATE UNA DISTANZA DI ALMENO 2,00 MT. – A TAL RIGUARDO EVIDENZIAMOCHE LA CAMMINATA AVRA’ INIZIO IN P.ZZA DUOMO E TERMINERA’ IN P.ZZA DELLASIGNORIA A FIRENZE (PASSANDO DA VIA CALZAIUOLI).L TERMINE DELLA CAMMINATA (P.ZZA DELLA SIGNORIA) SIETE CALDAMENTEINVITATI A NON CREARE ASSEMBRAMENTI (E RISPETTARE LE MISURE DI SICUREZZASOPRA RICHIAMATE), PERTANTO LADDOVE LO “SPAZIO” NON CONSENTA IL RISPETTO DELLA DISTANZA DI SICUREZZA MINIMA (V.D. SOPRA) LE PERSONE POTRANNO (E DOVRANNO) “DISTRIBUIRSI” IN VIA CALZAIUOLI E (A SEGUIRE) PIAZZA DUOMO).

 

- SE POSSIBILE SEDUTI A TERRA SU DEGLI ASCIUGAMANI E/O TAPPETTINI (AL FINE DIEVITARE DI ENTRARE IN CONTATTO DIRETTO CON L’ASFALTO) SEMPRE RISPETTANDOLE DISTANZE DI SICUREZZA. RESTA INTESO CHE IN CASO DI PIOGGIA E/O IN ASSENZADELLE DOVUTE PRECAUZIONI IN MATERIA SANITARIA, RESTEREMO TUTTI IN PIEDI.E’ SEVERAMENTE VIETATO ASSUMERE ATTEGGIAMENTO VIOLENTO, NONCHE’CANTARE E/O URLARE.

 

Ufficio stampa Ristoratori Toscana : Valentina Paolini paolinivale@gmail.com 339.8434196

                                               

 

 

La marcia dei 1000

12 Maggio 2020, Firenze – L'hanno chiamata "passeggiata dimostrativa". Ma le grida di dolore e furore dei Ristoratori Toscana sono riecheggiate forti e decise nelle parole urlate al microfono da Pasquale Naccari, portavoce del movimento che conta circa 8000 iscritti al gruppo Facebook, e interpreta con decisione e passione le ragioni della categoria.
Tutto in una Piazza della Signoria spettrale, con Palazzo Vecchio sprangato, la pioggia scrosciante e le limitazioni di spostamento imposte a causa del covid.

 

E' stato un corteo silenzioso e pacifico, ma per niente rassegnato quello che ha visto stamani protagonisti 1000 imprenditori e lavoratori della ristorazione.

Confermate per l'ennesima volta le legittime richieste, tuttora disattese dal governo e dalle istituzioni. 


-                Tutela per i dipendenti: la maggior parte non ha ricevuto la cassa integrazione.

-                Assenza di linee guida per la ripartenza (su come aprire in piena sicurezza): si parla di date ma non viene fatto riferimento specifico al COME. L’unica regola certa è che hanno attributo ai titolari delle attività una responsabilità penale per l’eventuale contagio dei dipendenti alla quale i Ristoratori Toscana si oppongono fermamente.

-                Assenza dei sostegni “promessi” dalle istituzioni: tutte le richieste presentate formalmente sono rimaste inascoltate e i sostegni previsti sono inadeguati e insufficienti.


Riguardo alle notizie che circolano sulla riapertura anticipata I Ristoratori Toscana dichiarano: “Siamo molto preoccupati riguardo la decisione annunciata dalla Regione Toscana di anticipare la riapertura al 18 maggio, si continua a parlare di date ma non ci sono ancora istruzioni e direttive concrete sulla riaperture. Chiediamo direttive da 2 mesi e, ancora, a meno di 5 giorni dalla riapertura non abbiamo niente in mano per poterci organizzare. Inoltre non sono arrivate le casse integrazioni ai nostri dipendenti… siamo abbandonati a noi stessi nel totale caos e ci sono famiglie in grave difficoltà!

Aggiungono: “Attendiamo risposte sollecite e concrete dalle istituzioni e solo allora saremo disposti a incontrarle. Abbiamo avuto tanti incontri formali con loro che purtroppo a oggi non hanno portato a niente”.


Ufficio stampa Ristoratori Toscana : Valentina Paolini paolinivale@gmail.com 339.8434196

                                              

 

Paszkowski ? E' nuovo!

Sabato 30 maggio riapre Caffè Paszkowski totalmente rinnovato. Rinnovati gli spazi per i clienti, i laboratori e le zone di produzione e servizio. Un segnale di speranza per il centro storico di Firenze, da un locale storico, palcoscenico della città dai primi del 900, monumento nazionale.

Il “nuovo” Paszkowski, fortemente voluto dalla famiglia Valenza, propone un’eccellente proposta di pasticceria, caffetteria, ristorante e cocktail bar.  Un rinnovamento importante con l’obiettivo tuttavia di rimanere fedele a sé stesso; arricchito adesso dalla guida della cucina affidata allo chef Fabio Barbaglini, un curriculum stellato in importanti locali, che in questo nuovo corso introdurrà uno stile più contemporaneo e trasversale. Tra le proposte ci anticipa: il  Salmone Marinato con insalatina di pesche al basilico, yogurt e rafano fresco; le Tagliatelle con seppie, fave, pane e limone e il Baccalà in salsa all’Amatriciana”.

Recuperati e valorizzati gli arredi, come la boiserie che riveste le pareti delle sale da tè, i tavoli e le poltroncine, con tappezzerie di velluto in coordinato a nuovi tendaggi e panche divano. Nuovo assetto dell'area del bancone, con scelte materiche e cromatiche conseguenti a ricerche storiche e stilistiche ben studiate. Il mosaico marmoreo della pavimentazione è esteso a tutte le sale.

Da provare la pasticceria di notevole qualità curata dai maestri, Massimo Davitti e Francesco Lippi.

Non mancano la pizza e un menu pensato ad hoc per i bambini.

 

aperto tutti i giorni dal lunedì alla domenica dalle ore 7.30 all’ 1.00

Opening Party al Mulino Landi

Invito aperto per l’inaugurazione del Ristorante Mulino Landi.

Mercoledì 7 luglio ore 19
, una "luxury and unconventional music dinner"  immersi nella campagna toscana, per scoprire questo ristorante realizzato in un contesto storico e affascinante,  sede di un antico mulino risalente al 1300 ancora in funzione.  Musica e divertimento, in consolle Leo Martera. Aperitivo servito al guanto accompagnato dai vini Frescobaldi. 30 euro a persona.

Situato sul confine tra le province di Firenze e Siena, è una costruzione di epoca medioevale, parte di un progetto di opere di bonifica dei terreni di fondovalle da parte dei frati cluniacensi e cistercensi che prevedeva un sistema di opere che innalzassero le acque di circa 5 m, oltre alla costruzione di una diga.


Un luogo evocativo che ha convinto Eduardo Banguera, Marco Vandoni e altri due soci a realizzare questo progetto.

Qui si gustano, in un elegante giardino con vista, ricette di nuova generazione, grazie alla formazione di Banguera che proviene dalla scuola dello chef stellato Antonino Cannavacciuolo.
Ideale per ogni occasione: cene speciali, aziendali, cerimonie ed eventi.


Ristorante Mulino Landi - via del Molino 74, Certaldo - +39 380 1890527 - ore 19 - 30 euro -  -  https://ristorantemulinolandi.it/

Halloween Pumpkin Party a Chalet Fontana

Su viale Galilei si trova uno dei locali più conosciuti a Firenze, dove si cena con vista sull’ettaro verde anche durante l'autunno grazie a delle “pareti” di vetro; in alternativa nella elegante sala del camino.

Ma non solo ristorante, infatti qui si viene per aperitivo, merenda o per eventi speciali come dj set, lezioni di yoga e molto altro.

L'evento del mese è Sabato 28 e domenica 29 ottobre. l'Halloween Pumpikin Party: intaglia la tua zucca e portala a casa, un evento divertente dedicato ai più piccoli - dalle ore 12 su prenotazione, 30 euro, bambini accompagnati.


Viale Galileo Galilei 7 – 055 2280841 – aperto dalle 8, pranzo dalle 12.30 alle 15, cena dalle 20 alle 22.30 – parcheggio interno – www.chalet-fontana.it

Settembre al B-Roof

Il Grand Hotel Baglioni presenta il programma di settembre su una delle terrazze più affascinanti della città, il B-Roof, palcoscenico di appuntamenti dedicati agli amanti della musica, dei cocktail, dell'alta cucina, qui firmata dallo chef Richard Leimer, e della Bella Vita.

Giovedì 10 Aperijazz: serata dedicata agli amanti delle atmosfere anni ’20, tra cocktail a tema e concerto dal vivo con vista su Firenze. Dalle 19.30, 20 euro a persona.

Giovedì 17 Back to the Fifties: una viaggio nel tempo fino ai mitici anni ’50 tra cocktail d’epoca e un menù degustazione a tema con dj set vintage da ascoltare attraverso radio d’epoca restaurati con componenti originali. 50 euro a persona, tutto incluso.

Brunch della Domenica: da domenica 13 fino a domenica 20 dicembre è servito nelle sale interne del ristorante dotate di enormi vetrate panoramiche. 35 euro a persona, vini esclusi.

Inoltre ogni mercoledì fino al 30 settembre aperitivo speciale con cocktail e proposta food ogni volta da un paese diverso. Djset a cura di Marco Fiorucci. 25 euro a persona, cocktail, piatto di finger food e sorpresa finale.

Per info e prenotazioni 055 23588960 o info@b-roof.it 

Piazza dell'Unità Italiana 6 -  055 2358  8965 -  tutti i giorni dalle 18 alle 23 - info@b-roof.it – www.hotelbaglioni.it

Pranzo Stellato al Santa Elisabetta

Al Ristorante Santa Elisabetta, al primo piano della Torre bizantina della Pagliazza inglobata nella facciata del Brunelleschi Hotel, la luce è naturale, le pareti in pietra antica si integrano armoniosamente con la sapiente ristrutturazione e il décor raffinato, l’ambiente e il servizio sono esclusivi, con soli 7 tavoli ben distribuiti nella sala semicircolare. Una sala luminosa, raccolta, accogliente: il luogo ideale per un pranzo rilassante ed elegante, che lascia spazio alla privacy di incontri importanti.

Completa l’offerta il menù dello Chef Rocco De Santis, 2 stelle Michelin, caratterizzato da un equilibrio armonioso e creativo fra la Campania, terra di origine dello Chef, e la Toscana. Parole d’ordine: ricordo, tradizione, modernità, territorio, stagionalità, sensazioni olfattive...che si ritrovano tutte nei suoi piatti. Spesa e menù sono tavolozze cromatiche, olfattive ma anche emozionali: lo Chef pensa spesso al voler accompagnare il cliente durante il suo viaggio nel presente (la stagione) e nel ricordo (i piatti del passato).

A pranzo e a cena, è possibile scegliere fra tre menù degustazione Chef Experience (9 portate), In-Contaminazione (7 portate), o Tracce d’Innovazione (5 portate). Il menù Carte Blanche è, invece, la proposta degustazione disponibile esclusivamente a pranzo e include tre portate a sorpresa selezionate dallo Chef Rocco De Santis. Quest’ultimo è stato pensato per accompagnare gli ospiti che si approcciano per la prima volta alla cucina stellata e sfatare i falsi miti legati alla cucina gourmet, senza lo stress di dover scegliere dalla carta. L’intento è far vivere la prima esperienza in un ristorante Michelin come un viaggio, un percorso fatto di piacevoli sensazioni, in una location accogliente e nell'atmosfera intima della Torre della Pagliazza, coccolati dal personale di sala.
La "prima esperienza Michelin" potrebbe essere anche un'idea regalo perfetta.
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Il Ristorante Santa Elisabetta è aperto a pranzo dalle 12.30 alle 14, a cena dalle 19.30 alle 22 – informazioni su https://www.ristorantesantaelisabetta.it/info/


Mu House Follonica

Dopo anni passati nella ristorazione e nell’Hotellerie Luigi e Francesco si ritrovano nella loro Follonica condividendo il sogno di aprire un ristorante a casa propria, prendendo spunto dalle reciproche esperienze. Così nasce Mu House.


Protagonista la carne di qualità, selezionata attraverso metodi di allevamento e proprietà nutritive, i tagli più prestigiosi sono preparati con cura e cotti in modo speciale grazie al forno brace Josper che ne valorizza il sapore. Italiana, argentina, americana, irlandese, danese e spagnola con possibilità anche di degustarle tutte insieme.

In menu non solo griglia e carne. Qui si gustano anche i migliori formaggi europei con protagonisti paesi come Italia, Spagna, Francia e Inghilterra. Nonostante la vocazione carnivora, in menu c’è spazio anche per ospiti veg.

Ambiente caldo e ricercato tra convivialità e amicizia con un unico protagonista: il cibo.


Mu House – via Bicocchi 25 Follonica - 351 8878377 – aperto tutti le sere dalle 19

 

Mangia e Vivi Firenze

Un programma di cene nel centro storico di Firenze per lanciare un segnale positivo nei confronti dell’area della nostra città più colpita dagli effetti economici della pandemia da covid-19. E per dare una mano e un messaggio di incoraggiamento a ristoratori e commercianti nel desolante panorama post-turistico che si è determinato.

L’ha promosso Paolo Marcheschi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia impegnato nella prossima campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale della Toscana, non nascondendo ovviamente che queste cene sono anche l’occasione per comunicare i propri programmi e obbiettivi.

LUGLIO

Mercoledì 8 Vineria del Re (piazza della repubblica) 

Giovedì 9 Vini e vecchi sapori (piazza signoria)

Marted' 14  Mattacena (via del Moro / s.m. Novella)

Mercoledì 15 Vini e vecchi sapori.

martedì 21 Lungarno23

giovedì 23 Vini e vecchi sapori Piazza Signoria

mercoledì 29 Vineria del Re Piazza della Repubblica

Partecipa alle serate una guida turistica professionista che racconta storie e aneddoti di Firenze e anche la blogger Sarainflorencer che racconta i fiorentinismi (modi di dire).

Menù fisso 25 euro - prenot 335 7217776

Versilia 2020/1: Il mare di Romano

"Se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari" recita un celebre adagio: così, scherzando, si potrebbe dire che se Romano fosse sul mare chissà che succederebbe… Scherzi a parte Romano, il più storico – ma attenzione! all’improvviso moderno e audace ristorante di Viareggio (e aggiungerei della Versilia) - si scopre in una strada cittadina, a metà tra la spiaggia e la stazione, raccolto nel decor di una sala raffinata. Cinquant’anni di storia familiare nata dalla passione di Romano Franceschini e della moglie Franca, cuoca, oggi affiancato dal figlio Roberto.


Un'istituzione, stellato da anni, accoglie con stile e professionalità straordinarie, ma anche con spontaneità e sorrisi sinceri che ne rivelano l’anima schietta e popolare. Pesce sugli scudi da sempre, ma la sorpresa è arrivata da qualche mese quando, per affrontare il necessario ricambio generazionale, il simpaticissimo e brillante Roberto ingaggia al timone della cucina il talento più giovane e irrequieto della costa, Nicola Gronchi, già baciato dalla stella Michelin in precedenti esperienze. 

Così parte la nuova stagione e noi abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: i “piatti del buon ricordo” (la storia di Romano) con i cucchiai di crudo, i mitici calamaretti ripieni di verdure e crostacei, le linguini Morelli allo scoglio, l’ombrina con tagliata di pomodori…. O il nuovo percorso che racconta le ambizioni di chef Gronchi: la scaloppina di ricciola con miso, capperi e melone, le trippe di baccalà con funghi e zenzero, il “come un crostino alle arselle”, lo spaghetto 2016, il rombo chiodato alla griglia con le zucchine e cremoso ai pinoli…


E siccome questo nostro tour estivo è insieme agli amici di Champagne A. Bergére ecco, last but not least, l’abbinamento perfetto: Risotto carnaroli Riserva San Massimo sedano rapa al BBQ, sgombro marinati e ricci di mare con Blanc de Blancs Grand Cru 100% Chardonnay.

Ola!


Viareggio – Via Mazzini 120 – 0584 31382 – aperto pranzo e e cena (chiuso lun) – menù degustazione da 100 euro (10 portate) b.e.



Picteau, un bistrot stellato

Cocktail Bar con la carta creata da talentuosi giovani barman, si affianca al bistrot con un menu firmato dallo stellato Claudio Mengoni, la cui proposta spazia dalle più golose (ottimi i teaser di pizza gourmet o il coppetiello di pesce e verdura in tempura) fino ai classici della cucina mediterranea (fettuccine al ragù di triglia o branzino con scarola). Pochi tavoli con prenotazione obbligatoria (sia interni che esterni) per godere di una vista unica in prima linea su Ponte Vecchio con affaccio diretto sull’ Arno, proprio come se si fosse su una barca. 


DICEMBRE:

Pranzo di Natale: 90 euro a persona + 40 euro a persona con wine pairing.

LEGGI IL MENÙ

Borgo San Jacopo, 14 –055 27264996- WA 342 1234 710 - aperto tutti i giorni dalle 7 alle 24 -
picteau@lungarnocollection.com - www.lungarnocollection.com 

FishMood: Da Trani a Firenze una cucina …d’aMare

La famiglia di Nicola ha avuto per anni un ristorante a Trani, sul mare della Puglia, finchè non ha deciso di trasferirsi a Firenze per avviare un nuovo progetto, rilevando e ristrutturando finemente uno storico locale alla porte di Santa Croce, nella Piazza dei Peruzzi. Cucina a vista, tre sale contigue e uno spazio sotterraneo che presto sarà una sorta di privè di questo nuovo ristorante di pesce in città.



Il nome moderno – FishMood - allude anche ad un servizio veloce a pranzo dove i panini gourmet di pesce possono essere una valida alternativa al solito pranzo, sempre accompagnato da un servizio curato.

Ma la vera anima del locale è nella cucina pugliese di mare che il giovane chef Andrea Cancelli, figlio d’arte, realizza con passione offrendoci piatti di grande qualità nella materia prima e di originalità nelle ricette.


Crudo e ostriche aprono un menù dove spiccano gustosi e freschi carpacci (salmone, baccalà) e un croccante capitolo di fritti: baccalà in pastella con crema di peperoni, frittura mista e di calamari.
Tra i primi abbiamo scelto i “titoli” più insoliti per noi come il truciolo ai frutti di mare, i troccoli alle vongole, i fusilloni con gamberi, rana pescatrice e granella di pistacchio. Generosi, gustosi, gagliardi. Speciali per due il risotto ai crostacei e il pacchero all’astice.

Tra i secondi incuriosisce il turbante di spigola con crema di ceci, cioccolato fondente e julienne di verdure, moderno anche il tataki di tonno con guacamole, più classici il polpo o i gamberi alla griglia, tutti con chips di patate e altri abbinamenti. Qualità, curiosità e intensità dei sapori per una carta che sicuramente promette prossime novità e variazioni.

Carta dei vini con curiosa selezione di champagne e focus su vini pugliesi da cantine di nicchia. Interessanti le proposte di abbinamento con cocktail. Per il dessert “coccole finali” scoprite dallo chef cosa ha in sorpresa per il vostro pranzo!

PS Citazione di merito per il bel lavoro della designer Costanza Landi che ha affiancato la famiglia nella realizzazione del progetto.

FISHMOOD
Piazza dei Peruzzi 5r – 055 8028628 – 347 8184886 – aperto pranzo e cena – www.fishmood.itfishmood21@gmail.com
Prezzi singole portate da 17 ai 20 euro cad.

De' Bardi: Mixology che passione!

Siamo con Michael D'Agruma, barmanager di De' Bardi. Nato nel 1989 in Molise, a Termoli. Cresce a Biella, in Piemonte. Polenta concia e Canestrelli diventano un po’ stretti per i suoi sogni e con la compagna viene a Firenze. Oggi è alla guida del Cocktail Bar di De’ Bardi: creazioni ispirate dalle emozioni, da elementi naturali e pietre preziose, sapori botanici. I titoli dei cocktail formano degli haiku, piccole poesie giapponesi che cercano con semplicità di comprimere la forza della vita e della natura. Un viaggio attraverso l’arte della mixology tra sciroppi di boccioli di rosa o di peperoni rossi, elisir all’arancia, estratto di mela Fuji e altre creazioni che incontrano i vari spiriti tra whiskey, tequila, gin, rum, mezcál, calvados, cognac e altri…

Come hai cominciato?

A differenza di molti colleghi coetanei non ho molti anni di esperienza: ho iniziato nel 2020. Finite le superiori ho fatto di tutto, dall'operatore ecologico all'imbianchino, dall'elettricista al contabile, al venditore, panettiere. La pandemia mi ha salvato. Finita la quarantena ho frequentato un corso a Milano e da lì non mi sono più fermato. Ho studiato, sto studiando e studierò per continuare a migliorare. Qui ho gestito il BitterBar e ora il De' Bardi.

La cosa che hai fatto della quale sei più orgoglioso e quella che (eventualmente) non rifaresti.

Cambiare vita! Sembra un’ovvietà ma fidatevi non lo è. Avevo 31 anni quando decisi di cambiare carriera e investire soldi, tempo ed energie per rincorrere un qualcosa che poteva benissimo non arrivare mai e non è stato facile. A quell'età non tutti sono disposti a darti una possibilità, troppo "vecchio" per iniziare una nuova professione. Ma ho stretto i denti e ci ho creduto fino in fondo e alla fine, grazie anche ai miei genitori e alla mia compagna, eccomi qua. C'è molto da fare ma la strada è giusta!


Facci venire “sete”… i tuoi cocktail preferiti.

Tutti e 12. Mi piacciono così tanto i drink che un peccato dover scegliere. Cerco di assecondare le voglie del momento e quindi spazio tra tutti i generi, ma se dovessi scegliere… sicuramente un buon Negroni. Gin, bitter e vermouth rosso formano questo drink amaricante perfetto per un aperitivo. Se invece cercate un after dinner consiglio il Sazerac, meglio se fatto con il Rye whisky. Qui lo spirito incontra lo zucchero, il Peychaud's bitter e l'assenzio insieme ad un twist di limone, che meraviglia! E mi raccomando, diffidate da chi lo serve con il ghiaccio!


Il “segreto” per un cocktail riuscito.

L’Amore. Come diceva Dante: “L’amor che move il sole e l’altre stelle”! E’ l’amore per questa professione, per questo mondo, il vero “segreto”. Come per tutte le professioni devi trovare quel qualcosa che ti spinge a migliorarti, nessuno te lo può insegnare. Sicuramente studiare tecnica, storia, merceologia, ma poi è l’ossessione per i drink a farla da padrone. Ecco, forse è proprio l’ossessione l’ingrediente segreto!


Ricette. Meglio un classico evergreen o un’invenzione mixology?

Entrambe. Mi spiego. I classici IBA sono arrivati dove sono proprio per ricette ben strutturate, ma è anche vero che spesso sono vecchie. Il nostro palato si è evoluto nel tempo come la nostra professione. Quello che piaceva in passato può non piacere più o necessitare di modifiche, un esempio su tutti è il Tommy’s Margarita diventato forse più famoso dell’originale. La risposta che mi sento di dare è che se siete in un locale che merita lasciatevi guidare dal barman e vedrete che ne rimarrete piacevolmente sorpresi.


Sta crescendo la tendenza di abbinare la cena con uno o più cocktail. Cosa ne pensi?

In Italia sotto questo punto di vista siamo indietro, il vino è il re delle bevande ed è difficile spodestarlo. Però leggo sempre di più di locali di un certo livello che si cimentano in questa “disciplina” e ciò mi rende felice. Sono un sostenitore del food pairing e mi cimento spesso in accoppiate drink-piatto, vedremo sempre più spesso locali con queste proposte. Presto anche al De’ Bardi.


Il vostro“menù”. In breve, tre motivi per venirci...

Cambiamo menù ogni 3-4 mesi circa e cerco di portare ogni volta proposte innovative con preparazioni homemade di alto livello e che soddisfino anche la vista oltre al palato. Il menù attuale è una mia personale ricerca emozionale di sapori ispirata da elementi naturali, pietre preziose e sapori botanici con un pizzico di poesia. Venite a trovarci, da noi si beve di qualità, a prezzi accessibili a chiunque, in uno dei locali più belli di Firenze.


Hai una serata libera. A cena a Firenze o in Toscana … Chi?

Quando ho scelto dove trasferirmi, due cose hanno pesato: il campanile di Giotto, mi innamoro ogni volta che passo per il centro, e l'Antica macelleria Cecchini. Dario Cecchini è macellaio dalle mani d'oro e dalla bellissima personalità, a Panzano in Chianti. In questo paesaggio collinare meraviglioso si gusta la sua selezione di carni alla brace che fà tremare le fondamenta delle priorità della vostra vita, un'esperienza fantastica.


Colpo di fulmine. Dove?

Era una sera di Primavera e passeggiavo tra le stradine del centro della mia città con i miei più cari amici. Decidemmo di sederci ai tavolini di un anonimo bar e fu allora che la vidi, dietro al bancone, bella come solo una della sua età poteva essere. Fu amore a prima vista, io volevo lei e lei voleva me. Così senza far trasparire nessuna emozione mi alzai e ordinai una bottiglia di Macallan 12 y.o. double cask, estasi per le mie papille. Fu così che nacque il mio amore sfrenato per il whisky. Lo stesso amore che porto tutti i giorni al De' Bardi insieme alla mia conoscenza e ad una grande selezione di questo meraviglioso spirito accompagnato da cioccolato prodotto da me, mi diletto anche in questo. Non raccontate questa storia alla mia compagna altrimenti stasera mi tocca dormire sul divano 12!!


La movida fiorentina. La cosa migliore e quella peggiore…
Mi aspettavo più vivacità. Non ho mai assistito a scene negative eclatanti, a parte un po' di inciviltà per i rifiuti lasciati in giro. La nota dolente è che i locali devono chiudere alle 2 dopodiché l'unica cosa che puoi trovare aperta sono le discoteche. Questo penalizza la scena. Mi capita spesso di chiudere il locale e passeggiare per strade deserte e questo è un peccato. In giro per il mondo non è così, ma sono una persona positiva e sono convinto che presto o tardi ci allineeremo quanto meno alla comunità europea.

DE’ BARDI
via De’ Bardi 23r, 25r, 27r – 055 3873142 o 366 9391879 – aperto dalle 18 alle 2, lun chiuso – debardiflorence.com


RECENSIONE GENNAIO 2023 - De' Bardi: un Crocevia di Gusti

Una breve passeggiata da Piazza Pitti a via de’ Bardi, attraversando via Guicciardini e sfiorando Ponte Vecchio. Un percorso che chissà da quanto tempo viene battuto. Una storia eterna che continua a parlarci ancora oggi.

Varchiamo la soglia di questo giovane locale poco dopo lo slargo che segna l’inizio di Lungarno Torrigiani, in via de’ Bardi. Qui Paolo Genovese ha realizzato il suo sogno: dare a Firenze un locale dallo spirito internazionale grazie alle sue tre facce. La prima che incontriamo è quella del cocktail bar, sfavillante e contemporaneo negli arredi. Di fianco, con un ingresso dedicato, l’enoteca dove scoprire attraverso degustazioni guidate vini di pregio e soprattutto vivere l’esperienza nella cantina, dove secoli fa ormeggiavano le imbarcazioni che navigavano nell’Arno.

Ma questa sera siamo venuti per provare la cucina, nella sala sicuramente più suggestiva. L’atmosfera è medievale grazie alle pareti e ai soffitti con mattonelle di diverse misure, risalenti all’edificio originale, e alle volte storiche. Una parte del pavimento è a vista: si ammira Costa San Giorgio scoperta durante i lavori di ristrutturazione, come del resto questa stessa sala! L’atmosfera è calda e accogliente scandita da luci che simulano l’effetto candelabro. Tavoli neri e sedie con fodere dorate donano un tocco esclusivo. Ad arricchire e contestualizzare il tutto due grandi dipinti che rievocano il genio di Leonardo da Vinci.


La cucina propone un menù intrigante che si muove tra terra e mare con dimestichezza invidiabile.
Noi abbiamo optato per il mare
, e osservando lo svolgimento della serata notiamo che in tutti i piatti l’attenzione al dettaglio è molto curata, ma non invadente. La tecnica non prevarica sul gusto. C’è una ricerca di equilibrio tra due elementi: l’impiattamento e quindi lo stile dei piatti, e la sostanza, quindi la quantità e il sapore. Equilibrio trovato direi. Anche in sala si muovono bene. Positiva la presenza, a momenti alterni, di Paolo che allieta gli ospiti con aneddoti sul ristorante e sui vari episodi storici che ci circondano: la storia della famiglia, delle mura e di quel Rinascimento che qui parrebbe addirittura essere nato…

Per quale occasione? Una cena di coppia, ma anche tra amici. Al De’ Bardi si viene per rimanere e per tornare e scoprire le altre sfaccettature. Come sedersi in una delle corti interne o nel salotto che anticipa il ristorante e assaporare le creazioni del Mixologist Michael D’Agruma. Un crocevia di esperienze che si possono vivere separate o anche insieme, lasciando che il tempo fuori scorra senza che nessuno se ne accorga.

I PIATTI DA PROVARE
Il mio Baccalà alla Livornese
Quaglia ripiena al tartufo nero, crema di zucca all’amaretto
Spaghetto alla chitarra salsa al branzino e pomodorini confit
Ravioli di stracotto, salsa acida allo zafferano
Rombo scottato, panure alle erbe, crema di ceci e fumetto di rombo
Controfiletto di manzo alla griglia con il suo fondo e crema di tobinambur
Dulce de Leche


Season Opening: Bagno La Rondine & Ristorante Salmastro

Sulla Passeggiata di Viareggio, di fronte alla Terrazza della Repubblica, ecco il rinnovato Bagno La Rondine, da scoprire, insieme al ristorante Salmastro, in una sera di mezz'Estate al calar del sole...

Venerdì 15 luglio dalle 20 Season Opening Party: agli invitati è offerto un flûte di bollicine + finger food.
Segue cena su prenotazione con menù speciale, musica e sfilata a bordo piscina a cura di Donkey Swing.
Info e prenotazioni 0584 53130, 338 7507562, 338 7583858

IL BAGNO E IL RISTORANTE

Un look totalmente rinnovato dalla nuova gestione dei fratelli Bruni: Sebastiano, che si sposta in Versilia dopo il successo del ristorante del Circolo dei Canottieri di Firenze, tra feste per maison di moda durante Pitti, banchetti per matrimoni e pura ristorazione; e Giacomo detto Jack, che opera nella cucina del Salmastro creando menù con prodotti del territorio nel rispetto della tradizione ma con un pizzico di creatività. Obiettivo di entrambi dare il massimo del comfort ai clienti in un’oasi di relax.

Il Ristorante Salmastro è aperto tutti i giorni. Insieme a Giacomo in cucina troviamo Daniela che realizza pane e dolci con ingredienti di qualità. A pranzo menù del giorno, ma anche bagels farciti, focaccine, cecina e poi ciambelle, pizzette e crostate per i più piccoli. A cena un ricco menù da gustare in una cornice al contempo semplice e di charme.
 
Bagno La Rondine & Ristorante Salmastro - Terrazza della Repubblica, 33 Viareggio ( Città Giardino) - 0584 53130, 338 7507562, 338 7583858 - www.bagnolarondine.it – www.salmastroristorante.it - Fb + Instagram - Maggiori info sui canali social

Intervista Chef: Il Sapore Crudo del Mare

Francesco Roghi è lo chef dell’Enoteca del Pesce I Mal’avvezzi, frizzante locale a Tavarnuzze che propone una cucina di mare alla portata di tutti in abbinamento a vini da tutto il mondo. Atmosfera da enoteca con il plus della terrazza sul retro, perfetta per la bella stagione. Formatosi a Montecatini Terme all’Istituto Alberghiero F. Martini, Francesco entra fin da subito a contatto con l’alta ristorazione lavorando in stage al Grand Hotel Villa Cora a Firenze. Poi diverse esperienze tra cui il Ristorante Palagio 59 fino ad arrivare appunto a I Mal’avvezzi. 

La cosa che hai fatto della quale sei più orgoglioso e quella che (eventualmente) non rifaresti.
Aver intrapreso questo percorso sin dalle scuole superiori, sono contento e consapevole delle scelte che ho fatto e le rifarei tutte.
Ingredienti e ricetta per un locale di successo.
Materie prime di qualità, armonia nello staff e tanta passione!
La Vostra cucina spiegata con poche parole semplici a chi non vi conosce…
Pesce di qualità, piatti semplici e gustosi e tanta passione nel realizzarli.
Il vostro/vostri “piatto forte”, la vostra “specialità”…
Crudo, scoglio, tagliata.
La pietanza che preferisci lavorare.
Il pescato del giorno così posso sbizzarrirmi con nuovi piatti.
Il vostro piatto più difficile da realizzare, ma di maggior successo.
I nostri piatti sono molto semplici, ma allo stesso tempo richiedono grande cura. Il piatto che dà più soddisfazione è il crudo.
Un ingrediente o un piatto sopravvalutato?
Non credo ci siano ingredienti sopravvalutati.
Un ingrediente o un piatto sottovalutato?
La patata.
A cena con un buon vino. Quale?
Pinot Bianco San Michele a Piano e come bollicina Eduard Brun Champagne Reserve Premier Cru.
In breve, facci venire l’acquolina in bocca, raccontadoci i piatti salienti del menù di stagione.
Mare caldo: zuppetta di mare con cozze, vongole, gamberi, seppie, calamari e pomodorino fresco. Spaghetto piccantino: aglio, olio, peperoncino con burrata e tartare di gambero rosso. Gamberone al Marsala.
A cena a Firenze in un altro ristorante… Chi?
La Loggia al Piazzale Michelangelo.
A cena in Toscana in un altro ristorante… Chi?
Nandone a Scarperia, per me la ciccia più buona in Toscana.
Firenze a tavola? Un parere sulla ristorazione nella nostra città…
Una ristorazione che di media propone piatti di ottima qualità.
Hai la bacchetta magica. Tre cose che faresti per Firenze.
Firenze è già spettacolare così com’è e non ha bisogno di magie, ha già la sua. 

I MAL'AVVEZZI | ENOTECA DEL PESCE
Via della Repubblica 13, Tavarnuzze - aperto tutte le sere, chiuso lunedì - 055 2374262 - www.imalavvezzi.com

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Brunelleschi Hotel: dopo la camera gratis, la Stella della Domenica a pranzo

“Aspettando l’Inverno e le festività... Prenota una Cena (oppure un Pranzo) al Ristorante Santa Elisabetta, Ti  regaliamo una notte al  Brunelleschi Hotel!” E fino al 24 di Novembre, aperti anche per il Pranzo Domenicale! 

In questo momento, per non rinunciare alla gioia di una Cena Stellata abbinata all’Esperienza di una romantica notte al Brunelleschi Hotel, si può prenotare un Pranzo oppure una la Cena al Ristorante Santa Elisabetta con la formula Ti regaliamo una notte al Brunelleschi Hotel

A partire da 149,00 euro per persona il conveniente prezzo complessivo per l’Esperienza di Una Cena con Menu Degustazione 5 Portate, ed il  pernottamento (sono escluse le bevande, la prima colazione e la tassa di soggiorno che,  per i residenti nel comune di Firenze,  non è dovuta). L’offerta, è valida per la Cena a partire dal mercoledì 28 ottobre, e soltanto per 7 esclusivi  tavoli ogni sera. 

Inoltre, per chi cerca una location d’eccezione per il  Pranzo Domenicale con la Famiglia, il Ristorante Santa Elisabetta è aperto anche alla Domenica, esclusivamente a Pranzo, con una proposta di Percorsi:  3 portate,  acqua, caffè ed il pernottamento (sono esclusi  i vini, la prima colazione e la tassa di soggiorno che, per i residenti nel comune di Firenze, non è dovuta) al prezzo speciale di 104 euro per persona. 

Nell’esclusiva location del Ristorante Stellato Santa Elisabetta, al primo piano della Torre Bizantina della Pagliazza  a due passi dal Duomo, lo Chef Rocco De Santis propone un menù autunnale che porta in città l’aria di mare, i raffinati cromatismi delle Sue esperienze in luoghi diversi ed evocativi, ed i sapori della Sua infanzia.  


Il Menu, le novità: ’’Il Calamaro, Lattuga & Lattuga’’,  ‘’Diversamente Braciola di Manzo’’, ‘’Risotto d’Mmare’’, ‘’Pescato all’Acqua Pazza 20/20’’ ed il parfait  ‘’Autunno’’  tra i dessert.

Il Menu, gli evergreen: ’’I Cappelletti ... ricordo della Domenica’’, “I Bottoni di pasta cotta in farcia di provola, bietola e guazzetto di “Inzimino”  “Triglia in crosta di pane 2015”


A fianco ai grandi piatti signature dello Chef De Santis , un’eccellente selezione di vini e champagne curata dal Maitre Sommelier Alessandro Fè che ha da poco rinnovato l’offerta enologica: ampio respiro nella Carta del Vino, con attenzione allo Champagne. Alle grandi Maison sono affiancate etichette di Vignerons indipendenti e piccole realtà, spesso biologiche e biodinamiche, che salvaguardano la storicità dei territori e dei metodi di vinificazione prediligendo i vitigni più vocati per ogni singola zona. 

La cucina dello Chef Rocco De Santis nella sua declinazione del Menu Degustazione 7 portate  "In - Contaminazioni", incontra le bollicine d'oltralpe in una fusione di sapori e sensazioni uniche. Il menu degustazione propone un intreccio bilanciato tra pesce e carne, e  traccia una linea netta tra gli ingredienti del cuore dello Chef campano e le tecniche di cottura apprese durante le esperienze in Francia e Svizzera, connubio che ben si fonde con tutte le espressioni migliori del territorio della Champagne; partendo dai più eleganti Blanc de Blancs della Cote de Blanc, passando per i più ampi Champagne della Vallée de la Marne per terminare nella Montagne de Reims dove la sua cucina ben si intreccia con le verticalità del Pinot Nero."  Le Aziende scelte dal Maitre Sommelier Alessandro Fè  per accompagnare i Sapori di ‘In-Contaminazioni’ sono :  Cazals - Côte des Blancs , Gaston Chiquet - Vallée de la Marne, Coulon- Reims, Goutorbe – Reims. 

L’atmosfera del Ristorante è elegante e raccolta. La sala è antica e romantica: il luogo ideale per una  cena a due, con gli amici, o per  incontri importanti ed  ufficiali.  Al Ristorante Santa Elisabetta, situato al primo piano della Torre bizantina della Pagliazza inglobata nella facciata del Brunelleschi Hotel, le pareti in pietra antica si integrano armoniosamente con la sapiente ristrutturazione ed il décor raffinato, l’ambiente ed il servizio sono esclusivi, con soli 7  tavoli ben distribuiti nella sala circolare.

L’ambiente raffinato e curato nei minimi particolari e la ristorazione stellata sono solo alcuni dei tratti distintivi di questo indirizzo storico e di charme, assolutamente unico nel suo genere, nel Cuore di Firenze. Non è un caso dunque se il Brunelleschi Hotel, che ingloba la bellissima costruzione bizantina della Torre della Pagliazza, abbia vinto innumerevoli premi e abbia avuto diversi riconoscimenti tra cui l’ultimo, lo scorso maggio, come “Top Luxury Boutique Hotel in Europe”, in aggiunta alla luminosa Stella MICHELIN raggiunta dal suo Ristorante Santa Elisabetta.   

BRUNELLESCHI HOTEL - Piazza Santa Elisabetta 3 - 39 055 27370 -info@hotelbrunelleschi.it  - www.hotelbrunelleschi.it 

RISTORANTE SANTA ELISABETTA - Piazza Santa Elisabetta 3 - 055 2737673 -  info@ristorantesantaelisabetta.it - www.ristorantesantaelisabetta.it

Harry’s Bar a Villa Medici

Debutta a Firenze L’Harry’s Bar The Garden, nuovo ritrovo in città, nel giardino con piscina del SINA Villa Medici a via Il Prato, incontro tra due realtà imprenditoriali di riferimento dell’ospitalità fiorentina.

Entrambi hanno una storia in comune, che risale agli anni ’50, fatta di eleganza, stile e ospitalità d’eccellenza, oltre a una comune appartenenza delle rispettive proprietà al mondo storico dell’ospitalità italiana.

Aperto al pubblico tutti i giorni dalle 11 alle 22.30 Harry’s Bar The Garden propone, in base al momento della giornata, una ricca offerta gastronomica: non soltanto American Bar e non soltanto Ristorante.
Si va dagli iconici hamburger e sandwich alla pizza gourmet, fino ad una carta più strutturata con antipasti, primi, secondi e dessert. Immancabili i piatti storici di Harry’s come i taglierini gratinati alla Harry’s con parmigiano e prosciutto, la tartare di manzo alla Harry’s, il classico curry aromatico dell’Harry’s con riso pilaf e mango chutney, le crêpes flambate al Grand Marnier.

Il tutto col comune denominatore dell’eccellenza e ricercatezza delle materie prime e del servizio impeccabile che negli anni hanno reso Harry’s Bar Firenze un celebre istituzione. 

E per celebrare questa nuova apertura, il cocktail di nuova creazione Pink 53, che arricchisce l’ampia scelta di drink.

Apertura al pubblico da giovedì 10 giugno.

Questa “alleanza” non è l’unica sulla scena fiorentina, ma conferma una tendenza in atto post-covid: pensiamo al rinnovato Helvetia&Bristol che ha lanciato il gemellaggio con il Caffè Cibreo; ma anche al connubio estivo tra il Plaza Lucchesi e il giovane chef Simone Cipriani e il suo Essenziale.

HARRY’S BAR THE GARDEN 
SINA Villa Medici | Autograph Collection
Via Il Prato 42 Firenze - 055 2771704 - harrysbarthegarden@sinahotels.com


Febbraio al The St. Regis

Palazzo del XV secolo lungo le rive dell'Arno: eleganza rinascimentale con decori, affreschi e lampadari di cristallo. 99 romantiche camere e suite con vista. Al ristorante e bar Winter Garden cucina gourmet toscana in chiave contemporanea, a cura dello Chef Gentian Shehi. Da scoprire anche l’Iridium Spa Suites con trattamenti all’avanguardia. 

Piazza Ognissanti, 1 - 055 27163770 - www.stregisflorence.com - restaurant.stregis@stregis.com - www.wintergardenflorence.com 

Locale Firenze: maratona di giovani chef

Al Locale di Firenze un ciclo di appuntamenti in collaborazione con il Gruppo Sanpellegrino per promuovere la creatività dei giovani Chef. Obiettivo reinterpretare la cucina regionale con curiosità e innovazione.

La scena enogastronomica italiana è da tempo in fermento: uno spirito di scoperta e sperimentazione guida gli chef che guardano al passato come fonte di ispirazione e punto di partenza da cui avviare nuove riflessioni e proposte.

Per offrire a questi talenti un palcoscenico ideale per esprimersi, il Locale, ristorante e cocktail bar
di Firenze, dà il via a FoodFellas
, un ciclo di appuntamenti in collaborazione con Acqua Panna,
S.Pellegrino, Perrier e Bibite Sanpellegrino, brand del Gruppo Sanpellegrino, da sempre al fianco
del fine dining e del fine drinking internazionale.

Lo chef Simone Caponnetto, classe 1990 ed esperienze al Narisawa, al Mugaritz e al fianco di Heinz Beck, dialoga con giovani chef da tutta Italia: l’esperienza è inoltre arricchita da cocktail pairing, considerato lo straordinario apprezzamento che riscuote il bar de Il Locale (nel 2022 39° posto della World’s 50 Best Bars). Matteo Di Ienno, bartender di Locale, propone  drink ideati per l’occasione con l’utilizzo di Perrier e delle Bibite Sanpellegrino, realizzati con materie prime ricercate e ingredienti unici del territorio italiano,

Tra ottobre 2022 e giugno 2023, numerosi  chef si divertiranno a creare menu
inediti a quattro mani
con Simone Caponnetto, attraverso piatti che raccontino la loro filosofia di
cucina, per un’esperienza gastronomica esaltata e impreziosita dall’abbinamento con Acqua Panna
e S.Pellegrino.
Tra gli chef coinvolti, anche due membri della S.Pellegrino Young Chef Academy, il progetto
internazionale ideato da S.Pellegrino per dare nuove prospettive al futuro della gastronomia, che
prende vita in una piattaforma di formazione e networking di cui fanno parte i giovani chef e i
membri più influenti e rappresentativi del mondo della gastronomia.

Antonio Romano, vincitore italiano del Fine Dining Lovers Food for Thought Award durante l’ultima
edizione di S.Pellegrino Young Chef Academy Competition, ora alla guida di Spazio 7 a Torino, 1
stella Michelin, è lo chef ospite di FoodFellas il prossimo 19 ottobre.

Il 18 gennaio è la volta di Davide Marzullo, oggi chef di Trattoria Contemporanea a Lomazzo (Como) dopo aver vinto, nella finale regionale Italia e Sud Est Europa, il S.Pellegrino Award for Social Responsibility.

Il 17 maggio ci sarà il vincitore italiano della 5° edizione di San Pellegrino Young Chef Academy Competition, che si terrà nel 2023.

Gli altri chef coinvolti sono: Marco Ambrosino (prossima apertura a Napoli) – 16 novembre,
Stefano Sforza (Opera a Torino) – 14 dicembre, Giuseppe Molaro (Contaminazioni Restaurant a Somma Vesuviana) – 20 febbraio, Mattia Pecis (Cracco Portofino) – 22 marzo,  Sara Scarsella
(Ristorante Sintesi ad Ariccia).

LOCALE
Via delle Seggiole – tel 055 9067188  - aperto tutte le sere dalle 19,30 a notte

Alla Fattoria Lavacchio

Il nuovo ristorante della Fattoria Lavacchio è nel cuore di un suggestivo agriturismo. Sulle colline che sovrastano la Rufina un piccolo, elegante borgo, dove nella piazzetta si pranza e si cena con vista meravigliosa.

Annamaria Rubini è la Chef. Origini pugliesi, porta in tavola una bella dose di freschezza e originalità. Solitamente quando andiamo fuori porta ci troviamo cullati dalla tradizione, ma a Casabella siamo ben stupiti dal coraggio di un’innovazione eclettica e curiosa.


Pontassieve, via di Montefiesole 52 – 055 8396168 - da lun a ven a cena, sab e dom anche a pranzo, mer chiuso

INTERVISTA CHEF - OTTOBRE 2022

Siamo a Cucina di Casabella, il nuovo ristorante della Fattoria Lavacchio nel cuore di un suggestivo agriturismo. Sulle colline che sovrastano la Rufina si scopre un piccolo, elegante borgo, dove nella piazzetta si pranza e si cena con vista meravigliosa. Annamaria Rubini è la Chef. Origini pugliesi, porta in tavola una bella dose di freschezza e originalità. Solitamente quando andiamo fuori porta ci troviamo cullati dalla tradizione, ma a Casabella siamo ben stupiti dal coraggio di un’innovazione eclettica e curiosa. Conosciamo dunque meglio Annamaria e la sua cucina…



Le tue prime impressioni al ritorno in Toscana: cosa porti dalla tua Puglia e come intendi far coesistere due tradizioni così diverse?

Il ritorno è stato come un ritorno a casa. Io ho la fortuna di sentirmi a casa in due regioni perché entrambi hanno in comune tradizione, il rispetto per la terra e di ciò che offre valorizzando tutto ciò che ci circonda.

La Vostra cucina spiegata con poche parole semplici a chi non vi conosce...
Assomiglia alla mia identità pugliese-toscana. Cerco sempre l’equilibrio tra tradizione e valorizzazione della materia prima. E Cucina di Casabella è esattamente questo, dall’inizio alla fine, grazie anche alla collaborazione con piccole aziende agricole.

Il vostro “piatto forte”...
Le pappardelle di grani antichi con il pesto di sedano, scorza di limone e stracciatella. Un piatto simbolo della mia cucina che rappresenta al meglio i principi di Cucina di Casabella e di Fattoria Lavacchio. Non sono una persona abitudinaria, mi piace trovare abbinamenti e sapori inaspettati. Utilizzo la farina ai grani antichi per rimanere coerente con la nostra filosofia di non usare farine trattate e quindi collaborare con aziende come noi. La parte del sedano che lavoro nel pesto sono le foglie per evitare sprechi. Infine, non sarebbe la mia cucina senza un tocco pugliese, la stracciatella!

Il piatto più difficile da realizzare, ma di maggior soddisfazione.
Quello che mette in risalto ogni prodotto a 360° rispettando la nostra carta degli ingredienti locali e stagionali. Richiede una certa creatività e un senso di rinnovamento costante, ma dà grande soddisfazione quando il cliente può scegliere da un menù vario.

Un ingrediente o un piatto sopravvalutato?
Il prezzemolo... Non ha più il profumo di una volta resto sempre delusa. Quindi preferisco andare su altri odori altrettanto piacevoli da lavorare.

Un ingrediente o un piatto sottovalutato?
I fiori ovviamente! Perché, oltre ad impreziosire il piatto, sono ingredienti fondamentali sul piano di profumi e sapori. Sono super ricchi di proprietà organolettiche. Però sono contenta che sia sottovalutato perché ho potuto trovare la mia firma e rendere così i miei piatti unici.

A cena con un buon vino. Quale?
Facile! Il Cedro DOCG Chianti Rufina della Fattoria Lavacchio: non ti sbagli mai se vuoi un rosso! Sennò il bianco Oro del Cedro IGT che è una vendemmia tardiva (vino dolce), si abbina perfettamente al mio dessert del momento, il crumble alla farina di grano saraceno con cioccolato fondente e caramello salato. Una meraviglia in bocca!

In breve, facci venire l’acquolina in bocca, raccontandoci i piatti salienti del menù autunno/inverno...
Fegatelli di maiale con le susine fresche con crostino di pane lievitato tramite la fermentazione della frutta fresca. Porcini e crudo con castagne arrostite. Ravioli fatti in casa con ricotta di capra ed erbette selvatiche al burro e salvia. Il nostro dolce-forte: tagliatelle al cacao con cinghiale speziato. Peposo alla Fornacina con crema di fagioli. E come sempre ogni fine settimana pescato fresco locale.

A cena a Firenze o in Toscana da un altro Chef... Chi?

Mi mettete nei guai perché ho tanti amici ristoratori nella zona... Però, posso assicurarvi che in Toscana ci sono tantissimi locali dove farsi coccolare a cena o a pranzo.

CUCINA DI CASABELLA BY LAVACCHIO 

Pontassieve, via di Montefiesole 52 – 055 8396168 - da lun a ven a cena, sab e dom anche a pranzo, mer chiuso

RECENSIONE AGOSTO 2022 - Una Cucina agricola con il Fiore in bocca

Fuori dal tempo e a tratti anche dallo spazio, ecco Cucina di Casabella, il nuovo ristorante della Fattoria Lavacchio nel cuore di un suggestivo agriturismo. Sulle colline che sovrastano la Rufina si scopre un piccolo, elegante borgo, dove nella piazzetta si pranza e si cena con vista meravigliosa. Fuori dal tempo, perché sembra davvero di essere in uno di quei piccoli paesi da film dove viene rappresentata la vita campestre di un secolo fa, e dallo spazio, perché davvero ci si trova immersi in un paesaggio unico che fa dimenticare la città e le sue caotiche frenesie.

Annamaria Rubini è la Chef. Origini pugliesi, porta in tavola una bella dose di freschezza e originalità, inusuali per un locale così. Solitamente quando andiamo fuori porta, infatti, ci troviamo cullati dalla tradizione, mentre a Casabella siamo ben stupiti dal coraggio di un’innovazione eclettica e curiosa. Il menù propone ricette che strizzano l’occhio alla cucina toscana, ma quando si presentano sono mutate, arricchite da fiori edibili, marchio di fabbrica di Annamaria, con contrasti e accostamenti di sostanza. Una mano creativa che ama utilizzare al massimo il territorio dove opera, cogliendo – nel vero senso della parola – gli ingredienti dai campi vicini, utilizzando materie prime locali, se non addirittura di produzione propria.

In menù pappardelle, pici, tortelli, quaglia, galletto, fegatini e altre voci note a noi fiorentini. In questo caso però non sarebbe giusto descrivere i piatti, bisogna provarli per apprezzarli e valutarli. Una bella serata e cena che ci ha sorpreso positivamente. Il bello è stato soprattutto non sapere cosa aspettarsi. Nel weekend anche piatti di mare, un ulteriore spinta per andare a provare questa nuova cucina by Lavacchio, apprezzata azienda produttrice di vini biologici. Luogo ideale per una serata romantica, ma anche per un pranzo del weekend o una cena con amici o famiglia.


Un posticino carino per cenare? (i)Booh!

“Leo, te che sai tutto ci dici un’osteria buona, adatta all’estate, dove si mangia bene e non ci cannano?”
“iBooh”.
“Cosa dici? Boh???”
“No, ho detto iBooh!, ora ti spiego…”

Vai poco dopo il vecchio Teatro Tenda, oggi Tuscany Hall, e sulla destra vedi un parcheggio protetto dalle frasche e dalle siepi: da lì si accede al giardino che fronteggia l’Arno e si scopre sulla sinistra una curiosa palazzina di legno (loro la chiamano “chioschino), in stile vagamente scandinavo, su due piani, che ospita questa originale trattoria.
Nicola è l’autore della giovane impresa aperta effettivamente a pieno ritmo con la “fine” dei lockdown. Si svolge tra il piano terreno (cucina a vista, angolo bar e circa 20 coperti) e il piano superiore, nella terrazza coperta dove si cena all’aperto scegliendo da un menù scritto a mano sulla lavagnetta nera.
Nicola e la cuoca vantano esperienze in trattorie fiorentine storiche molto affermate e ad un certo punto della loro vita si sono uniti per questo sfizioso angolo di buoni piatti e porzioni generose nella periferia fiorentina poco oltre Bellariva.
Il sapore di mare prevale, almeno in estate, in questo menù dove colpiscono subito i piatti, davvero abbondanti, oltre che stuzzicanti e appetitosi. Chi gradisce freschezza e leggerezza può scegliere la grande fantasia di mare:  verdure, gamberi, totani, polpetti. Chi è davvero affamato non si può sottrarre all’incredibile orecchio di elefante sommerso di gustose patate fritte. Pici, paccheri e linguine aprono il menù: alla gricia; con n’duja e stracciatella; cacio, pepe, totani e gamberi. Anche una variante esotica con la fajita di pollo e verdure.
Perfetto per una seratina easy con amici, mangiando di gusto, auspicando un po’ di brezza dal fiume, tutto condito dalla simpatica accoglienza di Nicola.




iBooh
Via Enrico De Nicola 45/1 – 055 2398159 – 3920021403 – iboohfirenze.com
Prezzi: antipasti e primi 8-12, secondi 14-18, dolci 4.


C’è un nuovo Salviatino!

Il Salviatino ha riaperto le sue porte, pronto ad accogliere gli ospiti con nuove, esclusive proposte nella magnifica villa rinascimentale del XV secolo, una location esclusiva immersa nel verde delle dolci colline fiesolane.

LA NUOVA POOLHOUSE, nel parco con vista sull’orto biologico e l’oliveto, ospita ogni giorno dalle 12 alle 15 la cucina farm-to-table dello chef Riccardo De Prà. Legata al benessere, propone piatti semplici e ingredienti di qualità raccolti giornalmente nell’orto biologico della villa.

PROTAGONISTA DELL’APERITIVO, servito nel bar della villa o nel magnifico giardino, è la curiosa cocktail list di Lorenzo Uberti, Viaggi e Miraggi. Ogni proposta racconta un ricordo di viaggio, che dura il tempo di assaporare un sorso; i profumi sono quelli avvolgenti dell’estate, in un’elegante e raffinata atmosfera in cui niente è scontato.

MA IL MOMENTO PIÙ MAGICO È LA SERA, quando si può gustare una cena da Giacomo al Salviatino, sulla Terrazza sotto il cielo stellato di Firenze, o nella magnifica Sala Affresco. La tradizione di Giacomo Milano, da sempre animata da una grande passione per la buona tavola e per i piatti classici della cucina italiana, giunge ora a Firenze grazie allo chef Angelo Mancuso: un menu ispirato all'autentica tradizione italiana con materie prime di alta qualità ed estrema attenzione per i dettagli, che si uniscono ad una piacevole convivialità e ad un'atmosfera cordiale e accogliente.
Il Salviatino è un luogo davvero inaspettato, a soli 10 minuti dal cuore pulsante della città di Firenze, ma immerso nel verde e nella tranquillità di una location unica, in un’atmosfera in cui il benessere e il relax prendono il sopravvento sulla frenesia della quotidianità.

Via del Salviatino 21 – 055 9041111 – salviatino.com

Il Segreto di Vito

L’attesa è stata grande per tutti, non solo per food lovers! E finalmente ecco in pista il nuovo locale di Vito Mollica, CHIC NONNA in Palazzo Portinari Salviati. Aperto nella scorsa estate, ha subito acceso la febbre per riscoprire il luogo e ritrovare la cucina di uno dei nostri chef più amati.

Noi lo abbiamo provato una sera di ottobre cominciando nel salotto del Palazzo, al Bistro’ con un cocktail per prepararci al meglio alla vera esperienza. Anche qui si cena, con una linea diversa, più accessibile, sempre di rigorosa qualità, sia nei piatti che nel servizio. Stessa cucina, stesse mani, stessa materia prima.

Arrivati nella sala principale di Chic Nonna, spicca la graziosa e delicata fontana al centro che si staglia sul pavimento-mosaico vetrato. Colonne di pietra serena delimitano la sala, porticato sovrastato da affreschi rinascimentali. Splendidi i soffitti.

Si viene accolti da un servizio premuroso ma soprattutto preparato. Amouse-bouche - tre piccole delizie - solleticano subito l’appetito. Scegliamo il percorso degustazione, la Corte degli Imperatori, in alternativa uno vegetariano, altrimenti alla carta. Si comincia con astice blu al vapore, melone bianco e rapette per proseguire con risotto caprese con scampi marinati al basilico. Delicatezza ed equilibrio sono le due caratteristiche, nell’astice la delicatezza, nel risotto l’equilibrio. E non manca il gusto in entrambi!

Tra i piatti di terra i Tortelli ripieni di pollo bianco del Valdarno alla Cacciatora e per finire Maialino da latte, mandorle e cicorino all’aglione. Un viaggio sui confini della nostra tradizione per apprezzare come l’eccellenza della materia prima italiana non smarrisce la sua natura vorace e vivace in questo contesto extra lusso e gourmet.
Da menzionare anche altri due piatti, evergreen di Vito, quasi la sua firma: i Cavatelli “cacio e pepe”, gamberi rossi e calamaretti spillo marinati, una vera leccornia come le Capesante scottate e lattuga romana, due must del menu alla carta. Che dire poi della Ricciola di fondale ai carboni, fagioli e ricci di mare, un “secondo” che racconta al meglio il talento di Vito nell’esprimere tradizione, innovazione e gusto in un piatto.

Menzione d’onore per la sommelier Clizia Zuin e la carte dei vini, ampia e capillare e perfino indicizzata come appunto un vero libro! Per orientarsi al volo e al meglio nella cantina. Dulcis in fundo i dolci e il caffè. Con una versione di quest’ultimo da apprezzare direttamente al tavolo grazie ad un’estrazione scenografica che farà contenti tutti i creators di TikTok e Instagram (sui nostri canali oltre 55k view in un giorno solo ).
So torna sempre volentieri dove si è stati bene. Ed è quello che pensiamo salutando Vito Mollica e la sua brigata!

DICEMBRE:

Per eventi aziendali/cene di gruppo: Salotto Portinari Bar & bistrot, fino a 120 persone sedute, fino a 170 per standing cocktail. Sala Beatrice può offrire varie opzioni, dal grande tavolo unico in stile conviviale fino alla disposizione su più tavoli per un totale di circa 40 posti a sedere. Cocktail a passaggio possibili tra Sala Beatrice e Bar fino ad un max di 100 persone.
Chic Nonna di Vito Mollica. Se richiesto in esclusiva, può accomodare fino a 70 persone per eventi privati. È possibile, inoltre, organizzare cene aziendali ed eventi privati con capienza massima di 110 posti a sedere, dislocati tra Sala Beatrice e ristorante Chic nonna poiché le due sale sono unite tra di loro.

Pranzo di Natale: Chic Nonna 170 euro a persona vini esclusi, Palazzo Portinari Bistrot 110 euro a persona vini esclusi
Cenone di Capodanno: Chic Nonna 340 euro a persona vini esclusi, Palazzo Portinari Bistrot 220 euro a persona vini esclusi

LEGGI I MENÙ

CHIC NONNA
Palazzo Portinari – via del Corso 6 – 055 5353555 – bar e bistrò sempre aperto pranzo e cena – ristorante solo a cena (chiuso lun e mar) - chicnonna.com


Il concept ha come attori principali Stefano Cuoco, Amministratore Delegato Mine & Yours e Vito Mollica, Director of Culinary. Chic Nonna a Firenze è coordinata da Mollica assieme al Food & Beverage Manager David Bonissone e ai due Restaurant Chef Rosario Bernardo e Paolo Acunto. La squadra comprende anche Denis Giuliani e Lorenzo Baroni come Responsabili di Salotto Portinari Bar & Bistrot, Mark Ignatov e Davide Altobelli, in qualità di Responsabili di Chic Nonna; e Clizia Zuin come Sommelier. Tim Ricci è il consulente di Pasticceria. 

Mine & Yours Group ha scelto di affidare allo studio pratese b-arch - architettura di Sabrina Bignami e Alessandro Capellaro il delicato compito di rinnovare gli spazi destinati alla ristorazione di un luogo così carico di storia, ma che non vuole essere un museo. Qui, dove gli affreschi e i pavimenti originali sono veri protagonisti, lo studio dell’illuminazione ha avuto un ruolo fondamentale per creare un’atmosfera intima e accogliente in ogni ambiente. La realizzazione degli arredi su misura è stata affidata all'azienda veneta Francesco Molon, attraverso una rete di maestri artigiani. La progettazione delle cucine è stata, invece, gestita dal kitchen designer Andrea Viacava. Per piatti e accessori della tavola, il partner è Ginori 1735. 

Lo storico palazzo di via del Corso, eretto in luogo di un gruppo di edifici appartenuti a Folco Portinari, padre della musa dantesca Beatrice, dove ha soggiornato un giovanissimo Cosimo I de’ Medici e dove hanno gravitato importanti artisti del Rinascimento fiorentino, fà da sfondo al concept.

Il progetto s’inserisce in un’ottica di rivitalizzazione del centro storico fiorentino, per una città che vuole essere sempre più viva e fruibile, non solo dai turisti ma anche dai cittadini.
Vito Mollica:
"La cosa che più mi affascina di questa nuova avventura è senza dubbio l'idea di offrire ai fiorentini e a tutti coloro che, come me, amano questa città, uno spazio di socialità così iconico per la storia di Firenze e dell'Italia, in un modo assolutamente non convenzionale. Passeggiare in via del Corso e fare una sosta rigenerante a Palazzo Portinari, per ammirare i suoi splendidi affreschi e godere di un'atmosfera d'altri tempi, sarà un'esperienza memorabile che chiunque potrà avere il piacere di fare”. 

Chic Nonna c/o Palazzo Portinari Salviati - via del Corso 6 - 055 5353555 - tutti i giorni dalle 7.30 alle 24 - firenze@chicnonna.com - www.chicnonna.com 

Tre tappe gourmet sulla costa della Maremma

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
Osteria del Mare già Il Votapentole

Sulle braccia dello chef Massimiliano Ciregia sono tatuati una seppia e una cicala di mare. Sono sufficienti per comunicare l'amore carnale che questo chef nutre per la materia prima e il rispetto che le riserva in ogni suo piatto. Il locale è sulla passeggiata di Castiglione della Pescaia e si distingue per alcuni segni di design nel mood gustoso e genuino della trattoria tipica.

Insieme a Monica Zoi e Guglielmo Ciregia, ha riportato il profumo di sapori antichi in padella, anzi nel padellino. Infatti alcuni piatti sono serviti direttamente portando al tavolo la padella in rame dove si è cucinato la pietanza, così da non perderne essenza e sapore. Cacciucco, zuppetta di mare, gustose cicale, amatriciana di tonno con pici tirati a mano, gnocchi e ancora ancora, tutto in un avvolgente profumo. La cantina dei vini rispecchia a pieno la filosofia del locale che cerca di lavorare solo col pescato del giorno, quindi rispetto del territorio e le migliori etichette della Maremma.

Via 4 Novembre 15 - 0564 934763 - aperto pranzo e cena (chiuso lunedì) 35-45 euro vini escl
www.osteriadelmarecdp.it



FOLLONICA
OASI Ristorante sulla spiaggia


Una splendida terrazza sul mare, dal gusto raffinato e atmosfera luminosa, il menù di pesce offre i piatti che sono belli e buoni, così ben eseguiti che ovviamente sono un esplosione per il gusto e un piacere per la vista. L'intera esperienza è altamente istagrammabile! Lo chef Mirko Martinelli è l'anima di questo locale ed ama affermare che " le cose piu' straordinarie nascono dalle cose semplici ma è la fantasia a renderle magiche". Infatti c'è una sorta di magia nei suoi trionfi di crudi di pesce, o nei piatti della tradizione magnificate da tecniche moderne. Il Ristorante propone percorsi di gusto: "emozioni" con una selezione di 3 antipasti, oppure "il crudino" con variazioni di crudo del giorno, o il grand crudo... Ed ancora percorsi dove piatti freschissimi vengono eseguiti seguendo la stagionalità e la fortunata pesca giornaliera. Una prestigiosa selezione di etichette accompagna questi magnifici percorsi di gusto. Decisamente Cool.

Viale Italia 277 - aperto pranzo e cena (chiuso mer) 0566260008 cell. 333 3087454  www.ristoranteoasifollonica.it

SAN VINCENZO
Il Bucaniere

Una suggestiva terrazza sul mare che all’ora del tramonto si scopre davvero emozionante, pareti vetrate a vista e il suono delle onde che si infrangono. Due nomi fanno di questo luogo un fuoriclasse: l'architetto Massimiliano Fuksas che lo ha progettato e soprattutto il “bucaniere” Fulvietto Pierangelini, figlio d'arte alla scuola del celebre Gambero Rosso. In cucina attenzione totale alla materia prima, pescato del giorno e pescato dallo stesso Fulvietto, prodotti di terra a km zero dell'azienda agricola Agave della moglie Barbara: massime le espressioni di norcineria come la  strepitosa coppa, il culatello e la spalla. I piatti sono quelli della tradizione cucinati con grande tecnica. Da provare il ragù di mare e assolutamente qualsiasi pescato del giorno. Essendolo davvero apprezzerete come non mai l'esplosione di sapore. Un esperienza da veri professionisti del gusto. 


Viale  Marconi, 22 - 335 800 1695 - sempre aperto in estate - Prezzi antipasti e primi 16-20, secondi (pescato del giorno) 25, dessert 8.
www.ristoranteilbucaniere.com


Giulia Maria Ricci

La Nuova Stagione del Golden View

Noi fiorentini spesso non ci rendiamo conto, passeggiando in centro, di quanta bellezza ci circonda. Presi da impegni, ma soprattutto essendoci nati dentro, spesso non ci fermiamo ad ammirare. Per farlo ci può aiutare un pranzo con vista o una cena panoramica. E un luogo speciale è il rinnovato ristorante a due passi da Ponte Vecchio che già nel nome dice molto: GOLDEN VIEW!

Dal 2002 fa parlare di sé. Oltre 500 mq a picco sull’Arno con un intero lato affacciato su Ponte Vecchio, Uffizi e oltre. Durante la pandemia ne ha approfittato rifacendosi il look. L’atmosfera è rimasta fedele, improntata su arte ed eleganza, linee pulite e colori chiari. Il restyling ha avuto come obiettivo quello di integrare l’identità culinaria con gli ambienti. Ora dominano marmo di Carrara e legno di ulivo. Tutto è immerso in un mood composto e monocromatico. Il bianco con nuance fumo diventa il filo conduttore che guida lo sguardo e amplia gli spazi. Tre sale collegate da  ampie vetrate o singole aperture. Il tutto curato dall’architetto Nicola Maggiaoli (MIARCA Architecture) che ha interpretato la nuova visione del giovane titolare Tommaso Grasso, cresciuto tra queste mura, visto che proprio lui, allora ventenne, lanciò questo locale. Oggi, insieme alla moglie Sara Taccetti, ne cura ogni dettaglio e lo considera casa sua.
La proposta è articolata tra cantina, gastronomia, panificio e cucina.

LA GRANDE VETRINA DI VINI all’ingresso è uno scorcio del regno del Wine Manager “Sommelier Narratore”, come ama definirsi, Paolo Miano, siciliano di origine, mattatore di indole. Considerata la seconda più importante in centro si trova in un fondo del ‘400, temperata e predisposta alla conservazione. Firmata dall’architetto Marta Sansoni è nell’omonima via dei Bardi, sotto Costa San Giorgio. Circa 8.000 bottiglie da scoprire. Dai “Super Tuscans” (Sassicaia, Ornellaia, Solaia, Tignanello) ai “Brunelli” (Biondi Santi, Soldera, Poggio di Sotto) fino a etichette da terre apoco esplorate, dalla Nuova Zelanda alla Corsica.

LA GASTRONOMIA è curata da Steven Baldini: eccellenze del Casentino e rarità italiane e internazionali come il capocollo e il lardo di Mangalica, vera prelibatezza. Particolare anche la selezione di formaggi. Il pane è fatto in casa dallo specialista Michael Pellegrini in diverse versioni con farine particolari.

IN CUCINA CHEF PAOLO SECCI raccoglie queste anime e le esplicita in una proposta a 360 gradi tra mare e terra. Vista la stagione, il pesce ci ha fatto più gola, ma anche la carne merita attenzione. Tra gli antipasti tartare di storione bianco, bottarga di caviale e coste di bietole al wasabi e avocado e Tempura di scampi, spuma di patate e tartufo nero sono i nostri consigli. Da provare anche la tartara di reale di Fassona o un grande classico toscano: il cervello fritto. Un angolo speciale è per i crudi di pesce: assaggi di Sicilia con crostacei; Crudo con pesce e crostacei e Gran Plateau Royal.
Tra i primi Risotto Carnaroli invecchiato ai crostacei crudi di Sicilia e asparagi o Ravioli di rana pescatrice, cozze e lupini e bottarga di muggine. Ardua la scelta tra i secondi: Piccione d’Anjou ai fichi con millefoglie di patate e Fegato di vitella tostato al burro di nocciola con scalogni al cartoccio e indivia brasata, che sul fronte terra rubano la scena. Dal mare la scelta dalla vetrina ha sempre il suo fascino. In alternativa Filetto e guancia di baccalà Morro islandese al profumo di aneto con crumble di pinoli e scorza di limone e spinaci.
Una cucina raffinata e moderna che rispetta la tradizione in cui è immersa e la conduce per mano nel futuro.

GOLDEN VIEW
Via dei Bardi 58r – 055 214502 – da mer a dom pranzo e cena - www.goldenview.it

25Hours Hotel Florence: 8 settembre Opening Day

Apre mercoledì 8 settembre, all’inizio di Via del Palazzuolo, a due passi da Piazza SM Novella, nel dismesso immobile del Monte di Pietà, già Convento di San Paolino, 25HOURS HOTEL FLORENCE, un imponente albergo a tema ispirato alla Divina Commedia di Dante, che contiene ben 171 camere.

Curiosamente sono Dubai e Firenze le città in cui la 25hours Hotel Company – società fondata nel 2005 da Stephan Gerhard, Ardi Goldman, Christoph Hoffmann e Kai Hollmann, alleata dei francesi di AccorHotels – si appresta ad aprire. L’hotel fiorentino è il primo sul suolo italiano. Una scelta avviata ben prima dello scoppio della crisi e della pandemia, stimolata dal rilievo storico-artistico della città e dalla sua attrattiva internazionale. L’intervento è stato doppio: la riqualificazione del dismesso immobile del Monte di Pietà e la costruzione di un nuovo edificio, demolendo esistenti volumi. Il Progetto Architettonico è firmato da Genius Loci Architettura; gli interni sono invece disegnati da Paola Navone e ispirati alla divina Commedia dantesca. Il progetto ingloba la piazzetta antistante all’ex convento dell’XI secolo, comprende un grande cortile centrale e una family-room con piscina, una spa, una piccola palestra, una sauna, un ristorante e una bottega – bar.

Il cuore dell'hotel è il ristorante San Paolino sotto l'enorme cupola di vetro, una sorta di “giungla verde” fiore all’occhiello della designer Paola Navone. Attorno un verde cortile, un classico bar ed un tipico alimentari, bottega aperta al quartiere. In tavola moderna cucina italiana, con ispirazione dalle molte regioni del paese.

“Mangiare sotto la scenografica cupola di vetro. la più grande in un hotel cittadino – annunciano i proprietari - sarà un’esperienza unica: il “San Paolino“ si offre così come ottimo punto di ritrovo per ogni momento della giornata. E il Companion Bar accompagnerà gli ospiti dall'aperitivo ai drink a tarda notte e si candida a divenire uno dei protagonisti della vita notturna fiorentina”. Da scoprire anche la Bottega Alimentari: panini, snack, insalate, enoteca in collaborazione con il noto panificio S.Forno.
www.25hours-hotels.com/en/hotels/florence/piazza-san-paolino

Notti Stellate a Viareggio

Una Notte Stellata
Soggiorno al Grand Hotel Principe di Piemonte con esperienza gourmet al Ristorante Il Piccolo Principe 2 Stelle Michelin in Versilia.
Il pacchetto include:
    •    1 Pernottamento per 2 persone in una camera vista mare;
    •    Cena degustazione per due persone con 4 portate (acqua e caffè inclusi) by Chef Giuseppe Mancino presso il Ristorante Gourmet Il Piccolo Principe 2 Stelle Michelin, situato nella veranda al piano terra del Grand Hotel Principe di Piemonte con affaccio sul lungomare. Bevande non incluse;
    •    Prima colazione a buffet presso la sala colazione dell’hotel;
    •    Wi-Fi.
Validità: dal martedì al venerdì, dal 5 settembre al 8 ottobre 2022
 Prezzo totale per 2 persone: 650 euro. Prenota subito!


Settimana Stellata
Solo il martedì e il mercoledì fino al 5 ottobre 2022 è disponibile una cena stellata composta da 3 portate, dal dessert, da 1 calice di vino, acqua minerale e caffè al costo di 150 euro a persona.
La proposta è prenotabile dal sito del ristorante.

Il tutto nella raffinata location del Ristorante Gourmet Il Piccolo Principe 2 stelle Michelin, chef Giuseppe Mancino, nella suggestiva veranda dell’elegante Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio, al piano terra, affacciata direttamente sul lungomare cittadino.
Accolti in ambienti intimi ed eleganti, si vive un’autentica esperienza gourmet avvolti da un’atmosfera rilassante e piacevole. La veranda è uno spazio ampio e luminoso, la location per antonomasia dell’alta cucina.
Ma anche un contesto dedicato all’arte dove si ammira l’installazione artistica Setole di Francesca Pasquali, con opere colorate realizzate utilizzando filamenti di spazzole sintetiche.


 
Una location di grande appeal a cui si affianca una cucina ricercata, creativa, sempre tesa alla ricerca dei sapori e con grande attenzione al dettaglio. Un percorso che passa inevitabilmente dalla scelta della materia prima, che predilige sempre l’eccellenza e il rispetto di alti standard di qualità e sostenibilità. È per questo che la maggior parte dei prodotti utilizzati nella cucina de Il Piccolo Principe provengono da un orto locale della “Biodinamica Mediterranea”, azienda familiare che adotta metodi di coltivazione all’avanguardia basati sulla biodinamica.
Il risultato è rappresentato da materie prime di alta qualità ottenute rispettando l’ambiente, senza l’utilizzo di sostanze chimiche.
L’esperienza “Settimana di Stelle” è disponibile in edizione limitata. Prenota subito!

Grand Hotel Principe di Piemonte - Piazza Giacomo Puccini, 1, 55049 Viareggio (LU)

Rixò: la cena è anche una festa

C’è la memoria di una stagione disincantata e scatenata nell’anima creativa di RIXO’, nuovo ristorante fresco d’inaugurazione a Prato. Non a caso nasce dalle ceneri della storica discoteca Tina Pika, ridisegnato con una penna molto riconoscibile, quella sempre affascinante nel mondo della nightlife dell’interior design Fabio Madiai.

Il nuovo locale, creato dagli imprenditori Andrea Guarducci e Massimo Martelli, è un dinner club che mette in piacevole sequenza l’aperitivo al banco dell’american bar, la cena alla carta nel grande open space, il dj set che cresce con il passare delle ore. Quindi un vero e proprio risto-night dove, va subito detto, la cucina non è in secondo piano come in tanti locali “cugini”. Al contrario, alla nostra prova, è risultata molto gustosa, piatti ben definiti, sapori intensi.

 


Tra gli antipasti spiccano lo sformato di carciofi morelli con coulis di pomodorini gialli e l’uovo pochè croccante su vellutata di cavolo nero: tra i primi abbiamo scelto i tortelli di patate al ragù bianco di chianina e salsiccia di Cinta, impeccabile! Vi tenteranno anche i tagliolini al tartufo, i ravioli ricotta e ortica, i paccheri alla crema di zucca arrostita… Gagliardo e intenso il petto di faraona in porchetta cotta a bassa temperatura con lardo di montagna alle erbe aromatiche, ma il pezzo forte sono i filetti, l’entrecotte, la bistecca dal forno josper, carni di ottima scelta, cotture esatte, gusto vibrante. Anche pizzeria, con alcune specialità gourmet. Discreta carta dei vini e dei cocktails.

Da ricordare l'anima green del progetto: compensare totalmente l'impatto ambientale del locale, partendo dall'utilizzo di energia 100% rinnovabile fino ad arrivare ad ottenere la certificazione dall’associazione Save the Planet, per la quale tutta la filiera di acquisto delle materie prime deve essere a CO2 compensata.
Ottimo esordio, avanti così!

RIXÒ RESTAURANT
Via Valentini 39 - 59100 Prato - 0574 727019, info@rixorestaurant.it - Orari: 19-02 - rixorestaurant.it/
Prezzi: antipasti e primi 13/16, secondi 20/25, dessert 6/7




Sfida Gourmet dal cuore della città Felsinea

In principio erano tortellini, polpette, tagliatelle, passatelli…. Ma qui le icone del gusto e della tradizione bolognese sono solo una delicata citazione immersa in delicati amouse bouche che si dispiegano in tavola come un gentile ricordo, una miniatura di sapori che lasciano presto il posto ad altre, nuove sensazioni.

Siamo al Ristorante I Carracci, cuore gourmet del mitico Grand Hotel Majestic già Baglioni, l’albergo storico più prestigioso di Bologna, a due passi da Piazza Maggiore. Qui, con la guida del giovane chef Guglielmo Araldi si è imboccata con decisione una nuova strada, ambiziosa ma all’altezza della bellezza storica dell’ambiente, la celebre sala affrescata con la rappresentazione del mito di Fetonte, e del prestigio dell’hotel diretto con piglio impeccabile da Tiberio Biondi.

Alla prova della tavola un menù di ricerca che punta sui sapori e i profumi mediterranei. La scelta è essenzialmente tra due linee – “il mare” e “a spasso nel bosco” - percorsi eleganti nei quali prevale sempre una centralità di sapori riconducibili all’alimento principale che definisce il piatto, senza alchimie e sovraesposizioni di sapori. Può essere un gambero rosso, un tagliolino, un tortello di scorfano, un filetto di dentice, ma anche una faraona, un risotto “Riserva San Massimo”, il piccione…

Alimenti di prima scelta, con richiami al territorio quando possibile e necessario, in piatti ordinati e moderni, dai sapori netti e centrati frutto di idee chiare, nitidezze delle scelte per non parlare dell’impeccabile servizio coordinato dal maitre di sala Paolo Manoni. Carta dei vini in formato libro e con ricchissima scelta di proposte dall’Italia e dall’estero. Bella la carta parallela delle acque.
Insomma è un classico, ma contemporaneo: what else?

IL NOSTRO MENU’ DEGUSTAZIONE
Benvenuto dello chef
Gambero rosso, passion fruit, yuzu, mandorla e caviale
Tagliolino al burro di Normandia, agrumi e bottarga
Tortello di scorfano, salsa aromatizzata al limone, aglio nero di Voghiera, frutti di mare e cerfoglio
Dentice, rape, cavoli e bagna Cauda
Pre dessert
Mandorla, melograno con gelato al latte di montagna
Petit four

I CARRACCI

Grand Hotel Majestic "già Baglioni"
via Indipendenza 8 - 051 225445 - grandhotelmajestic.duetorrihotels.com – prezzi €€€€


Casa Barone: Un Bistrò-Boutique!

È il nuovo concept che si scopre in un angolo insolito di Sesto, un'oasi di design che desta stupore e curiosità. Grandi vetrate griffate col simbolo di Barone, una istituzione della pelletteria e moda fiorentina, che ha mantenuto alta la sua qualità e artigianalita' cogliendo le tendenze e i cambiamenti del settore. E chissà che questo loro nuovo concetto di locale non apra la strada ad un nuovo trend.

Nato nel pieno della pandemia da una chiacchierata tra Luciano Tisi e Massimo Romolini che hanno voluto unire le proprie esperienze in questo innovativo bistro-boutique. Dalle parole ai fatti. All'esterno una rigogliosa urban jungle: palme, banani, luci suggestive che scaldano l'atmosfera serale, spesso accompagnata da musica dal vivo. Un dehors glam accoglie con gusto lounge e da qui arriviamo all'interno dove pareti Savage Glam incorniciano il Bistrot che si fonde con la boutique. Nuova collezione e pezzi unici da osservare mentre si gusta un cocktail o o si cena. Anima non trascurabile del locale è la squadra, tutta al maschile: giovani bartender e camerieri dal gusto hipster, guidati dal timoniere Luciano, un sorriso che conquista per guidarvi tra selezioni di etichette e innovative mixology (un esempio? "cambio colore scelgo viola": gin - infuso di butterfly pea - sciroppo di zucchero – limone). Da provare.



Ma veniamo al pezzo forte, la cucina dello Chef Stefano Loardi. Mano d'artista e notevole tecnica, con gusto (moderato) dell’innovazione e passione per le cucine del mondo, da cui estrae ispirazione e creatività con materie prime eccellenti. Noi ci siamo affidati al “percorso al buio” dello Chef, spaziando dal salmone Glovlax scandinavo con barbabietola e yogurt al petto d'anatra con miele e lavanda agli spaghettoni con tartare di gambero blu e burrata; dai cappellacci su crema di riso allo zafferano ripieni di brasato a una rivisitazione del risotto alla milanese che conquista al primo boccone. Ed ancora tartare di fassona con nocciole, Carrè di cinghiale con coulis di Guinness e cece nero, e il Gado Gado di Tonno, trancio con arachidi, latte di cocco e mix di carote e cipollotto per un tuffo in Thailandia. Dulcis in fundo Barone's Gentleman, un sigaro di cioccolato con panna affumicata al whisky e vaniglia; o Namelaka, cremoso al cacao con frutti di bosco e riso soffiato.



Concept, atmosfera, gusto e la spensieratezza di un ambiente informale ma glam.

Giulia Maria Ricci

CASA BARONE
Sesto Fiorentino – via degli Olmi 65 – 055 0495968 – aperto 12:30 15:30 / 18 01 – sab 18-02 (chiuso dom) baronebistrot@baronefirenze.it

Come in Famiglia a San Rocco a Pilli

Spesso quando ci sediamo a tavola, in un nuovo ristorante, siamo incerti tra l’aver scelto bene o male. Mi piacerà questa cucina? Troverò conforto nel mio pasto? Per questo a molti piace tornare dove si sta bene. Si conosce il menù, si sa già cosa ordinare, nessuna sorpresa.

Ed è quello che è successo a noi quando siamo andati a trovare la famiglia Civale, che dopo anni alla trattoria da Ginone in via de’ Serragli ha deciso, con coraggio e intraprendenza di cambiare aria. Vicino a Siena, a San Rocco a Pilli, hanno trovato un nuovo attracco per la loro idea di cucina e di ristorante. Non senza fatica hanno assemblato una nuova squadra e si sono lanciati in questa avventura a capo chino.

Da Cristian ai Girasoli è il ristorante adiacente a un hotel immerso nel verde, ben posizionato per chi ha in programma una gita in quel territorio e per chi trova conforto nella nostra cucina. Si cena, durante la bella stagione, in una graziosa veranda con vista sui colli senesi, mentre per l’inverno ci aspetta una grande sala circondata da ampie finestre che garantiscono ottima luce e una notevole vista. Cristian Civale non ci sorprende, ritroviamo infatti le sue specialità, fatte di sapori nostrali e porzioni generose.


I pici alla Cristian, le pappardelle al ragù di Chianina, gnocchi fatti in casa con vongole e bottarga sono i primi più succosi. Tra i secondi il coscio d’anatra con patate e riduzione ai lamponi e vinsanto o la bistecca di capocollo di Cinta al Brunello con funghi. Capitolo a parte sui piatti di mare, ai quali qui dà notevole spazio: paccheri alla puttanesca di tonno, polpo piastrato con caponata in agrodolce, calamaro ripieno, tonno piccante al tartufo con fagiolini agli agrumi. Novità le pizze che vanno a completare un’offerta gastronomica a 360 gradi.

Già apprezzato e affollato dalla gente di zona è sicuramente una destinazione più che valida anche per festeggiare compleanni, occasioni speciali o cene aziendali.


DA CRISTIAN AI GIRASOLI
via Grossetana 170, San Rocco a Pilli (SI) – 0577 1503090 – infoaigirasoli@gmail.com



Ottone fa Festa!

A pochi passi dalla rutilante via Gioberti/Piazza Beccaria, fresco d’apertura,  OTTONE - Cucina Italiana è il nuovo ristorante creato da Daniele Pis Martini, imprenditore appassionato che nello scorso anno ha portato al successo l’Osteria dei Naviganti in quel del Campo di Marte, insieme al direttore Alessio Niccoli.

ll locale si svolge in profondità in tre sale contigue (l’ultima è quasi un privè per cene di circa 20 persone), e da un giardino interno.
In menù la Toscana più buona con affettati al coltello e pasta fresca fatta in casa, tra i secondi la tradizione carnivora italiana con filetti, ossobuco e la Milanese. 

EVENTI SPECIALI: 

CLASSICO ITALIANO
Giovedì 14 marzo serata speciale con il Piano Bar di Ruggero
, si canta e si sventolano i tovaglioli. 


OGNI MARTEDÌ


Via Pietro Colletta 26r – 055 4931975 – aperto pranzo e cena – info@ottoneristorante.it - www.ottoneristorante.it – prezzi €€ 

Ottone, un nome, un programma - Recensione gennaio 2024

Cominciamo l’anno nuovo con una buona notizia... A pochi passi dalla rutilante via Gioberti/Piazza Beccaria, fresco d’apertura, ecco OTTONE - Cucina Italiana, nuovo ristorante creato da Daniele Pis Martini, un imprenditore appassionato che nello scorso anno ha portato al successo l’Osteria dei Naviganti in quel del Campo di Marte, insieme al direttore Alessio Niccoli.


La nuova sfida è assai diversa. Battezzato nel nome di un celebre artista fiorentino, Ottone Rosai, e di un altrettanto suggestivo metallo, l’ottone appunto, il locale si svolge in profondità in tre sale contigue (l’ultima è quasi un privè per cene di circa 20 persone), e da un giardino interno. È distinto dai colori del blu cobalto, oro e con molte finiture in ottone, un ristorante fiorentino di nome e di fatto dove non mancano tutte quelle cose buone che ci piace mangiare, senza figurine e infingimenti. Un ristorante “borghese”, familiare, che rinnova la tradizione della nostra cucina.

Il menù si apre con una serie di antipasti, da “imbarazzo della scelta”. Ecco le nostre “incertezze” golose: Le riserve di Ottone al coltello per cominciare: Grigio del Casentino, Cinta senese, Nero calabro dell’Aspromonte, Mortadella di Prato, Sbriciolona di Scarpaccia. Ma anche Parmigiana di melanzane, le Polpette di lesso rifatte con il pomodoro, l’Uovo al tartufo bianco, lo Sformatino con fonduta di Castelmagno…

I primi piatti sono solo di pasta fresca: anche qui tradizione a go-go con quel tocco che ci attira. Tortelli di patate alla casentinese con ragù alla bolognese, Risotto acquerello al barolo, Gnocco di patate mascalzone e noci, Picio al ragù bianco di coniglio, immancabili Tagliolini al tartufo bianco.
Tra i secondi spiccano la Milanese con l’osso e l’Ossobuco con riso al salto, poi filetti e carni bianche.
Dolci nella tradizione del comfort food più classico: dal Tiramisù alla panna cotta, dalla tartaten al Cheese cake. Il cioccolato nel tortino o nella classica torta bassa e compatta.

Si beve bene con scelta di gusto tra le mille e più cantine italiane, non mancano scoperte, proposte e conferme. Ehi Ottone, noi stiamo arrivando!

Via Pietro Colletta 26r – 055 4931975 – aperto pranzo e cena – info@ottoneristorante.it - www.ottoneristorante.it – prezzi €€€ 

Veg, We L’OV

Verdeggiante, allegra, colorata, avvolgente. Bella si, decisamente. L’Osteria Vegetariana (L’OV) può essere a giusto titolo considerata la regina di quella riserva indiana della ristorazione che è la cucina veg in città e non solo. Per l’ambiente, davvero incantevole; per la cucina, che si sottrae con ironia e mestiere alle proposte più ridotte del genere per sconfinare qua e là con creatività non banale in proposte di notevole gusto.

Nella Piazza del Carmine svuotata di molta vida - tanti ricorderanno le vibranti notti del Dolce Vita - restituita ad una quiete silente, le piante verdeggianti e i bagliori colorati dell’Osteria Vegetariana raccolgono con discrezione il testimone acciaccato della Firenze più innovativa. Non è un caso che il locale sia un’invenzione di Simone Bernacchioni, già enfant prodige della nightlife fiorentina (creatore di Angel, Doris, Colle Bereto, Quinoa – raramente ha sbagliato un colpo) che con guizzi di intelligenza ha saputo individuare una strada audace, seducente e convinta per affermare il successo della ristorazione vegetariana in città. Il locale è spesso sempre pieno, ci vanno molto i fiorentini, soprattutto le fiorentine!

Menù estroso per vegetariani, ma anche vegani e intolleranti al glutine. Piatti ben curati nella presentazione, si ispirano alla cucina regionale e a quella etnica, con esiti ottimi. Tra i partner fornitori spiccano i prodotti e i formaggi della Fattoria Triboli (Impruneta, motto “In Olive We Trust”!). Lo chef è il bravo Danilo Dispoto, dalla fondazione ai fornelli de L’OV. Carta dei vini un pochino ristretta, consigliabile arricchirla! Prezzi ottimi: antipasti 12, primi 14, secondi 18 , dessert 6.



LE SPECIALITA’ CHE DOVETE PROVARE i nostri piatti cult di questa osteria:

Millefoglie di pane croccante, fagioli piattellini, cavolo nero e EVO della Fattoria Triboli
Sushi Sano Sushi Vegetariano & Sashimi
Formaggi Camembert vegani con mostarda di frutta
Ceviche di avocado

Vellutata di carote e zenzero con tortellini ripieni con tofu, capperi e pomodori secchi
Chitarra di pasta fresca al tartufo nero
Lasagne di verza e patate alle erbe aromatiche e formaggio
Riso “Vialone Nano” su funghi gallinacci
Ravioli di magro al burro, salvia e Parmigiano Caseificio Verde

Parmigiana melanzane
“Salsicce” di riduzione di vino Montepulciano e purè alle castagne
Tempura mista di verduire con salsa ratara
“Filetti” al pepe verde con patate al rosmarino

Sefardita di mandorle e arancia con crema yogurt
Mousse ai frutti rossi con crumble
Crema catalana vaniglia
Cheese cake ai frutti di bosco

L’Osteria Vegetariana - Piazza del Carmine 4r, Firenze - 055 2052388 – aperto a cena (chiuso dom) - info@osteriavegetariana.it - www.osteriavegetariana.it

L’ORA del Veg

In via San Zanobi angolo via delle Ruote, abbiamo scoperto questo vivace locale dall’anima veg. Una piacevole sosta di gusto per superare l’idea che in un ristorante vegetariano/vegano non si possa godere di piatti gustosi e riempirsi lo stomaco!

Accoglienza calorosa grazie ad Alcide, responsabile di sala e nel settore da tempo. Arredi gradevoli, pareti con murales colorati, pavimento e sedute sobrie. Tavoli in legno che riprendono il parquet, sedute di design in velluto e comodi divanetti. Si può venire sia in coppia che in gruppi, il mood è quello del locale adatto per ogni occasione. Tre ambienti: uno all’ingresso con tavolo comune, la sala principale e una più appartata per un totale di 40/45 coperti. In cucina chef Diego Babboni che ha trovato qui il posto giusto per sviluppare la sua vocazione di Healty Food Chef.

La proprietaria Rossella Bartolozzi è la CFO di Probios, azienda fiorentina leader nel settore bio alimentare. Ha fortemente voluto creare questo ristorante dove poter proseguire la sua mission: educare le persone ad una alimentazione sana e sostenibile, senza rinunciare al gusto. Va da sé che le materie prime sono fornite principalmente proprio da Probios. Un bel biglietto da visita. Il resto ce lo mette lo chef con le sue contaminazioni, in un menù che incuriosisce e stimola da una parte e rassicura dall’altra.


La filosofia bioveg incontra quella fusion e dà vita a piatti di gusto e sostanza. La creatività non manca e si rivela sia nei piatti più elaborati che in quelli più semplici. La filosofia bioveg però non è solo sul cibo, ma in generale su tutti i prodotti che passano dal locale come ad esempio i detersivi, complementi di arredo ecc. Da segnalare anche la vivace attività con eventi speciali che ogni mese portano musica dal vivo e menù degustazione.

Visto il periodo ci preme sottolineare la ricca varietà di soluzioni per cene aziendali, di gruppo, in famiglia o con amici con 4 menù che vanno incontro a diverse esigenze di prezzo e portate.

La carta dei vini, curata da Alcide, tiene conto dell’identità del ristorante con etichette insolite ma non per questo meno valide.

Prezzi: antipasti da 9 a 18 euro, primi da 9 a 14 euro, secondi da 13 a 16 euro, dolci 6/7 euro.



PIATTI DA PROVARE:
1 Pan Bao caldo con verdure fresche
2 Flan di rape rosse con crema di radici e ceci croccanti
3 Maccheroni di grani antichi all’uovo mantecati al ramen con burratina erborinata e pera alla curcuma
4 Agnolotti di farina di castagne e ricotta del pastore della Calvana con erbette, fumghi e melograno
5 Sedano rapa cotto a bassa temperatura con miele e paprika, verdure fondenti e fumghi saltati
6 Tondo Doni di Michelangelo con salsa alla senape al miele e purea di cavolo
7 Mousse al cioccolato bianco con crumble al cioccolato fondente

ORA
via S. Zanobi 126r – 055 4633414 - tutti i giorni a cena, chiuso dom – orafirenze.it – ph credit Filippo Mugnaini (filippomugnaini.com)

Primavera da Martarè!

Notizie del mese (marzo):

dalle 12 alle 15, da martedì a venerdì, oltre al consueto menu alla carta, c’è PRANZOGANZO: un piatto allegro, composito, gustoso, bello da vedere e buono da mangiare, con pesce o carne o vegetariano, più acqua, un bicchiere di vino e caffè a 18 euro. 

La cena/evento è martedì 26 marzo dedicata alla primavera e quindi ai sapori e agli aromi della nuova stagione. Come antipasto quiche con asparagi, seguita da gnudi di ricotta e erbe spontanee in salsa di piselli; quindi un rosti di patate farcito con ortaggi grigliati e pecorino; chiude panna cotta e coulis di fragole. 35 euro, vini in abbinamento compresi

Il locale è una storia di cucina, passione, dedizione. Marta e Massimo ne sono anima e corpo a pochi passi dalla SS Annunziata. 

Chiuso da lunedì 4 a lunedì 11 marzo 2024

Via degli Alfani 91r - 055 2396466 - 339 4252115 - da mar a dom, pranzo e cena – martare.it – prezzi €€

RECENSIONE GENNAIO 2023

Sono qui da molti anni, in principio come sola gastronomia. Oggi invece un caldo salotto, dove fermarsi a pranzo o a cena e godere di un’atmosfera classica arricchita da elementi di design: sedute, lampade e tavoli. Un contesto che ben introduce all’identità culinaria di Massimo: creativa, spontanea, concreta.


Il menù cresce su radici toscane con ingredienti e ricette tipiche come il crostino di fegatini o la tortina di ceci o ancora il risotto al Vin Santo e i tortelli della Val d’Elsa. Ma anche piccione, tartare, baccalà e polpette. Ogni piatto è arricchito dal tocco dello chef sia in alcune tecniche, che nell’utilizzo di elementi e ingredienti che elevano la tradizione in qualche cosa di contemporaneo. In carta prevalgono elementi di terra, ma non mancano anche sfiziose scelte di mare come gnocchi di patate, senza farina e uovo e per questo cotti al vapore, con calamari spillo e limone. I piatti sono espressi e si possono abbinare ad una ricca scelta di vini con etichette anche di nicchia.
I dolci sono tutti realizzati in casa. Impossibile non citare la mitica Martarè, la torta al cioccolato spolverata di cacao che ha reso celebri Massimo e Marta nel mondo della pasticceria fiorentina e che qui si gusta accompagnata da una pallina di gelato home made.

Anche il pane - aiutateci a dire buono - è realizzato in loco con lievitazione naturale. Tanto buono da essere quasi pericoloso in quanto è praticamente impossibile non finire l’intero cestino prima che arrivino i piatti, ma d’altro canto ci sembra una delle migliori amuse-bouche che un ristorante possa offrire!

Da segnalare anche al possibilità di acquistare prodotti da portare a casa come confetture, biscotti e altre leccornie.



PIATTI DA PROVARE
Croissant con crostino toscano di fegatini, al Vin Santo DOC del Chianti
Piccione farcito al forno, funghi e crema di tobinambur
Gnocchi di patate senza farina e uovo, con calamari spillo e limone
Risotto al Vin Santo “Belcaro” doc del Chianti Classico con funghi e caciocavallo
Tartare di Fassona con aceto dolce al miele
Polpette di manzo e patate in salsa di pomodoro e ortaggi
Baccalà in salsa di uva, pomodoro e pinoli

Un Borgo Antico in Santo Spirito

Un locale storico, una piazza iconica, un binomio vincente. A Firenze in Piazza Santo Spirito il Borgo Antico è un’istituzione, basti pensare che in questi locali da sempre si è servito cibo. Un punto di riferimento che da oltre 30 anni serve ricette consolidate tra comfort food della tradizione e pizze. Questa storia si percepisce appena si entra, anima forte e in continua crescita. E’ dal 1990 però che la gestione attuale ne ha preso il controllo, rappresentata oggi dal sempre presente e fiorentino DOC Andrea Melani.

Qual è il segreto del vostro successo?
Costanza, location, qualità e essere sempre al passo con i tempi.

Piazza Santo Spirito è da sempre al centro dell’attenzione. Com’è cambiata negli ultimi anni la situazione?
In meglio, rispetto a prima, tra spacciatori, tossici e risse. Oggi bella gente, belle ragazze… soprattutto grazie alla continuità dei locali come il nostro e alla costante ricerca di qualità in ogni aspetto.

In tutti questi anni al timone di Borgo Antico quali sono i cambiamenti che hai notato nel vostro pubblico?
Prima di tutto generazionale, c’erano nonni e i genitori, oggi i nipoti che sono magari più inclini verso piatti come il crudo di pesce o la tartare di manzo, prima erano contenti con uno spaghetto alle vongole! Questa cosa viene dietro anche ad un altro aspetto, ovvero il divertimento a tavola. Oggi i ragazzi cercano festa anche in un ristorante: musica, canti e balli fanno parte delle nostre serate, lontani dalle proposte gourmet di infinite portate che alle volte risultano forse noiose…

Un aneddoto, uno sketch o qualcosa di particolare che ti è capitato di vedere durante il lavoro.
Vi racconto quello che diciamo sempre a tutti: se siete stati bene ditelo a tutto il mondo, se siete stati male ditelo a noi così potremo rimediare e magari non commettere gli stessi errori.

Il vostro “piatto forte”, la vostra “specialità”…
La Fiorentina ce la giochiamo con tutti, c’è un’attenzione particolare ad arrivare al 26esimo, 27esimo giorno di frollatura e ogni giorno tenerla in rotazione. Secondo me, ma soprattutto secondo i nostri clienti, abbiamo la migliore Fiorentina a Firenze. Poi Pici alla Carbonara con tartufo: poco uovo e poca pancetta ma tanto tartufo, e anche l’antipasto di mare caldo.

Facci venire l’acquolina in bocca con i piatti salienti del menù di stagione.
Avocado toast con stracciatella e semi di zucca; aringa con i ceci; vellutata di zucca; tagliata di carciofi.

La Vostra cucina spiegata con poche parole semplici a chi ancora non vi conosce…
Tradizionale toscana ma rivista con un tocco internazionale. Ad esempio l’avocado adesso è presente in insalate e antipasti. Cerchiamo di avere un equilibrio tra quelle che sono le nostre radici e quello che è anche il gusto e le abitudini di parte del nostro pubblico.

Un ingrediente o un piatto sopravvalutato?
Il sushi e il crudo di pesce.

Un ingrediente o un piatto sottovalutato?
Aringhe, acciughe.

Firenze e provincia a tavola? Un parere sulla nostra ristorazione…
Abbiamo tantissimi colleghi di alto livello con cui io mi relaziono e da cui prendo consigli e ne do. A Firenze ci sono 20/25 locali storici che continuano con costanza e passione, vedo però anche tanta emergenza, disturbatori di mercato, che poi fanno un po’ male a tutti perché dall’apertura alla chiusura spesso passano appena sei mesi, che però bastano a non pagare il fornitore, creano confusione e allungano il giro. Non voglio dire che debba essere una lobby chiusa, ma mi pare che ora si sia sconfinato. In questo mestiere c’è amore, passione, fatica e poi forse dopo vengono i guadagni. Spesso alcuni pensano al contrario.

BORGO ANTICO

Piazza Santo Spirito 6r – 055 210437 o WhatsApp 328 8424301 – aperto tutti i giorni dalle 11 alle 1 – borgoanticofirenze.com



RECENSIONE GENNAIO 2023

Un locale storico, una piazza iconica, un binomio vincente. A Firenze in Piazza Santo Spirito il Borgo Antico è un’istituzione, basti pensare che in questi locali da sempre si è servito cibo. E’ dal 1990 però che la gestione attuale ne ha preso il controllo, rappresentata oggi dal sempre presente e fiorentino DOC Andrea Melani.

Un punto di riferimento che da oltre 30 anni serve ricette consolidate tra comfort food della tradizione e pizze. Questa storia si percepisce appena si entra, siamo in uno di quei locali dall’anima forte e in continua crescita. Gli ambienti sono dominati da tonalità scure che avvolgono e luci soffuse che creano intimità. Tre sale: all’ingresso, laterale e una saletta interna. Il main stage però è in piazza con i tanti tavolini affacciati sulla chiesa. Qui, soprattutto durante la bella stagione, pulsa il cuore del locale. Considerando la posizione ci si trova immersi in un pubblico straniero ma non solo. E’ infatti anche punto di ritrovo e di riferimento per molti fiorentini, un porto sicuro dove riassaporare la tradizione in un contesto vivo e vivace. Un bel mix.

La cucina ha da tempo consolidato un certo standard e come si dice spesso in termini sportivi, squadra che vince non si cambia. Alla guida Marco Cabras e Olmo Gozzi che ogni 3-4 mesi apportano modifiche a una carta di piatti extra con ricette che seguono l’alternarsi delle stagioni. Uno dei punti di forza, e al tempo stesso una caratteristica unica, è l’orario continuato dalle 11 alle 1, sette giorni su sette. Un’indicazione ulteriore di come al Borgo Antico abbiano sposato quell’idea di locale internazionale, sempre aperto. Identità che si concretizza anche nel dopo cena visto che qui si viene anche per un cocktail.

Un locale che è rimasto negli anni fedele a sè stesso e alla vera anima di Firenze: accogliente, divertente. I piedi piantati in terra e lo spirito tendente al cielo.



I PIATTI DA PROVARE
Antipasto di Mare Caldo
Linguine alle Vongole veraci nostrali
Risotto con scamorza e zucchine
Pici alla carbonara con tartufo
Gnocchetti con gamberi, pesto di pistacchio e stracciatella di bufala
Bistecca alla fiorentina
Hamburger imperiale
Pizza bianca con gorgonzola, noci e composta di fichi
Pizza rossa con a crudo burrata al tartufo e prosciutto di Parma
Cheese Cake, ricetta segreta del Borgo

BORGO ANTICO
Piazza Santo Spirito 6r – 055 210437 o WhatsApp 328 8424301 – aperto tutti i giorni dalle 11 alle 1 – borgoanticofirenze.com

San Valentino sul... LUNGARNO

Caffe’ dell’Oro
Caffè Italiano contemporaneo che vanta una posizione davvero privilegiata, con vista in prima linea su Ponte Vecchio, da godere nelle belle giornate anche dai suoi sette salotti esterni. Il menu offre una doppia anima per accontentare gli amanti della tradizione, così come i gusti più internazionali: da non perdere il Fusilloro con zafferano e gamberi rosa, oppure la tartare di avocado o l’ormai iconico Tiramisù toscano….la vista meravigliosa è offerta dalla casa. 

Per San Valentino con un menu di delizie esclusivo firmato dallo chef Antonio Minichiello
Lungarno degli Acciaiuoli, 2P – 055 2726 8912 – WA 342 1234 710 - tutti i giorni dalle 7 alle 24 - oro@lungarnocollection.com – www.caffedelloro.com - prezzi €€€

Picteau Bistrot & Bar
Il COCKTAIL BAR con la carta creata da talentuosi giovani barman, si affianca al BISTROT con un nuovo menu firmata dallo stellato Claudio Mengoni. La proposta spazia dalle proposte più golose (ottimi i teaser di pizza gourmet o il Picteau signature burger) fino ai più classici piatti della cucina mediterranea (gnocchi al limone, rombo, broccoli e bottarga o la parmigiana di melanzane, davvero ottimi!). Pochi tavoli (sia interni, che esterni), con prenotazione obbligatoria, per godere di una vista unica in prima linea su Ponte Vecchio con affaccio diretto sull’Arno, proprio come se si fosse su una barca. 

Per San Valentino una proposta speciale a la carte dedicata agli innomarati!
Borgo San Jacopo, 14 – 055 27264996- WA 342 1234 710 - tutti i giorni dalle 7 alle 24 - picteau@lungarnocollection.com - www.lungarnocollection.com  - €€€

Caorlotta sul Mare

Pietro Benvenuti e Alika Antoniolli sono una giovane coppia che da Caorle, piccola città di villeggiatura sull’Adriatico a mezz’ora di auto da Venezia, si sono trasferiti nella culla del Rinascimento, in riva d’Arno, su Lungarno Vespucci. E’ qui che hanno ritrovato un qualcosa che potesse ricordare loro il mare. A Firenze c’è l’Arno, non proprio la stessa cosa, ma una posizione felice per cimentarsi nella cucina di pesce.

E’ così che nasce l’Osteria CAORLOTTA. Con il cambio stagione nuove materie prime e nuovi piatti in menù: moeche, calamaretti spillo, canestrelli, proposte nuove come anche gnocchi con il granchio, gamberi in pasta filo e molto altro da scoprire…

OSTERIA CAORLOTTA
Lungarno Amerigo Vespucci 34r – 345 1691689 o 328 5893043 – da mar a dom pranzo e cena (chiuso lun) prezzi €€

INTERVISTA CHEF: Pietro Benvenuti - Marzo 2023

Veneto e Toscana: si potrebbe dire che hanno poco in comune, a parte il linguaggio schietto e colorito. Una cucina di mare contro una radicata nella terra, vino rosso e vino bianco, Spritz contro Negroni. Tante differenze che però, in entrambi i casi, si fondono nella stessa passione e orgoglio di appartenenza. Pietro Benvenuti e Alika Antoniolli sono una giovane coppia che da Caorle, piccola città di villeggiatura sull’Adriatico a mezz’ora di auto da Venezia, si sono trasferiti nella culla del Rinascimento, in riva d’Arno, su Lungarno Vespucci. E’ qui che hanno ritrovato un qualcosa che potesse ricordare loro il mare. A Firenze c’è l’Arno, non proprio la stessa cosa, ma una posizione felice per cimentarsi nella cucina di pesce. E’ così che nasce l’Osteria Caorlotta.

Ma lasciamo che sia Pietro stesso a raccontarcelo…

Da Caorle a Firenze, cosa vi ha spinti in riva d’Arno?
Firenze è una città meravigliosa che ci ha conquistati tre anni fa quando siamo venuti in vacanza. Poi abbiamo pensato di trasferirci qua ma non solo noi, persone fisiche, ma anche un po' della nostra tradizione ed ecco l’idea!! Portare un po' di Caorle a Firenze.

La Vostra cucina spiegata con poche parole semplici a chi non vi conosce…
Freschezza, qualità e passione sono le tre parole che permettono di identificare la nostra cucina. In seconda battuta diciamo che la nostra è una cucina semplice.

Il vostro “piatto forte”, la vostra “specialità”…
Il pescato fresco dal nostro meraviglioso mare.

La pietanza che preferisci lavorare.
Il tonno rosso è uno dei miei pesci preferiti, soprattutto per le carni molto versatili, per tutti i gusti, non si butta nulla.

Il vostro piatto più difficile da realizzare, ma di maggior soddisfazione.
Nessun piatto è difficile se fatto con passione e impegno.

Un ingrediente o un piatto sopravvalutato?
Non c'è alcun ingrediente che è sopravvalutato ma tutti sono ottimi purché si sappiamo curare, mantenere e lavorare.

Un ingrediente o un piatto sottovalutato?
Le “sarde in saor” un piatto per la nostra cucina importante, ma purtroppo sottovalutato.

A cena con un buon vino.
Abbiamo una cantina vasta su quasi tutto il territorio nazionale, in più ci piace dare spazio anche all’estero, troppe volte sottovalutato.

In breve, facci venire l’acquolina in bocca, raccontandoci i piatti salienti del menù di questa stagione.
Si parte tra un po' con le mitiche Moeche tipiche della nostra tradizione, moscardini, seppioline alla griglia, canestrelli, insomma un po’ di tutto di quello che ci offre il nostro meraviglioso mare.

A cena a Firenze in un altro ristorante… Chi?
Se vado qui a Firenze vado sicuramente “Da Ginone” cucina tipica Toscana, come una volta.

A cena in Toscana in un altro ristorante… Chi?
Ce ne sono tanti ma il mio preferito è la “La Cantinetta di Rignana” carni eccezionali cotte sulla brace viva.


Caorle val bene una Cena. Novità su Lungarno Vespucci - RECENSIONE FEBBRAIO 2023

Veneto e Toscana, qualcuno potrebbe dire che hanno poco in comune, a parte il linguaggio schietto e colorito. Una cucina di mare contro una radicata nella terra, vino rosso e vino bianco, Spritz contro Negroni. Tante differenze che però, in entrambi i casi, si fondono nella stessa passione e nello stesso orgoglio di appartenenza.

Pietro Benvenuti e Alika Antoniolli sono una giovane coppia che da Caorle, piccola città di villeggiatura sull’Adriatico a mezz’ora di auto da Venezia, si sono da poco trasferiti nella culla del Rinascimento, in riva d’Arno, su Lungarno Vespucci. E’ qui che hanno ritrovato un qualcosa che potesse ricordare loro il mare. A Firenze c’è l’Arno, non proprio la stessa cosa, ma una posizione felice per cimentarsi nella cucina di pesce. L’obiettivo di Pietro e Alika è quello infatti di portare in città, con Caorlotta, un po’ della loro storia e tradizione.

Caorle è oggi una cittadina di vacanza, ma in passato e tutt’ora, è meta e casa di tanti pescatori. Nei piatti, ci assicurano, mangiamo il pescato fresco che arriva proprio da lì. Il locale è intimo e grazioso, merito anche degli affreschi che ornano le pareti con allegorie e scene classiche. Sviluppato su due piani mette a sedere a una trentina di persone all’interno, più una dozzina all’esterno nella bella stagione. Pietro, che opera in cucina, ha in mente per Firenze una proposta più moderna. Non vuole essere “gourmet”, però nella forma accompagna il commensale in un viaggio, nella tradizione di Caorle, servendosi di una mano più delicata e di un impiattamento più elegante rispetto a quello tipico delle osterie venete. Alika, si muove in sala, guidando gli ospiti con consigli e accorgimenti sempre graditi.

Una bella storia d’amore che sentiamo pronta per questa prova. Una cucina dai sapori forti, coraggiosa e buona. Un locale che ci sentiamo di consigliare per una cena romantica, ma anche per una bella rimpatriata tra amici magari ricordando scorribande estive su lungomari lontani dagli occhi, ma vicini al cuore.



PIATTI DA PROVARE
Cruditè
Cappasanta alla griglia
Le canoce, canocchie
Sardine in saor con polenta croccante
Tagliolino di pasta fresca con ragù di orata, dressing agli agrumi e panure
Gnocchetti freschi di patate con cappesante, estratto di mela verde e noci pecan
Il nostro pescato alla griglia o al forno
Brodetto di seppie nostrane
Seppioline dell’Alto Adriatico alla griglia

Ritorni: l'eccellenza del Regency

La villa, impreziosita da dettagli in stile Liberty, offre una cornice ideale per chi cerca il massimo comfort. La riapertura non è solo un evento atteso, ma un ritorno all'eleganza senza tempo che ha reso celebre questo hotel di lusso che si presenta con un look rinnovato. 

Tra le novità del ristorante Relais Le Jardin la formula Business Lunch, pensato per chi desidera un pranzo raffinato e veloce. Il ristorante gourmet si presenta rinnovato e pronto a deliziare i palati più esigenti. Chef Claudio Lopopolo cura un menù di incontro tra tradizione e innovazione. La location e l'attenzione ai dettagli ne fanno un luogo ideale per esperienze gastronomiche speciali. 

Per la Pasqua il tradizionale Buffet pasquale. Portate della tradizione tra cui agnello, salumi e formaggi si alternano a crudités di mare, angoli etnici, sushi e un favoloso buffet di dolci fatti in casa. Un invito a vivere la festa con stile e gusto in famiglia o con gli amici nella veranda del ristorante o nell’Urban Garden. Disponibile menù à la carte o menù degustazione Endo, 4 portate, e Eso, 7 portate e vegetariano.

Piazza M. D’Azeglio, 3 - 055 245247 - dal mar a sab dalle 19 alle 22 - info@regency-hotel.com 

Buffet di Pasqua - dom 31 ore 12.30.14.30 – 95 euro – v.e. Bambini fino a 3 anni gratuiti, da 4 a 10 anni 55 euro



Relais Le Jardin Restaurant, Hotel Regency - Piazza M. D’Azeglio, 3 - 055 245247 da mar a sab dalle 19 alle 22 - info@regency-hotel.com

L'Aceto Balsamico di Modena e i confini della Tradizione

Diciamocelo: non è da tutti i giorni pranzare in Toscana con in tavola diverse varietà di Aceto Balsamico e spesso pensiamo anche che sia un sacrilegio!
Il team di Acetaia Giusti ha indetto per questo un Giro d’Italia per smentire questa credenza che, ora possiamo dirlo, è del tutto sbagliata. Per farlo hanno scelto di invitarci a pranzo nella Trattoria eletta da poco la più buona d’Italia dal portale TOP 50: da Burde, in via Pistoiese.



Insalata di Trippa, polpette, lingua, lampredotto, zuppe, stracotto e peposo hanno sfidato la storia incontrando le varie tipologie di Aceto Balsamico di Modena Acetaia Giusti e trovando sempre uno sposalizio felice.
Sono 5 le tipologie di IGP base indicate dalle medaglie presenti in etichetta, in riferimento a quelle vinte dall’aceto balsamico nei vari expo che in 400 anni di storia ne hanno consacrato bontà e qualità. Più medaglie, più intensità, dolcezza e densità. Poi c’è l'extravecchio DOP invecchiato almeno 25 anni specialità della casa, ma anche tanti altri prodotti di qualità .

Sotto la guida di Claudio Stefani Giusti, 17ma generazione della famiglia e AD dell’azienda, abbiamo sperimentato diversi abbinamenti cercando il giusto equilibrio tra acidità e dolcezza. Il risultato è stato sorprendente oltre che piacevole: con l’Insalata di Trippa apprezzato l’agrodolce bianco, con la Finocchiona al forno il 5 medaglie IGP di grande corpo e spessore aromatico, con la Pappa al pomodoro ci è piaciuto molto il 3 medaglie IGP denso, dolce e versatile. Con Lingua e Lampredotto abbiamo scelto 1 medaglia IGP per restare un po’ di più sull’acidità, con lo Stracotto di nuovo il 3 medaglie IGP. Tra gli abbinamenti più riusciti sicuramente quello tra  Zuppa inglese e Aceto Balsamico di Modena “extravecchio” DOP.

Le due parole chiave del “Giro D’Italia” di Acetaia Giusti sono versatilità e sperimentazione. Con questa iniziativa conferma il proprio impegno nel promuovere e far conoscere le innumerevoli sfaccettature di un prodotto storico e d’eccellenza come l’Aceto Balsamico di Modena, dando vita ad un racconto in cui tradizione e territorio si sposano con uno sguardo contemporaneo e in cui il Balsamico diventa protagonista della cucina moderna, in grado di evolversi ed abbinarsi ai tantissimi piatti della cucina italiana.

Per i più curiosi e gli appassionati di gastronomia italiana consigliamo la visita in azienda con tour in acetaia, visita del museo e degustazione.

Gran Deposito Aceto Balsamico di Giuseppe Giusti dal 1605 - Strada Quattro Ville 52, Modena - 059 840135 - info@giusti.it - giusti.it

Ualima, il Marocco in tavola

Abbiamo chiesto a JEAN MICHEL CARASSO, noto chef e scrittore, autore per noi di preziosi manuali di cucina come CUCINARE LONTANO (A Tavola con gli Altri Giro del Mondo in 360 Ricette) e CUCINARE in MEDIO ORIENTE (190 ricette arabe e israeliane) di raccontare ai nostri lettori la sua visita al nuovo ristorante marocchino UALIMA, fresco di apertura in viale Lavagnini.

Ha aperto da poco questo ristorante marocchino sotto il nome “Ualima” che in arabo significa “celebrazione” in particolare nuziale e conviviale.
Mancava a Firenze un ristorante che offrisse cucina marocchina tipica, accessibile anche ad una clientela musulmana praticante, il cibo essendo hallal e l’alcool totalmente assente.
L’accoglienza è gentile e il servizio premuroso, anche questo secondo tradizione marocchina affermata, in spazi arredati con gusto tipico senza esagerazione, insomma come sentirsi trasportati in una dimora classica di Rabat o Marrakech.
Anche il cibo è parecchio casalingo, nessuna rivisitazione o adattamento “per occidentali”, e dagli antipasti ai dolci passando per i secondi si gusta la nota delicatezza della cucina marocchina che usa le spezie in modo ragionevole ed equilibrato.
Il menù è ricco di piatti di carne, soprattutto pollo e agnello cucinati in cuscus, in tajine con frutta secca o semplicemente arrosto alla marocchina come la mitica spalla di agnello intera per due persone, fondente e squisita. Ma anche antipasti tipici come il za’aluk di melanzane o i peperoni stufati. Diverse insalate miste anche a base di frutti di mare, e la celebre pastella (o b’stilla) di pollo o di pesce, una sfoglia delicata e farcita introvabile dalle nostre parti. I vegetariani trovano anche loro pietanze dedicate, come l’ottimo cuscus di verdure, gli antipasti o le insalate senza carne né pesce.
I prezzi sono nella fascia media, né bassi né troppo alti, e una cena da Ualima rappresenta anche una esperienza gustativa interessante per chi non conosce la cucina maghrebina. Il ristorante offre anche servizio take-away e consegna.

UALIMA Firenze
Viale Spartaco Lavagnini 22B - 055 889 6910 – aperto pranzo e cena (chiuso lun) – prezzi €

Il museo degli Uffizi avrà il suo ristorante, ma quando?

A oggi, però, il progetto non è ancora andato in porto e i tempi sembrano essersi dilatati. Un ristorante di alto livello all’interno degli Uffizi, però, permetterebbe a Firenze di adeguarsi a quanto già avviene nelle principali città europee e mondiali e consentirebbe di rendere ancora più indimenticabile il soggiorno a Firenze e in Toscana, due mete che continuano a confermarsi tra le più ambite non solo per l’arte, ma anche per il turismo enogastronomico.

Il progetto del ristorante agli Uffizi è in dirittura d'arrivo?

A fine 2022 il direttore della Galleria ha annunciato che dì lì a poco sarebbe stato pubblicato il bando per l’affidamento in gestione di un ristorante e di una pasticceria all’interno degli Uffizi: un locale che nelle intenzioni della direzione della Galleria dovrebbe diventare un punto di riferimento per i turisti durante il soggiorno in Toscana. Da quell’annuncio di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, ma al momento non si hanno ancora notizie ufficiali in merito a questo ambizioso progetto finalizzato ad esaltare il Made in Italy. Entro la fine del 2023 la procedura di affidamento dovrebbe entrare nel vivo anche perché il locale, almeno dal punto di vista strutturale, è già pronto. Il ristorante sorgerà al pian terreno della Galleria, alle spalle della Loggia dei Lanzi: la sala predisposta al servizio sarà quella della Reali Poste che, recentemente restaurata, è stata individuata come location perfetta. Sarà un passo importantissimo per il Museo degli Uffizi che pur essendo uno dei più visitati al mondo è tra le pochissime Gallerie che ancora non hanno al proprio interno un locale adibito a servizio ristorazione.


Sarà un locale in stile MUDEC?

Andando a spulciare il bando europeo per l'affidamento del servizio ristorazione all'interno della Galleria degli Uffizi vediamo che la durata dell'affidamento sarà decennale e che l'importo messo a bando è di poco inferiore al milione di euro. L'obiettivo è offrire un servizio ristorazione di altissimo livello come quello offerto al MUDEC, il Museo delle Culture di Milano, che qualche anno fa decise di ospitare uno chef come Enrico Bartolini il quale nel giro di pochissimo tempo è riuscito a riportare le Tre Stelle Michelin nella città lombarda. Oltre al ristorante, poi, gli Uffizi dovrebbero dotarsi anche di un locale adibito a Pasticceria e Caffetteria di alto livello che nelle intenzioni della direzione dovrebbe accogliere gli avventori della Galleria dal primo mattino sino alla sera in una location meravigliosa. Al momento non sono ancora noti i nomi degli offerenti, ma nei prossimi mesi con l'apertura delle buste ne sapremo di più e scopriremo quali sono gli chef che hanno presentato la propria candidatura. Dopo mesi di attesa sembra proprio che da qui a poco anche gli Uffizi si adegueranno a quanto avviene da anni nel resto del mondo e si regalerà un servizio ristorazione all’interno della Galleria.

Eataly XMAS

EVENTI PRIVATI E AZIENDALI - Molteplici le soluzioni per brindare con gusto insieme a colleghi, clienti o amici: dal brunch all’aperitivo, fino a un pranzo o una cena più formali. Per i più temerari, anche attività di team building a tema vino o cucina. Qui qualche info in più

LE IDEE REGALO - Confezioni selezionate o da comporre con l’aiuto dello staff. Si può inoltre optare per una Eataly Card (carta ricaricabile da poter utilizzare in tutti i reparti del punto vendita) o scegliere di regalare un’esperienza attraverso i tantissimi corsi di cucina e degustazione. Qui quelli disponibili

NOVITÀ: il panettone a marchio Eataly con ingredienti di altissima qualità, 100% italiano e disponibile in vari gusti (classico, al pistacchio, arancia e cioccolato). Non manca il pandoro!

LA COLAZIONE DI NATALE - Un evento pensato per inaugurare al meglio il periodo delle feste. Sabato 23 dalle 9 alle 11 all’interno del ristorante è prenotabile online a questo sito (dove trovate il buffet proposto) o in cassa presso il punto vendita: https://www.eataly.net/it_it/la-colazione-di-natale-2023-12-23-000000-23120

Via De' Martelli 22R – 055 0153610 - eatalyfirenze@eataly.it


25hours: hotel, ristorante, eventi

Scenografico, ammaliante, avvolgente, sexy, il suggestivo hotel a due passi da Piazza SM Novella, già Convento di San Paolino, è ispirato alla Divina Commedia di Dante.

Il ristorante è nel cuore pulsante del palazzo, un’ampia “corte incantata verde”, coperta da uno spettacolare glass dome che riempie di luce la scenografica “selva”.

Da scoprire anche il Companion Cocktail Bar all’ingresso dell’hotel e la Bottega Alimentari con dehors sulla piazzetta per un rustico aperitivo. 

EVENTI SPECIALE 

Venerdì 8 marzo dalle 20 ARTFUL BEATS, in occasione della festa della donna, una serata in cui musica e arte si fondono in un'esperienza coinvolgente.
Apericena a Buffet dalle 20 alle 22, accompagnato da cocktail di melagrana di ELIXIR BARBAROSSA.
A intrattenere la musica con DJ set di BIORITMO, mentre si ammira un live painting realizzato dall'artista fiorentina LUCHADORA grazie al partner STREET LEVELS GALLERY.

Le formule disponibili includono un pacchetto completo per Apericena & Drink a 25 euro da acquistare su Eventbrite, o solo drink a 10 euro da acquistare la sera dell'evento. 

25hours Hotel Piazza San Paolino - Piazza di San Paolino, 1 - 055 2966930 - dalle 20 alle 1 - sanpaolino@25hours-hotels.com 


IL LOCALE

25hours: la modernità? E’ semplice!
INTERVISTA CHEF: Lorenzo Vendali.


Lorenzo Vendali, da poco alla guida della cucina del 25hours hotel in Piazza San Paolino, si racconta attraverso piatti che coniugano semplicità e tradizione, il tutto presentato in una versione decisamente elegante. Un menù che segue la stagionalità delle materie prime con un twist moderno. Sostanzialmente di terra, con golosi inserti veg e qualche piatto di mare. Se ci aggiungete quello che già c’era, ovvero un ambiente scenografico, ammaliante, avvolgente, sexy, il gioco è fatto e la serata non ha eguali. Ma facciamoci raccontare dal diretto interessato il nuovo corso del 25hours…

La Vostra cucina spiegata con poche parole semplici a chi non vi conosce… 
Semplice e moderna.

Il vostro “piatto forte”… 
Pappardelle al ragù d’anatra con gel e polvere d’arancia.

Il piatto più difficile da realizzare, ma di maggior soddisfazione. 
La triglia in tempura, farcita con gamberi, olive taggiasche, patate, bieta e limone con maionese all’aglio nero.

La pietanza che preferite lavorare. 
Rollè di pollo di Montespertoli: rollè di pollo farcito con porri e scamorza, aromatizzato all’orange Brandy, quaglia e cavolo nero.

Un ingrediente o un piatto sottovalutato?  
Crema bruciata alla zucca gialla.

A cena con un buon vino. Quale?
Premesso che la filosofia della nostra carta dei vini è la ricerca di piccole produzioni all’interno del territorio, tra questi spiccano Il Rio Annita per i bianchi e il Brusone per i rossi. Il primo è un vino dinamico e profumato, di spessore, che accompagna tutto il pasto.Il secondo, il Brusone, è un rosso di forza ma delicato, profumi intensi che si esprime a pieno sulle nostre carni e sui nostri primi gustosi. 

In breve, facci venire l’acquolina in bocca, raccontandoci i piatti salienti del menù di stagione… 
Calamari scottati, bagna cauda e romanesco; Risotto alle seppie, nero di seppie e rapa rossa mantecato con burro affumicato; Guancia di manzo cotta a bassa temperatura, fondo alle more e schiuma di patate bianca; Cacao, caffè, mascarpone.

A cena a Firenze o in Toscana da un altro Chef… Chi? 
Claudio Mengoni a Borgo San Jacopo.

25HOURS HOTEL Florence

Piazza San Paolino - 055 2966955 - www.25hours-hotels.com - restaurant.sanpaolino@25hours-hotels - Prezzi €€/€€€ - menù degustazione 58 o 65 euro


RECENSIONE NOVEMBRE 2023 - 25hours: la 25esima ora è l’ora di cena. E ci piace. Nuovo Chef e Nuovi Piatti al Ristorante nell'ex Convento di San Paolino.
In effetti aveva tutto per sedurre, conquistare, stupire, piacere, l’immaginifico hotel nell’ex convento di San Paolino, il 25hours. Forse doveva solo aggiungere quel tocco in più di personalità in cucina. Detto e fatto.
Che non significa per fortuna un’ennesima imitazione del modello #finedining, tanto instagrammabile quanto spesso inappetente, che peraltro sarebbe in contraddizione con lo stile easy, smart e stravagante dell’hotel ispirato ai canti danteschi della Divina Commedia.

Al contrario, con l’ascesa alla guida della cucina del giovane Lorenzo Vendali, si può invece parlare a ragione di #good-dining, un menù di piatti facilmente riconoscibili, presentati con gusto raffinato, stile e tecnica moderna, identità italiana, radici nella tradizione e soprattutto soddisfazione per il palato.
Un menù sostanzialmente di terra con golosi inserti veg e qualche piatto di mare. Se ci aggiungete quello che già c’era, ovvero un ambiente scenografico, ammaliante, avvolgente, sexy, il gioco è fatto e la nostra serata non avrà eguali.

Lo stile è eccentrico, firmato dalla designer Paola Navone: tradizione vintage e contemporaneità ispirate al contrasto dantesco tra Inferno e Paradiso. Il ristorante è immerso nel cuore pulsante del palazzo, un’ampia “corte incantata verde”, coperta da uno spettacolare glass dome che riempie di luce la scenografica “selva”, realizzata con installazioni oversize di piante e vasi in cui si combinano, in una sensazione quasi immaginaria, il verde con l’artificiale. Tavoli di design e piani in breccia multicolor, privati o social, che scandiscono gli spazi. Cucina a vista che lavora a tutto campo: dalle colazioni ai light lunches, agli aperitivi fino alle cene sotto la scenografica volta a vetri.

Restano da ricordare le 171 camere, la bottega alimentari, gli spazi per eventi, perfino una sala biliardo. Alla guida di questa fantasmagorica “orchestra” il direttore generale, Bart Spoorenberg, olandese di nascita ma fiorentino d’adozione da oltre 10 anni.

PIATTI DA PROVARE
1.
Battuta di Fassona piemontese, limone e senare, chios di polenta soffiata, polvere di funghi e fondo di manzo ridotto all'aceto di mele.
Triglia in tempura farcita con gambero, taggiasche, patate
Quinoa, ortaggi e sott'aceti, crena di verdure
Calamari scottati, bagna cauda e romanesco
2.
Linguina mantecata al pecorino, tartare di gambero e polvere di limone bruciato
Tortello fatto in casa con zucca gialla, mousse di blu di cara e rosmarino
Tagliatelle con farina di castagne, pesto di cavolo e provola affumicata
Pappardelle all'anatra, gel e polvere di arancia
3. 
Rollè di pollo di Montespertoli farcito con porri e scamorza, aromatizzato all’orange brandy e cavolo nero
Polpo marinato e grigliato, maionese di carota affumicate e cine di rapa
Maiale Brado Toscano cotto a bassa temperatura arrostito, crema di porri e mela cotta nel burro
Tagliata di sedano rapa al vapore, laccato con fondo di verdure, cipollotto arrostito, nocciole grattugiate

Che cena sulla Riva

Riscaldati dal grande camino, ci si abbandona al relax e al calore della sala intima e romantica del Riva-K, ubicato fuori dal centro sulla riva sinistra dell’Arno. Una cucina creativa, con abbinamenti inconsueti, che non si discosta dalla tradizione tenendo le radici ben salde nel territorio.

Menù diversi per ogni occasione, dalla classica cena con menù da 4 portate, da “costruire” assieme allo Chef Michele Berlendis, al buffet più informale, sempre curato e ricercato, con materie prime stagionali. Una location che può accogliere fino a 50 persone: sia per una cena aziendale, una ricorrenza particolare o semplicemente un ritrovo tra amici. Al Riva-K si trova la formula più adatta alle proprie esigenze. Su richiesta anche team building e cooking experience.

Via Baccio Bandinelli 98 - 055 7130272 @rivalofts_florence – Riva Kitchen da mar a ven a cena, di inverno dom anche a pranzo info@rivalofts.com - www.rivalofts.com – facilità di parcheggio - €€

Recensione Luglio 2023

Via dalla pazza folla, lontano dal rullio dei trolley, dalla caldazza afosa, a cena nel fresco-fresco di un giardino quasi segreto.... l’indirizzo da scoprire o meglio riscoprire in questi mesi è il ristorante Riva Kitchen, che si dispiega sull’incantevole giardino con piscina del Riva Loft, l’hotel di charme sulla riva sinistra dell’Arno, che fronteggia l’inizio del parco delle Cascine, leggermente defilato, realizzato dall’architetto fiorentino Claudio Nardi, un elegante “rifugio urbano” vincitore di diversi premi tra cui il prestigioso “best hotel” del mensile britannico Wallpaper.

Guidato dallo chef Michele Berlendis – un toscano che ha lavorato all’estero e poi al fianco di chef stellati come Filippo Saporito (La Leggenda dei Frati) e Erez Ohayon – propone un menù contenuto ispirato dalle stagioni: contrasti, sapori decisi, ingredienti semplici con accostamenti talvolta insoliti, cibi sostenibili per una alimentazione consapevole. Più una interessante selezione di vini italiani.
Il resto lo fa l’atmosfera, davvero incantevole: ambienti design, effetti inaspettati, tra stile metropolitano e relax domestico. Super per cene romantiche, rilassante per stare con amici, indicatissimo per un evento privato!

PIATTI DA PROVARE
Mousse di fegatini su pan di ramerino, nocciole I.G.P del Piemonte tostate e aceto di mele 20 anni
Caprino bio di Monte Giovi caramellato, zucchine in scapece e il loro fiore fritto, balsamico di Modena tradizionale
Baccalà in olio cottura su crema di ceci, cialda di ceci e trito di capperi, olive e pomodorini secchi.

Tagliatelle con ragù espresso di coniglio marinato, pomodori confit e pecorino di fossa
Maltagliati con pistilli di zafferano, crema di piselli freschi, piselli bruciati e stracciatella
Tagliolini al nero di seppia con gamberi del Mediterraneo, fagioli cannellini, zest di limone e bottarga di Muggine

Burrata del Mugello, pomodoro cuore di bue, purea di melanzane affumicata e chips di pane
Tartara di manzo con uovo di Arcetri pochè, pepe di Kampot e cipolla caramellata
Polpo alla griglia, patate schiacciate alla menta, emulsione di peperone giallo e crema di olive nere

Mousse di cioccolato fondente con olio alla menta e cristalli di sale
Semifreddo di ricotta e cioccolato con fragole di Mosciano e la loro
Crema bruciata con rosmarino e arancia



Versilia 2023/2: Consigli freschi freschi per Gourmet

D’obbligo una premessa, ovvero un riassunto delle insegne che non si possono omettere mettendo piede in Versilia, cominciando da Viareggio con il Piccolo Principe con chef Giuseppe Mancino (due stelle Michelin), Romano, poi a Pietrasanta tra Enoteca Marcucci e Filippo (dopo l’aperitivo in vetrina al Pietrasantese). A Forte dei Marmi la flotta gastronomica della famiglia Vaiani dallo stellato Bistrot all’Osteria del Mare (la nostra preferita) ai Fratellini al Pesce Terrazza.
Poi vengono le nostre scoperte più recenti e i posti nei quali andiamo volentieri con scioltezza.

Stappasogni

La novità più fresca a …”cenatown” (alias Pietrasanta). Nella silenziosa Via XX Settembre, di fronte alla P.zza del Centauro e a pochi passi dal Duomo, Luca Giannini, 30 anni, ha “stappato” il suo sogno. Una cucina sfiziosa del territorio che conquista e intriga nel segno tipo dell’osteria: Picio alla crema di vin santo, Calamaretti gratinati con rucola, germogli, pomodoro e maionese fatta in casa, eccellenze come prosciutto di Cormons, formaggi di Corzano e Paterno, luganega e bresaola di Bruna alpina originale! Raviolo verde con asparago selvatico, Focaccia dello stappasogni versione mare!

Via XX Settembre, 10 - 329 1681261 - 55045 Pietrasanta (Toscana) aperto a cena, sab e dom anche a pranzo (chiuso mar e mer) - www.stappasogni.it - info@stappasogni.it

La Martinatica

Nella campagna fuori Pietrasanta un rilassante ristorante in un antico e suggestivo frantoio del ‘800. Esperienza, tecnica, qualità della materia prima, e una creatività originale. Menù prevalentemente marino, dove spicca l’importante antipasto (crudo di mare o caldo in più portate) e un rivisitazione gustosa di ottime ricette. Servizio vini al top.
Pietrasanta, via Martinatica, 20 - 0584 1788946 - www.martinatica.it - info@martinatica.it - aperto p/c (chiuso mar) da metà giugno aperto solo a cena - in agosto aperto tutte le sere a cena - tavoli all’aperto - prezzo €€€ - Due menù degustazione: 70 e 90 euro, b.e.

Alle Boe
L’aperitivo al tramonto quasi come a Formentera, ma a Forte dei Marmi, accanto al celebre bagno Piero. Ecco il posto più sfizioso che si può frequentare a fine serata: mentre i bagnini sgombrano la spiaggia, sotto gli ultimi ombrelloni, i tavolini di legno colorati tipici della Versilia ruggente ci aspettano per un drink, uno stuzzichino, intrigante preludio a una serata infinita. Le Boe sono un baretto, un bagno, un’isola di gioventù divertente tra i moloch della spiaggia blasonata, uno spazio vitale nel quale rilassarsi prima di farsi belli per la cena, ancora colmi di sapore di sale.

Pivot
Vicino a Piazza d’Azeglio e al lungomare di Viareggio vi conquista già per l’intrigante atmosfera nello stile inconfondibile del bistrò parigino. Ci sono i piatti tipici che ti aspetti (zuppetta, impepata, fritture) ma anche delicate innovazioni e condimenti non banali. Carta dei vini mirata, rapporto prezzo-qualità eccellente.
Bistrò di mare – Viareggio - Via Felice Cavallotti 4 - 0584 631438 - aperto solo a cena ore 20-24 (chiuso mar) tavoli all’aperto pivotbistro@gmail.com

Da Gigi
Nel cuore di Tonfano accanto al pontile, un intrigante ristorante contemporaneo che si affaccia sul viale a mare. Andrea Salvatori, esperienze in importanti stellati di Forte dei Marmi firma un locale elegante, chic, d’atmosfera con una cucina di tradizione della Versilia in versione evoluta, scevra di rusticità, così come da ghirigori estetici.

V.le Roma, 55045 Marina di Pietrasanta LU - 0584 345613 - ristorantedagigi.it




Alex
A noi piace molto per l’ambiente, elegante, di tendenza, virato sull’etnico. Una cucina moderna equilibrata tra pesce e carne: tre menu degustazione raccontano l’identità dello chef. Ottima selezione di vini, anche etichette internazionali acquistabili in enoteca.
Ristorante Enoteca - Viale Versilia, 159, Marina di Pietrasanta, 0584 746070


Leggi la nostra TOP 10 dei luoghi inediti da scoprire qui

eventi

A Tavola sulla Spiaggia

XXXI edizione della manifestazione ideata da Gianni Mercatali. Domenica 2 luglio la presentazione dei piatti in Capannina e domenica 9 luglio la premiazione nella stessa Capannina.
Stanno già arrivando al Comitato Organizzatore le richieste di partecipazione con le relative ricette (www.atavolasullaspiaggia.it). I tavoli della giuria sono 4, predisposti a perimetro sulla tradizionale pista da ballo, per 40 giurati fra chef stellati, opinion leader e giornalisti.
La manifestazione, presentata da Annamaria Tossani è un “goloso” show che proclamerà il “Piatto Forte” 2023 dedicato a Forte dei Marmi la cui Amministrazione Comunale anche quest’anno ha rinnovato il Patrocinio. Lo “scolapasta d’oro” creato da Petruzzi & Branca di Brescia sarà il simbolo della vittoria in questo originale talent mondano-gastronomico. Il Primo Premio Assoluto della Giuria Stampa sarà invece dedicato alla Capannina e al Parmigiano Reggiano. I concorrenti saranno dodici, suddivisi nelle quattro categorie di antipasti, primi, secondi e dolci anche se, sulla spiaggia, tradizionalmente queste categorie spariscono. In abbinamento altrettanti vini. Il servizio di sala in poco meno di 3 ore servirà ai 40 giurati 12 proposte gastronomiche cambiando 480 piatti e 12 vini sostituendo 480 calici da degustazione. Torna il tema del recupero, della cucina del riciclo, della sublime arte di preparare pietanze buone e salutari senza buttar via niente. Tanto che anche quest’anno gli organizzatori hanno invitato tutti i partner a donare propri prodotti al Banco Alimentare della Toscana, struttura che già da anni gli organizzatori della manifestazione sostengono.

Chic Nonna cambia nome: ATTO DI VITO MOLLICA

ATTO di Vito Mollica è il nuovo nome del ristorante dello Chef stellato Vito Mollica, che da oggi diventa proprietario di Mine Lifestyle Firenze Srl, la società che gestisce la ristorazione presso il Palazzo Portinari Salviati a Firenze.

“Sono davvero felice ed emozionato - afferma lo Chef Vito Mollica - di intraprendere questo nuovo percorso. Per me è un sogno che si realizza, e che non sarebbe stato possibile senza l’impegno costante e prezioso di tutto il mio team, che ha creduto sin dal primo giorno in questo ambizioso progetto. Vi aspettiamo!”

Palazzo Portinari Salviati resta il prestigioso “palcoscenico” e non cambia la proposta enogastronomica, fedele all’ideazione di menù stagionali di impronta tradizionale ma dal gusto internazionale, sempre econ materie prime di eccezionale qualità.

Oltre la proposta fine dining rimangono invariate anche le offerte di Salotto Portinari Bistrot e dell’Eye Cocktail Bar, tre situazioni distinte all’interno di un percorso multisensoriale, aperto dalla mattina fino a tarda serata, dove le opere artistiche di valore assoluto del rinascimento fiorentino convivono con il design e dove la proposta gastronomica si adatta alle molteplici esigenze dei fiorentini e dei turisti.

Salotto Portinari Bistrot: tutti i giorni dalle 10 alle 23.
ATTO di Vito Mollica: dal mercoledì alla domenica dalle 19.

Via del Corso 6 - 50122 Firenze - +39 055 5353555
firenze@attodivitomollica.com


B-Roof: Late Summer Dinner

La bella stagione sta piano piano scemando, ma al Grand Hotel Baglioni è stata vissuta a pieno grazie ai molti eventi sulla splendida terrazza panoramica nota in città come B Roof, tra i quali anche il nostro God Save The Wine.

Per salutare quindi il periodo più bello dell'anno ecco una cena speciale che connette le due anime della cucina del B Roof: Sicilia e Toscana.

Sono 1170 i chilometri di distanza fra le due regioni che racchiudono tutta la storia del Baglioni.
 Le radici siciliane e la profonda conoscenza dei territori toscani sono la fonte di ispirazione degli Chef, che interpretano la cucina mediterranea esaltando il “carattere toscano e DNA siciliano”. Per questo la stagione estiva 2023 si chiude con una serata speciale all'insegna delle due anime che ci caratterizzano, proponendo un percorso gastronomico tutto da scoprire.

Il menù dedicato "1170", infatti, è costruito con maestria attraverso il tocco dei Sous Chef di origini siciliane e una certosina lavorazione toscana dell’Executive Chef Richard Leimer.


 
Un tributo alla mediterraneità, per dire “arrivederci” all’estate e anche un’anteprima per la prossima stagione!
 
B-Roof Grand Hotel Baglioni - Piazza dell’Unità d’Italia - dalle 19.30 - 60 euro a persona (vini esclusi); 73 euro a persona (vini in abbinamento inclusi), vini diversi da quelli proposti nel menù possono essere scelti dalla Carta

Metti una cena nel ventre di una Balena. Gialla!

Se il centro fiorentino è sempre più preda del turismo di massa con conseguenze prevedibili sulla qualità della ristorazione e dei prezzi, è forse nella periferia della nostra città che si possono scoprire ancora trattorie o bistrot di nicchia, fondati sul lavoro artigianale di coppie, famiglie, giovani appassionati.

È il caso di questa nostra recente scoperta poco oltre Piazza Dalmazia, zona Rifredi sulla lunga via Reginaldo Giuliani che alla fine conduce a Sesto.
Federica e Luca, coppia nella vita e nel lavoro (a lei la sala, a lui la cucina) sono un esempio calzante di questa tendenza che ci piace seguire e raccontare. Hanno iniziato con un furgoncino street food di mare, dopo gli anni del Covid, cambiando la loro vita lavorativa precedente. Poi hanno trovato questo ambiente e ne hanno fatto un bistrò dal tono spartano e popolare, allegramente colorato come la simpatica balena gialla che fa insegna, tavoli ben distanziati, una corte interna che fa spazio estivo open air.

La cucina parte dallo “street di mare”: ecco i panini proposti secondo porzione. Ma poi cresce in un menù che offre antipasti, alcuni primi piatti, il fritto, altre specialità dove Luca ci mette la sua creatività.
Tutto gustoso e accompagnato da vini ben scelti per un prezzo equo che fa di Balena Gialla un ventre accogliente in cui si può tornare spesso e volentieri.

I PIATTI DA PROVARE
I Panini di Mare da 8 a 15 euro secondo porzione
LIBECCIO (polpo, hummus di ceci, salsa verde, pomodorini confit, piccante)
ITALIA (calamari fritti, pomodorini confit, stracciatella, basilico)
ROSSO (agliata di tonno, cipolla caramellata, riduzione di chianti, radicchio rosso & e crema di yogurt al rosmarino)
VIAREGGIO (code di gambero argentino al brandy, burrata, avocado fresco & salsa rosa)
Antipasti
Coccoli & moscardini
Acciughe alla diavola
Tartare di gambero
Primi e secondi piatti
Acciughe & Briciole: Tagliolini con acciughe del M. Cantabrico, briciole di pane e pomodorini freschi
Tagliolini ai moscardini o al ragu' di polpo o alla trabaccolara in bianco
Fritto Top (calamari, gamberi, baccalà, acciughe, patatine fresche fritte)
Fish & Chips
Arrosticini Di Pesce (tonno, palombo, salmone, peperone, zucchina, melanzana, ananas)

BALENA GIALLA
Via Reginaldo Giuliani 156 – 388 1631673 – aperto pranzo e cena (chiuso dom) tavoli all’aperto nella corte interna - balenagiallabistrot@gmail.com – prezzi €

Un Gambero in Versilia

I VOTI della nuova GUIDA 2024 del GAMBERO ROSSO da Viareggio a Forte dei Marmi premiano senza incertezze una delle cucine più apprezzate della Toscana.
(ndr: qui consideriamo solo i locali votati sopra 80 ovverro le 2 forchette, da 90 in su 3 forchette…)

COSTA VERSILIA

90
LORENZO Forte dei Marmi (nella foto)
IL PICCOLO PRINCIPE Viareggio

88
LUX LUCIS Hotel Principe Forte dei Marmi
ROMANO Viareggio (2023 > 87)

87
LUNASIA Hotel Plaza Viareggio (2023 > 86)

86
LA MAGNOLIA Hotel Byron Forte dei Marmi

85
IL BISTROT Forte dei Marmi (2023 > 84)

83
IL PARCO DI VILLA GREY Forte dei Marmi

81
IL MERLO Camaiore
FILIPPO Pietrasanta (2023 > 79)
FRANCO MARE Forte dei Marmi (2023 > assente)

3 bottiglie
ENOTECA MARCUCCI Pietrasanta



Palazzo Strozzi: Un Bistro’ all’ombra di Kapoor

Finalmente a Firenze, precisamente in Palazzo Strozzi, sede espositiva per eccellenza in città, viene proposta una cucina distante anni luce dalle focaccine-piadine-schiacciate grigliate e riscaldate ed altre amenità da autogrill che purtroppo spesso contraddistinguono la ristorazione abbinata ai musei in Italia.

Il nuovo STROZZI BISTRÒ, gemellato con locale analogo nella celebre Rotonda della Besana di Milano, si presenta infatti con tutti gli attributi giusti per confortare fiorentini e turisti, sia prima o dopo la visita alla mostra, ma anche e soprattutto come hot spot in un centro storico dove tanti locali diffusi appaiono sempre più piegati a quel turismo “mordi e fuggi” che rischia di trasfigurare il volto nobile - in senso buono - della città.

Il locale, ideato dall’imprenditore Pasquale Formisano, vanta il design d’autore dell’architetto Fabio Novembre, che, ispirandosi allo stile e alla storia di Palazzo Strozzi, ha trasformato la sala centrale in un grande cannocchiale che inquadra un’imponente bottigliera in vetro che ricalca la forma del portone originario. Il banco bar e lo spazio cucina sono rivestiti in cuoio con motivo a mattoni che rimanda al bugnato dell’iconica facciata esterna. Prevalgono i toni del blu, in sintonia con i colori sociali del museo, con una carta da parati disegnata ad hoc che riprende le tre lune crescenti, simboli araldici della famiglia Strozzi.

Strozzi Bistrò offre un servizio di ristorazione completo, dalla colazione alla cena, servito sia all’interno che nel dehor nella corte del palazzo (oltre 40 coperti). La cucina vanta la consulenza di un noto chef milanese, Tommaso Arrigoni, che arrichisce un’offerta ben realizzata in sintonia con la tradizione toscana con alcuni suoi signature dish, come l’Uovo CBT (Cotto a Bassa Temperatura).
Carta dei vini adeguata. Una curiosità? I cocktail ispirati alle mostre in corso a Palazzo Strozzi, opere d’arte… liquide!



PIATTI DA PROVARE
Pan brioche tostato con paté di fegatini alla toscana e gel al vin santo
Pici al Ragù Ricco
Riso Acquerello, brodo di carne, zafferano, burro e Grana Padano
Uovo cotto a bassa temperatura, soffice di patata, polpa di melanzana, chimichurri e bacon
Uovo cotto a bassa temperatura cremoso di capra, zucchine, pesto di basilico e pane affumicato
Petto di galletto CBT, peperoni marinati, panna acida e fondo di cottura
Piatti veg e Orzo… Insalate
Ganache al cioccolato 68%, brownie al cioccolato, gelato ai frutti rossi e cruble al cacao

STROZZI BISTRO’
Palazzo Strozzi - Aperto tutti i giorni, 9-24 –345 5263679




Certe notti… al MAG56

Delle volte è bello uscire dai confini della nostra città e scoprire altri lidi dove attraccare con la nostra fame di novità. Ed è proprio negli ultimi tempi che la vicina Prato ci sembra un porto sicuro, grazie ad una rinnovata vivacità enogastronomica e ad una vocazione alla nightlife più internazionale e contemporanea. Poco fuori le mura di cinta e in perfetta sintonia con questa tendenza scopriamo il MAG 56. 

Negli spazi di un ex magazzino un progetto che unisce buon cibo al bere di qualità. Il locale si fraziona in quattro aree: ingresso e atrio per creazioni mixology, la sala centrale con iconica parete di mattonelline rosse, bancone social centrale, unisce ai drink una light dinner o una cena informale; infine la sala ristorante dominata da un gigantesco murales della street artist di Hong Kong Elsa Jean de Dieu e da una parete-vetrina sulla cucina. L’arredamento ricalca lo stile post-industriale ed è arricchito da piante e dettagli di design contemporaneo. 


La cifra distintiva è l’unione tra drink e cucina. Non solo pairing, ma una reale fusione. Chef e barman collaborano in team all’insegna della creatività. Dietro al bancone Cosimo Lucchesini, capo barman e titolare del locale insieme alla madre: cocktail innovativi che si ispirano a grandi classici rivisitati. Informate il barman del vostro gusto e lasciare fare a lui che coordinandosi con gli chef vi servirà un ottimo cocktail! La cucina è di ispirazione fusion-internazionale: attenzione alle materie prime e n focus sulle preparazioni alla brace e con il forno Josper. Gli chef si muovono tra pesce e carne, non mancano primi piatti e crudi sia di pesce (tartare, ostriche, ceviche ecc.) che di carne (tartare). 

Un locale per ogni esigenza, tante volte ci ritroviamo con diversi bisogni: chi vuole solo bere, chi stuzzicare qualcosa e chi invece ha sempre fame! Qui si soddisfano tutte con l’aggiunta di buona musica e un mood festaiolo ideale, ad esempio, nel fine settimana. 

I PIATTI DA PROVARE
Crispy Gump (gamberi croccanti, salsa cocktail al Rhum, lattuga grigliata)
Grill Capasanta (gel al mango, panure alle erbe, habanero)
Il Ceviche (pescato, capasanta, leche de tigre, uova di salmone, patata dolce, coriandolo, sedano, carota, habanero)
L’astice (spaghetto Felicetti, astice e la sua bisque, olio coriandolo)
Secreto di maialino iberico, soia, ginger, cipollotto e lemongrass
Roast beef di Angus America con Foie Gras

Mag56 - Unconventional Food & Drinks - Via Don Giuseppe Arcangeli 58, Prato – da mar a dom 18-02 - www.mag56.it

PARC BISTRO': Il Buono delle Cascine

Parc Bistrò è alle Cascine, sul lato destro del Piazzale del Re, adiacente alla residenza teatrale e artistica di Fabbrica Europa, storico festival fiorentino, e di Toscana Produzione Musica che porta una stagione di musica internazionale, nazionale e del territorio da marzo fino a giugno.

Ingresso e american bar, un’ampia sala adiacente, ma è lo spazio all’aperto, in parte protetto dai portici, in parte disteso nella piazza ornato da piante e filari, il suo punto forte. E la stagione mite che arriva lo aiuta a vivere ben oltre l’estate.

È aperto dalle 9 di mattina fino a dopo mezzanotte. L’offerta varia dalla colazione, con un buon assortimento di pasticceria e sandwiches, e prosegue con un light lunch per chi lavora in zona o preferisce una sosta dopo una bella passeggiata. Dal pomeriggio ricco aperitivo con appetizers, pinsa e frittini vari. Qui a cena si apprezza davvero una cucina che non sbaglia un colpo, servita a prezzi equi, tradizionale ma sfiziosa quanto basta per convincerci a tornare spesso. Il menù cambiato stagionalmente e ci si abbina volentieri uno spritz o un buon bicchiere di vino o una bella coppa di champagne. 

Molteplici gli eventi enogastronomici o musicali a tema, come la Cena Salentina venerdì 15 marzo, con piatti tipici della tradizione contadina e canti e suoni dal Salento al Mediterraneo. 


PARC BISTRÒ - Piazzale delle Cascine, 7 - 055 330787 - parkbistrosrls@gmail.com - parcbistro.it - grande spazio all’aperto – prezzi €/€€

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