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Toscana Arancione: i Ristoratori insorgono

++++ ULTIM’ORA - Ristoratori Toscani stanno lanciando l’occupazione di Piazza Montecitorio dalla prossima settimana: #cancellarearancione !

Fornitori da pagare, dispense e frigoriferi pieni, personale che solo da pochi giorni è rientrato a lavoro e che ora rischia di tornare di nuovo a casa. Dopo cinque settimane di zona gialla, la Toscana rischia un cambio di colore con danni da milioni di euro e la chiusura definitiva di migliaia di attività.

“Da cinque settimane siamo in zona gialla e il numero di contagi è rimasto comunque sotto controllo. Tutte le indagini dimostrano che i ristoranti sono luoghi sicuri: non ci sono prove scientifiche che non lo siano”. E' il commento di Pasquale Naccari, portavoce Tni- Tutela Nazionale Imprese e presidente di Ristoratori Toscana, sul probabile inasprimento delle restrizioni e la chiusura al pubblico di bar e ristoranti. “Non sono accettabili ulteriori restrizioni dopo un anno dallo scoppio della pandemia. E' assurdo che in tutto questo tempo non siano ancora state trovate le misure che possano permettere ai locali di rimanere aperti. La chiusura delle nostre attività non è la soluzione ma solo una scorciatoia. Un'indagine pubblicata da un pool di scienziati in Lombardia evidenzia lo scarso impatto dei pubblici esercizi nella creazione di focolai: 3/4 avvengono in casa, il resto a lavoro o in altri luoghi. Solo lo 0,8% nei locali – prosegue Naccari -. Quindi non ha senso tenerci chiusi. Soprattutto considerando che sia noi che i nostri fornitori sono sottoposti a protocolli che sono tra i più rigidi di Europa. Il sistema a fasce di colore non fa altro che penalizzare poche categorie tra cui la nostra: quella della ristorazione e della somministrazione, uno dei settori che sta soffrendo maggiormente. A questo punto è evidente che chi si ostina ad andare in questa direzione vuole distruggere la nostra categoria. Le istituzioni se vogliono salvare migliaia di posti di lavoro devono aiutarci e soprattutto smettere con queste politiche allarmistiche. Ripeto: i nostri locali sono sicuri e possono rimanere aperti sia il giorno che la sera”.

Naccari ribadisce la necessità, “come abbiamo già fatto nelle precedenti lettere inviate ai ministeri di competenza e alla presidenza del Consiglio, di aprire i ristoranti anche a cena, rispettando le stesse norme di capienza e di sicurezza. Abbiamo dimostrato di essere una categoria che rispetta le regole”.

Ristoranti&Pizzerie: CHI APRE a PRANZO

ACQUA AL 2

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Storico locale soldout da oltre 40 anni, sempre sulla cresta dell’onda. Sapori veri, prodotti di buona qualità, formule azzeccate come il mitico ’"Assaggio di primi",  esteso anche a secondi, insalate e dolci. A pranzo anche “I Piccolini”, porzioni ridotte a piccoli prezzi (6 euro i primi, 11 i secondi, 5 le insalate). Tavolini all’aperto. 

Via della Vigna Vecchia, 40/r - 055 284170 - per i clienti rimborsata la prima ora di parcheggio al garage il Bargello (Via Ghibellina, 170/172r) - www.acquaal2.it - Acqua al 2 è anche a Washington DC.

ARÀ
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

La bottega alimentare siciliana resta aperta per l’asporto in entrambe le sedi di via degli Alfani 127r e via Carducci 55r per acquisti di pane, pizza, arancini, gelati e granite e ancora vino e altre prelibatezze dalla Trinacria.
info 379 1558167 - www.araesicilia.it (chiuso mar) 

BA'GHETTO
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO.

Il ristorante kosher diretto da Mike Hagen consegna a domicilio ricette della tradizione giudaico-romanesca con spunti anche toscani. Per ordinare e consultare il menu clicca qui.

Via Carlo Farini 5/R - 055 2302567 per ordini Whatsapp 338 3496428

LA BOTTEGA DI PARIGI
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 


In zona Careggi, il ristorante rustico/elegante, con sala vetrata, diretto da Mihaela Ursu. Piatti eccellenti con sapori autentici e carta dei vini entusiasmante. Propone anche un menù di cicchetti e piatti da asporto. Antipasti, primi e secondi a scelta tra mare, terra e vegetariani e ampia scelta di vini. Via del Terzollina, 3r - 055 3897347 - aperti a pranzo e a cena su prenotazione - www.labottegadiparigi.com

LA BOTTEGA DI VIA MAGGIO

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 
Aperto per asporto con primi e secondi della tradizione povera toscana: panino al Lampredotto, guancia, ribollita, pappa al pomodoro, peposo, porchetta e porchetta alla cacciatora, pasta fresca con ragù toscani, anche acquistabili, oltre che le gettonatissime schiacciate ripiene con primizie del Bel Paese. 

via Maggio 1r - 388 7545097 - tutti i giorni dalle 10 alle 20 - www.labottegadiviamaggio.it


DA BURDE
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO.
I fratelli Paolo e Andrea Gori consegnano a domicilio e aprono all’asporto. Tra piatti fissi come il Peposo o il lampredotto e quelli giornalieri come al venerdì il baccalà o le mitiche polpettine di lesso del martedì. Per delivery prenotazioni via mail a info@daburde.it o 055 317206 entro le 16 con consegna al pomeriggio. 
via Pistoiese 154 - Pagina Fb - 055 317206 o via mail info@daburde.it o anche online! 

LA CASALINGA

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO.
Trattoria storica nel cuore di Santo Spirito, un'istituzione tra i ristoranti popolari. Qui si gusta la tradizione toscana tra classici  everegreen e piatti del giorno. Prezzi modici.
 
via de' Michelozzi 9r - 055 218624


CENTOCANTI

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Un menu tra mare e terra, proposte del giorno di cucina italiana tra tradizione e innovazione . Capitolo pizza: l’impasto lievita 54 ore di cui 48 a temperatura controllata. Viene eseguita una seconda lavorazione e lasciato a riposo per ulteriori 6 ore a temperatura ambiente. Tre impasti: classico, integrale, ai semi che accompagnano le proposte classiche, speciali, le focacce ed i calzoni. via Gioberti 32a - 055 664176

CHALET FONTANA
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO.
Storica location sul viale dei Colli che da alcuni anni vive una nuova giovinezza, cucina ispirata dalle stagioni e dai prodotti a km 0.
Viale Galilei, 7 - 055 2280841 - parcheggio interno - www.chalet-fontana.it


FIRENZE NOVA
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO.
Ristorante pizzeria gestita dai fratelli Di Giacomo, Michele, Carolina e Valentina, dal 1990. Oltre ad offrire una vera pizza DOC, da sempre condita con mozzarella di bufala, propongono un buon rapporto qualità-prezzo nel pesce.
via Benedetto Dei, 122 - 055 411937 - pizzeriafirenzenova.it

FOUR SEASONS HOTEL FLORENCE

Dal ristorante Il Palagio, 1 stella Michelin, guidato da Vito Mollica, ogni weekend si può ricevere a casa o ritirare una ricca selezione di portate che compongono l’ormai iconico Brunch della domenica. Info e prenotazioni +39 055 2626450 / ilpalagio@fourseasons.com

Borgo Pinti, 99 - info e prenotazioni: 055 26261 - www.fourseasons.com/florence

Ristorante FRESCOBALDI
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO SABATO E DOMENICA.
Ristorante della storica famiglia e casa vinicola fiorentina, di fronte a Palazzo Vecchio. Una cucina gourmet di sostanza intonata ai vini con piatti di tradizione toscana: ricette della famiglia rivisitate, materie prime e valorizzazione dei prodotti stagionali e del territorio. 130 coperti, privè al piano superiore, zona bar e dehor. Un menù ad hoc è dedicato alla tradizione toscana.
Piazza della Signoria, 31 – 055 284724 - reservations@frescobaldifirenze.it -www.frescobaldifirenze.it


DOLCE EMPORIO
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO SABATO E DOMENICA.

La bottega del buon cibo e del buon vino in San Frediano diretta da Fabio Barbaglini resta aperta con le sue specialità e primizie. Dal foie gras allo champagne tanti prodotti rari da non perdere.
Borgo San Frediano 128r - 338 2596812 - aperto tutti i giorni dalle 10 alle 21 - info@dolcemporio.shop -  www.dolcemporio.shop

EATALY
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Attivo il servizio di consegna a domicilio tramite la piattaforma Deliveroo. Il menu Pizza&Cucina propone 15 varianti di pizza, hamburger, sfizi salati e scelte dolci.
via Martelli 22r - dal lunedì al sabato dalle 09.30 alle 20 (Panetteria e Banco Freschi aperti la mattina)  - Servizio delivery food tutti i giorni a cena - più pranzo e cena per il fine settimana - https://www.eataly.net/it_it/negozi/firenze/

ELEMENT 
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 
Ristorante cinese, specializzato nella cucina Cantonese, il Dim Sum, che comprende una vasta gamma di piatti leggeri da servire insieme al tè cinese.
via Pratese 100 - 055 0354699 - www.elementfirenze.it


EL INCA

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO
La vera cucina peruviana trova casa a Gavinana. Questo ristorantino animato da Pablo e Monica porta il colore e i sapori del Sudamerica nella città del rinascimento. Un menu con influenze mediterranee e asiatiche a prevalenza marina. Da provare le Ceviche e il Quinoto ai Porcini e Champignon.

Via Lapo da Castiglionchio, 14/16 - 393 132 6951  


ENOTECA BRUNI
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO

I fratelli Bruni al momento riaprono la loro piccola ed  elegante enoteca in Borgo Ognissanti,  fino alle 18. Dalla cucina taglieri di salumi pregiati e selezione di formaggi rari. Per un pranzo light o una merenda da veri winelovers ecco in abbinamento una lista di 25 etichette al calice a rotazione o una bottiglia tra gli oltre 3500 vini naturali della cantina.

Borgo Ognissanti 25r - 055 388 0177 - www.enotecabruni.it


FATTORIA DI MAIANO
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO sabato e domenica.
Il ristorante della fattoria rimane aperto per la vendita dei propri prodotti bio: insalata, radicchio, uova, olio nuovo evo, in diversi formati e prezzi. Dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.30
Via Benedetto da Maiano 11, Fiesole – 055 599600 WA 348 3817854 – www.fattoriadimaiano.com

FIASCHETTERIA DI PESCE

La nuova sede di Piazza Nobili ha avuto giusto il tempo di aprire per poi vedersi chiudere causa 'zona rossa'. Marco Agresti & family non demordono e tengono alzata la saracinesca con cucina da asporto e a domicilio dal giovedì alla domenica. Menu sulla Pagina Fb.

Piazza Nobili 14 - 339 3847758 - aperti a pranzo e a cena 


Gastronomia GALANTI
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 
Aperti alimentari e gastronomia. Oltre che scegliere in loco i piatti, le specialità e i vini si possono ordinare a domicilio allo 055 490359 o tramite app Glovo e Uber Eats. Da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 17.
Piazza della Libertà 31r - www.gastronomiagalanti.com


GASTONE
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO.
Servizio a domicilio o da asporto attivo venerdì e sabato. 
A pochi passi dall’arco di San Pierino, vicino a Piazza Santa Croce, al Teatro Verdi, in pochi anni, il ristorante enoteca Gastone si è ritagliato un posto nel panorama gastronomico fiorentino con la sua atmosfera calda e rilassata. Cucina prevalentemente di pesce.
via Palmieri 26r - 055 2638763 - www.gastonefirenze.it


DA GINONE
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO.
La storica trattoria di San Frediano apre con cucina da asporto e a domicilio solo su prenotazione. Per info e menù 055 218758 oppure su WhatsApp 347 6605278 vi verrà inviato il pdf del menù. Pranzo e cena, ordinazioni pranzo entro le 11, cena entro le 17.30. NUOVO MENU 

via dei Serragli 35r - Pagina Fb


GUNÈ
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO da GIOVEDì a DOMENICA

Cucina, ambiente e accoglienza. In San Frediano queste tre caratteristiche hanno trovato casa. Complice l’esperienza del proprietario Nicola Langone che con lo chef Mirko Margheri conduce Gunè. Il menù è una sintesi tra la Lucania, terra di origine di Langone, e la Toscana, con ricette antiche realizzate con tecniche moderne.

Via del Drago d'Oro, 1r – 055 4939902 - aperto sab e dom dalle 12 alle 17  - gunesanfrediano.it - tavoli all’aperto - prezzi medi

HARD ROCK CAFE 
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO.

Da Hard Rock Cafe Firenze si torna indietro nel tempo dei sapori con il nuovo The Original Hard Rock Cafe Menu.Disponibile solo per un periodo limitato celebra i sapori leggendari di Hard Rock con grandi classici come The Original Haystack Salad, HRC Country Burger, Grilled Cheese, Road House Rib Sandwich, The Ringo, Banana Split e altro ancora.
Via de’ Brunelleschi 1 - Piazza della Repubblica - 055 277841 - ristorante tutti i giorni dalle 11 alle 18 (take away e delivery 11-22), coffe bar tutti i giorni dalle 8.30 alle 18, rock shop tutti i giorni dalle 10 alle 22 info e prenotazioni: florence.sales@hardrock.com - www.hardrockcafe.com/location/florence

HARRY'S BAR
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Storica location su Lungarno Vespucci celebre per i suoi piatti iconici in stile americano e per la sua eleganza immacolata nel tempo.

Lungarno Vespucci 22r - 055 2396700


HOSTARIA DA FULVIO
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 
Trattoria d’artista in Santo Spirito animata da Fulvio Franchini. Cucina semplice ma non banale, atmosfera hipster che si sposa perfettamente con la San Frediano che … resiste!
Via Sant’Agostino 10r - 055 0135039 - Fb hostariadafulvio

LUNGARNO 23
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO nel fine settimana

Gli hamburger gourmet di Lungarno Torrigiani direttamente a casa tua con consegna a domicilio. Da poco attivo il nuovo sito dove si ampliano i servizi di Take Away (asporto) e Delivery con i mitici hamburger ordinabili, da giovedì a domenica, direttamente dal sito https://acasa.lungarno23.it/.
Lungarno Torrigiani 23 - Info e prenotazioni 055 2345957 o www.lungarno23.it


I MAL’AVVEZZI  diventa GASTRONOMIA DI MARE
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Nuova impostazione per il ristorante di pesce a Tavarnuzze che apre da sabato 9 gennaio per la cucina da asporto con una selezione di piatti dal proprio menù. Cruditè, fritti, primi e secondi e dolci, il tutto abbinabile a vini scelti dall’ampia selezione in enoteca. Prenotazioni 055 2374262 o WhatsApp 338 3333517.
Via della Repubblica 13, Tavarnuzze - Pagina Fb


LA MÉNAGÈRE
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Un concept-restaurant affascinante, arioso, informale. Si può scegliere la zona bar-bistrò per un light menù e ottimi cocktail (pranzo o aperitivo), molto glam. 
Al ristorante menù dello chef Nicholas Duonnolo: portate originali, forte innovazione, decisa bontà.
Via de'Ginori, 8r - 055 0750600 - info@lamenagere.it 


OBICÀ

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO

Un luogo perfetto, elegante, spazioso per gustare i migliori prodotti del territorio italiano partendo dalle mozzarelle. Qui si soddisfano i palati più esigenti, grazie a una notevole esperienza e ad un personale preparato e professionale.

Via de' Tornabuoni, 16 - 055 2773526 - tornabuoni@obica.com - www.obica.com - consigliata la prenotazione per gestire al meglio i flussi, rispettando la capienza consentita.


IL LABORATORIO FOOD DELIVERY
All’Antella in collaborazione con Ciabatti Ricevimenti, catering con oltre 20 anni di esperienza, un laboratorio per le consegne a domicilio sia a pranzo, tutti i giorni ordinando entro le 19 del giorno prima, che a cena, ordinando entro le 13 del giorno stessoPer il menu consultare la Pagina Fb. Per info e ordini 055 621595 o WhatsApp 335 1364141. 
via dell’Antella 76 - illaboratoriofood@gmail.com

KOME
Il famoso locale sushi ha attivato il servizio #komeacasa per ordinare selezione di piatti tra nighiri, sashimi, temaki, fritti e altri. A pranzo aperto per asporto. Per prenotare scrivere su WhatsApp 329 2088417. 
via de Benci 41r - 055 2008009 – www.komefirenze.it
Il locale "gemello" OH SUSHI, al Centro commerciale Coop a Sesto Fiorentino, è aperto per asporto ogni giorno fino alle 18 (ven e sab fino ore 21) - 055 4484418 e QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 


OSTERIA BELGUARDO
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Su Lungarno Guicciardini, tra i più eleganti dell'Oltrarno, ambienti disegnati con stile per dare un tocco contemporaneo all'atmosfera tipica delle classiche osterie. Cucina a vista con menù di tradizione tra slanci moderni. Vini Marchesi Mazzei in primo piano. 

Piazza degli Scarlatti 1r - 055 2654541 - www.osteriabelguardo.it


OSTERIA SANTO SPIRITO
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Inoltre cucina da asporto tutti i giorni a pranzo, e a cena il venerdì e il sabato, per uno degli indirizzi storici dell'Oltrarno in piazza Santo Spirito. Rigatoni al pomodoro con ricotta salata, gnocchi gratinati ai quattro formaggi, e gli altri best seller continuano a profumare la tavola. Per ordinazioni WhatsApp 348/346 7804. 


Piazza Santo Spirito 16r - 055 238 2383 - pranzo e cena 


Il PAIOLO 
In centro cucina di piatti autentici della tradizione toscana. Tra le specialità la bistecca alla fiorentina, la ribollita, pappardelle al cinghiale, ossobuco di vitella. Dolci fatti in casa.
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Via del Corso 42r - 055 215019 - www.ristoranteilpaiolo.it


PARC BISTRO' 
Nel cuore delle Cascine, Alessandro Soltani noto imprenditore enogastronomico, ha dato vita a questo bistrò dall'anima spagnola che fa da spalla agli spazi di Fabbrica Europa a due passi dalla storica Facoltà di Agraria. Consegna a domicilio, dalle 12 alle 15, de Il Pranzo Spagnolo.
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO SABATO E DOMENICA CON BRUNCH SPAGNOLO.
Piazzale delle Cascine, 7 - 055 330787 - www.parcbistro.eu


PENSIERO RUSPANTE 

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

La risto-rosticceria in via della Mattonaia resta aperta per l’asporto e la consegna a domicilio con pollo al girarrosto, pastrami, alette di pollo, ribs di maiale, pollo fritto e altre specialità.

Scopri di più sulla Pagina Fb.

Via della Mattonaia, 29/r, 055 020 9396 o 342 7733172


PIATTIEFAGOTTI

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO

Laddove un tempo c’era una bottega alimentare, un locale-punto di riferimento per chi ama la buona cucina e l’art de vivre. Sotto la regia di Tommaso Giovannini 25-30 coperti e un terrazzino all’ombra degli ulivi. Il menù si legge sulla lavagna e cambia ogni giorno: pollo al mattone, baccalà e pesce azzurro, primi al ragù bianco, tortelli di patate, paccheri baccalà e carciofi o con porcini e seppie… Anche bottega con proprie salse e ragù, da acquistare. Prezzi modici, ottimo rapporto prezzo-qualità.

Via delle Fontanelle 3/9/11 – San Domenico, Fiesole - 055/5276764 – orario 12-15 lun-sab, cena mar-sab 19,30-22,30 - bottega aperta 9-16,30 (chiuso dom) -  piattiefagotti@gmail.com – www.piattiefagotti.com  


RED GARTER

Il locale di Riccardo Tarantoli dall’anima TexMex è su Glovo, Deliveroo, UberEats e JustEat con i suoi Burger, alette di pollo, pulled pork, pollo fritto e ancora pancake e tutto il necessario per imbastire un brunch a casa propria. 

via de’ Benci 33r/35r – 055 2480909 – www.redgarter1962.com


REGINA BISTECCA

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO (da venerdì 12 febbraio)

A pochi passi dal Duomo elegante ristorante di Matteo Perduca, Simone Arnetoli e sua moglie Laura Tosetti. Qui la celebre “fiorentina”, insieme a piatti tipici della nostra tradizione, si annuncia più succulenta e morbida di sempre. Atmosfere brunite, legno caldo e luci smorzati. 

via Ricasoli 14r - 055 2693772 - reginabistecca.com


ROSE’S

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 
Il City Restaurant in via del Parione è aperto a pranzo con servizio al tavolo ed asporto. Su ordinazione è possibile concordare menu per cene con consegna a domicilio.  Si può ordinare: pasta fresca, biscotti e torte.

via del Parione 26r - 055 287090 – mail@roses.it


LA PIAZZETTA 

Ristorante Pizzeria - In via di Ripoli è attivo sia il servizi a domicilio che quello da asporto. Pizze, calzoni focacce e covaccini. Consegna a domicilio 2 euro, ma su ogni pizza è ridotto il prezzo a 1 euro. Inoltre con tessera fidelity ogni 10 pizze una Margherita è omaggio.

Via di Ripoli 167 - 055 6800253 


PICCOLO TRIANON 

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO e sempre da ASPORTO. Da lunedì 11 gennaio.

Ristorante a Cercina, Sesto Fiorentino, zona collinare di Firenze. Specialità toscane e della tradizione, tra cui il mitico fritto misto ”in ragnatela“, carni alla brace, pasta fresca, dolci fatti in casa, ambiente familiare. Terrazza panoramica con tavoli all’aperto. 

via Dante da Castiglione 20 - 055 402007 - www.ilpiccolotrianon.it


IL SANTO BEVITORE

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO
Servizio a domicilio (su Deliveroo) e da asporto dalla gastronomia del Santino a pranzo e a cena. Stessa modalità per ritiro da asporto. Pagina Fb.

via di S. Spirito 64r  - 055 211264


SESTO ON ARNO - WESTIN EXCELSIOR

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO

In Piazza Ognissanti, sul roof top di uno dei più importanti hotel fiorentini, vista mozzafiato e uno speciale pacchetto per chi vuole fuggire da questa faticosa quotidianità. Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 18, con formula Snack . Dopo le 18 solo per clienti che soggiornano in albergo.

Per info e prenotazioni: 055 27152783 | sestoonarno@westin.com 

Piazza Ognissanti, 3 - 055 27152783 - ww.sestoonarno.com 


Da SETTIMO 

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Tra i primi ristoranti di pesce a Firenze propone piatti semplici da storiche ricette marinare italiane. Un menu dedicato all’asporto è attivo. Anche consegna a domicilio. Per ordini e info 335 7234792 anche WhatsApp o 055 433458. 

via del Barco 21 - www.dasettimo.it 


TAMERÒ 

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Ristorante e laboratorio di pasta fresca in Piazza Santo Spirito attiva il servizio asporto e delivery (escluso il martedì) con menù ridotto di primi, secondi e dolci e menu pizza al completo. 

Piazza S. Spirito – tel 055 282596 WA 339 7146023 – www.tamerofirenze.com


THAI 

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Il ristorante di cucina thailandese in Piazza Giorgini apre con cucina da asporto e consegna a domicilio a pranzo e a cena. Pad Thai e altre leccornie esotiche possono colmare la carenza (obbligata) di viaggi all'estero.

via Romagnosi 7r - 334 9872680 - info@thaifirenze.it


TOSCANINO (la Rinascente)

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO IN RINASCENTE ore 11-18.
Il locale che fà della Toscana la sua anima, è attivo con un menu speciale per il take away e la consegna a domicilio. Antipasti, primi, secondi e dolci made in tuscany ordinabili a 055 4933468. Scopri di piu qui.

Piazza della Repubblica a Firenze – 055 4933468 - tutti i giorni 11-18 - convenzione con garage Park To Go in Via Ricasoli 18 (10 euro per 3 ore) -prenotazioni.rinascentefirenze@toscanino.com


VILLA VIVIANI
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO NEL FINE SETTIMANA
Location d'eccezione per eventi speciali, matrimoni, feste di laurea e convegni. Ampi spazi e vista mozzafiato su Firenze.
via G. D'Annunzio 230 - 055 697347


VIVO: DAL MARE ALLA PADELLA
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Ristorante in Sant'Ambrogio con specialità e ricette a base di pescato fresco è attivo con i servizi di asporto e di consegna a domicilio con un ampio menu consultabile qui. 
Largo Annigoni 9A/B - 333 1824183 


PIZZERIE


LARGO 9

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO.

Nuovo locale in Largo Annigoni che propone l’interessante matrimonio tra Pizza & Cocktail. Ai forni il Tre Spicchi Gabriele Dani, dietro il bancone la barlady Veronica Costantino. Location totalmente rivoluzionata.

Largo Pietro Annigoni 9 - da giovedì a domenica, dalle 12 alle 18 - largo9.com


SANTARPIA 
Il celebre pizzaiolo partenopeo accende il forno e porta la pizza a casa. Consegna attiva dal martedì alla domenica dalle 18.30 alle 21.30. Anche da asporto. Per ordinare visita il sito.  Info 055 9338245 


BIANCA ZERO ZERO  
La Pinsa romana ha invaso Firenze e in questo periodo particolare si può ritirare nei negozi da asporto o ricevere a casa ordinandola sulle piattaforme di consegna a domicilio come Deliveroo.
Per info 055 283085 


HORTUS BY ZIBIBBO 2.0
La pizza gourmet di Marco Manzi non ci lascia nonostante la zona arancione. Le sue creazioni sono approdate quest'estate in zona Santa Croce e arrivano direttamente a casa o da asporto.
Info 055 2466462


BERBERÈ
La pizza a spicchi dei fratelli Aloe arriva a casa tramite i bikers di Deliveroo o andando direttamente a ritirarla in loco. Nel negozio in Santa Croce servizio attivo sia a pranzo che a cena, mentre in San Frediano solo a cena.  


IL VECCHIO E IL MARE
Per le pizze gourmet di Mario Cipriano e Pasquale Naccari si può chiamare lo 055 2025951, disponibili anche senza glutine. Il servizio è attivo anche su Just Eat e Deliveroo. Anche Il Padellino 2.0, ultima creazione della coppia Naccari-Cipriano, è aperto per consegne a domicilio e cucina da asporto (055 7094842).


FRATELLI CUORE
La pizzeria della stazione centrale dei fratelli Caprarella non si ferma e consegna a domicilio ogni tipo di pizza. Arrivano tramite le app Deliveroo e Glovo. Per info 055 267 0264. 
www.fratellicuore.com


DON FEFÈ 
La pizza gourmet a casa tua. Tonda o a pala e anche qualche piatto alla griglia. Per info e ordini tel 055 225232. Menu.  


fuori porta...


ALBERGACCIO DI CASTELLINA

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO dal giovedì alla domenica.
Rinomato ristorante nel cuore del Chianti Classico, propone una cucina toscana in 'salsa' gourmet. In attesa di finire i lavori di ristrutturazione della cucina apre, da giovedì 4 febbraio, dal giovedì alla domenica l'osteria posta proprio di fronte all'Albergaccio. 
via Fiorentina 63, Castellina in Chianti - 0577 741042 - ristorantealbergaccio.com


BATTIBECCO 

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO NEL FINE SETTIMANA.
A Impruneta ampio locale classico ed elegante, immerso in un grande giardino. Si gusta una cucina che mixa tradizione toscana con quella veneta. Dalla pasta fresca fatta in casa, al pesce del Mediterraneo, fino alla carne, soddisfa tutti i palati. Ampia scelta di vini e un grande camino che scalda l'atmosfera.
via Vittorio Veneto 38 - 339 7776819 - www.ilbattibecco.it


FILIPPO PIETRASANTA
Il celebre locale della Versilia lancia, da sabato 5 dicembre, il servizio "Filippo a Casa Tua".  Un ritorno alle origini perchè la novità si svolge nel vecchio locale dove tutto ebbe inizio. Gastronomia e delivery: una piccola dispensa per il vicinato che offre una selezione di prodotti in linea con la filosofia del ristorante.
Per ordinare e/o consultare il menu clicca qui. 
via Stagi 22, Pietrasanta - 0584 70010 - dalle 8 alle 22 - filippopietrasanta.it/


FRATELLI GIUSTI
QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 
Nella campagna tra Figline e Reggello una tappa obbligata per viaggiatori, turisti e gente del posto. Storico ristorante pizzeria dall'ambiente rustico dove si gusta cucina toscana tra terra e mare. Specialità tortelli di patate e carni alla griglia. Ampia scelta di vini. 
Località Prulli di Sopra - 055 863255 - http://www.fratelligiusti.it/it/


MACELLERIA FALASCHI

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO VENERDÌ, SABATO E DOMENICA
A San Miniato storico esercizio animato dalla famiglia Falaschi. Da scoprire oltre alla classica macelleria, gastronomia e norcineria, il retrobottega. Dove un tempo c'era il laboratorio oggi c'è un ristorantino per pranzi all'insegna della "ciccia". Antipasti, primi e secondi a cm0! 
via Conti 18/20, San Miniato - 0571 43190 - www.sergiofalaschi.com


OSTERIA IL GATTO RE

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Nel cuore storico di San Casciano Val di Pesa Leandro e Tommaso propongono piatti realizzati con materie prime tanto povere quanto ben scelte, elaborati con cultura e ricercatezza. Due sale, bancone “stile alimentari”, cucina a vista sul fondo, ampia e suggestiva cantina sotterranea per pranzi (e cene quando permesso) private.

Via Machiavelli 34 San Casciano – 055 8228405 – osteriailgattore@gmail.com 


OSTERIA DE' MEDICI

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Rustica e popolare, punto di riferimento in zona , specie nelle stagioni fredde, data la location, per un  pranzo o una cena in spirito toscano. Molta carne ... al fuoco e primi di gran gusto. Si spende poco e si mangia bene.

Incisa V.no - Piazza Capanni 13 - 055 8335780 - info@osteriademedici.it


OSTERIA LA GRAMOLA

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO. 

Nel centro di Tavarnelle V.P. Massimo Marzi, maître e patron con Cecilia Dei, bravissima chef, firmano da anni specialità della tradizione contadina con molte idee e ottime materie prime. Aperti per l'asporto a pranzo e le consegne a domicilio. Per ordini e info 338 6039356 anche su WhatsApp.
Menu qui. Nel nostro Carnet Tagliandi offerte 2x1
Tavarnelle V.P. - Via delle Fonti, 1 - 055 8050321 - aperto pranzo e cena - www.gramola.it - locale certificato "Cucina Fiorentina"


VITIQUE 

Il ristorante gourmet del gruppo vinicolo Santa Margherita, a Greve in Chianti, propone due menu at home uno di terra e uno di mare. Per consultare i menu e ordinare la consegna a domicilio basta cliccare qui.
Servizio attivo venerdì, sabato, domenica e lunedì, sia a pranzo che a cena, ordinazioni entro le 19 del giorno precedente.
Via Citille 43b Greve in Chianti - 055 9332941  - www.vitique.it


IL DEK

A Prato, consegna a domicilio e servizio da asporto tutti i giorni a pranzo e a cena. Consulta il menu su www.decanteristorante.it o chiama 0574 475476.  

QUANDO TOSCANA ZONA GIALLA APERTO A PRANZO.  

Piazza Santa Maria delle Carceri 1, Prato - 0574 475476

 

Per segnalare la Vs attività su questa pagine scrivere a niccolo.tozzi@firenzespettacolo.it


ATT, Uova di Pasqua a Domicilio

La tradizionale Campagna di Pasqua quest'anno non si svolge con le tradizionali postazioni di piazza ma è possibile ordinare per email le Uova e i coniglietti di cioccolato, che possono essere ritirati presso le sedi ATT o consegnati a domicilio.

In questa Pasqua così particolare, regalare un Uovo ATT è ancora più importante. L’Associazione Tumori Toscana sta affrontando questo difficile periodo accanto ai malati di tumore e in questi giorni si è verificato un notevole aumento delle richieste di assistenza. La casa, infatti, in queste circostanze è il luogo di cura ideale per i malati oncologici che sono più esposti essendo più deboli. Ciò rappresenta un notevole vantaggio anche per gli ospedali, soprattutto in un momento come questo in cui mancano i posti letto. Con un piccolo gesto potrete aiutare i malati di tumore e donare a tutti un messaggio di speranza.

Per ordinare i prodotti ATT è necessario inviare un’email a silvia.celli@associazionetumoritoscana.it per la sede di Firenze e/o  all’indirizzo francesca.magnani@associazionetumoritoscana.it per la sede di Prato e Pistoia – e per conoscenza sempre anche alll’indirizzo amministrazione@associazionetumoritoscana.it indicando tipologia e quantità di prodotti richiesti ed eventuale indirizzo di spedizione.

I prodotti si possono ritire presso le sedi ATT di Firenze (Via B. Varchi 63) e di Prato (Via S. Nicastro 10) o consegnati a domicilio da ATT nella data concordata al momento dell’ordine. Spese di spedizione da concordare al momento dell’ordine.

La ricevuta sarà emessa da ATT secondo i dati comunicati per email, a seguito della conferma dell’avvenuta ricezione.

Il pagamento deve essere effettuato:
Per la consegna a domicilio, a vista ricevuta tramite bonifico bancario alle seguenti coordinate:
c/c intestato a Associazione Tumori Toscana
c/o
Banca Intesa per donazioni sede di Firenze
IBAN: IT 20 I 03069 02898 000000001700

Banca Intesa per donazioni sede di Prato – Pistoia
IBAN: IT 42 P 03069 21532 100000000236

Causale: Pasqua ATT 2020 – n° ricevuta

Per il ritiro presso le sedi ATT, a vista ricevuta tramite contanti o poss.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
Silvia Celli ATT Firenze, Tel. 055 24 66 666
Francesca Magnani ATT Prato – Pistoia, Tel. 0574 57 08 35
associazionetumoritoscana.it 

Da lunedì 20 aprile obbligo di mascherine in giro

Dopo l'annuncio del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi dell'obbligo di indossarle, il primo contingente di mascherine proveniente dalla Cina per la Regione Toscana e stoccato a Calenzano nei magazzini della Protezione civile della Città Metropolitana è in fase di consegna a ogni provincia toscana da parte della Prociv della Metrocittà in collaborazione con la Regione.

Entro venerdì 18 aprile, assicurano, le mascherine saranno date anche a tutti i cittadini dei Comuni del territorio metropolitano fiorentino. 

Sono circa 1 milione per la Città Metropolitana di Firenze e vengono distribuite gratuitamente, porta a porta, a tutti i cittadini, in quantità diverse a seconda del numero di componenti del nucleo familiare e comunque non meno di 2 a persona. Dato il numero ingente di famiglie, potranno passare alcuni giorni prima di riceverle ma il Comune assicura che arriveranno a tutti. 

Gli operatori della Protezione civile metropolitana sono impegnati 24 h nell'operazione e potranno anche rendersi disponibili a supporto della distribuzione diretta.

Emergenza Teatro, l'appello delle compagnie toscane

"In questa criticità, di cui è inutile ricordare la drammatica emergenza, le compagnie di teatro e di danza della Toscana intendono riaffermare il loro ruolo nell’intero sistema teatrale nazionale, rivendicando la preziosità di un contributo che è oggi un tassello indispensabile alla diffusione della cultura dello spettacolo dal vivo verso diverse generazioni di spettatori.



Le compagnie progettano e fanno piani di distribuzione in assoluta autonomia, reperiscono risorse finanziarie e umane suggerite dalla propria storia, dalle esperienze individuali e collettive dei nuclei che esse rappresentano. Sono “laboratori”, nuclei in ascolto e in movimento, centri di pensiero. La loro identità è "artigianale”, hanno scarso peso industriale, sono imprese fragili come le antiche botteghe dei mestieri.



Questa epidemia arriva dopo una pesantissima crisi economica che ha prosciugato le casse degli Enti locali, e di conseguenza la tenuta di teatri, rassegne, festival; i più deboli sono scomparsi, i più forti drasticamente ridimensionati. Questo ha significato un forte calo della circuitazione degli spettacoli, almeno dal 2011, che ha penalizzato soprattutto il teatro d’arte e le compagnie indipendenti.



È impossibile calcolare ora questo ulteriore danno e la ricaduta su strutture senza protezioni, che vivono della propria capacità di proposta; un danno che non investe solo il 2020 già compromesso, ma impatta in tutto il 2021, per la natura stessa del processo produttivo di una compagnia.



Al di là delle centinaia di repliche saltate fino al 13 aprile (ma quando finirà l’emergenza?), come calcolare il danno subito dalla cancellazione di spettacoli non solo per la questione economica immediata, ma anche perché alla loro effettuazione era legata la promozione per la stagione ventura? O lo spostamento – comunque auspicabile – di repliche e progetti verso l’autunno, impegnando periodi già destinati ad altri lavori? Oppure il fatto di non poter provare in questo periodo spettacoli che avrebbero debuttato e poi girato nei circuiti teatrali il prossimo anno? E che dire poi di tutte quelle attività che non sono immediatamente produttive, ma costituiscono la linfa vitale di molte compagnie? Che ne sarà delle centinaia di ore di laboratorio – per artisti, dilettanti, scuole – che sono saltate?



A fronte di tutti questi impegni, già contrattualizzati, molti hanno già perso il lavoro, molte compagnie avevano attivato fidi e anticipazioni bancarie, prassi purtroppo necessarie alla sopravvivenza... Che accadrà ora? Un’intera categoria rischia di andare sul lastrico, ed è un paradosso, perché sono i soggetti che salgono sul palco, la colonna portante del sistema teatrale. E - in questo caso – si tratta delle compagnie di teatro e di danza selezionate dalla Regione Toscana per la loro eccellenza produttiva, e quindi i portatori dell’identità artistica stessa della nostra regione nell’Italia e nel mondo.



Già in molti hanno redatto e sottoscritto appelli per gli artisti e gli operatori della cultura, a partire dal Presidente della Repubblica fino agli Assessori alla cultura delle grandi città, che sottolineano come per non distruggere "un tratto distintivo dell'Italia e una risorsa fondamentale del Paese" occorre “dichiarare lo stato di crisi per l'intero settore culturale pubblico e privato, ed emanare norme specifiche per autorizzare gli Enti Locali ad operare in deroga a norme generali e specifiche concernenti l'erogazione di contributi alle attività culturali”.



In tempi straordinari occorrono impegni e progetti straordinari da elaborare unitariamente, prefigurando nuovi scenari per il dopo emergenza. È una esortazione che rivolgiamo prima di tutto alla nostra Regione, agli altri comparti del Sistema Teatrale Toscano che già si sono espressi - dai Teatri Stabili alle Residenze - e a tutte le istituzioni pubbliche e private: apriamo dei tavoli di confronto, e approfittiamo di un anno che si prefigura forzatamente “sabbatico” per far fronte all’emergenza e per rafforzare un lavoro di coordinamento, di studio e di analisi che manca da molto tempo.



Le compagnie di teatro

@Accademia dei Perseveranti, Accademia Mutamenti, Arca Azzurra Produzioni, Compagnia Lombardi-Tiezzi, Compagnia Tpo, EmmeA' Teatro, ErreTiTeatro30, Esecutivi per lo spettacolo/ Claudio Morganti, FOSCA, Gli Omini, Gogmagog Teatro, #ISacchidiSabbia, Pupi di Stac, Sotterraneo, Teatro C'art, Teatro Del Carretto, Teatro dell'Elce, Guascone Teatro, Teatro Insonne


Le compagnie di danza

Adarte Compagnia, KAOS Balletto di Firenze, Nuovo Balletto di Toscana - BDT, CAB 008, Motus Compagnia, Compagnia Simona Bucci, Kinesis Contemporary Dance Company, Compagnia Opus Ballet Compagnia Xe diretta da Julie Ann Anzilotti, Zaches Teatro



Grazie a Sergio Staino per l’immagine creata per l’Appello delle Compagnie toscane

Un Selfie per il Politeama

Il Teatro Politeama Pratese lancia una nuova campagna social, #ioxilpoliteama, entra a far parte della #politeamacommunity con un tuo selfie, basta postarlo sulla pagina fb del teatro.

L'obiettivo di questa nuova campagna - così come per le altre #mipiacerebbe e #mipiacerebbevedere - è quello di creare un rapporto privilegiato con tutte le persone che amano il Teatro Politeama Pratese e vogliono partecipare alla definizione del suo futuro con idee, contributi e perché no, con un proprio autoritratto fotografico che diventerà il soggetto di una grande mostra nel foyer, appena sarà possibile rivederci tutti in teatro.

Continuano inoltre le dirette Instagram, condotte dal giornalista Azelio Biagioni, tutte le sere dalle 19, dove personaggi del mondo dello spettacolo, dell'arte, della cultura, della musica si raccontano. Parlano di teatro, di curiosità legate alla loro carriera, dei loro progetti. Regalano qualche perla, brevi e preziosi camei come il monologo sul "naso" dal Cyrano de Bergerac, recitato da Claudio Pinto Kovačević, primo attore della Compagnia Italiana di Operette o i brani suonati al pianoforte da Giulia Mazzoni, Giocando con i bottoni o tratti da Room 2401, uno dei suoi ultimi album.
Ecco alcuni dei prossimi ospiti d'eccezione: l'attore comico Maurizio Casagrande; l'attrice Daniela Morozzi; il pirotecnico Dario Cecchini, "il macellaio-poeta di Panzano più famoso del mondo", protagonista nella sesta serie del fortunato 'Chef's Table' su Netflix; il nostro Lorenzo Branchetti che viene da Arteinscena, la scuola di Musical del Politeama, noto per essere Milo Cotogno, il mitico folletto della Melevisione; l'elegantissima Drusilla Foer e molti altri ancora...

Per informazioni: Tel 0574 603758 o e-mail: teatro@politeamapratese.com

Orchestra da Camera Fiorentina online

In attesa della nuova stagione, alle ore 18 sulla pagina Facebook dell’Orchestra da Camera Fiorentina, l’iniziativa #IOSUONODACASA:

Mercoledì 29
 aprile torna in video il concerto dei pianisti Giselle e Fabio Witkowski a Palazzo Medici Riccardi.

Venerdì 1° maggio il “Triplo concerto per pianoforte, violino e violoncello” di Ludwig van Beethoven, solisti Giovanni Sollima al violoncello e Giuseppe Andaloro al pianoforte.

I Ristoratori Toscana scendono in piazza

Appuntamento lanciato dal combattivo gruppo FB Ristoratori Toscana (oltre 7500 iscritti guidati da Pasquale Naccari della Pizzeria "Il Vecchio e il Mare" di Firenze) per ribadire le istanze promosse sin dall’8 marzo.

 

In particolare le richieste sono concentrate su:

-                 Tutela per i dipendenti: la maggior parte non ha ricevuto la cassa integrazione.

-                 Assenza di linee guida per la ripartenza  (su come aprire in piena sicurezza): si parla di date ma non viene fatto riferimento specifico al COME. L’unica regola certa è che hanno attributo ai titolari delle attività una responsabilità penale per l’eventuale contagio dei dipendenti alla quale i Ristoratori Toscana si oppongono fermamente.

-                 Assenza dei sostegni “promessi” dalle istituzioni: tutte le nostre richieste presentate formalmente sono rimaste inascoltate e i sostegni previsti sono inadeguati e insufficienti (in allegato i documenti inviati formalmente al Comune e alla Regione)

-                 Sarà esposto il cartello in solidarietà ai colleghi di Milano.


I ristoratori Toscana si dissociano da ogni strumentalizzazione politica o associazionistica riferita all’iniziativa e ribadiscono: “ la nostra è una passeggiata spontanea organizzata per noi e i nostri dipendenti, del tutto pacifica e ci impegneremo al massimo perché avvenga tutto nel rispetto delle regole imposte dai DPCM”.

 

Ecco nel dettaglio le istruzioni da seguire per chi volesse aderire.

 

-                 LA PASSEGGIATA DIMOSTRATIVA VUOLE SVOLGERSI IN COMPLETA SICUREZZA, NEL RISPETTO DELLA NORMATIVA NAZIONALE E REGIONALE, DELLA SALUTE DI TUTTI E SENSO CIVICO.  Queste le linee guida per chi vorrà partecipare: RICORDIAMO A TUTTI CHE L’EVENTO DOVRA’ SVOLGERSI IN COMPLETA SICUREZZA,

NEL RISPETTO DELLA NORMATIVA NAZIONALE E REGIONALE, DELLA SALUTE DI TUTTIE SENSO CIVICO.SIETE, PERTANTO, TUTTI INVIATI A RISPETTARE LE SEGUENTI ISTRUZIONI.

 

- INDOSSATE (OBBLIGATORIO): GUANTI E MASCHERINE NONCHE’ INDUMENTI DALAVORO (CHE RISPECCHI LA VOSTRA OCCUPAZIONE) E/O SIMBOLI DELLA PROPRIAAZIENDA

 

- RISPETTATE UNA DISTANZA DI ALMENO 2,00 MT. – A TAL RIGUARDO EVIDENZIAMOCHE LA CAMMINATA AVRA’ INIZIO IN P.ZZA DUOMO E TERMINERA’ IN P.ZZA DELLASIGNORIA A FIRENZE (PASSANDO DA VIA CALZAIUOLI).L TERMINE DELLA CAMMINATA (P.ZZA DELLA SIGNORIA) SIETE CALDAMENTEINVITATI A NON CREARE ASSEMBRAMENTI (E RISPETTARE LE MISURE DI SICUREZZASOPRA RICHIAMATE), PERTANTO LADDOVE LO “SPAZIO” NON CONSENTA IL RISPETTO DELLA DISTANZA DI SICUREZZA MINIMA (V.D. SOPRA) LE PERSONE POTRANNO (E DOVRANNO) “DISTRIBUIRSI” IN VIA CALZAIUOLI E (A SEGUIRE) PIAZZA DUOMO).

 

- SE POSSIBILE SEDUTI A TERRA SU DEGLI ASCIUGAMANI E/O TAPPETTINI (AL FINE DIEVITARE DI ENTRARE IN CONTATTO DIRETTO CON L’ASFALTO) SEMPRE RISPETTANDOLE DISTANZE DI SICUREZZA. RESTA INTESO CHE IN CASO DI PIOGGIA E/O IN ASSENZADELLE DOVUTE PRECAUZIONI IN MATERIA SANITARIA, RESTEREMO TUTTI IN PIEDI.E’ SEVERAMENTE VIETATO ASSUMERE ATTEGGIAMENTO VIOLENTO, NONCHE’CANTARE E/O URLARE.

 

Ufficio stampa Ristoratori Toscana : Valentina Paolini paolinivale@gmail.com 339.8434196

                                               

 

 

Danza, lettera aperta delle Scuole della Toscana

Rossana Brocanello di Centro Opus Ballet di Firenze ha voluto farsi promotrice di una lettera aperta indirizzata alle istituzioni fiorentine e toscane per far presente ai nostri rappresentanti la difficile situazione che le scuole di danza stanno vivendo e la necessità di attuare al più presto misure di economico e organizzativo, oltre ad un’indicazione sui tempi e modalità condivise per la futura riapertura. La lettera aperta è stata sottoscritta da più di sessanta scuole di danza della Regione Toscana, consapevoli che solo un’azione comune può dare voce alle istanze di un intero settore dell’economia, dello sport e della cultura italiana.

Siamo felici che il nostro appello sia stato prontamente recepito dall’Assessore allo Sport del Comune di Firenze, Cosimo Guccione, che ha voluto immediatamente organizzare un incontro in video conferenza con una rappresentanza delle scuole fiorentine, per meglio approfondire criticità, suggerimenti e ipotesi per un percorso di confronto concreto e costruttivo. Speriamo che altre istituzioni a livello regionale e nazionale possano seguire il suo esempio.

LETTERA APERTA DELLE SCUOLE DI DANZA TOSCANE

NON VOGLIAMO SMETTERE DI DANZARE!


“Le scuole di danza della Regione Toscana vogliono unire le proprie voci per portare all’attenzione delle istituzioni e della cittadinanza la grave situazione che l’intero settore sta vivendo in questo momento.

 Liliana Cosi, nel suo accorato video messaggio pubblicato da Ansa in questi giorni, ha ben illustrato la situazione drammatica che stanno vivendo le migliaia di scuole di danza italiane, di cui noi, sottoscrittori della presente, rappresentiamo solo una piccola parte, situazione che, ad oggi, non sappiamo se e come si risolverà.


Vogliamo ribadire il ruolo delle scuole di danza come centri di formazione che, al pari di qualunque società sportiva, fungono da essenziali presidi di riferimento per il territorio, occupandosi di promuovere l’attività fisica, il lavoro di squadra e le buone pratiche per la salute, diventando importanti spazi di cultura, di aggregazione e di socialità.
 Inoltre esse si occupano della formazione artistica e professionale dei giovani aspiranti ballerini i quali, per la maggior parte, muovono i primi passi proprio in strutture come la nostra. In questo senso il rapporto con il mondo della cultura e del lavoro è inscindibile, tessendo una vera e propria rete di relazioni con teatri, festival, compagnie.



Le scuole di danza sono per lo più imprese private che non ricevono finanziamenti pubblici, che si sostengono esclusivamente con le quote di iscrizione degli allievi, oltre naturalmente con l’impegno e il lavoro di persone che hanno dedicato la loro vita a questa forma d’arte. Siamo un intero comparto dell’economia nazionale che paga affitti, utenze e manutenzione di immobili e sale, garantisce occupazione ad un numero enorme di insegnanti, istruttori sportivi e personale amministrativo, collabora strettamente con le realtà culturali del territorio, organizza fiere, eventi, concorsi, spettacoli.

 Tutto questo, nel giro di pochi giorni, è stato letteralmente azzerato!

 Su tutti i giornali si pubblicano ipotesi in merito ai tempi di riavvio delle varie tipologie di impresa. Le palestre (a cui le scuole di danza sono assimilate) spesso non sono citate, o, nei casi più ottimisti, vengono indicate come probabili aperture i mesi di settembre o ottobre. Manca ancora una definizione precisa di un’orizzonte temporale cui riferirsi, per non parlare delle modalità della ripresa. Questa incertezza, questa continuo slittamento delle date previste per la riapertura, è di certo dovuto alla difficoltà di dare risposte ad una situazione eccezionale e mai affrontata finora. Ma a che prezzo? Al prezzo del fallimento di un intero settore dell’economia italiana, con le società costrette per mesi a sostenere le spese di funzionamento di impianti deserti, senza poter contare su nessun tipo di introito e con il timore di non poter tornare più ai livelli di prima? Al prezzo della perdita di decine di migliaia di posti di lavoro? 

Quanto potremo durare infatti in queste condizioni, in attesa di un’indicazione chiara che ci dica cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?


Chiediamo, almeno, la possibilità di ripartire definendo delle “modalità di cautela” umanamente ed economicamente sostenibili, anche a costo di rischiare un temporaneo snaturamento di un’attività che per sua essenza prevederebbe la vicinanza fisica delle persone, il lavoro di gruppo, la condivisione degli spazi. Purtroppo le misure di sostegno varate finora dal Governo non offrono soluzioni sul lungo periodo, ma solo, ancorchè in modo solo parziale, tamponano l’emergenza in atto.

 Noi naturalmente esprimiamo tutto il nostro sostegno alle istituzioni regionali e nazionali per il difficile lavoro che stanno svolgendo a sostegno dei cittadini e delle imprese duramente colpiti dall’emergenza. Sappiamo bene che il futuro sarà difficile e incerto per tutti, che andiamo incontro a enormi sacrifici e che ognuno di noi dovrà contribuire come può e fare fronte comune.

Aspettiamo però con fiducia un segnale che chi ci amministra ha a cuore anche la nostra sorte. Uniamo, quindi, la nostra voce a tutti i professionisti del settore che in questi giorni stanno chiedendo considerazione e soprattutto risposte con un’unica grande certezza nel cuore: non vogliamo smettere di danzare per sempre!!”

Le scuole di danza
Centro Opus Ballet ssd (Firenze)

1 – A.S.D Lisette dance Studio (Firenze)

2 – Il delta della Luna (Firenze)

3 – Off Musical (Firenze)

4 – ASD artedanza (Firenze)

5 – Danza nel Mondo (Siena)

6 – ASD Club 85 (Calenzano)

7 – Time out ballet (Firenze)

8 – Kaos Dance Project (Viareggio)

9 – Centro Studi Danza (Grassina)

10 – Nijinsky (Firenze)

11 – Hidron (Prato)

12 – Centro Danza Oniris (Firenze)

13 – Sfa scuola di formazione (Firenze)

14 – Motus Centro Danza (Pistoia)

15 – Accademia Danza Città (Prato)

16 – Planet Dance (Cecina)

17 – Danzarmonia

18 – Asd Fit Village Urban Dance (Firenze)

19 – A.s.d Open Dance (Firenze)

20 – ASD Academy Ballet (Prato)

21 – A.S.D. ELBA DANZA (Portoferraio)

22 – Kronos Danza e Benessere (Firenze)

23 – Immagine Danza (Firenze)

24 – Curiel Danza (Pontassieve)

25 – Accademia di danza Città di Scandicci SSD (Scandicci)

26 – Open Dance (Firenze)

27 – PGS FANTASIA ACCADEMIA DANZA a.s.d. (Firenze)

28 – One Step Dance Academy asd (Bagno a Ripoli)

29 – AlambradoDanza (Firenze)

30 – Centro Danza Coppelia (Firenze)

31 – Danzarmonia ASD

32 – Asd Double Step (Greve in Chianti)

33 – Myosotis dans academy (Montelupo Fiorentino)

34 – Asd Stella Danzante (Firenze)

35 – Lyricdancestudio a.s.d. 

36 – Opusdanza (Prato)

37 – Obiettivo danza A. S.D. (Gambassi Terme)

38 – Ateneo della danza scsd arl (Siena)

39 – CENTRO STUDI DANZA INCISA SSD a RL (Incisa)

40 – Ass. Culturale Professione Danza & Spettacolo (Calenzano)

41 – Dance Performance ASD – Accademia del Teatro Manzoni (Firenze)

42 – Giovanna Benetti insegnante UISP

43 – ASD LAB (Firenze)

44 – Il Ritmo del Caribe a.s.d (Rufina)

45 – CENTRO DANZA CHIANTI Arca Azzurra Formazione (San Casciano Val di Pesa)

46 – A. C. Accademia Internazionale Coreutica (Impruneta)

47 – Artis’t Fornoli (Bagni di Lucca)

48 – Devil’s Rock Academy (Sesto Fiorentino)

49 – Scuola Danza Salvetti (Firenze)

50 –A.S.D. SCUOLA DANZA SAN GIMIGNANO

51 – Enars Ballet (Montelupo)

52 – Centro Studio Danza (Castelnuovo di Garfagnana)

53 – ASD BALLET CENTRE (Firenze)

54- Esperidi centro danza asd (Scandicci)

55 – Dream Dance Studio (Torre Del Lago Puccini)

56 – Kaos Professione Danza (Firenze)

57 –AC Balletto di Firenze

58 – Dance Art Studio (Sarzana)

59 – Scuola di danza Hamlyn (Firenze)

60- Simondancestudio Asd (Empoli)

61 – Danzarte a.s.d (Agliana)

62 – A.S.D. Ballet Centre (Firenze)

63 – Talent Academy ASD (Figline Valdarno)

64 – Armonia danza arte e movimento (Capannori)

65 – Max Ballet Academy (Firenze)

13 cose che si possono fare (e non fare) dal 4 maggio

La disciplina in una terza ordinanza, la n. 50. Si può andare nelle seconde case per manutenzioni, ma da soli e con rientro in giornata. I generi di cui è autorizzata la vendita possono essere acquistati nel territorio della propria provincia:

1 - SECONDO CASE - Si comincia con una norma più restrittiva rispetto a ciò che è previsto a livello nazionale e che riguarda le seconde case. Il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza è consentito solo per coloro che hanno sul territorio regionale il proprio medico di medicina generale o il pediatra di famiglia. Non è, pertanto, consentito il rientro in Toscana verso le seconde case utilizzate per vacanze.
Per chi risiede in Toscana è possibile raggiungere le seconde case, i propri camper, roulottes o altri manufatti per svolgere attività di manutenzione e riparazione. Lo spostamento deve essere esclusivamente individuale (quindi non familiare) e limitato al territorio regionale con obbligo di rientro in giornata presso l’abitazione abituale.

2 - ACQUISTI SOLO NELLA PROPRIA PROVINCIA  - I generi di cui è autorizzata la vendita secondo il decreto del Presidente del consiglio del 26 aprile possono essere acquistati all'interno del territorio della propria provincia di residenza.

3 - ATTIVITA' SPORTIVA -  Può essere svolta, solo individualmente, ma spostandosi all'interno dell'intero territorio regionale e con propri mezzi di trasporto e rientrando a casa in giornata. I minori o i soggetti non completamente autosufficienti possono essere accompagnati da una persona. La distanza interpersonale da rispettare è di almeno 2 metri.

4 - ATTIVITA' MOTORIA - E' possibile l'attività motoria, a piedi o in bicicletta, con partenza e rientro alla propria abitazione, senza uso di altri mezzi di trasporto. Nel caso di residenti nella medesima abitazione e di minori o persone non completamente autosufficienti accompagnati, non è necessario mantenere la distanza di almeno 2 metri.
Per ogni altra attività diversa da quella sportiva valgono le disposizioni nazionali riguardo all’obbligo di indossare la mascherina nel caso non sia possibile mantenere la distanza di almeno un metro. Per una migliore tutela della salute propria e della collettività, negli spazi aperti, in presenza di più persone, si consiglia di indossare comunque la mascherina e di mantenere la distanza interpersonale di almeno 1,8 metri.

5 - ATTIVITA' AGRICOLE - Anche le attività agricole e la selvicoltura sono permesse, e l'ambito è quello regionale. Occorre però che lo si faccia in un appezzamento agricolo o forestale di proprietà, con un solo spostamento al giorno e il rientro in giornata presso la propria abitazione. Le attività da svolgere devono limitarsi a quelle per la tutela delle specie vegetali, degli animali allevati, e per il taglio del bosco.

6 - ADDESTRAMENTO CAVALLI E CANI - E' consentito l'addestramento e l'allevamento di cavalli e cani, all’interno del territorio regionale e con obbligo di rientro in giornata presso la propria abitazione.

7 - TOELETTE ANIMALI - L’attività degli esercizi di toelettatura di animali è permessa, nel rispetto delle disposizioni di prevenzione e tutela collettiva previsti dall’ordinanza regionale 48/2020, previa prenotazione del servizio e garantendo idonee misure di sicurezza anche per quanto attiene la consegna e il ritiro dell’animale.

8- BARCHE E PESCA AMATORIALE - L’uso di imbarcazioni per attività sportiva e per la pesca amatoriale è consentito ad un massimo di due persone con rientro all’ormeggio in giornata.

9 - MANUTENZIONE E RIMESSAGGIO - Sono consentite tutte le attività necessarie a garantire la filiera della manutenzione e rimessaggio delle imbarcazioni da diporto quali ad esempio l'alaggio delle imbarcazioni o lo spostamento al cantiere all'ormeggio e viceversa.

10 - RISTORAZIONE: SOLO ASPORTO - La ristorazione con consegna a domicilio è permessa nel rispetto delle norme igienico-sanitarie per l’attività di confezionamento e di trasporto. Lo stesso vale per la ristorazione con asporto da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e da parte delle attività artigiane alimentari. Si raccomanda che la vendita avvenga previa ordinazione on-line o telefonica, garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano per appuntamento, dilazionati nel tempo, e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta, assicurando che permanga il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce, con divieto di ogni forma di consumo sul posto.

11 - AGRITURISMI - Anche le aziende agrituristiche autorizzate possono somministrare alimenti e bevande alle medesime condizioni.

12 - CALZATURE PER BAMBINI - E' consentita la vendita delle calzature per bambini sia all’interno dei negozi specializzati in abbigliamento per bambini che nei negozi che commercializzano calzature per bambini.

13 - BENZINAI - Gli impianti di distribuzione carburanti che funzionano con la presenza del gestore possono derogare dall'obbligo di presenza nelle fasce orarie di garanzia.

Ristoranti e alberghi: la soluzione svizzera

In Svizzera hanno già stipulato un piano ben delineato per far riaprire le attività di ristorazione. Poche regole chiare e facilmente applicabili…

Il piano di protezione vale per i servizi di ristorazione ad eccezione dei pasti nelle scuole obbligatorie, per le quali vale un relativo piano. Le misure devono essere attuate da tutte le aziende con controlli effettuati dalle autorità cantonali. Le aziende possono decidere di integrare tali misure con ulteriori provvedimenti specifici a seconda dell’attività. Le linee guida legali in materia di igiene e protezione attualmente vigenti devono continuare a essere rispettate (ad es. nel settore delle derrate alimentari e per la protezione della salute dei collaboratori).

I “PRINCIPI FONDAMENTALI” - Tra i gruppi di ospiti vanno rispettate le seguenti distanze: 2 metri di distanza in senso anteriore e laterale con disposizione fianco a fianco; in senso posteriore, 2 metri di distanza tra i bordi dei tavoli, con disposizione a spalle voltate. Le distanze di sicurezza vengono meno qualora i gruppi di ospiti siano separati da pannelli. 

Nel servizio si raccomanda vivamente una distanza minima di 2 metri. L’azienda deve verificare le misure organizzative per garantire che questa distanza possa essere rispettata (ad es. tavoli o carrelli di servizio, stazioni di prelievo, servizio al banco). Se questa distanza minima non può essere garantita, l’azienda deve proteggere il personale mantenendo al minimo l’esposizione delle persone grazie alla riduzione della durata del contatto e/o tramite l’attuazione di misure di protezione adeguate.

Se la distanza di 2 metri risulta inferiore in servizio, anche per un breve periodo di tempo, si raccomanda vivamente − seppur non sia obbligatorio − di indossare una mascherina igienica (ad es. mascherine chirurgiche) o una visiera di protezione. L’azienda deve mettere i collaboratori in condizione di lavorare con le mascherine igieniche o le visiere di protezione qualora lo desiderino. L’azienda può vietare l’uso di una particolare mascherina igienica o di una visiera di protezione solo se il prodotto è relativamente vistoso e sono disponibili mascherine igieniche o visiere di protezione alternati.

PER I CLIENTI - Le attività che impiegano tavoli molto lunghi (ad es. tavoli da banchetto, ristoranti con nastro trasportatore, teppanyaki) possono farvi sedere più di un gruppo di ospiti di quattro persone a condizione che sia rispettata la distanza minima di 2 metri tra i gruppi di ospiti. La distanza minima viene meno quando si utilizzano i pannelli divisori. 

Le attività con posti a sedere al bancone/bar devono osservare le regole per il distanziamento. Possono sedervisi al massimo 4 persone dello stesso gruppo senza distanza minima. Per proteggere il personale in servizio al bancone esposto a un contatto prolungato, devono essere attuate delle misure particolari (ad es. separando le aree particolarmente esposte mediante pannelli di protezione dagli schizzi di saliva) qualora non possa essere rispettata la distanza minima di 2 metri dagli ospiti. 

Inoltre, come già accade negli esercizi commerciali già aperti, ci dovrà essere segnaletica orizzontale sulla pavimentazione per far rispettare le distanze durante l’attesa oltre a cartelli informativi contenenti le misure da rispettare.

Poi niente contatto fisico tra il personale e la clientela e regole di igiene ferree e dettagliate… Niente del resto che non ci aspetteremmo anche in condizioni normali!

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Allarme Rosso dal CHIANTI

Un forte e argomentato grido d'allarme arriva dal mondo del vino più tipicamente e storicamente toscano. E' lanciato da Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, in occasione dell'assemblea del Consorzio riunita oggi per la prima volta a Firenze dopo la fase di lockdown.
Pur ricordando che gli “Agricoltori sono abituati ai sacrifici" chiosa: "ma così è impossibile andare avanti”.
“Siamo rimasti soli. Nonostante gli annunci del Governo le nostre aziende stanno cercando di superare questa crisi senza precedenti facendo affidamento esclusivamente sulle proprie forze. Noi imprenditori agricoli siamo abituati alla sofferenze e ai sacrifici: ogni anno la nostra produzione dipende dalle condizioni climatiche che nel giro di qualche giorno, senza preavviso, possono compromettere le nostre colture e la stabilità dell'azienda. In un momento come questo però non ci aspettavamo che la distanza fra i problemi delle imprese e le Istituzioni fosse così abissale.”


“Il tempo è finito – ha spiegato Busi - e non c'è più possibilità di andare avanti. Se si continua così, senza alcun sostegno, nei prossimi mesi il 40% della Toscana sarà in vendita. Le aziende chiuderanno e diventerà il più grande boomerang mai visto prima dal punto di vista patrimoniale. E questo coinvolgerà tutti. Chiuderanno aziende grandi e piccole, blasonate o meno. Ci rimetterà tutta la regione senza alcuna possibilità di tornare indietro.”


In questo quadro dominato dall'incertezza non è ancora chiaro quali saranno le fiere che riprenderanno “Non sappiamo ancora quando potremo ripartire con la nostra attività promozionale – ha spiegato Busi – un capitolo fondamentale per l'export che fino ad oggi rappresentava il 70% del nostro mercato. E' evidente che se non dovessero ripartire in Europa e nel mondo i grandi eventi legati al mondo del vino, rischiamo di veder compromesse le nostre vendite, già duramente colpite dalla chiusura del canale Ho.re.ca in questi mesi.”


“E' arrivato il momento – ha concluso il presidente del Consorzio Vino Chianti – di mobilitare tutto il mondo del vino toscano per farci ascoltare. In questa fase non possiamo permetterci il lusso di restare ancorati ai soliti campanili. Per la Toscana il mondo del vino rappresenta una componente imprescindibile per il rilancio dell'economia regionale.”

 

 

ZTL e SOSTA cosa cambia, cosa NON cambia…

Ma sul fronte dei residenti si registrano malumori per il rischi di “invasione di auto” e parcheggi non autorizzati…

 

Ecco le nuove regole:

VARCHI ZTL APERTI dalle 16 ogni giorno solo da

- Lungarno Vespucci

- Via della Scala

Ma attenzione alla sosta, non è consentita nelle strade, multa di 86 euro x chi ci prova.
Il parcheggio è consentito solo nei garage convenzionati.

 

SAN LORENZO area pedonale via dell’Ariento, via Panicale, Via Sant’Antonino aperta alle auto dalla 20,30 alle 24.

 

PIAZZA DEL CARMINE – torna il parcheggio auto, 40 posti, solo x permessi zona O e A.

 

Vernaccia in vendemmia: una grande annata all'ombra della pandemia

Giorni di vendemmia per la Vernaccia di San Gimignano.

Nel disastroso anno del Coronavirus, si ringrazia Bacco che ha protetto le viti e i loro frutti con un andamento stagionale che difficilmente avrebbe potuto essere migliore, tutte le fasi vegetative sono iniziate nella norma, la cacciata dei germogli e la fioritura sono state ottime, molto buone allegagione e invaiatura, nessuno stress idrico, nessun evento meteorologico traumatico. Se consideriamo poi che in periodo di lockdown i produttori non hanno potuto dedicarsi ai soliti impegni commerciali, dalle fiere e agli eventi promozionali, ma solo alla cura della campagna, il risultato è quello che vediamo oggi, vigne bellissime e uve perfette. 

Per la vendemmia della Vernaccia di San Gimignano siamo a circa una settimana di anticipo rispetto al 2019. Ottimo lo stato sanitario delle uve, buona la quantità solo leggermente inferiore a quella dello scorso anno, il clima caldo, asciutto e ventilato di luglio e agosto ha permesso una perfetta maturazione, aiutata anche dalle piogge di fine agosto, mentre le notti fresche hanno preservato l’acidità. 

Le premesse quindi ci sono tutte perché quella del 2020 si prospetti come un’ottima annata, ma restano le preoccupazioni per la situazione creatasi con la pandemia, il conseguente lockdown e il crollo delle vendite, anche se continua la lenta ripresa degli imbottigliamenti, che nei primi otto mesi dell’anno registrano un calo tutto sommato contenuto, dell’8% rispetto al 2019.

Se il tempo si manterrà buono, in tre settimane si chiuderà la raccolta delle uve bianche, poi sarà la volta delle rosse: anche il Sangiovese promette molto bene, ma è ancora presto per sbilanciarsi, il mese di settembre sarà decisivo per la qualità e quantità del vino che verrà. 


MEZZOGIORNO DI FUOCO: IL COVID E L’IMPLOSIONE DELL’INFORMAZIONE SPECIALIZZATA

La crisi dei consumi legati al tempo libero e alla cura della persona, il blocco del flusso di notizie, a volte delle stesse pubblicazioni ha prodotto il progressivo azzeramento della fonte di lavoro e di reddito per migliaia di giornalisti autonomi.... 

Partecipano con ASET (associazione stampa enogastroagroalimentare toscana) noti giornalisti del settore.

Allarme Rosso dal mondo del commercio e delle imprese

"La situazione delle nostre attività commerciali e del turismo, tutte, nessuna esclusa, è tragica. Forse a Roma non lo hanno capito, ma ogni giorno perso per noi è drammatico. Per questo abbiamo chiesto ed ottenuto dal governatore della nostra regione Eugenio Giani di essere ricevuti domani mattina (martedì ndr), per presentare le nostre richieste: che a questo punto non possono aspettare un'ora in più!" Sono lapidari Alberto Marini e Franco Marinoni a nome delle due associazioni di categoria del settore della provincia di Firenze.

L'iniziativa è stata immediatamente condivisa dai vertici di tutte le Confcommercio e Confesercenti provinciali della Toscana, nonché dalle federazioni di categoria dei pubblici esercizi Fipe e Fiepet, che si presenteranno compatte di fronte agli uffici di Eugenio Giani, per rappresentargli lo stato dei fatti.

È necessario un provvedimento immediato del governatore - dichiarano Aldo Cursano e Claudio Bianchi - in assenza di un'adeguata assunzione di responsabilità da parte del governo nazionale, per consentirci di lavorare da domani mattina stessa."

"Questo nell'immediato, ma è necessario anche che ci si renda conto che chi ha potuto lavorare solo 3 o 4 mesi su 12 non riuscirà a far fronte agli impegni di un intero anno. Anche le banche dovranno tenerne conto, per questo chiediamo che le nostre imprese siano valutate con i rating del 2019, nel periodo in cui potevamo lavorare, e non di questo disgraziatissimo 2020. Lo stato deve garantirci gli indennizzi per danni che derivano da fattori esterni, del tutto indipendenti dalle nostre responsabilità” insistono Bianchi e Cursano.

"Le nostre attività sono in condizione di garantire il più assoluto rispetto delle misure precauzionali, come del resto hanno sempre fatto. La loro chiusura per le ultime tre settimane non ha procurato alcuna variazione nel livello dei contagi, a dimostrazione che la fonte di questi è evidentemente altra. Non si capisce perché in Lombardia e in Veneto e praticamente in quasi tutte le altre regioni, si possa lavorare in questo periodo prenatalizio e in Toscana invece no!"

"Non vorremo" chiosano Cursano e Bianchi "che la nostra regione scontasse questioni extraeconomiche e divenisse il territorio di regolamenti di conti della politica che si ripercuotono sulle nostre già provatissime aziende!"

Ecco le richieste sintetizzate in 5 punti:

1) immediato passaggio alla "zona gialla" o comunque provvedimento che consenta anche ai pubblici esercizi di lavorare

2) risarcimento dei danni causati dalla pandemia alle attività commerciali

3)cancellazione di ogni forma di imposizione fiscale relativa al 2020

4) applicazione dei rating bancari 2019

5) provvedimento che modifichi l'attuale disciplina delle locazioni commerciali, escludendo l'ipotesi di sfratto per inadempienza, e rinegoziazione dei canoni di locazione su parametri adeguati all'attuale situazione.

IN PIAZZA OGGI anche i RISTORATORI TOSCANA, l'associazione di base nata spontaneamente  a marzo e presieduta da Pasquale Naccari.
“Il presidente Giani – ha detto– deve darci tutto quello che è possibile che la Regione ha in cassa (e li ha) e poi andare a Roma, a pretendere dal Governo indennizzi che ci risarciscano delle perdite del mese lavorativo più importante. Ormai il Natale è perso completamente.
Per Naccari, la situazione è drammatica “e bisogna intervenire con urgenza. I turisti sono assenti da mesi, i fatturati sono pari a zero, centinaia di famiglie rischiano di ritrovarsi senza un tetto e stiamo lasciando spazio a criminalità organizzata e degrado. Ci auguriamo che queste scelte che riguardano il mancato allentamento di restrizioni in Toscana non dipendano da eventuali attriti all'interno del Governo. Non sarebbe giusto per le migliaia di persone che rischiano il lavoro”. 

Praticamente le stesse parole delle associazioni di categoria. La marea della protesta sociale dei non garantiti (pensionati e statali in primis) sta montando.

Una Befana contro il Delivery-sfruttamento

L'appello dei ristoranti: "Le multinazionali ci stanno distruggendo. Aiutateci a tenere in vita le nostre attività"

Una giornata contro lo sfruttamento dei grandi colossi del food delivery per dare il via a una campagna di sensibilizzazione per sostenere le attività di vicinato. 

E' quanto ha deciso di lanciare a partire dal 6 gennaio Tni (Tutela Nazionale Imprese), il gruppo che rappresenta 40mila aziende in Italia. 

I locali che si affidano ai grandi del settore (che offrono un servizio completo con i loro rider e il sistema di gestione ordini) pagano una commissione agli operatori. «La commissione va dal 25 al 35%, dipende dalle condizioni economiche negoziate. A questa, si aggiungono le tariffe per l'attesa: per esempio, dopo più di 5 minuti dall'orario di ritiro, possono addebitarci 0,17 centesimi per minuto. Dopo più di 10 minuti dall'orario di ritiro possono addebitarci ulteriori 10 euro. Tra l'altro, tutti gli addebiti, le tariffe e le commissioni non includono l'Iva» scende nei dettagli Naccari.

Il portavoce Tni-Ristoratori Toscana mette sul tavolo le carte. In buona sostanza, su una fattura media di 2.400 euro, il costo dei servizi addebitati dall'operatore è di 859,91 euro a cui vanno aggiunti 570 euro di sanzione per ritardi nella consegna. "Da una fattura media di 2.400 euro – prosegue Naccari - ricaviamo 970 euro che non bastano né a ricoprire i costi della materia prima né tanto meno quelli del personale, delle utenze, etc. 

Il food delivery è insostenibile, ammazzerà i nostri spazi. Per questo chiediamo a tutti i ristoratori d'Italia di fare bene i conti in tasca, di spegnere i tablet e i computer e di accettare solo prenotazioni fatte direttamente al ristorante. Agli italiani chiediamo di aiutarci a tenere in vita i nostri locali e di non ordinare tramite le grandi piattaforme ma tramite i canali diretti delle attività".

L'iniziativa è sostenuta da Pasquale Naccari, portavoce di Tni e Ristoratori Toscana, lo chef Gianfranco Vissani, Virginia Derelitto di Aios Sicilia, Rocco Costanzo di Ristoratori Liguria, Alessia Brescia dei Ristoratori Veneto, Maricetta Tirrito dei Ristoratori Lazio, Pasquale Dioguardi di Movimento Impresa Puglia, Andrea Penzo Aiello di Veneto Imprese Unite, Michele di Costa di Ristoratori Calabria e Armando Pistolese di Associazione commercianti per Salerno. Con il Delivery-Day, gli imprenditori non solo hanno deciso di sottrarsi ai diktat delle multinazionali spegnendo i propri tablet e computer, ma anche di lanciare un appello a tutti gli italiani.

"Chiediamo a tutte le persone che hanno a cuore le attività di vicinato di aiutarci a tenere in vita i nostri locali. Come? Facendo i propri ordini telefonicamente direttamente presso i nostri punti vendita o servendosi dell'asporto e non tramite le piattaforme delle multinazionali che hanno sede all'estero e non pagano nemmeno le tasse in Italia. 

INFO E CONTATTI 338 5025789 – 331 4686387



Un Semaforo Impazzito

Continua la roulette russa dei colori in tutta Italia e di conseguenza anche in Toscana.
6 gennaio siamo Rossi, mentre Gialli il 7 e l’8.
Fine settimana, 9 e 10, arancione.
Dalla prossima settimana in Toscana, grazie all’indice Rt,  inferiore ad 1, siamo gialli fino a venerdì 15 quando uscirà il nuovo DPCM dle governo.

Certo è che con questo “semaforo” a tempi impazziti dove non esiste il verde, è impossibile pianificare qualsiasi attività per tutte quelle categorie economiche di cui da sempre raccontiamo vita, morte e miracoli. Ristoratori in primis, capri espiatori per eccellenza, e a seguire tutto il mondo della cultura in senso lato: ostaggio di “non decisioni” che a quanto pare non stanno neanche risolvendo il problema dei contagi, ieri 313 in Toscana.  


Diamoci una mossa: basta divano, torniamo in moto !

Ne parliamo con Alberto Scardigli, titolare di Olympus, e la dottoressa Cristina Scaletti, specializzata in medicina sportiva e impegnata da tempo sulla scena politica toscana. 

Sanificazione, distanziamento, numeri contenuti, prenotazioni on line delle lezioni … mi sono dimenticato qualcosa? … nonostante tutte queste attenzioni e limitazioni le palestre sono chiuse da novembre e si parla poco in pubblico della necessità di riattivarle al più presto.

Invece in privato se ne parla moltissimo: in tanti si sono rivolti anche a noi per sollecitare un impegno pubblico a favore di questa riapertura, importantissima per la salute fisica e mentale - si anche mentale! - di tantissime persone di ogni età che necessitano decisamente di poter svolgere attività motoria, ciascuno secondo il suo profilo medico e fisico.

"Basta chiacchiere sui ristori: la vera e unica battaglia da fare è per riaprire in sicurezza!"

“Lasciamo perdere la storia dei ristori, nella migliore delle ipotesi arrivano solo briciole. La vera battaglia da fare è in realtà quella per riaprire i nostri locali in sicurezza. Da tempo sono state stabilite ed eseguite linee guida precise (limitazione dei coperti, sanificazione, mascherina, distanziamento…) e nessuno si è infettato andando a pranzo o a cena. Ora basta! VOGLIAMO LAVORARE, nel rispetto delle regole e delle tante spese fatte per eseguirle!”

Parla con il cuore e la testa uno dei più importanti ristoratori-chef toscani che con noi chiede di mantenere l’anonimato “visto il clima di caccia alle streghe/untore che si respira in Italia”.

Curioso destino quello di Chef e Ristoratori: dalla gloria mediatica di appena un anno fa alla gogna economica del 2020, tutto a causa del virus, o no? Sono le vittime più famose e discusse dei provvedimenti governativi contro la pandemia, costretti praticamente a chiudere l’attività, salvo qualche saltuaria apertura a singhiozzo a pranzo e la concessione dell’asporto, considerato dai più una cura palliativa. È anche l’unico settore dell’economia italiana colpito pesantemente dalle restrizioni e dalle chiusure (con turismo, cultura e socialità), ad aver espresso un movimento autonomo di protesta (Ristoratori Toscana, M.I.O., ecc..) che ha raccolto migliaia di adesioni e prodotto iniziative di forte visibilità mediatica. Ad oggi persegue principalmente la richiesta di ristori economici, come del resto fanno da sempre ConfCommercio e Confesercenti, storiche associazioni di categoria.

Oggi siamo in zona gialla, quindi potete aprire a pranzo. Soddisfatto?

“Che fai, prendi per il c…? – sbotta ridendo il nostro intelocutore, uno dei più famosi chef-imprenditori della ristorazione toscana (preferisce mantenere l’anonimato “visto il clima di caccia alle streghe/untore che si respira in Italia”). Qui la situazione è disastrosa. A marzo scorso abbiamo retto al meglio, grazie solo alla cassa integrazione ovviamente. Ma ora da novembre siamo chiusi, abbiamo perso tutto il mese delle feste, decine e decine di dipendenti in cassa integrazione con stipendi quasi dimezzati, fornitori senza sbocchi, proprietari degli immobili con il fiato sul collo, anche se diversi si rendono conto che non hanno molte alternative….”

Mai i famosi ristori non vi aiutano?

“Ma per favore… qualcosa è arrivato, ma non a tutti. Ma non si può contare su questo, non si può pensare di reggere così. Bisogna cambiare marcia. Lo dico alle associazioni di categoria e anche a questi giovani dei Ristoratori Toscana e del M.I.O. che si danno tanto da fare. Con i ristori non si va da nessuna parte. Sono pochi e non per tutti. In ogni caso non si può contare su questo. Poi questo governo pensa che i ristoratori sono evasori, lo ha detto platealmente Bersani, che è il capo di Speranza e chiunque di noi ha un po’ di sale nella zucca sa benissimo cosa pensano e quindi ci tengono al palo scaricando su di noi e sul mondo del commercio la loro insipienza e incapacità a fare l’unica cosa che serviva e serve, rafforzare in modo importante la sanità, sul territorio e negli ospedali. Poi ci sono anche politici che la pensano diversamente, come il Presidente Giani, ma le decisioni le prendono a Roma.

Quindi per te la soluzione è riaprire, rovesciando questa narrazione mediatica e politica che vede nei ristoranti dei luoghi pericolosi per la diffusione del virus?

Ma certo! Bisogna spostare l’obbiettivo della protesta su questo, non asserragliandoci in rivendicazioni sindacali che non avranno nessun esito significativo. Invece troviamo alleati, nei nostri clienti innanzitutto, rompiamo l’isolamento in cui cercano di confinarci, serve una battaglia comune a favore di una ritrovata socialità sempre più necessaria e auspicata. In sicurezza ovviamente, con la mascherina e seguendo le regole, ovvio”.


1 / FIRENZE DOPO ... LA PANDEMIA

Aprirà presumibilmente tra pochi mesi all’inizio di Via del Palazzuolo, a due passi da

Piazza SM Novella, nel dismesso immobile del Monte di Pietà, già Convento di San Paolino, 25HOURS HOTEL FLORENCE, un imponente albergo a tema ispirato alla Divina Commedia di Dante, che conterrà ben 172 camere.

 

Curiosamente sono Dubai e Firenze le città in cui la 25hours Hotel Company – società fondata nel 2005 da Stephan Gerhard, Ardi Goldman, Christoph Hoffmann e Kai Hollmann, alleata dei francesi di AccorHotels – si appresta ad aprire. L’hotel fiorentino è il primo sul suolo italiano. Una scelta ovviamente avviata ben prima dello scoppio della crisi e della pandemia, stimolata dal potente rilievo storico-artistico della città e dalla sua – allora – crescente attrattiva internazionale.

 


L’intervento è doppio, prevede la riqualificazione del dismesso immobile del Monte di Pietà, e la costruzione di un nuovo edificio, demolendo esistenti volumi. Il Progetto Architettonico è firmato da Genius Loci Architettura; gli interni sono invece disegnati da Paola Navone ispirata dalla Divina Commedia dantesca.

Il lavoro ingloba di fatto la piazzetta antistante all’ex convento dell’XI secolo, prevede un grande cortile centrale, delle 172 stanze 73 sono ricavate dall’“edificio storico”; le altre nella nuova struttura adiacente, un'inedita costruzione ex novo nel centro storico di Firenze. Previste anche una family-room con piscina, una spa, una piccola palestra, una sauna, un ristorante di cucina toscana e una bottega – bar, I Golosi. Il chiostro appare coperto da una struttura vetrata, una sorta di “giungla verde” fiore all’occhiello della designer Paola Navone.


Gigantesca, lussuosa, imprevista. È la mega Pizzeria Sophia Loren, a due passi dal Duomo

Gigantesca, lussuosa, imprevista. È la mega Pizzeria Sofia Loren che viene ad occupare l’ex sede di Unicredit in Via Brunelleschi, un intero blocco con ben 13 sporti sotto i portici verso il Duomo, subito dopo Hard Rock Cafe. 

Chissà se, sapendo che sarebbe arrivata una pandemia che avrebbe spazzato via da Firenze per un bel po’ di tempo i milioni di turisti dal centro storico, i patron dei gruppi moda Yamamay e Carpisa (proprietari dell’iniziativa) avrebbero deciso ugualmente di impegnare risorse ingenti in questo locale sicuramente oltre ogni aspettativa, soprattutto per le dimensioni, lo stile e la sfida che porta nel mondo della ristorazione e del turismo ovviamente. 


Non che si tratti di un locale “turistico”, nel senso negativo che spesso viene attribuito a questa definizione, ma la sua collocazione, il matrimonio con il nome della celebre attrice napoletana, icona della bellezza italiana, la consulenza (ormai è un’obbligo) con un pizzaiolo di fama (lui è Francesco Marcucci) vedono questo progetto, ovviamente pensato in chiave globalista, come ovviamente orientato ad attrarre fiumi di clienti dal cuore del centro fiorentino. Pronto da tempo, sarà affidato a una squadra di circa 25 persone tra cuochi, camerieri, staff. 


“Con il gruppo abbiamo acquisito il marchio Sofia Loren – hanno dichiarato tempo fa alla stampa i due imprenditori napoletani - e quando apriremo la nostra pizzeria di lusso a Firenze all’inaugurazione dovrebbe esserci proprio la celebre attrice. Si tratta – hanno aggiunto - del primo di una collezione di 4-5 insegne di ristorazione dedicate a Sofia (Loren), una nuova avventura nel mondo dei ristoranti con l’idea di esportarla poi nel mondo».

Il locale è praticamente pronto, anche se dall’esterno è “fasciato”. Apertura a breve si mormora. 


Mezzogiorno di Fuoco - I Giovani e la Pandemia: vittime o colpevoli?

Troppo spesso, e troppo facilmente, media e politici hanno fatto e fanno della cosiddetta Movida un facile capro espiatorio.

Molti riconducono i contagi a queste manifestazioni spontanee di comunità e socialità. Ma sarà vero?

All’aria aperta e con le dovute precauzioni può essere possibile che solo quelle poche centinaia di persone in poche ore scatenino la furia dei contagi? E in effetti nessuno lo ha potuto dimostrare, mentre sono ben chiari altri focolai di diffusione.

C’è invece il rischio che queste campagne accentuino la separatezza e l’incomprensione di una generazione, frustrata oltre ogni limite dalla crisi della scuola, dalla perdita di socialità, dal buio assoluto sul futuro che l’attende.

Non pochi illuminati hanno visto nell’esplodere del vandalismo e di improvvisi e immotivati raptus di violenza collettiva, il segno selvaggio di una rivolta sorda, di un modo primitivo di farsi riconoscere, sentire….

Ne parliamo con:

MARIA ANTONIETTA GULINO Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana;

LORENZO SOMIGLI giornalista e direttore delle testata online Il Tazebao,

DAVIDE CAMPAGNOLO, titolare del pub Public House e del locale Manifattura,

e con uno studente ventenne di economia, GIULIO MUGNAI


Crollo dell'occupazione nei pubblici esercizi. Colpiti i giovani.

L’anno orribile della pandemia e delle misure restrittive imposte ai pubblici esercizi presenta il conto. Ed è un conto salatissimo.

L’ufficio studi di Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici esercizi, ha infatti raccolto ed elaborato i dati INPS relativi ai livelli occupazionali del 2020: bar, ristoranti, discoteche e imprese di catering e banqueting hanno perso 243mila occupati rispetto al 2019, quando sfioravano il milione. A sparire sono stati principalmente cuochi, camerieri, barman e tra questi anche poco meno di 20 mila apprendisti. Proprio i giovani pagano il conto più salato di questa crisi: 7 su 10 di coloro che hanno perso il lavoro hanno meno di 40 anni.

In termini assoluti la contrazione maggiore ha interessato ristoranti (-25,2%) e bar (-26,2%) mentre in termini relativi il settore più penalizzato è quello delle discoteche con una flessione dell’occupazione dipendente di 3000 unità, pari al 57,4%.

Il blocco dei licenziamenti ha scaricato gli effetti della crisi sul lavoro a tempo determinato e stagionale: 166mila, il 54,9%, erano infatti lavoratori assunti con contratto a tempo determinato, mentre il 40,7% erano contratti stagionali. Non si trattava di “lavoretti” perché in 6 casi su 10 l’orario di lavoro era a tempo pieno.

A pagare il dazio più alto son state le regioni del Centro Italia, Toscana e Lazio in testa, dove gli occupati sono scesi del 27,6%, seguite a ruota dalle regioni del Nord Ovest, dove il crollo si è fermato mediamente al 25,8%.

“Le nostre peggiori previsioni si sono avverate – sottolinea Fipe Confcommercio – Le imprese sono ormai allo stremo, senza più l’ossigeno necessario per respirare. Il mondo della ristorazione nel 2020 è dovuto stare chiuso forzatamente per 160 giorni, mentre ai locali da ballo e alle imprese di catering è andata persino peggio. Ogni volta che si intravedeva uno spiraglio di ripresa, ecco arrivare nuove chiusure. In questo modo si è smesso di investire sul futuro e infatti tra i più penalizzati ci sono stati i giovani e i giovanissimi.

La speranza è che si possa invertire il trend una volta per tutte e che questo sia davvero l’ultimo sforzo. Ma occorre programmare la ripartenza sin da subito”.

Naccari (TNI Horeca Italia): “Siamo in ginocchio. Uniti blocchiamo l'Italia”

Scendono in piazza venerdì 26 marzo, lanciando l'hashtag #blocchiamolitalia, le imprese di TNI Horeca Italia, associazione nazionale autonoma nata nell'anno della pandemia, per una manifestazione nazionale di protesta insieme ai tassisti e ai commercianti contro le misure insufficienti messe in campo dal governo. 

La mobilitazione coinvolge diverse città italiane: Torino, Roma, Napoli e anche Firenze, dove un corteo mobile di taxi e mezzi privati parte alle 10 da via Simone Martini (zona via Canova, Isolotto) per concludersi in piazza Signoria

“Dopo un anno di pandemia, nulla è cambiato. Ancora una volta siamo stati presi in giro da tutte le forze politiche. Il Governo deve risarcire i danni subiti dalle nostre aziende, dovute alle chiusure e alle restrizioni anti contagio. Abbiamo già fatto ricorso contro la presidenza del Consiglio e attendiamo l'udienza del 4 giugno, ma nel frattempo abbiamo deciso di tornare nelle piazze, unendoci ai tassisti e ai commercianti in questa legittima protesta. Il decreto legge Sostegni – afferma Pasquale Naccari, presidente di TNI Horeca Italia  – è una delusione. Arriveranno briciole, totalmente insufficienti a salvare le nostre imprese. Intanto continuiamo a pagare tasse, contributi, utenze e non ce la facciamo più”. “Ci rivolgiamo a tutte le categorie e ai dipendenti delle nostre aziende, sfiniti dai ritardi della cassa integrazione. Uniamoci e blocchiamo l'Italia”, è l'appello di Naccari. 

Parola d'ordine: #riaprireinsicurezza!

Sono giorni caldi e non stiamo parlando del meteo. In tutto il Paese ristoratori, partite IVA, commercianti, ambulanti e lavoratori autonomi e del turismo, riempiono le piazze per protestare contro al politica delle chiusure che, evidentemente, non stanno portando grandi risultati visto il prolungamento dello stato di emergenza. 

La richiesta che prevale ormai non è tanto quella dei ristori o sostegni, oggettivamente irrisori rispetto alle perdite economiche subite da tutto questo settore in particolare, bensì quella della riapertura in sicurezza delle attività, portate allo sfinimento dall’insicurezza e dall’impossibilità di programmare alcunché.

In queste ore fioccano diversi annunci di manifestazioni.

Gli ambulanti di ASSIDEA (Associazione di tutela per gli operatori di mercato su suolo pubblico) si riuniscono in piazza Togliatti a Scandicci sabato 10 aprile alle 10.30.

Confcommercio Firenze invita tutti martedì 13 aprile alle 11 davanti alla Prefettura di Firenze per chiedere date certe sulla riapertura delle imprese e protestare contro le disposizioni vigenti. Convocate tutte le imprese del commercio, del turismo e dei servizi. I dirigenti vengono ricevuti dal Prefetto a cui consegnano le richieste affinché le trasmetta al Governo. L’iniziativa viene trasmessa in diretta tv alle ore 11.30 in collegamento con analoga manifestazione  a Roma promossa da Confcommercio e FIPE.  

Martedì 13 a Roma va in scena anche  "Una Volta, per Tutti. La Marcia pacifica dei lavoratori" organizzata dall'associazione "Roma Più Bella", I.H.N - Italian hospitality network, TNI Tutela nazionale imprese e LUPE ROMA che si riuniscono alle 11 al Circo Massimo.


VIDEO | Aspettando le riaperture: distanze ne abbiamo?

Un video mostra come in molti locali e ristoranti fiorentini sono possibili distanziamenti a norma di legge che permetterebbero il ritorno, in sicurezza, della normalità, della socialità e, last but not least del lavoro

In questo episodio il Parc Bistrò di Alessandro Soltani alle Cascine nei locali adiacenti agli uffici e agli studi di Fabbrica Europa. Un promettente hot spot per l'estate in città.


Lo SHOCK di FIRENZE: La Vera Pandemia di una Città e 4 “vaccini” + 1 per affrontarla


A causa della Pandemia Firenze si è scoperta improvvisamente deserta, orfana di milioni di turisti. La scena è impressionante, come se una bomba al neutrone l’avesse svuotata delle persone, della vita, lasciando intatti i suoi monumenti, le sue vie, i suoi ponti, i suoi musei. Quella che in molti ormai chiamavano con spirito critico la Disneyland del Rinascimento si è trasformata in poche ore in una Pompei della Grande Bellezza. 

QUESTO LIBRO, composto di più saggi, prende ispirazione da uno scritto “profetico” del 1986 di Franco Camarlinghi (allora esponente di spicco del PCI fiorentino), una rilettura della storia politica di Firenze dal dopoguerra che evidenziava un progressivo cedimento dei ceti politici e delle classi dirigenti ad una visione della città fondata sostanzialmente sullo sfruttamento della sua grandezza storico-artistica a vantaggio di commerci per lo più di bassa lega e di un incipiente turismo di massa… 

35 anni dopo, alcuni protagonisti della vita civile e culturale della città riprendono il filo di quel j’accuse e ne scrivono un “seguito”, rievocando e interpretando il lungo periodo successivo che ci ha condotto ai nostri giorni.

Marcello Mancini, cronista politico e ex direttore del quotidiano La Nazione, ricostruisce il trentennio politico istituzionale della nostra città e il modo in cui la dimensione del turismo ne è divenuta prevalente; Stefano Fabbri, già alla guida dell’agenzia ANSA in Toscana intervista personaggi chiave degli anni e delle vicende di cui parliamo; Massimo Tommaso Mazza, già imprenditore del commercio più “avanzato” con l’invenzione del Dolce Vita e poi impegnato con la Biennale della Moda testimonia la sua esperienza e visione della città; Leonardo Tozzi, editore/direttore del mensile cult Firenze Spettacolo, traccia le sue “memorie del sottosuolo”, un’attenta spigolatura sul trentennio fiorentino visto per così dire dal “basso”. 

Un ricco racconto a più voci, una sorta di “Sliding Doors” nella storia di Firenze, che ci consegna infine un messaggio chiaro: non dobbiamo pensare a un modello al quale tornare, ma a un modello nuovo da cui ripartire. 

Un’analisi radicale da cui deriva una condanna del sistema politico ed economico che ha governato la città negli ultimi 35 anni, un sistema nel tempo sempre più chiuso e autoreferenziale composto dagli stessi gruppi e ambienti.

Firenze, già esposta alla devastazione del turismo di massa, deve e può recuperare la consapevolezza di poter essere una città-guida. Ma non una guida… turistica, bensì una guida culturale, un modello di sostenibilità urbana innovativo consapevole di fondarsi su un retaggio storico artistico di rilievo internazionale. 

Per il centro storico occorre una inversione a U: riportarvi funzioni e lavoro, parte dell’Università in primis, creando una moderna Città degli Studi di richiamo internazionale, creando connection con i grandi players della conoscenza per sviluppare moderne scuole e istituti di formazione; riportare la residenza nei quartieri storici del centro, in Santa Croce e in Oltrarno creando le infrastrutture necessarie per abitarvi a partire dai parcheggi pertinenziali interrati e da una diversa organizzazione della ZTL. Smettere di pensare al recupero di vecchi immobili dismessi solo in chiave di ricettività alberghiera riempiendoli invece di attività. 

Guardare alla dimensione metropolitana di Firenze integrando la città storica con le sue periferie e i comuni adiacenti ridisegnando la mappa della nostra economia, riscoprendo valori industriali e manifatturieri annidati ai confini della città, ma spesso e volentieri ignorati dalla politica e da progetti pubblici.

Infine un auspicio: che emerga una nuova generazione persone di alto profilo che abbia il coraggio e anche la forza politica di affermare nuove idee senza farsi condizionare dai soliti tornaconti elettorali, superando familismo e clientelismo negli incarichi pubblici, per una nuova apertura alla società che contrasti lo sfruttamento privato dell’interesse collettivo.

Franco Camarlinghi (la “profezia” dell’86)
Marcello Mancini - Stefano Fabbri - Massimo T. Mazza - Leonardo Tozzi

Lo SHOCK di FIRENZE
La Vera Pandemia di una Città e 4 “vaccini” + 1 per affrontarla

Prezzo copertina: 15 euro - Pagine: 288 - Nuova editoriale Florence Press srl - florencepresseditore@gmail.com - 1^ edizione: maggio 2021 - ISBN 9788894381658

distribuzione nazionale: LIBRO CO. ITALIA srl - www.libroco.it

In vendita anche su firenzespettacoloIBS, Amazon, Feltrinelli

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