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A San Valentino regala Benessere

Bagni di Pisa, lussuoso resort a San Giuliano Terme, nei secoli scelto per il benessere da re, regine e grandi artisti. Oggi è un hotel e spa d’eccellenza che conserva con cura il suo fascino settecentesco, fra soffitti affrescati, arredamenti sontuosi, giardini fioriti e alberi di limone. Le sale delle piscine e dei trattamenti termali accolgono con il potere rigenerante dell’acqua, la suggestione dei marmi e delle architetture elegantissime.

Un rifugio di relax fra i tesori della Toscana per celebrare l’amore  e non dimenticare di prenderci cura di noi e delle persone che amiamo, anche in questi momenti speciali.

Ecco i Day Spa, trattamenti e rituali di coppia come voucher regalo (validità 12 mesi).



 
Rituali per la coppia e trattamenti speciali per lui e per lei
 
Insieme io&te
Esperienza di coppia
La Grotta termale dei Granduchi con un servizio impeccabile, bagno di vapore termale, vasca termale. A seguire la spa suite per due con massaggio corpo, viso e piedi. Spa drink per due e accesso alle piscine termali - 120′

Romantico
Esperienza di coppia
Un avvolgente letto di cristalli di sale caldo precede il percorso all’interno di un ambiente completamente esclusivo dove la coppia riceve un rilassante massaggio agli aromi mediterranei. A seguire la sala delle candele per un caldo bagno in vasca termale privée. Flue di bollicine e tagliata di frutta per 2 e accesso alle piscine termali - 120′

Bio Oleo esclusivo donna
Per lei
Un rituale di bellezza che sfrutta i benefici dell’olio di oliva dei Monti Pisani. Salidarium seguito da scrub e gommage, insaponatura, shampo capelli e maschera viso. Per finire massaggio Vichy - 120′

Speciale uomo
Per lui
Due operatrici dedicate seguono la Grotta termale con il rito di accoglienza. Uno speciale trattamento piedi e mani, un trattamento viso che richiama l’arte di antichi barbieri e il massaggio a 4 mani - 80′

Profumi di Toscana- Aromatic "Vranjes" ritual - novità
Luxury treatments
Inebriante esperienza sensoriale ricca dei profumi della campagna toscana con le rinomate fragranze made in Florence del Dr. Vranjes - 80′

Acquista ora online! Link qui

Informazioni e prenotazioni: 050 8850432 o spabooking@bagnidipisa.com


Bagni di Pisa Palace&Spa - San Giuliano Terme (Pi) - Largo p. Shelley, 18 - www.bagnidipisa.com

Ville sull'Arno

Sul Lungarno Colombo, a Bellariva, un’intrigante piscina a sfioro e un delizioso ristorante, adiacente ma indipendente all’affascinante Ville sull’Arno, poetico Relax Hotel Resort diretto da Riccardo Balconi. Un secret place. Flora e Fauno, romantico ristorante-brasserie, si affaccia sulla piscina e il giardino. Chef Kevin Mazzolin firma una cucina innovativa nel solco felice della tradizione toscana. Aperitivi a bordo piscina tra il ristorante e il lounge bar Dante’s, location perfetta per banchetti, eventi e cene private.

Lungarno Colombo, 3/5 - 055 670971, ristorazione@hotelvillesullarno.com – pranzo e cena - www.hotelvillesullarno.com


INTERVISTA CHEF: Kevin Mazzolin, ristorante Flora & Fauno (giugno 2022)

Su Lungarno Colombo, verso Bellariva, un cancellino nel verde si apre su un’intrigante piscina a sfioro. Qui si affaccia un delizioso ristorante, adiacente ma indipendente all’affascinante Ville sull’Arno, poetico Relax Hotel Resort diretto da Riccardo Balconi. Un vero e proprio secret place. Flora e Fauno, romantico ristorante-brasserie, si affaccia sulla piscina e il giardino, un angolo affascinante da godere open air con la bella stagione. Sala interna molto charmant con grandi vetrate, in colori tenui e pastellati e camino acceso d’inverno.

Al timone un giovane chef, Kevin Mazzolin, per una cucina innovativa che trae ispirazione dal solco felice della tradizione toscana. Lo abbiamo intervistato per conoscerlo meglio…




La cosa che hai fatto della quale sei più orgoglioso.
Partito con una valigia vuota per raccogliere ciò che le esperienze all’estero potevano insegnarmi, sono arrivato a Manchester all’età di 18 anni senza conoscere nulla, nè della vita, nè della lingua inglese; quello è stato l’inizio di una serie di “avventure” che mi hanno portato a Helsinky per un anno e poi, per i 3 successivi, che definirei fantastici, a Londra. Mi hanno forgiato così tanto da essere pronto per la seconda più importante esperienza stellata con lo chef Alain Ducasse a Castiglione della Pescaia.

Quella che (eventualmente) non rifaresti.
Rifarei ogni singolo passo inclusi gli sbagli, l’elemento fondamentale per la mia crescita!

Ingredienti e ricetta per un locale di successo.
Nessuna ricetta può aver successo senza tre ingredienti fondamentali: passione, dedizione e amore. Così be as you are, concetto fondante qui a Ville sull’Arno, abbraccia il mio pensiero.

La Vostra cucina spiegata con poche parole semplici a chi non vi conosce…
Innovazione, creatività e eleganza senza dimenticare la tradizione.

Il vostro “piatto forte”…
Lo decide il cliente ogni qualvolta si siede, tutti i piatti sono … forti!

Il piatto più difficile da realizzare, ma di maggior soddisfazione.
La Bistecca alla Fiorentina è un piatto imprescindibile della cucina toscana e stravolgere la ricetta con la realizzazione della bistecca fritta è un azzardo, ma avere riscontro positivo non può che dare soddisfazione!

La pietanza che preferite lavorare.
Senza dubbio il pesce, per via della sua versatilità.

Un ingrediente o un piatto sopravvalutato?
Il caviale perché mi diverto troppo poco, essendo un prodotto che non richiede grandi lavorazioni.

Un ingrediente o un piatto sottovalutato?
Sicuramente il pane, elemento “povero” che richiede conoscenza e maestria nella preparazione.

A cena con un buon vino. Quale?
Chianti Classico riserva tenuta Perano Frescobaldi. Per il bianco solo ed esclusivamente Franciacorta, date le mie origini. In particolare Alma di Bellavista.

In breve, facci venire l’acquolina in bocca, raccontandoci i piatti salienti del menù primavera/estate…
Raviolo all’amatriciana con coulis di pomodorini datterini confit, pecorino romano liquido e gocce di basilico. Risotto all’nduja e burrata affumicata a crudo. Filetto di rombo in crosta di panzanella.

A cena a Firenze o in Toscana da un altro Chef… Chi?
Aspetto le occasioni importanti per andare da Marco Stabile all’Ora D’aria.

Firenze a tavola? Un parere sulla ristorazione nella nostra città….
Non posso che condividere la piacevolezza degli ingredienti semplici, padroni in una cucina di recupero come quella Toscana a partire dalla pappa al pomodoro, bistecca alla fiorentina, passando per la Carabaccia.

FLORA E FAUNO
Ristorante brasserie di Ville sull’Arno
Lungarno Cristoforo Colombo, 3/5 - 055 670971 – aperto pranzo e cena - www.hotelvillesullarno.com -  Prezzi: antipasti 13/16, primi 16/18, zuppe 12, secondi 24/28.

Flora & Fauno: Cucina toscana 2.0 - Recensione gennaio 2022

Poco dopo il Ponte da Verrazzano, sul Lungarno Colombo, verso Bellariva, un cancellino nel verde si apre su un’intrigante piscina a sfioro e invita a scendere le brevi scale. Qui si affaccia un delizioso ristorante, adiacente ma indipendente (anche come ingresso) all’affascinante Ville sull’Arno, poetico Relax Hotel Resort diretto da Riccardo Balconi. Un sofisticato restauro di un’antica dimora di campagna, già bottega d’arte dei pittori macchiaioli, è da tempo il rilassante boutique hotel 5 stelle del gruppo Planetaria Hotels, che invita in un luogo affascinante, prossimo ma alternativo al classico centro storico.

Un vero e proprio secret place: chi ancora non lo conosce deve colmare la lacuna, anche per ammirare, prima di cena, il contesto esterno su cui Flora e Fauno – questo il nome del romantico ristorante-brasserie - si affaccia: due piscine, una con idromassaggio riscaldata, giardino ombreggiato affacciato sul fiume, un angolo davvero affascinante e inaspettato da godere open air con la bella stagione o da rimirare nella sala interna molto charmant con grandi vetrate, in colori tenui e pastellati e il camino acceso d’inverno.

Da poche settimane un giovane chef, Kevin Mazzolin, è al timone della cucina portandovi entusiamo, idee innovative, pur inserendosi e traendo ispirazione dal solco felice della tradizione toscana. La classica pappa al pomodoro diventa una gustosa polpetta croccante su pecorino liquido con pomodorino disidratato e gocce di basilico; lo spaghetto aglio e olio e pecorino è servito con crema di cozze e tarallo croccante; i fusillotti con pesto di cavolo nero e foglie di cavolo croccante sono un perfetto piatto… green! Segni di piacevolezza e rinnovamento anche nell’angolo delle zuppe con i legumi toscani risvegliati dal guanciale croccante. Poi il baccalà in olio di cottura su crema di leticchie e puntarelle croccanti o la guancia di vitello cotta a bassa temperatura su crema di sedano rapa e spinacino croccante,

Spicca infine la griglia a carbone per succulente fiorentine, costate e filetti. Carta dei vini adeguata con ampia scelta.

Riapre Chalet Fontana

Su viale Galilei si cena con vista sull’ettaro verde grazie a delle “pareti” di vetro; in alternativa nella elegante sala del camino.

Dopo la recente pausa per ferie, il ristorante ha riaperto con una nuova squadra in cucina pronta a farsi conoscere con nuove ricette e nuovi piatti.

Viale Galileo Galilei 7 – 055 2280841 – aperto dalle 8, pranzo dalle 12.30 alle 15, cena dalle 20 alle 22.30 – parcheggio interno – www.chalet-fontana.it

La Cucina Nuova di Paolo Lavezzini

Rinnovata ristorazione stellata da scoprire a Il Palagio con chef Paolo Lavezzini: menu degustazione “della Gherardesca”. Da non perdere l’iconico Brunch della domenica: selezione di piatti dolci e salati, crudité di carne e pesce, deliziosi primi e secondi piatti e una ricca varietà di dolci dalla pasticceria.


FOUR SEASONS
Borgo Pinti, 99 - info e prenotazioni: 055 2626450 – da mar a sab dalle 19 alle 22.30, brunch della domenica 12.30-15, euro 120 - www.fourseasons.com/florence - www.ilpalagioristorante.it

Recensione dicembre 2021

Una cucina contemporanea, di un’eleganza essenziale, dettata quasi esclusivamente da prodotti toscani. Ma lasciate perdere la “rivisitazione”, perché l’ambizione di Paolo Lavezzini, da alcuni mesi nuovo executive chef de Il Palagio, il ristorante stellato del Four Seasons Hotel a Firenze, è esattamente il contrario. Immaginare che la cucina toscana cominci oggi a partire dal suo territorio, dai suoi prodotti, le sue carni, le sue paste, e soprattutto le sue erbe e verdure che accompagnano, circondano, ispirano tutte le pietanze.



Per cominciare a conoscerlo potevamo immergerci a naso nel menù molto ricco e attraente (cinque portate per ogni capitolo) ma ci è sembrato più giusto seguire il menù degustazione che seleziona sei portate dalla carta. Unica eccezione, per soddisfare un’istintiva curiosità, un assaggio dei Fusilli di Pisa, gallinella, inchiostro e limone bruciato, piatto davvero notevole, dove l’eco del mare arriva in bocca con tutta la sua voluttuosa sapidità.

Si comincia con una scatola magica dai cui mini cassetti escono assaggi di benvenuto ispirati dall’orto-giardino della Gherardesca, sorprendente biglietto da visita che Lavezzini ha voluto per firmare la sua discesa in campo a Firenze, dopo molti anni nell’hotel gemello di San Paolo in Brasile.

Il menù si apre con due antipasti dal contrasto di sapori davvero riuscito: barbabietola, mandorle, alloro; e Ricciola del Tirreno, mela, radicchio e burro lievitato. Poi un goloso Risotto affumicato e cavoli di stagione e a seguire il cuore (per noi) di questa cena, Agnolotti di faraona, crema di parmigiano e carciofi. Importante e decisa la spalla di agnello brasata e glassata alla liquirizia selvatica, misticanza all’uva e cuore di lattuga…  


Eccellente il servizio ovviamente, e applauso per il sommelier Cosimo Massaro che con spontanea cordialità ha saputo accompagnarci alla grande con una serie di calici davvero convincenti: dal millesimato D’Antan Soldati La Scolca al Barberani 2018 al Solea di Roagna delle Langhe.

Il dessert? Mela verde, lime, olive e pesto, suadente e perfetto per un saluto, anzi, diciamola tutta, per un arrivederci!

Una corte segreta da El Inca

Con la bella stagione a EL INCA, il “peruviano” di Firenze, si torna finalmente a cenare all’aria aperta o a pranzo scaldati dal sole. Uno dei luoghi più apprezzati della passata stagione è infatti proprio la piccola ma graziosa corte interna del ristorante. Arredata con cura da Monica, è un piccolo giardino con piante e fiori che si sposano alla perfezione con la cucina peruviana, ricca di sapori e realizzata con i molti ingredienti originali del paese sudamericano. Ormai dal 2015 l’espressione migliore di questa cultura culinaria si trova qui a Gavinana. I coniugi Pablo e Monica hanno dato vita ad un locale fresco, piacevole e allegro.

I piatti saporiti della loro tradizione che vanno per la maggiore sono: Ceviche in tre versioni con salmone, con spigola e con spigola e polpo; Lomo Saltado, a base di manzo; Anticuchos de corazòn; Pulpo con Quinoa; Causushi o tartar di salmone. Tante ricette per tutti i gusti.

Da non perdere in abbinamento il vino peruviano o i cocktail a base di Pisco!

El Inca - Via Lapo da Castiglionchio, 14/16 - 393 132 6951 - www.elincaristorante.com

GUARDA LA NOSTRA VIDEO RECENSIONE:


Caffè dell'Oro

Caffè Italiano contemporaneo che vanta una posizione davvero privilegiata, con vista in prima linea su Ponte Vecchio, da godere nelle belle giornate anche dai suoi sette salotti esterni riscaldati. Il menu offre una doppia anima per accontentare gli amanti della tradizione, così come i gusti più internazionali. Da non perdere il Fusilloro con zafferano e gamberi rosa, o la tartare di avocado o l’ormai iconico Tiramisù toscano. La vista meravigliosa è offerta dalla casa.

Lungarno degli Acciaiuoli, 2P –  055 2726 8912 – ogni giorno dalle 7 alle 23 - WA 342 1234 710 - www.caffedelloro.com - oro@lungarnocollection.com

RECENSIONE GIUGNO 2021 

Il Lungarno ha l’Oro in bocca

La dolce vita 2.0 si distende baciata dal sole sul lungarno Acciaiuoli pedonalizzato che fiancheggia le sponde dell’Arno, dove si proietta con naturalezza ed eleganza il dehors open air del rilanciato bistrot del Gruppo Lungarno Collection, il CAFFÈ DELL’ORO. 

Nato terzo dopo lo storico Fusion al Gallery e lo stellato Borgo San Jacopo, in epoca (quasi) post-pandemica è stato il più veloce a riaprire e riproporsi sulla scena fiorentina con una nuova direzione e un nuovo chef. A suo favore gioca, oltre la splendida posizione, anche una proposta di accoglienza e di cucina che concilia con equilibrio la tradizione con il tocco di internazionalità proprio dello chef Antonio Minichiello. Un bistrot dall’eleganza informale dove ci si può fermare ugualmente sia per per un caffè, un pranzo, un aperitivo o una cena, mirando un panorama esclusivo e apprezzando un servizio davvero speciale.


Lo chef Antonio Minichiello ha iniziato nelle cucine di importanti hotel e ristoranti stellati. Poi il richiamo degli States e a soli 26 anni diventa il più giovane chef della Strip di Las Vegas e lì brilla per oltre 10 anni come Executive Chef di resort di lusso. Classe 1983, nato in New Jersey ma cresciuto in un paesino in provincia di Avellino, fin da piccolo ha vissuto la campagna irpina, i suoi ortaggi e i suoi frutti. Ed è qui che prende forma la sua grande passione per gli ingredienti. E il sogno di diventare chef si avvera quasi subito. 

Con lui il Caffè dell’Oro inaugura un nuovo capitolo. All’identità italiana-contemporanea aggiunge quel twist internazionale di profumi e sapori esotici oggi apprezzato e sempre più richiesto, anche dagli stessi fiorentini che alla loro amata tradizione, sentono sempre più spesso il bisogno di affiancare nuovi sapori.


Appena seduti si viene accolti da stuzzicanti amuse bouche: per noi Ricciola cruda con gazpacho di fragole, un bun con maiale e gambero e un mini burger con granchio fritto e salsa allo zenzero. Nel menù, oltre a classici come lo spaghetto alla bottarga, la tartare, alcune new entry: risotto allo zafferano con salsiccia di Bra, o il Polpo Croccante con burrata pugliese su crema di piselli, shiso & wasabi realizzata con tubero fresco; i Ravioli di Melanzana su mousse di ceci e tahina, fonduta di caprino e polvere di pomodoro; la Bistecca di cavolfiore al curry Madaras, stupisce anche i carnivori, e la “tradizionale” Tagliata di Angus che in questo caso si accompagna ad un cannellone di porro e melanzane, patate al latticello e salsa al chimichurri. Tra i dolci originale l’idea del raviolo di ananas ripieno di ricotta e gocce di cioccolato.

Una svolta che, a nostro avviso, riposiziona il Caffè dell’Oro ponendolo con una più esatta identità al centro della proposta del gruppo Lungarno Collection.

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