Rinnovata ristorazione stellata da scoprire a Il Palagio con chef Paolo Lavezzini: menu degustazione “della Gherardesca”. Da non perdere l’iconico Brunch della domenica: selezione di piatti dolci e salati, crudité di carne e pesce, deliziosi primi e secondi piatti e una ricca varietà di dolci dalla pasticceria.
FOUR SEASONS
Borgo Pinti, 99 - info e prenotazioni: 055
2626450 – da mar a sab dalle 19 alle 22.30, brunch della domenica
12.30-15, euro 120 - www.fourseasons.com/florence - www.ilpalagioristorante.it
Recensione dicembre 2021
Una cucina contemporanea, di un’eleganza essenziale, dettata quasi esclusivamente da prodotti toscani. Ma lasciate perdere la “rivisitazione”, perché l’ambizione di Paolo Lavezzini, da alcuni mesi nuovo executive chef de Il Palagio, il ristorante stellato del Four Seasons Hotel a Firenze, è esattamente il contrario. Immaginare che la cucina toscana cominci oggi a partire dal suo territorio, dai suoi prodotti, le sue carni, le sue paste, e soprattutto le sue erbe e verdure che accompagnano, circondano, ispirano tutte le pietanze.
Per cominciare a conoscerlo potevamo immergerci a naso nel menù molto ricco e attraente (cinque portate per ogni capitolo) ma ci è sembrato più giusto seguire il menù degustazione che seleziona sei portate dalla carta. Unica eccezione, per soddisfare un’istintiva curiosità, un assaggio dei Fusilli di Pisa, gallinella, inchiostro e limone bruciato, piatto davvero notevole, dove l’eco del mare arriva in bocca con tutta la sua voluttuosa sapidità.
Si comincia con una scatola magica dai cui mini cassetti escono assaggi di benvenuto ispirati dall’orto-giardino della Gherardesca, sorprendente biglietto da visita che Lavezzini ha voluto per firmare la sua discesa in campo a Firenze, dopo molti anni nell’hotel gemello di San Paolo in Brasile.
Il menù si apre con due antipasti dal contrasto di sapori davvero riuscito: barbabietola, mandorle, alloro; e Ricciola del Tirreno, mela, radicchio e burro lievitato. Poi un goloso Risotto affumicato e cavoli di stagione e a seguire il cuore (per noi) di questa cena, Agnolotti di faraona, crema di parmigiano e carciofi. Importante e decisa la spalla di agnello brasata e glassata alla liquirizia selvatica, misticanza all’uva e cuore di lattuga…
Eccellente il servizio ovviamente, e applauso per il sommelier Cosimo Massaro che con spontanea cordialità ha saputo accompagnarci alla grande con una serie di calici davvero convincenti: dal millesimato D’Antan Soldati La Scolca al Barberani 2018 al Solea di Roagna delle Langhe.
Il dessert? Mela verde, lime, olive e pesto, suadente e perfetto per un saluto, anzi, diciamola tutta, per un arrivederci!