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Risultati per: cucina toscana


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La Cucina Toscana di MATILDE arricchita dalle amicizie e dalle storie di vita dei Banchelli

Questo libro nasce dalla voglia di condividere uno stile di cucina casalinga, propria di quella passione che ho sempre visto nei miei genitori e nei miei nonni che, con poco, hanno sempre cucinato un buon piatto per migliorare la giornata”. 

Dalla cucina povera della campagna di Sesto Fiorentino, dai piatti di cacciagione della piana padulese alla cucina saporita, generosa e casalinga del Mugello, con una vena napoletana! Una cucina di una grande famiglia dove ognuno ci ha messo del suo. 

93 ricette speciali - Antipasti del passato, zuppe, primi, secondi, contorni e dolci - che la sorella di Rodolfo, Matilde, conosce, prepara e sceglie. Ora sono tutte vostre!

L’AUTORERodolfo Banchelli è stato ed è un protagonista eclettico della vita musicale e gastronomica toscana e fiorentina. Giovane cantante e ballerino, selezionato al Festival di Sanremo nel 1984 con la canzone Madame che diventò un hit di successo, oggi conduce L'Antica Osteria Le Panche sulla montagna Pistoiese, strada per Abetone, luogo magico, struttura del 1500, antica, bellissima. Ha recentemente acquisito la gestione del Backdoors a Poggio a Caiano, discoteca rock storica, conosciuta già quando creò il mitico Manila a Campi Bisenzio negli anni 80. Da poco ha aperto L'Orto sul Mare, Osteria Ristorante a Marina di Bibbona.

Tutti luoghi dove unisce la cucina con la musica. 

Prezzo copertina: 15 euro
Pagine: 128
testo: italiano
Copertina: colori – Interno colori
f.to: cm 14,8 x 21

Proprietà letteraria riservata @Nuova editoriale Florence Press srl - Collana: LA CITTA’ GOLOSA
COD ISBN: 9788894381696
1^ edizione: novembre 2023
Distribuzione nazionale LIBRO CO. ITALIA srl  - in vendita anche su AMAZON, IBS, Feltrinelli e www.firenzespettacolo.it/store

www.libroco.it

Brunelleschi Hotel: La Passione, il miglior ingrediente

La sua è un’idea di ristorazione a 360 gradi, che vede nella cucina solo il cuore di un percorso articolato che ha come punto di partenza l’accoglienza e come completamento un servizio di sala curato. Più che uno chef, un leader che crede nella sua visione e nel suo staff e che ha avuto la capacità di trasmettere le sue idee e il suo entusiasmo, alimentando un dialogo e un orgoglio di gruppo che ha dato grandi risultati. Fantasia, concretezza e una creativa sintesi tosco-campana: questo si trova nella cucina di Rocco De Santis che con il suo approccio attento ed empatico ha portato all’interno della Torre bizantina della Pagliazza due stelle Michelin a solo un anno di distanza dalla prima.

Il ristorante è riuscito a conquistare due stelle Michelin in due anni, peraltro in una delle fasi più difficili della storia della ristorazione italiana. Qual è stato il segreto di un simile successo?
La minuziosa dedizione e determinazione delle persone che compongono il nostro team di sala e cucina hanno reso tutto questo possibile. Poi sicuramente l’atteggiamento, l’audacia nel tenere aperto, l’aver saputo forzare la situazione difficile, decidendo di investire. E, naturalmente, il fatto di essere tutti motivati da una sola grande parola: passione. Le stelle ci hanno dato il coraggio di osare, ci hanno tolto un freno, e dato la consapevolezza che stavamo facendo bene.

In questo quanto conta la sinergia tra cucina e sala?
Credo sia un elemento imprescindibile per la sostenibilità di un progetto, il confronto è alla base di tutto. L’amalgama fra sala e cucina è fondamentale, devono lavorare in simbiosi. Il Maître Alessandro Fè ha stimolato molto i ragazzi della sala anche nella conoscenza scientifica degli ingredienti, nel saper presentare il piatto. Inoltre abbiamo implementato il doppio servizio: il piatto viene servito in più fasi, presentato e poi completato a tavola. Il servizio è diventato più attento e rende partecipi i commensali, un servizio da seconda stella.

Oggi cosa la ispira maggiormente in cucina? 
Mi lascio contaminare da ciò che mi circonda. Un viaggio, un ricordo, un prodotto visto sul banco del mercato. Ogni cosa mi ispira a costruire nuove idee. Un processo creativo che è sempre determinato anche dalla conoscenza del gusto.

In termini di ingredienti e di approccio quanto rimane di quella tradizione gastronomica tipica del Meridione nei suoi piatti?
È la base della mia ispirazione. Ho imparato a mangiare bene prima a casa mia per poi poter far emozionare anche i miei clienti. Ricordo sempre quello che diceva un mio vecchio chef: “bisogna sempre cucinare come si farebbe per la propria mamma”.

Cosa hanno comportato queste due stelle? 
Maggiore attenzione ai dettagli e maggiore intensità di lavoro in termini di ore. Un impegno sempre nutrito dall’idea che al centro debba esserci il cliente e che questo non vada considerato come un numero, ma come un’opportunità per potergli, e poterci, regalare un viaggio gastronomico ad altissime prestazioni. Alla fine della corsa deve rimanere un ricordo, un'emozione.

Ha di recente presentato una nuova carta e diversi menù pensati anche per sfatare i falsi miti legati alla cucina gourmet. Quali sono e come consiglia di approcciare a queste esperienze culinarie?Ritengo che ogni volta che ci si siede al ristorante ci si debba aspettare di vivere un'esperienza, qualcosa che resta. L’approccio che consiglio è quello di partire dall'idea di passare una serata diversa, che arricchisca il modo di mangiare e apra a nuove avventure in termini di gusto e non solo. L’intento è far vivere la prima esperienza in un ristorante Michelin come un viaggio, un percorso tra piacevoli sensazioni, in una location accogliente, coccolati dal personale di sala nell'atmosfera intima della nostra  Torre della Pagliazza.

Brunelleschi Hotel - Piazza Santa Elisabetta, 3 - 39 055 27370 -info@hotelbrunelleschi.it - www.hotelbrunelleschi.it
Ristorante Santa Elisabetta - Piazza Santa Elisabetta, 3 - 055 2737673 - info@ristorantesantaelisabetta.it - www.ristorantesantaelisabetta.it – prezzi €€€€



Santa Elisabetta nei Luxury 50 Top Italy - articolo gennaio 2023

Nuovo riconoscimento per il ristorante bistellato Michelin all'interno del Brunelleschi Hotel.

Il Ristorante Santa Elisabetta, indirizzo gourmet con 2 stelle Michelin al primo piano della Torre bizantina della Pagliazza del Brunelleschi Hotel, è stato votato dagli ispettori di 50 TOP ITALY come il quarto dei 10 Migliori Ristoranti Italiani presenti all’interno di Hotel, Relais, Residenze di Charme, nella classifica 50 Top Italy Luxury 2023. L’albergo è stato premiato anche come “Migliore Prima Colazione 2023”. Un ennesimo riconoscimento per il Brunelleschi, indirizzo iconico e di charme con un ristorante fra i più intriganti e sofisticati d’Italia. La prima colazione, con un ventaglio di prodotti genuini di alta qualità e una varietà di dolci e torte fatte in casa, accompagna le prime ore della mattinata degli ospiti. Il servizio colto ed empatico a cui lo chef Rocco De Santis tiene particolarmente, completano e valorizzano questa unica location. De Santis ha una visione globale della cucina, che passa non solo attraverso la proposta enogastronomica e il servizio attento e personalizzato, ma che è fondato concretamente sui rapporti umani: quelli fra i membri dello staff e fra sala, cucina e l’ospite.

Questo scambio empatico, continuo e fecondo dona energia, linfa vitale, ispirazione. Eleganza e originalità si incontrano anche nell’ambiente: la sala del ristorante intima e raccolta, con soli 7 tavoli, occupa il primo piano della torre bizantina della Pagliazza. Il contesto storico e architettonico unico è valorizzato da scelte estetiche luminose sobrie ed eleganti, un mix irripetibile e mai scontato.

Pagliazza: un’Osteria sotto le Stelle  - recensione aprile 2022



Un’Osteria sotto le Stelle. Non quelle dei cieli d’estate - arriveranno però! - ma le 2 stelle Michelin che illuminano il piano di sopra. Siamo all’Osteria della Pagliazza, al piano terreno fronte piazzetta dell’Hotel Brunelleschi, intrigante albergo fiorentino ambientato in un’antica torre nel cuore del centro storico tra Piazza Duomo e Piazza della Signoria.

 

Qui, al piano superiore, vive un consolidato successo il ristorante gourmet Santa Elisabetta premiato ormai da diversi anni, grazie alla cucina dello chef Rocco De Santis, dall’influente Guida Rossa con le 2 stelle, unico caso in città. L’Osteria è la parente smart e friendly del ristorante stellato, una lunga sala con i mattoni a vista e l’american bar sullo sfondo che mira la piazzetta, punteggiata di un caloroso rosso nei tessuti dei divanetti, delle sedie e dei bicchieri.


COSA SI MANGIA - Va detto subito che siete accolti da un servizio impeccabile che non ha niente da invidiare all’”illustre” parente, compreso un delizioso bocconcino amouse bouche che saluta il vostro arrivo. Nel menù siamo tentati e lo sarete anche voi dal “Corner del Santa Elisabetta”, un assaggio dei piatti del ristorante stellato: per noi i bottoni con provola affumicata, seppie e inzimino e il gambero con panzanella caviale, olive verdi, concentrati di sapori, delicatezza, eleganza. Che sono poi la cifra rivelatrice di questo menù che della mitica osteria ha il carattere contenuto e la semplicità espositiva, declinata intorno all’alimento prevalente: ecco la tagliatella ripiena, pappa & burrata, bietola frutti di mare; o i garganelli, coniglio, pomodori secchi, olive nere; i cavatelli, carciofi, pecorino e mentuccia. Leggeri e gustosi i secondi di pesce: dall’ombrina con broccoli e olive al baccala all’acqua pazza, erbe aromatiche e zucchine, un piatto davvero moderno e godibile. Millefoglie, babà e tartelletta sono dolci squisiti per completare il tutto, ma forse il maître vi suggerirà anche i dessert del “piano di sopra” e siamo certi che anche in questo caso non saprete resistere alla tentazione…




QUANTO SI SPENDE – Si va dai 16/18 ai 22 euro per antipasti e primi, dai 26 ai 30 per i secondi. Dessert da 11 euro. Con un buon vino superate i 60 euro, spesi bene davvero.
E brava la Pagliazza !

 

BRUNELLESCHI HOTEL 

Piazza S. Elisabetta 3 - 055 27370 - info@hotelbrunelleschi.i -  www.hotelbrunelleschi.it 

Ristorante Santa Elisabetta - 055 2737673 - info@ristorantesantaelisabetta.it - www.ristorantesantaelisabetta.it -
Tower Bar www.hotelbrunelleschi.it/tower-bar/
Osteria Pagliazza www.hotelbrunelleschi.it/osteria-pagliazza/


Dolce Firenze & Toscana

DOLCE FIRENZE & TOSCANA, nella sua seconda edizione ampliata nel formato e nei contenuti, torna a  raccontare i migliori maestri pasticceri e gelatieri, chef e professionisti del dolce e del ricevere “made in Tuscany.” 
Un viaggio-reportage, dettagliato e variopinto, tra le eccellenze toscane del settore – oltre 60 - curato da Veronica Triolo, sempre animata dalla voglia di scoprire le storie più appassionanti delle persone che incontra e dei dolci che assaggia. 

Il libro è tradotto in inglese da Mary Rose Tiberi, per consentirne la lettura ai tanti visitatori stranieri e la diffusione all'estero.

La copertina, e tutte le illustrazioni interne, sono opera del noto illustratore inglese, Ian P. Benfold Haywood che interpreta, con garbo da gentleman, la “Dolce” Toscana con il suo treno scatenato dove ballano dolci, gelati e pane.

Impreziosiscono l’introduzione del libro, con visioni diverse e complementari, Roberta Capua, James M. Bradburne, Vito Mollica e Davide Paolini.

In vendita in libreria e online su


FIRENZE SPETTACOLO STORE

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FELTRINELLI 

MONDADORI

LIBRO.CO


Eccone alcune estratti:
"Il mio augurio è che tutti, in ogni paese del mondo, possano scorrere queste pagine. Vorrei, infatti, fornire un piccolo contributo raccontando come in Italia la gastronomia sia una vera e propria forma espressiva di arte e di saper fare." 

Veronica Triolo

"Ebbene sì: amo moltissimo cucinare, amo moltissimo mangiare e i dolci sono la mia debolezza."
Roberta Capua

"Il cibo è stato spesso rappresentato negli affreschi e nell'arte decorativa per secoli, e questo per molti e diversi motivi: innanzitutto per la sua centralità nella vita; per il suo carattere allegorico e per la sua valenza espressiva."
James M. Bradburne

"Ci vuole equilibrio tra Chef e Pasticcere perché nei dolci si ritrovi la stessa filosofia dei piatti salati, e perché il cliente resti seduto nello stesso ristorante al momento del dessert. "
Vito Mollica

" ... Di conseguenza è fondamentale "conoscere" le materie prime utilizzate, la filiera nel suo percorso fino al prodotto finito e,  last but not least, la professionalità." 
Davide Paolini

Le ricette dedicate ai lettori, in versione semplificata, sono in coda.
Il libro è stato scritto prima e durante la pandemia, e questo gli dona sicuramente un tempo “contemporaneo”. Racconta storie di imprese prevalentemente a conduzione familiare e anche di giovani appassionati e intraprendenti.

Questi vari punti di vista rivelano le molteplici vivacità del settore dolciario - una delle eccellenze del territorio toscano - che ha saputo e ha cercato di resistere alla crisi, con impegno e abnegazione.

I protagonisti del libro - come l’autrice - non sono solo toscani, ma provengono da molte altre parti dell’Italia (come per esempio il gruppo degli incredibili rappresentanti siciliani; la pasticcera bolognese che si è trasferita per amore e ha aperto un laboratorio ecc. ecc ) e rispondono all’appello pure uno chef pasticcere austriaco, una cake designer americana, una pasticcera giapponese e così via. Questo perché la Toscana è stata scelta da tutti loro come la Regione dove poter realizzare i propri sogni, consentendo altresì ai prodotti dolciari di subire un’intrigante contaminazione di ricette, di culture e “visioni”.

La Toscana ne esce ancora una volta come la regione faro del saper fare (perché riunisce eccellenze in tutti i settori) del saper essere (essere toscani o abitanti della Toscana è essere aperti e cittadini del mondo) del saper condividere (cioè di avere quella voglia di condividere il bello e il buono).

L’AUTRICE VERONICA TRIOLO
Romana di nascita e fiorentina di adozione, Veronica Triolo ha maturato importanti esperienze nel marketing e nella comunicazione per aziende italiane ed estere.
Appassionata di dolci e cioccolato, apprezza gusti e abbinamenti raffinati, in grado di stimolare la percezione del palato e degli altri sensi. Per questa sua inclinazione “dolce” ha lavorato anche per aziende dolciarie, chef stellati e noti pasticceri italiani e francesi.
Autrice del blog Fragolosablog.com segue ugualmente, con entusiasmo, temi di arte e cultura.

Dolce Firenze & Toscana

THE SWEET SIDE OF OUR COUNTRY

i migliori Pasticceri, i Dolci e i Gelati più tipici e squisiti con le ricette

 di Veronica Triolo

 contributi di

James Bradburne, Roberta Capua, Vito Mollica, Davide Paolini 

Prezzo di copertina: 18 euro - Pag 176

Testi italiano – inglese

Libro illustrato a colori

 Proprietà letteraria riservata

Nuova Editoriale Florence Press srl

1^ edizione novembre 2020

distribuzione nazionale

LIBRO CO. ITALIA srl - www.libroco.it

ISBN 978-88-943816-4-1

Una Tana bella e buona!

Una gita a Pontassieve, alla ricerca del gusto della Toscana verace. Ecco, a pochi passi dal Ponte sulla Sieve, questa trattoria, fresca e vivace, che prende il nome dal simpatico e pacioso “proprietario”, un bulldog francese!

Con lui ci sono Sonia e Mattia, oste e cuoco, che animano il tutto con le loro ricette e non solo. Grazioso l’ingresso a tinte rosse che si alterna a elementi lignei che donano all’atmosfera un notevole calore. Le pareti e altri elementi d’arredo raccontano la storia vinicola della Toscana con cassette di vini di pregio che inquadrano la situazione. Dipinti e foto artistiche si alternano ai ritratti di Ugo e completano l’arredamento. La sala che ruba la scena è quella successiva che regala, grazie a grandi finestre, una piacevole vista sul Sieve. Contribuiscono a rendere l’ambiente colorato e vivace i sottopiatti realizzati in maiolica.

Un servizio gioviale e una cucina che parla ai nostri ricordi, semplice e generosa. Quella Toscana saporita che riesce con pochi ingredienti di qualità a sedurre ogni avventore. Capriolo, anatra, funghi, lampredotto, piccione e pasta fresca fatta in casa sono protagonisti in un menù che profuma di casa e di tradizione. Quella buona però! Rivista e resa contemporanea grazie ad un tocco di inventiva e originalità.

Non mancano specialità di stagione e piatti del giorno. Nei vini spicca la Toscana dal Chianti fino alla Rufina e altri grandi toscani. Dolci e pane fatte in casa sono un vero pericolo tanto sono buoni.
In definitiva questo è uno di quei ristoranti per cui vale la pena mettersi in macchina da Firenze o da dovunque ci leggiate!

I PIATTI DA PROVARE
Pici sul capriolo
Pappardelle sull’anatra
Tagliatelle con sugo di piccione
Tegamino con funghi e pane brusco
Anatra piena al forno ai profumi di macchia
Frittata con cipolle di Certaldo
Dolci della casa

LA TANA DI UGO
Via Ghiberti 15, Pontassieve – 055 8392929 – pranzo e cena, chiuso mar – prezzi €


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