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LETTERA DAL MESSICO: un ex della movida fiorentina ci scrive...

Tulum, Riviera Caraibica, 15 dicembre 2020.

Francesco Petrosillo, nato a Taranto, è arrivato a Firenze a metà degli anni 90 dove ha lavorato in numerosi locali e attività culturali.

“Firenze – ricorda - era un fermento di locali e attività culturali, cinema, teatro, concerti, discobar. Ogni locale aveva la sua postazione dj dove si ascoltava bella musica: blues, acido jazz, bossa nova, hip hop, soul, rock. Gente bella, si poteva facilmente socializzare e conoscere persone di altri paesi senza problemi. Era un periodo molto divertente. Cominciai per i primi anni come cameriere in diversi ristoranti. In seguito feci la conoscenza di diversi barman che mi insegnarono i cocktail base. Il mio primo locale (come direttore artistico) è stata una mia invenzione La Cantina di Bacco in piazza Davanzati accanto allo Yab. Dopo 3 anni entrai in società al Sottosopra (disco bar) vicino piazza Santo Spirito, in via de Serragli. Dopo altri 3 anni finalmente un locale tutto mio. Rilevai, in via San Gallo, una copisteria con cartoleria e la trasformai in centro multifunzionale che la sera si trasformava in disco bar con giardino. Successone. Ho dovuto mollare tutto dopo 2 anni perché tartassato dalla polizia municipale per il rumore e le denunce dei vicini. È stato un periodo intenso, di soddisfazioni ma delusioni. Ho riscontrato una chiusura da parte del Comune verso tutte le nuove iniziative. Feci ricorso, vincendo 2 cause. Ma stavo spendendo troppo e mi stavo rendendo sempre più conto che stare in Italia con queste regole, queste tasse e soprattutto questa mentalità mi faceva perdere tempo e soldi. Decisi di chiudere tutto e andarmene altrove. Non è stata una decisione facile ma era l'unica. Ho studiato un po' tutte le nazioni in via di sviluppo ed allo stesso tempo con un regime fiscale più "umano". Il Messico è risultato il paese più abbordabile. Ora sono a Tulum sulla costa caraibica, da circa 3 anni. Da 2 ho aperto un piccolo ristorante di cucina casalinga italiana con un buon successo. Adesso ho in progetto di aprire altre attività.

Questa è la sua lettera a Firenze Spettacolo, 15 dicembre 2020

Ciao Amici di Firenze
questo è l'ultimo resoconto della situazione Covid in Messico. Sono poche le zone che contano tanti casi. La maggior parte nel nord del paese ai confini con gli Usa. Da noi al Sud e nella penisola dello Yucatan i casi sono limitati.
Qui è in Messico è tutto aperto. Uniche restrizioni sono l’uso della mascherina nei supermercati e nei negozi. Per i locali è obbligatorio il tappetino all'entrata, l’uso della mascherina per il personale, gel per le mani. Nient'altro. Controlli quasi zero.

TULUM sulla riviera caraibica è un paese in forte crescita. Tanti stanno investendo comprando terreni e costruendo case. Ancora si può fare, ci sono molte occasioni. È la zona più turistica del Messico. Molti canadesi e statunitensi hanno comprato casa qui e vi trascorrono le loro vacanze (lunghe quasi 6 mesi). Il mare è favoloso. La natura incontaminata. Ci sono diverse riserve dove l'entrata è limitata. È la terra dei cenoti: piscine naturali circondate da una natura fantastica con iguane, scimmie e tantissimi uccelli che si avvicinano senza timore all'uomo. Ci sono poi i resti dell'antica cultura Maya, molte piramidi sparse nella penisola.

Ammirando e amando questa bellissima location ho pensato di rimanerci e di investire anch'io. Non conoscendo però le varie procedure burocratiche mi sono affidato ad un avvocato e un contabile (commercialista/ragioniere). Trovare queste due figure è la cosa più complicata qui. Ci sono tanti che si improvvisano avvocati o commercialisti e ti combinano più guai che benefici facendoti spendere tanto.

Dopo una lunga ricerca e vari errori, finalmente ho trovato quelle giuste. Ho costituito la mia società e ho potuto cominciare a cercare un locale per la mia nuova attività, un piccolo ristorante di cucina italiana, Focoloco. Piccolo, volutamente, perché non conoscendo il mercato non volevo azzardare troppo. Scelta azzeccata in pieno perché un grosso problema che si riscontra qui è la ricerca del personale giusto. Quindi più è grande il locale più è complicato gestire il personale. Trovato il locale giusto, nel giro di 6 mesi circa ho aperto. Questi sono i tempi minimi per poter partire con una nuova attività. Tra i lavori e la ricezione di tutti i permessi necessari. I costi sono davvero ridicoli rispetto all'Italia, circa un terzo. Sia per tasse e permessi che per i lavori. La manodopera costa poco. Un esempio: un cameriere qui prende in media 300 euro, un cuoco 500. Un affitto di un monolocale attrezzato con aria condizionata e internet intorno ai 300/400 euro. Un affitto di un bilocale attrezzato anche con piscina circa 600/700 euro al mese.

Il primo anno è stato duro, a volte in perdita. È dura farsi conoscere. Occorre costanza, sia nella qualità che nel sapersi approcciare con la gente. E pazienza. Poi il ristorante ha cominciato a crescere sempre più. Recensioni positive sui social e abbiamo preso quota. Adesso siamo uno dei primi ristoranti a Tulum. Fatturiamo 10 volte più del primo anno. Sono felicissimo. Tante soddisfazioni. Al contrario dell'Italia che si lavora per le banche e lo Stato (i due soci occulti di tutte le imprese) qui no, si riesce a mettere i soldi da parte. Ad ammortizzare i costi iniziali anche da subito (o quasi). È davvero un altro mondo.

Quello che manca è la nostra cultura, i nostri paesaggi. Ma il Messico è davvero magico. Lo sta dimostrando anche con il virus, come lo sta affrontando. Praticamente tutto aperto. Non voglio giudicare nessuno e non voglio dire che questa è la soluzione giusta e le altre sono sbagliate. Questa è una soluzione, punto. Stiamo a vedere se è quella giusta oppure no. 

Ricordo che è ancora possibile investire qui in Messico, tante belle opportunità. Tasse davvero bassissime. Controlli quasi zero. Vita da Caraibi. Che dire di più: venite a vedere, se vi piace restate.

Francesco
FB Francesco Focoloco

Quel che resta della Notte

Siamo con Riccardo Tarantoli, proprietario dello storico Red Garter, un evergreen della vita notturna fiorentina. Riccardo è da sempre protagonista del mondo della notte essendo stato promotore negli anni di altre realtà che hanno scandito la nightlife oltre che ambasciatore grazie ai suoi ruoli centrali in Confcommercio come Presidente del SILB. La sua battaglia per una notte sostenibile è nota e ormai annosa. Forte anche dell’esperienza spagnola - il suo Red Garter è anche a Barcellona - cerca di portare consiglio all’amministrazione comunale su svariati temi legati al divertimento e alle sue conseguenti criticità. Lo incontriamo all’inizio anno per fare il punto su un tema sempre in primo piano nella vita della nostra città.

Come è cambiato nei lunghi anni della tua esperienza al timone di un locale centrale nella nightlife come il Red Garter il “mondo della notte” fiorentina?
Lavoro in questo mondo, ahimè, dagli anni ‘80 quelli dell’edonismo “reaganiano”. Ho gestito locali cult come Lo Sfizio, Il Teatro dell’Acqua e l’Happyland/ENIGMA, tra gli altri, prima di dedicarmi al Red Garter. Ho visto cambiare il mondo della notte, dalla voglia di apparire, alla ricerca di nuove tendenze, fino a gli archetipi di un mondo giovanile che oggi ha bisogno di ritrovarsi. Quello che è cambiato, in realtà, è l’universo che ci circonda, la mancanza di valori che deriva dalla crisi della società in cui viviamo. Quello che non è cambiato è il richiamo della notte.

I lunghi periodi di lockdown hanno evidentemente influito e non positivamente sui giovani. Qual è la tua opinione?
Sono stati anni difficili. Sulla carta d’identità dei 20/30enni sono stati cancellati momenti che non torneranno, in termini di divertimento. Per i 18enni la situazione è stata ancora più difficile, perché quella è l’età dei sogni e delle prime esperienze. Vivere quei periodi da soli, senza il confronto con i coetanei, delegando alla realtà virtuale gli unici contatti ha impoverito le capacità relazionali. I giovani hanno pagato il prezzo più alto durante la pandemia. Adesso è il momento di ricostruire quei rapporti che sono il sale della vita.

Spesso molti osservatori, “a microfoni spenti” dicono che a Firenze non ci si diverte più, anche a causa dei troppi limiti imposti alla mobilità serale. Che ne pensi?
La domanda è interessante. Credo che Firenze debba porsi un obiettivo, ambizioso e ineludibile: vuole essere davvero una città internazionale? Non è solo una questione che riguarda l’aeroporto o la stazione dell’Alta Velocità, ma soprattutto l’offerta che presentiamo agli ospiti stranieri e italiani. Non può essere una città che si spegne alle 23. Non esiste da nessun’altra parte del mondo. Divieti e proibizioni nei confronti dei locali sono un incentivo ad abbandonare la notte alle piazze fuori controllo.

Spesso hai parlato, anche come rappresentante del sindacato dei locali da ballo di Confcommercio, di assunzione di responsabilità sia dei gestori che dei clienti, il famoso codice etico. Qual è la situazione attuale su questi argomenti?
In qualità di Presidente SILB, sindacato locali da ballo, e grazie all’azione intensa di Confcommercio a sostegno delle attività, mi sono posto il problema di richiamare tutti a un’assunzione di responsabilità. Chi vuole trascorrere una serata in un locale deve avere la garanzia che gli impianti sono a norma, il personale è professionale e la sicurezza offre tutte le certezze di un sano divertimento. Ad esempio, se una persona si presenta al bancone ed è già su di giri, perché magari ha bevuto a casa o si è comprata una bottiglia a uno dei tanti mini-market, un barman ha il dovere di non servire altro che un caffè o un bicchier d’acqua. Per evitare che un singolo rovini la festa a tutti. Ma parliamo di gioia e festa, perché la notte è vita. E i locali sono l’ultima frontiera della legalità.

GENNAIO AL RED GARTER
Lunedì Trivia Night gioco a premi dalle 20 alle 22.

Martedì Taco Tuesday & Student Party, Solo 2 euro a taco tra pollo e vegetariano. Party universitario con torneo di beer pong, tanti premi e dj set. 

Mercoledì e Giovedì, WING NIGHT - Serata ali di pollo! Solo 40cent l'una. Tante salse per tutti i gusti! Drink della serata: Margarita messicana. A seguire Karaoke e DJ SET. 

Venerdì Karaoke! Ingresso libero e dj set con musica house/commerciale, i mitici anni ‘90/hiphop fino a tarda notte. 

Sabato, Saturday Night Fever! Feste di compleanno, lauree e addii al celibato e nubilato; menu fissi e cene aziendali. Cena con spettacolo di karaoke e dj set/vocalist. Ristorante aperto fino alle 1:30.

Domenica dalle 11:30 alle 4 di pomeriggio Breakfast time americano! Pancakes, Waffles, Bagels, Omelettes, Milkshakes. Fino alle 5 di pomeriggio, ppoi Live Sports (NFL, Serie A, Fiorentina, Premier League e tutti i più importanti eventi sportivi).

Via de’ Benci, 33-35/r - 055 2480909 – da lun a gio dalle 17.30 alle 4, ven, sab e dom dalle 11.30 alle 4 - info@redgarter1962.com - redgarter1962.com

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