Mentre il Comune di Firenze, anche per venire incontro alla crisi della ristorazione in città dovuta all’emergenza sanitaria, si appresta a concedere spazi gratuiti nelle piazze e nelle strade possibili per consentire ai ristoranti e ai locali di recuperare posti all’aperto a fronte della diminuita capacità di accoglienza dovuta alle regole post COVID-19, un fantasma si aggira per i giardini, gli spazi pubblici della città. Il fantasma dell’Estate Fiorentina.
Infatti, benchè siamo ormai ai primi di giugno non si hanno ancora notizie ufficiali in merito al corposo programma di attività culturali e intrattenimento che tradizionalmente anima la città sotto la nota insegna patrocinata dal Comune di Firenze.
Giunge oggi nelle redazioni l’appello estremo di 12 spazi, che chiedono con forza di decidere al più presto la sorte di questo nutrito cartellone.
I firmatari sono:
Complesso della Limonaia – Ass. Culturale La Limonaia
Giardino di Via Salvi Cristiani-Via Novelli – Ass. Culturale Si Salvi chi può!
Giardino Niccolò Galli (Viale M.Fanti) – Ass. Culturale Il Giardino di Marte
Giardino dell’Orticultura – Artecultura Srls
Fortezza da Basso - Vasca dei Cigni – Exit S.r.L.
Molo Firenze
Parco dell’Anconella – Ass. Culturale Cambiamusica Firenze
Piazza dei Tre Re – Serre Torrigiani S.r.L.
Piazza Tasso – Ass. Aurora
Piazzale Michelangelo – Ass. Culturale Art in Progress
La Toraia
Nel comunicato si legge: “Siamo la spina dorsale dell’Estate Fiorentina e quindi una parte importante della politica culturale della nostra città. Diamo lavoro a centinaia di dipendenti e centinaia di artisti hanno la possibilità di esibirsi ed essere retribuiti di conseguenza. Migliaia di persone assistono agli spettacoli in maniera gratuita, riprendendo possesso di luoghi in stato di abbandono e di conseguente degrado. Siamo di vitale importanza per la vita sociale e culturale dei nostri quartieri. Realtà altamente professionali e importanti per il Tessuto culturale della nostra città, al nostro interno ci sono persone che vivono di questo. La cultura, al pari di altri settori, deve essere rianimata ed aiutata a risollevarsi e un interruzione prolungata provocherebbe una moria ulteriore di realtà piccole, ma di fondamentale importanza per proseguire un lavoro che ha reso Firenze una città premiata per la creazione di grandi eventi di richiamo internazionale e per la quantità incredibile di produzioni culturali promosse dalle piccole associazioni culturali, di cui siamo la fonte primaria nella stagione estiva".
"Occorre - proseguono - sottolineare che eventuali ritardi, oltre a creare danni economici agli operatori, determinerebbero una penalizzazione degli operatori e degli artisti. (…) Pur consapevoli che “il quadro normativo è quanto mai incerto e contraddittorio”, e avvicinandosi il 15 Giugno - quando il decreto governativo consente di attivare manifestazioni e spettacoli all’aperto - chiediamo un’apertura veloce".
In particolare propongono:
- Attivazione e velocità nelle istruttorie delle pratiche autorizzative già presentate negli uffici preposti;
- Possibilità di rimodulare allestimento e proposta culturale (anche in virtù della situazione attuale e del DPCM del 17 Maggio 2020, se riconfermato);
- Maggior spazio anche in virtù della necessità di garantire la distanza sociale;
- Valutazione di incentivi per l’apertura degli Spazi Culturali Estivi per la stagione 2020, quali:
- [ ] proroga pluriennale della convenzione in essere sia per gli spazi che apriranno e sia per quelli che dietro valutazione di sostenibilità economica o altro decidano di non aprire nel 2020;
- [ ] abbattimento del suolo pubblico.