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Vini Migranti al Conventino

Due giorni in cui i vignaioli di diverse, e per certi versi inaspettate, zone del nostro pianeta sono protagonisti al Conventino. In degustazione dal Libano il vino di Eddie che, rifugiato dalla Siria si è trasferito in Beeka Valley, dove sta coltivando un Cabernet in un terreno espropriato agli Hezbollah. Ernesto con i suoi vini da Mendoza (Argentina), prodotti presso la sua Bodega Mara de Uco. Si beve Champagne con Alain Legret.

Molti produttori toscani: dai bastian contrari a riferimenti assoluti dell’enologia regionale. In aggiunta altri produttori dal Trentino con i vitigni resistenti, dal Piemonte con Barolo, dalle Marche e dalla Sicilia, per arrivare a presentare il VAC - Vignaioli Artigiani di Cosenza. Ci aspettano oltre ai banchi di assaggio, degustazioni guidate, Master Class e approfondimenti.


Il Conventino – via Giano della Bella 20  – 338 2641891 - dom dalle 10 alle 19, lun dalle 10 alle 18 – ingresso 15 euro – info@vinimigranti.it

Alla scoperta di Querceto di Castellina

STORIA - Jacopo Di Battista  racconta la storia dell’azienda che coincide con quella della sua famiglia. Lui infatti è il primogenito di Giorgio Di Battista e Laura Masini che nel 1988 cominciarono il restauro degli edifici quattrocenteschi, oggi sede del complesso agrituristico, cominciando l’attività ricettiva ancora oggi più viva che mai. In questi terreni, alla fine degli anni novanta, Jacopo scorge un potenziale vinicolo importante e, di ritorno da un periodo di lavoro nel turismo in giro per il mondo, comincia a dedicarsi al reimpianto e alla ristrutturazione dei vigneti presenti. Nasce così nel 1998 la cantina con conseguente prima annata a marchio Querceto di Castellina.

TERRITORIO - Siamo a Castellina in Chianti al confine con Radda, una posizione con caratteristiche uniche che offre ai vigneti condizioni speciali. Essendo terra di “frontiera” il vino beneficia di sfumature d’eccezione grazie alla combinazione particolare di terroir, clima ed esposizione.
L’azienda è biologica certificata
e si estende per cinquanta ettari in totale, ci cui circa 11 vitati nel cuore della DOCG Chianti Classico. La tenuta è completamente isolata e non ci sono altre aziende nelle immediate vicinanze, questo assicura che non ci siano potenziali interferenze esterne nell’equilibrio dell’ecosistema viticolo, preservato da agenti chimici.
I vigneti, circondati da boschi, sono collocati sulle colline che incorniciano il nucleo aziendale ad altitudini che variano da un minimo di 420 ad un massimo di 510 metri sul livello del mare e sono esposti da Sud Ovest, Ovest e Nord Ovest. L’area vitata è suddivisa in 6 parti: Belvedere, Poggio, Campocorto, Campolungo, La Fonte e Livia. Il Sangiovese occupa circa l'80% dei vigneti, il Merlot, che costituisce la maggior parte della restante superficie, il Cabernet Franc e i vitigni Viognier e Roussanne (2.000 viti in totale, in una piccola parcella separata).


Belvedere è il vigneto principale dal quale si selezionano le uve migliori di Sangiovese, utilizzato in purezza per produrre il Cru di Querceto di Castellina: il “Sei Chianti Classico Gran Selezione” e Merlot. Piantato nel 2003, occupa una superficie di circa 6,7 ettari ed è allevato ad alta densità (6666 piante per ettaro).

I vigneti Poggio, Campocorto, Campolungo e La fonte sono stati impiantati in anni diversi, a partire dal 1997: per primo il Poggio con circa 1,28 ettari di Sangiovese, poi, nel 1999, è arrivata una parte di Campolungo (la restante nel 2001), successivamente La Fonte (0,59 ettari) e Campocorto (0,17 ettari), entrambe piantati nel 2001. Questi vigneti sono benedetti da un terreno roccioso di medio impasto con marna calcarea e ricco di minerali, che caratterizzano con una spiccata sapidità i vini prodotti.

Il Vigneto Livia, piantato nel 2008, è iniziato come un esperimento per Querceto di Castellina. Il suolo è di medio impasto, composto da galestro e alberese. Jacopo Di Battista ci spiega: «sono stato ispirato dai migliori vini bianchi della Valle del Rodano e ho deciso di piantare 2.000 viti equamente divise tra il Viognier e Roussanne con un'alta densità e piccole distanze tra i filari. Trattiamo questo vigneto come un piccolo gioiello che lavoriamo esclusivamente a mano e con un’attenzione quasi maniacale. Nel 2010 abbiamo vinificato il nostro Livia IGT Bianco, un blend di Viognier (dalle caratteristiche note esotiche, che conferisce struttura e freschezza) e Roussanne (che porta in dote aromi eleganti): un vino che definirei inusuale.  Devo ammettere con orgoglio che ogni nuova annata è un successo».

AGRITURISMO - Querceto di Castellina è anche un luogo dove poter trascorrere del tempo alla scoperta delle tradizioni e della cultura enogastronomica di una delle più affascinanti e rinomate regioni vinicole. Il borgo quattrocentesco che ospita la struttura agrituristica è dotato di nove appartamenti, una suite (per un totale di quaranta posti letto) e una splendida piscina dalla quale si gode di un panorama mozzafiato.

L’accoglienza in azienda è una parte fondamentale del progetto, un potente strumento esperienziale attraverso il quale immergersi in un luogo di rara bellezza, respirando uno stile di vita sano che rinsalda il forte legame con la natura, le stagioni, i prodotti della terra ed enfatizza le tradizioni del territorio e i valori dell’ospitalità. Ogni estate, ormai da 5 anni, si organizzano delle cene in vigna che sono diventate un appuntamento irrinunciabile per gli amanti del cibo e del vino.



PRODUZIONE:
 
I vini:
L’aura (Sangiovese)-Chianti Classico DOCG
Sei (Sangiovese)- Chianti Classico DOCG Gran selezione
Podalirio (Merlot)- IGT Toscana  
Furtivo (Sangiovese)- IGT Toscana Rosato
Livia (Viognier e Roussanne)-IGT Toscana Bianco
Venti (Sangiovese e Merlot) IGT Toscana

Bottiglie: 45.000 circa (in base alle nostre rese potremmo arrivare fino a 65000/68000 bottiglie). Il resto della produzione viene venduto sfuso. 

Esportazione: 80% all’estero: Stati Uniti, Canada, Brasile, Francia, Norvegia, Svezia, Svizzera, Russia, Israele, Cina, Australia, Hong Kong.


Nuove Onde al Four Seasons...

Alla vigilia della presentazione alla città da parte del Four Seasons Hotel Firenze del nuovo ristorante Onde e della nuova identità di Palazzo del Nero, ala storica del complesso, che completa la proprietà insieme a Palazzo della Gherardesca, riassumiamo qui un taccuino di prestigiosi hotel e dimore super lusso che stanno per aprirsi a Firenze e non solo.

Il mondo dei ricchi è sempre più ricco.  E cerca da... dormire! Così Firenze non si sottrae al destino e, vista con l'occhio sveglio della globalizzazione e della finanza, si conferma una destinazione turistica per eccellenza.

E infatti ecco qua un bel riassunto di ciò che ci aspetta...

Ex ospedale militare SAN GALLO - gruppo GB invest di Stefano Nesti, appartamenti e hotel 5 stelle

Ex scuola di Sanità Militare – gruppo Alfredo Lowenstein, resort 200 camere, spa, ristoranti…


Ex Collegio La Querce – apertura prevista 2024. – gruppo indiano Leeu Collection. Gestione catena Auberge Resorts che fa capo a Dan Friedkin, presidente Roma Calcio) 82 camere, 20 suites, piscina, spa, ristorante gourmet  (rendering nella foto)

Palazzi ex Fondiaria Piazza della Libertà – gruppo GB invest di Stefano Nesti

Ex Hotel Majestic Piazza dell’Unità d’Italia - gestione catena W by Marriot – 119 camere

Ex Villa Camerata (era il nostro Ostello della Gioventù)– catena Starwood, marchio Baccarat Hotel & resorts

Social Hub in Viale Belfiore ex area Fiat

FORTE DEI MARMI
Hotel Franceschi rinasce con l’imprenditore Attilio Bindi
Ex Hotel Giada diventa Hotel Maitò a 5 stelle by GB invest di Stefano Nesti

CASTIGLIONCELLO
In ristrutturazione Hotel Miramare by imprenditore parigino Rasmus Michau, Octopus Hospitality Partners

PORTO ERCOLE
ex Hotel Don Pedro - ribattezzato Al Roqqa - aperto con l’imprenditore svedese Conni Jonsson

dati tratti dal nostrao archivio >  @IlSole24ore – Silvia Pieraccini

Tutto il Vino del Mondo

Alessi è il nome della famiglia che fondò nel 1952 la storica Enoteca Alessi. Oggi siamo alla terza generazione con al timone Massimo Alessi. Qui si trovano le bottiglie più richieste dal mercato di vini e spiriti, ma anche dolciumi e altre chicche e un Wine Bar. A Firenze è una vera istituzione come si evince dal fatto che sono arrivati giusto l’anno scorso a festeggiare 70 anni. Ma parliamone direttamente con Massimo…

La vostra storia …
Mio nonno Napolino e il fratello Paride fondarono nel 1952 questa bottega, che in realtà ha portato avanti Giorgio, mio babbo. Erano tempi diversi e nella Firenze di allora c’era ancora la moda di sposarsi e fare le bomboniere, qui in bottega mia mamma e  mia zia hanno fatto bomboniere fino a farsi sanguinare le dita, mi ricordo da piccino che si portavano il lavoro a casa per finirlo in tempo e consegnarlo! Mio nonno ha iniziato nel fondo qui davanti, sempre in via dell’Oche, poi negli anni ’70 si sono spostati dove siamo adesso, ed è nata la vera e propria cantina dei vini… forse a Firenze fummo i primi. La figura di Giorgio è stata un’icona della “bottega” (come la chiamava lui) e quando è venuto a mancare a gennaio del 2020, un pezzo di bottega se n’è andato.
Un grande cambiamento c’è stato nel 2007, quando abbiamo aperto il Wine Bar, saletta per degustazioni accompagnate da taglieri di salumi e formaggi, tutti da piccoli produttori locali. Vi aspettiamo per assaggiarli!.

Molte botteghe hanno lasciato il centro storico negli ultimi anni. Voi resistete, cosa ne pensa?

Siamo stati fortunati davvero, ma è impegnativo, gli affitti sono alti, però se fossimo altrove non sarebbe lo stesso! Noi lavoriamo con i fiorentini tutto l’anno, ma soprattutto a Natale e Pasqua. Il turismo è presente e in aumento. La possibilità di fare spedizioni, ha reso possibile un contatto diverso con il cliente, lavorare con il web e fare spedizione a distanza è un modo per rimanere sempre in contatto.

I suoi vini preferiti?

Quelli che si finiscono! Mi piacciono i vini da meditazione, ma a tavola, se siamo in due e se la bottiglia finisce, vuol dire che è stata un’ottima scelta! Essendo un gran curioso, è difficile per me dirne uno!

Come animate la vita nel negozio, quali iniziative organizzate?

Siamo vicini al Natale, e ci sarà l’ormai famoso “calendario dell’avvento”. Per chi non lo sapesse si apre una finestrina ed ecco un cioccolatino! Beh, qui si apre il bandone e si trova una degustazione! Cioè tutti i giorni dal 27 novembre al 24 dicembre compresi, in bottega, esattamente sul tavolone del Gin, un’azienda presenta il proprio prodotto con un po’ di storytelling e assaggi! Ci saranno vini, dolci tipici… cioccolato, champagne a fiumi… insomma vi aspettiamo! Seguiteci sui social e su Firenze Spettacolo per conoscere tutte le giornate di Avvento Alessi 2023. Poi la bottega è sempre animata da degustazioni durante l’anno, ogni scusa è buona per venire a trovarci!

ENOTECA ALESSI
Via delle Oche 27r – 055 214966 – sempre aperto orario 10.30-19 – www.enotecaalessi.it

Certe notti… al MAG56

Delle volte è bello uscire dai confini della nostra città e scoprire altri lidi dove attraccare con la nostra fame di novità. Ed è proprio negli ultimi tempi che la vicina Prato ci sembra un porto sicuro, grazie ad una rinnovata vivacità enogastronomica e ad una vocazione alla nightlife più internazionale e contemporanea. Poco fuori le mura di cinta e in perfetta sintonia con questa tendenza scopriamo il MAG 56. 

Negli spazi di un ex magazzino un progetto che unisce buon cibo al bere di qualità. Il locale si fraziona in quattro aree: ingresso e atrio per creazioni mixology, la sala centrale con iconica parete di mattonelline rosse, bancone social centrale, unisce ai drink una light dinner o una cena informale; infine la sala ristorante dominata da un gigantesco murales della street artist di Hong Kong Elsa Jean de Dieu e da una parete-vetrina sulla cucina. L’arredamento ricalca lo stile post-industriale ed è arricchito da piante e dettagli di design contemporaneo. 


La cifra distintiva è l’unione tra drink e cucina. Non solo pairing, ma una reale fusione. Chef e barman collaborano in team all’insegna della creatività. Dietro al bancone Cosimo Lucchesini, capo barman e titolare del locale insieme alla madre: cocktail innovativi che si ispirano a grandi classici rivisitati. Informate il barman del vostro gusto e lasciare fare a lui che coordinandosi con gli chef vi servirà un ottimo cocktail! La cucina è di ispirazione fusion-internazionale: attenzione alle materie prime e n focus sulle preparazioni alla brace e con il forno Josper. Gli chef si muovono tra pesce e carne, non mancano primi piatti e crudi sia di pesce (tartare, ostriche, ceviche ecc.) che di carne (tartare). 

Un locale per ogni esigenza, tante volte ci ritroviamo con diversi bisogni: chi vuole solo bere, chi stuzzicare qualcosa e chi invece ha sempre fame! Qui si soddisfano tutte con l’aggiunta di buona musica e un mood festaiolo ideale, ad esempio, nel fine settimana. 

I PIATTI DA PROVARE
Crispy Gump (gamberi croccanti, salsa cocktail al Rhum, lattuga grigliata)
Grill Capasanta (gel al mango, panure alle erbe, habanero)
Il Ceviche (pescato, capasanta, leche de tigre, uova di salmone, patata dolce, coriandolo, sedano, carota, habanero)
L’astice (spaghetto Felicetti, astice e la sua bisque, olio coriandolo)
Secreto di maialino iberico, soia, ginger, cipollotto e lemongrass
Roast beef di Angus America con Foie Gras

Mag56 - Unconventional Food & Drinks - Via Don Giuseppe Arcangeli 58, Prato – da mar a dom 18-02 - www.mag56.it

Saranno Famosi. Nel Vino!

La manifestazione, destinata a wine lovers, buyers, ristoratori e sommelier, è un vero e proprio talent show del vino italiano, un modo divertente per scoprire “chicche”enologiche destinate ad un grande futuro. Due giorni di degustazioni di vino e di eccellenze gastronomiche, esperienze, incontri, premiazioni, corsi, eventi e cene che coinvolgono i ristoranti della città e i grandi marchi della moda. Dopo il successo della prima edizione, il nuovo appuntamento mette insieme i migliori vini italiani creati nelle ultime cinque vendemmie e le migliori cantine degli ultimi dieci anni.

Oltre 200 etichette di vini emergenti in rappresentanza delle principali DOP IGP italiane alle quali si aggiungono 40 produttori di gin italiani, selezionati da “Il GINgegnere”, per una due giorni di degustazioni, con la possibilità di assaggiare tutti i vini e tutti i gin “lisci”, accompagnati da incontri, eventi e esperienze. Presenti anche 20 produttori di eccellenze gastronomiche. 

Il format è simile a quello della presentazione delle collezioni dell’alta moda e mette sotto i riflettori tendenze e personaggi emergenti. Le cantine presentano le proprie bottiglie in piccoli stand lungo la Leopolda con possibilità di vendere direttamente al pubblico. Per i veri appassionati seminari con degustazioni a tema. Un’area forum accoglie gli speach dei futuri cult del vino. 

Last but not least Wine & Florence: l’evento si apre alla città. È la vera novità della seconda edizione. Un evento nell’evento nel quale le cantine partecipanti inviano le bottiglie ad alcuni ristoranti fiorentini che le abbinano in menù studiati ad hoc ed espongono le bottiglie in vetrina.

Stazione Leopolda – ingresso 20 euro – ore 11-18 - info su sarannoafamosinelvino.it o info@sarannofamosinelvino.it 


La Primavera Romana dei Vini

SABATO 23 MARZO 2024 ore 19,01 - DoubleTree by Hilton Roma Monti
P.za dell'Esquilino, 1, Roma - 06 45774500

DEGUSTAZIONE VINI ILLIMITATA e CENA A BUFFET
30 euro tutto compreso – ingresso su prenotazione -
prenotarsi scrivendo a: info@godsavethewine.com o info@enjoyromamonti.it - INFO 055 212911

God Save The Wine, il festival che vi mette dalla parte divertente del vino, torna a Roma come ogni primavera in una location strepitosa, il DoubleTree by Hilton al Quartiere Monti, il più cool di Roma, un nuovo affascinante Hotel che siamo sicuri non avete ancora visitato. 

La scena romana degli alberghi di lusso è vivace e agguerrita con tante scintillanti nuove aperture. E’ il momento in cui nuove proposte enologiche di livello possono trovare terreno fertile nella capitale, probabilmente davvero il luogo dove si decideranno le sorti del vino italiano nei prossimi anni. Ma non sentite la responsabilità. pensate soprattutto a godervela, del resto è primavera!

Un appuntamento clou, in collaborazione con l’associazione Vinoinfieri, per festeggiare la Primavera dei Vini con un evento unico, che racconta con il nostro stile informale e diretto a winelovers e appassionati della capitale la nuova stagione del vino italiano.

Con le aziende presenti viaggeremo nei loro territori e scopriremo la raffinatezza di abbinamenti particolari con la cucina del Double Tree impostata ad una classica romanità ma anche capace di sfoggiare svolazzi gourmet decisamente intriganti.  Oggi il vino è in crisi di vocazione e si dice non sa più parlare ai giovani e il recente passaggio in TV con relative polemiche sui metodi di produzione di certo non fa bene al sistema vino, perso in una diatriba e contrapposizione inutile tra naturalità e convenzionalità.

God Save the Wine non ha mai preso parte e non ha mai scelto da che parte stare perchè secondo noi ciò che conta è la suggestione che il vino ci porta e il modo in cui ci fa viaggiare con la fantasia e il modo con cui ci fa stare insieme con piacere. Per cui la nostra serata da un lato vuole intrattenervi con la qualità e la schiettezza dei vini e dall’altro lato vuole parlare di vino e paesaggio: ogni sorso dovrebbe farci viaggiare con la mente e riscoprire in qualche modo un luogo che abbiamo visitato oppure farci sognare di andarci. Un qualcosa che oggi ci sembra scontato, ma che è l’esatto opposto del dove è andato il mondo del vino negli ultimi anni con una grande esplosione dei vini varietali e dai grandi volumi e gusti standardizzati.

Un rischio che non correte con i protagonisti della nostra serata perchè l’idea è proprio quello di far vivere esperienze e regalare idee di viaggio al nostro pubblico. Una bellezza del vino che diviene tanto più tangibile adesso in Primavera che da sempre getta le basi per una grande vendemmia e segna l’inizio dei lavori in campo. E proprio il lavoro nei campi unito al lavoro per custodire il paesaggio è ciò che rende speciale un luogo del vino. Molte persone in visita in Italia e a Roma e in genere in qualsiasi posto “bello” dove si produca anche del vino sperimentano il fatto che i ricordi della sensazione gustativa, i profumi e tutto ciò che ci circonda si salva nella nostra memoria come un tutt’uno inscindibile. La stessa magia che spesso troviamo di ritorno da un viaggio in una terra lontana quando guardiamo una foto, annusiamo un profumo o una musica che ci emoziona.

Come spesso ci accade il viaggio parte dalla Francia con il paesaggio spesso lunare dello Chablis per poi passare in Italia con Val d’Aosta e Piemonte, da sempre regione-scuola e leader del nostro vino con la grande riscossa dei suoi autoctoni. C’è chi gioca in casa con lo spettacolare Frascati di oggi, il vino più sottovalutato, soprattutto a Roma, e chi da vicino con l’Umbria delle sontuose ville. Ci sarà il Veneto e la Valpolicella e il Friuli con il tesoro del picolit e dei bianchi sontuosi perfetti per la cucina di oggi meno di carne e più di pesce e verdure saporite. Non potremo poi non portare con noi la Toscana in sfumature meno note e che la Capitale merita di scoprire insieme a noi. Parliamo del “nuovo” Gallo Nero delle sottozone geografiche (le famose “UGA) , il Chianti dei Colli Fiorentini, la lucchesia e la costa toscana con Riparbella che sta riscrivendo la storia del vino della Provincia di Pisa.

Segnatevi i vini che più vi piacciono durante la serata e cominciate a programmare i viaggi delle prossime settimane: la Primavera del Vino vi aspetta!

di Andrea Gori

Vini in degustazione

COLLINE ALBELLE Riparbella
Colline Albelle Inbianco (vermentino)
Colline Albelle Inrosso (merlot)
Serto (sangiovese)

CRIOLIN az agricola Piemonte
Monferrato Doc Bianco - Filaralto
Piemonte Doc Chardonnay - Praddone
Barbera d'Asti Docg
Ruche' di Castagnole Monferrato docg
Barbera d'Asti Docg Superiore
Nizza docg
Moscato d'Asti docg

VALLEPICCIOLA Castelnuovo Berardenga
Chianti Classico 2021
Pievasciata Rosso Toscana IGT 2020
Perlinetto Metodo Classico Rosé Pas Dosé "Anniversario"

LA SOURCE DI SAINT-PIERRE Val d’Aosta
Valle D’Aosta DOP Chardonnay 2022
Valle D’Aosta DOP Bianco Ensemblo 2019
Valle D’Aosta DOP Cornalin 2017
Valle D’Aosta DOP Gamay 2019
Valle D’Aosta DOP Torrette 2018
Valle D’Aosta DOP Torrette Superieur 2018
Valle D’Aosta DOP Syrah 2016
Valle D’Aosta DOP Petite Arvine 2023
Valle D’Aosta DOP Rosé 2023

ENOMUNDUS
Crémant de Bourgogne 100% Chardonnay  - Famille Ternynck
Petit Chablis 2022 Chardonnay- Domaine des Marronniers
Bourgogne "Les Brulis" 2022 -  Pinot Noir - Domaine de Mauperthuis

VILLA SANTO STEFANO Pieve S. Stefano (Lucca)
Loto 2020 IGT Toscano Rosso
Nina 2020 IGT Toscano Rosso
Gioia 2023 bio 100% Vermentino IGT
Luna 2023 bio IGT Toscano rosato
Sereno 2022 bio DOC Colline Lucchesi Rosso
Volo 2022 bio IGT Toscano Rosso

VALDICHIANA & VALDORCIA PLEASURE Relais de’ Ricci - Chiusi
Olio di Minuta

CAMPOTONDO
Tavoleto, Bianco igt Toscana 2023
Mezzodì, rosso Orcia Doc 2022
Banditone, rosso Orcia Doc 2021
Il Tocco, rosso Orcia Doc 2020

VILLA GIUSTINIANI, ROCCA BERNARDA, FUMANELLI, CASTELLO DI MAGIONE
Asolo Prosecco Superiore DOCG brut – Villa Giustiniani
Ribolla Gialla 2022 – Rocca Bernarda
Artirè 2021 – Castello di Magione
Picolit 2018 – Rocca Bernarda
Amarone Fumanelli

FONTANA CANDIDA Monte Porzio Catone (RM)
Luna Mater 2020
Vigneto Santa Teresa 2022
Kron 2020

DE NIGRIS Aceto balsamico Carpi (Modena)
degustazione di aceti balsamici
Aceto balsamico tradizionale di Modena dop 25 anni
Aceto balsamico di Modena IGP ricetta del fondatore
Roseoro
Fruttato passion fruit
Perle nere
Perle tartufo

LA QUERCE Impruneta 
Toscana IGT Canaiolo Belrosso 2022
Toscana IGT Terra diVino 2020 (sangiovese in anfora)
Chianti Colli Fiorentini Riserva docg La Torretta 2021

FATTORIA DI LAVACCHIO Pontassieve
Cedro Riserva
Puro Chianti
Puro PetNat Bianco
 
Puro PetNat Rosato
 
Puro PetNat Rosso
 

VITE COLTE CANTINE IN BAROLO - Piemonte
Alta Langa DOCG Cinquecento 2020 brut
Colli Tortonesi DOC Timorasso Derthona 2022
Barbera d’Asti Superiore La Luna e i Falò 2021
Piemonte Moscato Passito La Bella Estate 2021

AZIENDA AGRICOLA BIOLOGICA CASSANO Lazio
Spumante Metodo Classico da Sangiovese e Chardonnay Grechetto 2022
Chardonnay 2021 

CANTINA ROSSO VIVO Lazio
Rosso Vivo Equilibrio 2022
Rosso Vivo Giusto 2022
Bianco Vivo 2022 

IL PROTAGONISTA “GIN DRITTO” Abruzzo 

AZIENDA AGRICOLA LA TORRE Toscana
Brunello di Montalcino 2019 Rosso di Montalcino 2022 Ampelio 2022 

SOCIETÀ AGRICOLA MERIDIANA Veneto
DOCG Asolo Prosecco Superiore – extra dry, brut , extra brut 

CANTINA SOLIS TERRAE Lazio
Bullule 2022 Biancovero 2023
DOC Roma Rosso 2022
DOC Roma Bellone 2022 

AZIENDA GIOVANNI DINDO Veneto
Amarone della Valpolicella
Ripasso della Valpolicella
Valpolicella Superiore
Barisol Rosso
Barisol Bianco 

CANTINE MASSIMI Lazio
DOCG Cispio Cesanese del Piglio Superiore Riserva 2019
DOCG Herna Cesanese del Piglio Superiore 2019
DOCG Castrum Pileum 2019
DOCG Buttuti 2022
Passerina 2019 e 2022 

SOLAGNA DEL PRINCIPE Basilicata
ROZË Rosato da uve Aglianico Barbaro Aglianico del Vulture Zilia Moscato Bianco
Starì Traminer Aromatico 

Menù 

Sandwich di polenta e baccalà mantecato
Focaccia con mortadella e burrata al basilico
Insalata di polpo e patate viola, con dressing limone e zenzero
Gnocchi di crema di zucchine, gorgonzola e noci
Cous cous con pesto di rucola, pomodorini gialli e prosciutto crudo croccante
Tiramisù
Crostata di sambuco e limone

Alla scoperta di Carpineto

Passeggiate, visite, degustazioni, pic nic e aperitivi nella tenuta più grande ed affascinante dell'azienda. Un'oasi green alimentata per gran parte ad energia solare nella Toscana più bella a Montepulciano.

Un wine retreat di 184 ettari dedicati a vigneto, uliveto e bosco, ideale per la selvaggina. Un'oasi di natura e ambiente all'insegna della sostenibilità, la più estesa delle 5 tenute della celebre griffe toscana dei grandi rossi. Ma anche una storia di famiglie, tre generazioni, raccontata attraverso vini importanti ed emozionanti.

UN MINI VIAGGIO QUI è una full immersion nella natura. Si sale "in quota" su una torre/cisterna per uno sguardo sui vigneti dall'alto, si passeggia e si entra in cantina per degustare denominazioni e annate diverse; si fa merenda sul prato a bordo lago sotto il gazebo. O ai tavoli in legno che guardano le vigne, per un pranzo leggero con prodotti tipici. Poi shopping goloso: non volete portarvi a casa qualche bottiglia?


Una lunga (oltre 1 km) strada bianca fiancheggiata da filari di cipressi secolari porta alla tenuta. Qui, dalla collina, si scorgono antichi corpi di fabbrica settecenteschi e di fronte la cantina di architettura contemporanea, oltre al piccolo lago riserva naturale tra prati e pioppi. Sulla sponda anche una tomba etrusca ancora mai scavata. Sulla destra si raggiunge il bosco di querce con la tartufaia naturale, l'antico uliveto. Sullo sfondo la mole maestosa del Monte Cetona e ancora oltre l'Amiata.

Un contesto di magnifica armonia dove Giovanni Carlo Sacchet, fondatore con Antonio Mario Zaccheo, (oltre 50 anni fa della Carpineto) ha disegnato la modernissima e tecnologica cantina di vinificazione e affinamento: ecocompatibilità, bioedilizia; pannelli solari per energia verde. Ben 4.500 mq per tre ambienti: uno per la zona produttiva e la vinificazione, uno con i locali per l’elevazione in legno ed uno destinato all'accoglienza: un open space sopraelevato che affaccia sulla bottaia. Da scoprire anche il piccolo museo aziendale di attrezzi agricoli.

La tenuta è il cuore pulsante della produzione del Nobile, per il quale Carpineto rappresenta uno dei punti di riferimento per la denominazione. Qui produce il Vino Nobile Riserva DOCG, unica azienda toscana a produrlo nella sola versione Riserva, pluripremiato per tre anni nella classifica top 100 dei migliori vini del mondo di Wine Spectator. Pluripremiato anche il Cru di Nobile Vigneto Poggio Sant'Enrico Vino Nobile di Montepulciano DOCG, sangiovese in purezza. Ci sono anche altri 4 Cru, prodotti però solo nelle annate eccezionali dalle Vigne degli Appodiati. Imbottigliati senza subire alcun trattamento, vengono rilasciati dalla cantina non prima di almeno cinque anni di affinamento in bottiglia. 


LA CITTÀ DEL NOBILE, MONTEPULCIANO è solo a pochi km, sul colle. Ancora più vicino il centro storico di Chianciano Terme, così come il Museo Archeologico con la sezione dedicata al vino in età etrusca

ENOTURISMO da CARPINETO WINE SCOUT PER UN GIORNO
TOUR con visite, passeggiate, degustazioni, abbinamenti. Prenotazioni tour@carpineto.com; tel. 347/7603727
Tutti i Tour sono disponibili su prenotazione (almeno 24 ore prima). Parcheggio disponibile all'interno della Tenuta.
WINE SHOP dal 1 novembre dal lunedì al venerdì 9.30 -17; sab 12-16; dom chiuso.
Per acquisti al termine dei tour sconto del 15%.

Tenuta di Montepulciano Strada della Chiana 62, Montepulciano - www.carpineto.com

SantaBarbara contro la crisi

Aperto da pochissimo, a due passi da Piazza Libertà, è una novità che cerca di rispondere con un format innovativo alla latente crisi della ristorazione fine dining. Lorenzo Chirimischi e Alessio Ninci, dopo esperienze in varie cucine di alta fascia, sia italiane che internazionali, si ritrovano dopo l’esperienza in comune da Essenziale per dare vita a questo desco e cucina da 20 coperti. La loro è una visione moderna. Un mondo fatto da diverse soluzioni per venire incontro a gusti e appetiti diversi. Il menu tradizionale non esiste, bisogna affidarsi seguendo le indicazioni sulle carte che compongono “la carta”.

Quattro percorsi, ognuno varia in base alla disponibilità del mercato e dei produttori/fornitori limitrofi. Fulmine è il percorso “veloce” 25 euro: 5 piattini personali o in condivisione. Torre, 45 euro: 3 piattini personali o in condivisione e 2 portate principali tradizionali e comfort. Il Cannone, 45 euro, è composto come la Torre, ma i piatti sono creativi ed esplosivi. Infine Spada, 60 euro: 5 portate rappresentative dell’essenza di Santa Barbara


Un progetto che unisce le due esigenze più attuali: qualità e informalità. Azzerando barriere tra sala e cucina con piatti creativi e golosi. Insomma una proposta fuori dalle righe, che ci è piaciuta. 

La Vostra cucina spiegata con poche parole semplici a chi non vi conosce…
Fondata su tecniche apprese in questi anni in giro per il mondo: si basa sulla semplicità, ma è d’impatto, si fonda sulle materie prime e sul confronto quotidiano con i fornitori. Materie prime il più possibile a km0. 

Il vostro “piatto forte”… 
Non esiste perché non abbiamo piatti che restano in carta 4/5 mesi, ma vi possiamo dire quali sono le preparazioni che preferiamo.
Alessio: le terrine, i patè, torte salate, preparazioni lunghe tradizionali francesi. Tutta la parte di artigianato in cucina.
Lorenzo: la carne, frattaglie, rognone, lampredotto, fegatini, durelli, interiora in generale e mi piace accostarli a molluschi e crostacei. Ma anche coratella e spiedini, girarrosto. Preparazioni legate a cotture lunghe, ancestrali.

Un ingrediente o un piatto sopravvalutato?
Lorenzo
: il filetto di manzo o di vitello.
Alessio: non saprei, forse il pesce spada, ma perché di base lo odio, troppo anni ’80.

Un ingrediente o un piatto sottovalutato? 
Alessio
: verdure soprattutto. I cavoli, i cetrioli, i finocchi.
Lorenzo: il pesce azzuro, sgombri, acciughe, palombo.

In breve, facci venire l’acquolina in bocca, raccontandoci alcuni piatti protagonisti dei vostri menù di questo periodo… 
Tortello farcito di coda stracotta, servito con zabaione allo zafferano, olio all’alloro e fondo di cottura della coda. Animella servita con fondo di vitello accanto a rape marinate nel miso e pesto di barbabietole e patate del Casentino. Mezzemaniche con castrato e cicale e nasello olio cotto servito con salsa civet.

Nel settore ferve la discussione sulla crisi del modello "fine dining": la recente uscita sui media dell'Osteria del Giglio a Lucca che rinuncia alla stella Michelin ha dato fuoco alle polveri del dibattito... che ne pensate?
Questa crisi è anche uno dei motivi della nascita di Santa Barbara. Entrambi stavamo cercando una risposta alla domanda: come andare avanti? Ci siamo resi conto che è sempre più complicato realizzare ristoranti fine dining per via della mancanza di personale e della materia prima, sempre più costosa. Quindi la crisi, al di la dei canoni imposti dalla Michelin, nasce dall’insostenibilità economica. Inoltre c’è anche meno richiesta da parte del pubblico, forse per una disponibilità economica ridotta. La maggior parte degli stellati sono frequentati da stranieri. Siamo comunque convinti che sia giusto che ci siano ancora luoghi così, dove si sperimenta e innova. Noi nasciamo per cercare un modo sostenibile, abbiamo tagliato tutto l’eccesso ed è uscito un locale di 20 posti senza menù, che cambia piatti ogni 3-4 giorni, cercando di lavorare con il meglio della materia prima, senza scarti, ne sprechi. Questa è la nostra visione. La scelta del Giglio è ponderata, loro sono tre fenomeni, sia a livello imprenditoriale che in cucina. Sicuramente hanno avuto le loro ragioni. 


SANTA BARBARA

via Pier Capponi 72/A – 055 8358985 – da lun a sab dalle 19 alle 22.30 - santabarbarafirenze.com

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