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Gioielli Dipinti

È l’ipervisione intitolata Gioielli agli Uffizi: un itinerario tra i misteri delle gemme dipinte. Sul sito delle Gallerie è da oggi visitabile un percorso che dal XV secolo arriva agli inizi del XVI, mostrando riproduzioni ad alta definizione di capolavori che vanno dall’Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano al Ritratto di Richard Southwell di Hans Holbein, attraverso 26 tappe costituite da opere famosissime, veri e propri pilastri della storia dell’arte, esposte al secondo piano delle Gallerie.

Ambizioni e valori dei grandi protagonisti dei ritratti, noti e ignoti, ma anche paure e desideri, per comprendere meglio le raffigurazioni sacre attraverso il linguaggio delle gemme e la forma dei gioielli restituendo agli artisti inaspettate competenze nell’oreficeria e nella gemmologia. I diamanti sono davvero i migliori amici delle ragazze? Forse non solo in senso frivolo, se si guarda al ritratto di Elisabetta Gonzaga di Raffaello e alla pietra che le brilla in fronte, segno della forza del suo intelletto: anche in questo caso l’Urbinate mostra allo stesso tempo eloquenza psicologica e profonda cultura di oreficeria. E lo stesso può essere detto per tutti gli altri artisti che compaiono in questa luccicante carrellata.

Se si pensa agli Uffizi, viene subito in mente lo scenografico edificio vasariano contenitore di dipinti famosi e sculture antiche: non si immagina certo di trovare al suo interno anche bellissimi gioielli. Quelli, opera del pennello, presenti nei dipinti della Galleria, (gli oggetti preziosi di vere gemme e metalli sono custoditi nelle sale del Tesoro dei Granduchi, in Palazzo Pitti), sono ugualmente preziosi perché raccontano di mode passate, rivelano il gusto di un’epoca, spesso costituiscono la memoria di oggetti perduti e, allo stesso tempo, aiutano a comprendere meglio il significato di un’opera o ad identificare un personaggio che vi è ritratto. 

Intanto il direttore Eike Schmidt fa sapere che le mostre virtuali hanno raggiunto i 3,7 milioni di visite, +3.500% rispetto periodo precedente al lockdown.


Villa Bardini riapre il suo giardino

Fondazione CR FirenzeFondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, dopo aver messo in atto tutte le misure di sicurezza previste dalla normativa per contenere la diffusione del coronavirus, dalle sanificazioni ai percorsi differenziati per l’entrata e l’uscita, riaprono lo splendido parco panoramico su Firenze.

Accesso da via dei Bardi e uscita da Costa San Giorgio 2. L'orario è tutti giorni (salvo primo e ultimo lunedì del mese) dalle 8.45 alle 21 fino a fine agosto, successivamente tornerà il tradizionale orario di chiusura, ovvero le 19.30.

Ai bambini accompagnati dai genitori, ogni sabato e ogni domenica di giugno, viene offerta gratuitamente una colazione o una merenda al bar della Loggetta (aperto dalle 10 alle 20.30). Inoltre al calar del sole, sulla facciata della villa viene proiettata la bandiera italiana visibile in particolare dai Lungarni. La villa resta chiusa in attesa del completamento di alcuni lavori.

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a info@bardinipeyron.it.

Insieme. I bambini tornano a scuola

Bambini seduti su un prato verde, uno vicino all'altro come non accadeva da mesi, intenti ad ascoltare una storia letta dall’educatrice. Viste dall'alto le loro testine vicine sembrano quasi formare un sorriso. 

Il progetto, promosso e realizzato da Global Friends e dall'Istituto degli Innocenti, in collaborazione con il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza, presenta dieci foto che raccontano il ritorno dei bambini da 0 a 6 anni ai servizi educativi all'infanzia del Polo Innocenti dopo il lockdown. Sestini li ha ritratti mentre giocano, ascoltano storie, disegnano, sognano a occhi chiusi o a occhi aperti, cogliendone, attraverso il suo obiettivo (che sia un 50mm o un drone), la spontaneità, la purezza, l'energia.

“Da queste foto e da questi sguardi abbiamo molto da imparare”, commenta Jacopo Storni, presidente di Global Friends, associazione che promuove scambi di lettere tra bambini italiani e bambini del Sud del Mondo per promuovere un’educazione alla diversità e alla multiculturalità non filtrata dagli adulti. “Nei giorni della paura di fronte alla pandemia, dell’agitazione per la riapertura delle scuole, i bambini hanno risposto nel modo migliore possibile, entrando in classe col sorriso sulle labbra, con forza d’animo e responsabilità. Impariamo da loro, ad essere migliori”.

Istituto degli Innocenti - piazza Santissima Annunziata, 13 - gio-lun 15-19 (chiuso mar e mer) - www.istitutodeglinnocenti.it - fino al 30 novembre

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